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IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

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'·'·".:r._; . .., ,:,_\,.r"www.accademiaurbense.it1,'0-.. L'abate era stato condizionato da una realtà limitativa per losvolgimento delle consultazioni 18, ma seppe discernere nel campo dell'opposizione:esisteva una sinistra costituzionale, che ilgroppo clericaleconservatore e aristocratico-municipale non aveva ancora sufficientementevalutato. Questa sinistra costituzionale ebbe per componentifondamentali un convinto democraticismo e un sincero albertismo.B~, Cadorna, Rattazzi, Sineo, Tecchio erano i protagonisti di quellacorrente politica, divisa da specifiche differenze dalla sinistra brofferiana-valeriana.Gioberti aveva rilevato la vitalità di tale corrente democratica:ne conosceva la salda convinzione dinastica, l'aperto patriottismo,e nel contempo era sicuro anche della fiducia che quelgroppo aveva nel programma della costituente federativa 18.Buffa era sostanzialmente un liberale moderato, che aveva condivisole idee del Mamiani, la cui tematica politica ebbe sicure premesseorientative nel dialogo della sua attività giornalistica attraversoi fogli de La Lega Italiana.molti altri ancora, tutti dichiarati codinorai, ai quali appena si potrà far grazia dellaviUJ sallJlJ, se non andranno al r_o nelle prossime satumali democratiche. I vari c0­dini Della Torre, Collegno (aeniori) ed altri se la ridono apertamente e il RadetskigongollJ, sperando venirci presto a visitare, sicché converrà preparare il fagotto, e girnechiamare l'ospitalità francese. I ministri di Francia e d'Inghilterra, strepitano e chiamanse siam pazzi di provocare cosi tutta l'Europa, ma le son cose da ridere. Giobertia1Ierma che sallJ",à lo Stalo dell'Alta Italia; e debbesi credere articolo di fldel. (AR­TURO Co<strong>DI</strong>GNOLA, Dagli albori della libmà al proclama di Moncal."... Letl"" d" C01lUIltIrioM Petitti di Roreto a MicMl, ErlfÙ dal marzo 1846 all'aprile d" 1850, Torino,1931, p. 567.11 • L'elezione de' miei colleghi, - scrisse Gioberti - non era dunque libera:dovevo sceglierli tra i democratici che avevano maggior credito presso la parte, piùnome nella camera, e che avevano con più calore oppugnata la mediazione. Eziandiovolendo, non avrei potuto far altro, senza contravvenire al mio scopo, e ollenderegli usi del governo parlamentare; i quali richieggono che quando gli opponenti costringonoil ministero a ritirarsi, da lor si piglino i successori. Il che stando, la scelta era.quasì determinata; chè il Ricci e il Rattazzi erano già stati ministri: Domenico Bullaaveva per la schiettezza dei modi e la lealtà dell'animo anche la stima degli avversari:il Sineo e il Cadoma campeggiavano.fra i membri più attivi della parte e del parlamento.E benché tutti sedessero fra gli opponenti, niuno però apparteneva ai gradiestremi delle loro file. Desiderando che le provincie unite avessero un interprete nelconsiglio, e non avendo potuto colle più vive e istanze risolvere il Paleocapa ad entrarvi,Vicenza mi diede Sebastiano Tecchio, uomo di vivo ingegno e di spiriti generosi.Se tale assortimento riusci cattivo, la colpa è tutta dei conservatori; i qualicollegandosi coi ministri dei 19 di agosto e spalleggiando la loro infelice politica, micostrinsero a unirmi coi democratici per combatterla (GIOBERTI, D" RinflOtlafMfltoCivile d'Italia, Parigi, 1851, tomo primo, p. 375).11 Il 19 dicembre, Gioberti scriveva a Terenzio Mamiani a proposito della costituente: • Il Governo piemontese non assentirà giammai ad una Costituente, che revochiin dubbio le sue istituzioni ed il Regno dell' Alta Italia, o ne offenda l'autonomiain tutto ciò che riguarda gli ordini interni. La Costituente, secondo le viste del:Ministero, non deve occuparsi se non del patto federativo ed organizzare l'Italia inmodo che i diritti dei singoli Stati rimangano inviolati •. (GIOBERTI, Epistolario, op. citovolume ottavo, p. 298).lO

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