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IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.itRanco chiese a Sineo se per la mutazione avvenuta al ministero erastato interpellato Buffa: alla risposta negativa di Sineo, l'assembleamanifestò motivi di scontentezza. La Marmora fu costretto a dimettersi,perché la sua risposta alla Concordia non poteva essere tolleratadal ministero. Tecchio scriveva il 5 febbraio «E noi, anche daquesto lato avremo guadagnato, perché egli esce attestando di avereper noi simpatia l).Nella seduta del 6 febbraio del Circolo Italiano l'accento reazionarioalla politica ministeriaie si era manifestato più diffusamente,Si era proposto un indirizzo al console svizzero in Genova affinchéconsigliasse il suo governo di ritirare i soldati svizzeri da Napoli,altrimenti il circolo avrebbe preso delle misure spiacevoli contro isuoi connazionali che si trovassero in Genova. Si disse che se il Piemonteavesse continuato nel rifiutare la costituente montanelliana,si sarebbe proceduto ai fatti, e Genova avrebbe fatto da sé; si proposeroprogetti sovversivi, si accusò Gioberti di malafede, si osservòche per vincere la guerra era inderogabile la Costituente Italiana:la forza del solo Piemonte non sarebbe bastata. Si rilevò inoltre lanecessità del mandato illimitato, e si indicarono le cause per cui nonera stato accettato dai ministero piemontese.Il circolo aveva intanto cercato di entrare in contatto col colonnelloAvezzana, per mezzo di lettere del Lazotti e rivolgendogli unindirizzo a stampa, deliberato nella seduta del 4 febbraio. L'Avezzanarifiutò decisamente l'azione del circolo nei suoi riguardi, e mostròrigore contro alcuni gruppi di guardia nazionale che avevanogridato viva la Costituente Italiana.Buffa, il 6 febbraio sera, parti per Torino, dopo aver rivolto unappello alla guardia nazionale, nel quale la invitava a mantenerl'ordine durante la sua breve assenza. Giunse a Torino alle undicidi mattina del 7 e riparti alle due pomeridiane del giorno seguente.Il suo viaggio, in un momento cosi tempestoso, aveva uno scopo preciso:concertare la dichiarazione politica del ministero, chiarire inmodo definitivo il problema di Genova, decidere intorno alla guerra,discutere intorno alla nomina del generale Chiodo a ministro diGuerra e Marina, e per consigliarsi intorno allo scioglimento degliartiglieri della guardia nazionale di Genova, che erano in fermentoper la Costituente Italiana. «Il Re mi ha mostrato molto piacere diaverti veduto - gli scriveva Sineo 1'8 febbraio - egli fa conto sullatua fermezza».Il giorno 8 febbraio agenti del circolo diffondevano in Genova86

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