<strong>Microbiologia</strong> Updaterato contro il nucleocapside purificato vieneimpiegato nelle prove <strong>di</strong>agnostiche <strong>di</strong> immunofluorescenza.Sierologia. Anticorpi <strong>di</strong>retti contro il virus <strong>della</strong>rabbia possono essere identificati me<strong>di</strong>anteimmunofluorescenza, fissazione del complementoe prove <strong>di</strong> neutralizzazione.Osservazione dell’animale. Frequentemente ilproblema <strong>di</strong>agnostico si pone nei confronti <strong>di</strong>animali (cani) che abbiano morso un in<strong>di</strong>viduo. Sel’animale sospetto è catturato vivo e non presentasegni morbosi, esso viene tenuto in osservazioneper due settimane. In assenza <strong>di</strong> sintomi, il2OE Varniersoggetto morsicato non corre alcun rischio, inquanto solo negli ultimi 8-10 giorni del periodo <strong>di</strong>incubazione il virus viene eliminato con la saliva.Nel caso si manifestino i segni <strong>di</strong> malattia,l’animale viene sacrificato e si procede alla ricercadegli antigeni virali me<strong>di</strong>ante immunofluorescenzae alla ricerca delle inclusioni specifiche neineuroni dell’ippocampo.EPIDEMIOLOGIAL’uomo è l’ultima fase dell’infezione, mentre gliospiti naturali sono alcuni mammiferi domestici eselvatici, ad esempio cani, gatti, volpi, lupi,scoiattoli, pipistrelli, ecc. Dopo il periodo <strong>di</strong>incubazione, il virus si ritrova nella saliva, urina,latte, sangue e sistema nervoso. I pipistrelliematofagi (vampiri), che sono assenti nel nostropaese, mentre sono presenti <strong>di</strong>ffusamente in SudAmerica, possono trasmettere il virus per mesisenza sviluppare malattia e probabilmente ancheguarire spontaneamente rimanendo portatoriinfettivi. In questi animali il virus si èpeculiarmente adattato nelle ghiandole salivariLa rabbia ha un andamento endemico che, inrelazione con la densità degli animali portatori, sipresenta con due aspetti epidemiologici:• rabbia urbana: associata al randagismocanino. In Italia è stata era<strong>di</strong>cata me<strong>di</strong>ante lavaccinazione obbligatoria dei cani introdottanel 1969;• rabbia silvestre: associata agli animaliselvaggi, in particolare alle volpi, è comparsain Italia nel 1977 e sono stati <strong>di</strong>agnosticati più<strong>di</strong> 2000 casi, ma nessuno nell’uomo.IMMUNITA’La glicoproteina del virus <strong>della</strong> rabbia induce laproduzione <strong>di</strong> anticorpi neutralizzanti, che dannoun’immunità protettiva contro l'infezione letale delvirus <strong>della</strong> rabbia; in ogni modo si è visto cheanche la ribonucleoproteina del virus, compostada RNA genomico e dalle proteine N, NS e L, puòcontribuire ad un’immunità protettiva.Il virus <strong>della</strong> rabbia durante il periodo <strong>di</strong>incubazione, è catturato dal sistema immunitariocon meccanismi ancora sconosciuti. Se l’infezio-neè naturale e la malattia è in uno sta<strong>di</strong>o avanzato, ilivelli <strong>di</strong> anticorpi neutralizzanti nel siero sonobassi ed è per questo motivo che fare una <strong>di</strong>agnosi<strong>di</strong> rabbia è <strong>di</strong>fficile. Se un animale sopravviveall’infezione, il titolo anticorpale rimane elevatoper mesi o per anni.Nell’uomo, immunizzato con un vaccino antirabbicotra il settimo e il quattor<strong>di</strong>cesimo giorno,si ha il passaggio dalla risposta IgM a quella IgG,ma siccome il virus <strong>di</strong>ffonde neurologicamente inassenza <strong>di</strong> viremia, le IgM hanno un valorelimitato. In vivo gli anticorpi neutralizzanti giocanoun ruolo importante per varie ragioni: garantisconoall’ospite protezione immunitaria in caso <strong>di</strong>reinfezioni da parte del virus e favorisconol'eliminazione del virus dal SNC. Questi anticorpisono in grado <strong>di</strong> ancorarsi al virus espresso sullasuperficie <strong>della</strong> cellula infetta e dare inizio a una
<strong>Microbiologia</strong> UpdateOE Varnierlisi me<strong>di</strong>ata dal complemento. La <strong>di</strong>struzioneprecoce del complesso virus-cellula-infettatadurante la infezione è un meccanismo immunitarioche risulta d’ostacolo alla manifestazioneclinica <strong>della</strong> rabbia. Se però il numero delle celluleinfettate è elevato, la risposta immunitaria puòaccelerare il decorso <strong>della</strong> malattia verso un esitonefasto.Profilassi. La rabbia umana è la <strong>di</strong>rettaconseguenza <strong>della</strong> rabbia animale, per cui ilmiglior modo <strong>di</strong> prevenirla consiste nel controllodei focolai <strong>di</strong> rabbia animale, (sia nella sua formaurbana