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IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.itviva Mazzini, la costituente MontaneUi, abbasso Gioberti, abbassoBuffa. Le grida non aspettate, ne provocarono altre: viva Buffa,viva il ministero Gioberti. Scoppiò una zuffa sanguinosa, un picchettodella guardia nazionale fu insultato. Verso il mezzogiorno del 13febbraio un folto gruppo di studenti universitari, seguito da unagrande quantità di popolo (erano soprattutto borghesi) si recò alpalazzo del governo per gridare viva Gioberti e per protestare controi fatti del giorno precedente. Qualche ora dopo era pubblicato il manifestodel Buffa nel quale era decretata la chiusura del circolo 100.Nella motivazione di tale provvedimento, il commissario aveva dichiaratoche il Circolo Italiano, fin dai primi momenti della sua istituzione,nei discorsi e negli scritti aveva sempre «manifestato tendenzesovversive della monarchia costituzionale e sentimenti di disprezzoe di avversione alla persona del Re •. Specificava inoltre cheil circolo si era autoquali:ficato mandatario del popolo, aveva provocatoe usato violenza verso' i cittadini di opinioni diverse, avevaoffeso le leggi e «con la sua sistematica opposizione all'azione delgoverno. era stato un fomite di perturbazione e di dissidio.La chiusura del Circolo Italiano fu motivo di sollievo per la p0­polazione genovese. Il 15 febbraio Gioberti esprimeva il proprio compiacimentoa Buffa: «Mi rallegro con voi della chiusura del circolo.Essa fece ottimo effetto in Piemonte e lo farà egualmente al di làdelle Alpi. Bisogna finirla colla demagogia, la quale è in declino, equanto più le daremo addosso, tanto più acquisteremo di creditopresso i nazionali e gli esterni •. Il manifesto del Buffa piacque ancheal Cavour, che 1'8 marzo <strong>1849</strong> affermava: «l'ai pardonnè à Buffatoutes ses erreurs passées, en vertu de sa dernière proclamation .101.Il 15 febbraio, il deputato di Torriglia Antonio Losio interpellòSineo sul decreto di Buffa. Sineo rispose che Buffa aveva applicatola legge, perché il circolo teneva riunioni pubbliche. Brofferlo e Rossetticontrodedussero il Sineo, dichiarando l'incostituzionalità diquell'atto, che risultava contrario all'articolo 32 dello Statuto. Preseallora la parola il Cabella in difesa del ministero 101. La Camera passò100 È interessante una affermazione contenuta in una lettera di Giovanni AntonioPapa a Vincenzo Ricci del 15 febbraio <strong>1849</strong>: o Buffa ottenne l'intento; cioè di distruggereil disordine colla sola opinione dei cittadini, rialzata ad un giusto livello.(Cfr. ACH<strong>IL</strong>LE NERI, Municipio di Genova, Museo del Risorgimento. Catalogo, secondaparte, s.d, (ma 1925), Roma, p. 65.101 C. CAVOUR, Nouvelles lettres inldites, raccolte da Amedeo Bert, Torino, 1889,p.264.101 È interessante riportare l'intervento del Cabella: olo domando la parolaunicamente per rettificare una circostanza di fatto. intorno alla quale l'onorevole89

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