12.07.2015 Views

IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

www.accademiaurbense.itIl Lanza e il Salvi non avevano altra prospettiva al di fuori diquella. di operare nella sfera del compromesso. Dovevano riconoscerevalida la votazione di Avenza dell'Il dicembre e nel contempo respingereogni contestazione intorno al protettorato piemontese suParana. La missione dei commissari, come è noto, pur con promettentiaperture da parte dei due governi (più apparenti che reali) econ un effimero disgelo tra Gioberti e Montanelli (come veniva ancheassicurato il ministro toscano a Torino Tanay de Nerli), ebbe esitoinfelice, anche se apparentemente conveniente, nel senso che ilgoverno piemontese doveva subire un certo slittamento, al fine diaddolcire i rapporti tra Piemonte e Toscana: Gioberti sperava ancoradi imporre il suo programma federativo 108. Intanto la propagandatoscana, organizzata per mezzo di agenti, si andava diffondendo neldel consiglio, non potevano certamente offrire loro i mezzi per appagare i luDigianesifilosardi, i quali volevano il riconoscimento delle votazioni precedenti. Gioberti il 14gennaio <strong>1849</strong> scriveva a Giacinto Salvi e Giovanni Lanza: • Il comprendere nellepresenti trattative tutta la Lunigiana e lo stabilire una linea definitiva di confi<strong>net</strong>ra i due paesi, secondo la proposta del signor Montanelli, è cosa troppo lunga da poteressere fatta in questi momenti, che gli eventi incalzano e le principali cure del G0­verno piemontese debbono essere rivolte alla guerra. S'aggiunge che, finché la guerranon è finita, l'indipendenza italiana ottenuta e statuito il patto federativo, mal si p0­trebbe statuire una sapiente circoscrizione di territorii che accordasse gl'interessilocali coll'interesse universale. Stando queste ragioni, le deten:niDazioni presenti nonpossono essere che provvisorie. .. Quanto agli ordini provvisori io aveva espostoultimamente alle SS.VV. che il Governo piemontese starebbe contento a lasciar lecose comesono presentemente; che quindi Parana sarebbe nostra, e l'A venza Toscana; eche infine, per usare ogni condiscendenza verso il Governo toscano, si sarebbe richiamatol'Intendente della Spezia. Ma il discorso toscano della corona impedisce che tuttequeste misure si eseguiscano. Il linguaggio usato nel detto discorso presuppone chetutti i torti siano del Piemonte, e tutte le ragioni di Toscana; il che è falsissimo ...Conseguentemente il Consiglio dei Ministri ha deciso di non richiamare per ora l'Intendentedella Spezia, e persiste nel credere che, dietro il voto popolare, l'Avenzadebba essere provvisoriamente toscana e Parana piemontese. Quando piacesse inveceal Governo toscano di abbracciare il savio partito proposto dalle SS.VV. Illustrissimedi far iterare la votazione nei due paesi, il consiglio del Re non avrebbe nulla in contrario.(GIOBERTI, Epistolario, op. cit., volume ottavo, pp. 395-396).101 A proposito della missione in parola, si legge nel libro di Enrico Tavallini,La vita e i tempi di Giovanni Lanza, Torino, 1887, volume I, pp. 70-71: • Lanza eSalvi ben presto s'intesero col Montanelli ministro degli esteri di Toscana, e poterono,animati come erano dal desiderio d'una conciliazione, stipulare i patti di un accordo.Ma, mentre i legati piemontesi operavano con tutta lealtà, non usava altrettanta ilgoverno toscano che, o per boriosa resistenza del principe, o per doppiezza del suoministro, oggi disdiceva quello che ieri aveva promesso; e, dopo aver riconosciutoche una parte di torto si aveva da ambi gli stati, il granduca, nell'aprire il lO gennaio<strong>1849</strong> il parlamento, diceva nel suo discorso: • Il Piemonte, ai nostri reclami pei fattidella frontiera, ha risposto inviando con sollecita cura due commissari per verificarelo stato delle cose e promettendo amplissima la riparazione çhe ci fosse dovuta.. S'indignaronoLanza e Salvi per quella millanteria e chiesero di essere richiamati, ma Giobertili confortò a rimanere finché non si fosse venuti ad un componimento, non tantoimportante per l'entità della controversia, quanto per la concordia bramata, con unoscopo assai più alto •.98

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!