che silvestre). Per quanto riguarda larabbia umana si procede alla vaccinazione obbligatoriadei cani e alla riduzione del randagismo.Prima degli anni ‘20 le uniche contromisureproposte erano guinzaglio e museruola per i canidomestici, che si <strong>di</strong>mostrarono inapplicabili einadeguate, successivamente si passò ai primitentativi <strong>di</strong> immunizzazione canina (35 anni dopoil primo vaccino per l’uomo scoperto da Pasteur).La vaccinazione deve essere massiva, ovverointeressare il maggior numero <strong>di</strong> animali possibile,e continuata nel tempo senza interruzioni generazionali.Per quanto riguarda la rabbia silvestre, i controllisono stati più tar<strong>di</strong>vi e <strong>di</strong> ardua attuazione.Segnali <strong>di</strong> <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne, che comportano ad esempiouna crescita <strong>della</strong> popolazione volpina, sonospesso correlati all’insorgenza <strong>di</strong> epidemie. Ci sonostati tentativi <strong>di</strong> riduzione <strong>della</strong> popolazioneanimale nelle zone endemiche tramite massicciavvelena-menti. L’inefficacia e la <strong>di</strong>fficile attuazione<strong>di</strong> questi meto<strong>di</strong> portarono a stu<strong>di</strong> sullapossibilità <strong>di</strong> vaccinazione. Le volpi risultaronovaccina-bili per via orale, tramite ad esempioesche contenenti il vaccino.La vaccinazione è obbligatoria per le personeesposte a rischio <strong>di</strong> contagio, ad esempioveterinari, guar<strong>di</strong>e forestali, ricercatori che lavoranocon il virus. Per il resto <strong>della</strong> popolazione siprocede in caso <strong>di</strong> possibile contagio a immunizzazionepassiva.TERAPIANon esiste una efficace terapia farmacologica, cheè solo sintomatica, mentre è utile l’immunizzazionepassiva (post-esposizione), che viene effettuataallo scopo <strong>di</strong> limitare la gravità <strong>della</strong> malattiae non ovviamente <strong>di</strong> prevenire l’infezione. Èpertanto importante che i soggetti a rischio <strong>di</strong>esposizione ricevano una immunizzazione profilattica,che la natura ed il rischio <strong>di</strong> qualsiasiesposizione siano attentamente valutate e che gliin<strong>di</strong>vidui ricevano una profilassi postesposizionese l’esposizione viene ritenuta a rischio <strong>di</strong>infezione. È noto che il virus <strong>della</strong> rabbia rimanelatente nei tessuti per un certo periodo dopol’introduzione del virus. La rapida somministrazione<strong>di</strong> vaccino e antisiero può pertanto impe<strong>di</strong>real virus <strong>di</strong> raggiungere il sistema nervoso centrale.L’immunità passiva fornita dall'antisieroprotegge il soggetto per il periodo necessario alvaccino per indurre la produzione <strong>di</strong> anticorpi.Antisieri:• Imunoglobiline umane anti-rabbia (Rabiesimmune globulin, human - RIG): Preparazione <strong>di</strong>gamma globuline ottenute me<strong>di</strong>ante frazionamentoa freddo con etanolo <strong>di</strong> plasma <strong>di</strong> soggettiumani iperimmunizzati. Il titolo <strong>di</strong> anticorpineutralizzanti è standar<strong>di</strong>zzato a 150 IU/ml. Ladose è <strong>di</strong> 20 IU/kg, mezza dose viene inocula-taattorno alla ferita da morso e mezza per viaintramuscolare.• Siero anti-rabbico <strong>di</strong> cavallo (Antirabiesserum, equine - ARS): È un siero concentratoottenuto da cavalli iperimmunizzati. Ha un titolo<strong>di</strong> anticorpi neutralizzanti <strong>di</strong> 1.000 IU/ml e ladose è <strong>di</strong> 40 IU/Kg.Antisiero Preparazione TitoloAnticorpaleSomministrazioneRIGImmunoglobuline umaneanti-rabbiaARSSiero <strong>di</strong> cavallo antirabbiaGamma globulinepreparate me<strong>di</strong>antefrazionamento a freddocon etanolo ottenute dasoggetti iperimmunizzatiSiero concentratoottenuto da cavalliiperimmunizzati150 IU/ml 20 IU/ml1000 IU/ml 40 IU/mlsi inietta mezza dose intornoalla ferita e mezza dose per viaintramuscolareVACCINISono <strong>di</strong>sponibili <strong>di</strong>versi vaccini preparati con<strong>di</strong>verse modalità <strong>di</strong> produzione. (Ve<strong>di</strong> schema)• Human Diploid Cell Vaccine (HDCV): Il virus<strong>della</strong> rabbia è stato propagato nella lineacellulare <strong>di</strong> fibroblasti umana WI38 perottenere una preparazione virale priva <strong>di</strong>componenti del sistema nervoso. La preparazionevirale viene concentrata per ultracentrifugazioneed inattivata con beta propiolattoneed N-butil-fosfato. Induce lievi reazioni locali(eritema, prurito, ecc.) e blande reazioni3