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Arte dell'educare arte del vivere.pdf - Libera Conoscenza

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livello, perché non credo che in futuro si faranno particolariprogressi sulla via <strong>del</strong>l’intellettualismo, si dovranno imboccaretutt’altre strade. Come vedete ho massimo rispettoper l’intellettualismo <strong>del</strong>la nostra cultura, non crediate chedica quel che sto dicendo per mancanza di rispetto. Non vamesso in dubbio che vi siano numerosi scienziati di grandeintelligenza.Ma anche supponendo che questa scientificità abbiaraggiunto la vetta più alta, essa permetterebbe di comprenderesolo il corpo fisico <strong>del</strong>l’uomo e niente di quello etericoo vitale.Non intendo dire che la conoscenza <strong>del</strong> corpo eterico sibasi su fantasticherie non scientifiche, nient’affatto, si trattadi una conoscenza oggettiva. Ma per prendere in considerazionequesta che è la p<strong>arte</strong> in fondo più secondaria di ciòche è invisibile nell’uomo, bisogna passare per l’esperienza<strong>del</strong>l’<strong>arte</strong>. Bisogna che nell’anima scorra sangue d’artista.Più nella nostra scienza oggettiva si vuole evitare tuttociò che è artistico, e più si allontana l’uomo dalla conoscenzadi se stesso. Tramite i microscopi e le altre apparecchiatureabbiamo appreso un’enorme quantità di cose, ma questonon ci porta più vicini al corpo eterico <strong>del</strong>l’uomo, anzi,ce ne allontana. Alla fine perdiamo di vista la strada che cicondurrebbe a ciò di cui abbiamo massimamente bisognoper comprendere l’uomo.Con le piante ce la possiamo ancora cavare, poiché essenon ci riguardano direttamente. Alla pianta non importa dinon essere quel prodotto di laboratorio in base al quale sisente apostrofare dalle scienze naturali. Continua imperterritaa crescere sotto l’influsso <strong>del</strong>le forze di vita diffuse intutto il mondo, si guarda bene dal limitarsi alle forze che lafisica e la chimica le riconoscono.Quando ci poniamo l’uno di fronte all’altro come esseriumani le cose cambiano. Allora il nostro animo, la nostrafiducia, la nostra compassione, tutto ciò che vive in noi eche nell’era <strong>del</strong>l’anima cosciente trascende ovviamente ilpuro istinto — poiché l’anima cosciente porta tutto oltrel’istinto —, allora tutto nell’uomo dipende dal suo ricevereun’educazione che gli faccia vedere qualcosa che non si limitasemplicemente al corpo fisico <strong>del</strong>l’uomo.Se gli educatori non ci aiutano a farci un’idea di checosa è l’uomo, non possiamo pretendere che nell’animo sisviluppino quelle forze che pongono l’uomo di fronte alsuo simile nel modo giusto. Tutto dipende dalla capacità<strong>del</strong>l’uomo di liberarsi dal semplice osservare esteriore, dalpuro sperimentare. Solo prendendo le dovute distanze dall’osservazionee dall’esperimento esterni potremo apprezzarlinel senso giusto. E la liberazione più semplice è quellache avviene attraverso l’<strong>arte</strong>.Sì, cari amici, se il maestro si porrà di nuovo di fronte albambino nello stesso modo in cui in un’epoca precedente siponevano le ossequiate Dame chiamate Grammatica, Dia-32 33

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