12.07.2015 Views

Arte dell'educare arte del vivere.pdf - Libera Conoscenza

Arte dell'educare arte del vivere.pdf - Libera Conoscenza

Arte dell'educare arte del vivere.pdf - Libera Conoscenza

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

no subito il rischio <strong>del</strong> caos. Per superare questo timore diciò che è vivo occorre rinnovare ogni giorno dentro di sé,consapevolmente e liberamente, il coraggio <strong>del</strong>l’<strong>arte</strong>.2. L’<strong>arte</strong> è sempre individuale. Ogni singolo individuopuò imprimere il proprio marchio caratteristico ad ogniazione, che diventa così attività artistica. Più di ogni altracosa il bambino vuole poter esprimere l’individualità unicache è latente in lui, ed è solo un maestro creativo che puòdargli lo stimolo a farlo.3. In ogni produzione artistica l’uomo è attivo, creativo.La cultura materialistica lo ha reso sempre più passivo neiconfronti <strong>del</strong>la vita. Davanti alla TV non è altro che unospettatore, nel campo <strong>del</strong>l’economia è solo una pedina inbalìa <strong>del</strong>le circostanze, nella religione deve limitarsi a credere,e per quanto riguarda la scienza è oggetto di intimidazioneda p<strong>arte</strong> degli specialisti. Dato che come educatoreil maestro si trova per sua fortuna davanti a un “bambino”e non a un adulto, può <strong>vivere</strong> e organizzare l’educazionecome la sua opera d’<strong>arte</strong> personale, senza lasciarsi intimidireda nessuna autorità.In queste conferenze Rudolf Steiner non si limita ad affermazionigenerali sull’idealismo, l’individualismo o l’<strong>arte</strong>,ma offre <strong>del</strong>le “verità” concrete che nel mondo d’oggipossono sembrare non solo sconcertanti ma anche estremamenteprovocatorie. Sono verità tratte direttamente dalmondo spirituale, requisiti indispensabili per il futuro <strong>del</strong>l’educazione.Accenno a tre di queste verità sconcertanti:1. La prima dice che ogni uomo fino a diciotto o diciannoveanni “non può sapere niente”. È evidente che unasimile verità irriterà profondamente molti lettori illuminati— nulla di male. Con essa non si intende però dire chefino a quell’età l’uomo non sia in grado di procurarsi <strong>del</strong>leconoscenze in senso tradizionale, ma che non dispone ancora<strong>del</strong>le facoltà intellettuali necessarie per comprenderequalcosa in base a una sua motivazione intrinseca e autonoma.Visto così, il contenuto di questa “verità” è esatto dalpunto di vista scientifico-spirituale e ogni tentativo di edulcorarloper renderlo allettante sarebbe assurdo. Si può avereun’opinione diversa da quella di Steiner, si può pensare chein questo si sbagli di grosso, ma non ha senso voler “adeguare”la sua idea all’opinione pubblica oggi dominante.2. Una seconda verità viene illustrata soprattutto nellaquarta conferenza. Nei millenni <strong>del</strong>la storia gli uomininon si erano mai trovati come Io di fronte all’Io. L’Io erasempre in un certo senso “avvolto” da involucri psichicio culturali che non permettevano affatto la brutalità <strong>del</strong>loscontro diretto fra due individualità. Troviamo ancor oggidei residui di questo incontro velato, filtrato quando l’uomonon fa l’esperienza <strong>del</strong>l’altro come individuo unico nel suogenere, ma vi vede sempre e solo “il medico”, “il professore”,“l’operaio”, “lo straniero”, “l’uomo” o “la donna”, “ilmaestro” o “lo scolaro”. Di questi tempi “l’incontro senza12 13

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!