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IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.ittrarvi di forza, e di liberare il prete Trucchi. Il colpo non riuscì: accorsela guardia nazionale e disperse i tumultuanti. Il presidente del circolo fuveduto in mezzo ad essi, e, quando scorse che il tentativo andava fallito,mostrò di adoperarsi per contenerli nelle vie della legalità. Tutta Genovasa però che quel tentativo fu diretto da esso e che fu provocato dai discorsiincitanti, pronunciati nelle sedute del circolo, che lo precedettero.Opposizione sistematica all'azione del governoOgni misura del governo incontrò dalla parte del circolo una violentaopposizione: si incitavano i cittadini a non obbedire alle prescrizioni delleleggi; l'emissione dei biglietti di banca veniva in pieno circolo dichiarataun obbrobrio per parte del governo. Questo era il linguaggio con cui dalcircolo si caratterizzavano le disposizioni del governo.Fomentatore di gare e di dissidiiGli scritti, che tratto tratto uscivano dalla direzione del Circolo Italiano,calpestando l'onore di molti benemeriti cittadini, e di parte dellaguardia nazionale, avevano per iscopo principale di suscitare dei partitinella città. Con ogni arte, poi, e sotto qualsiasi pretesto, gli oratori del circolosi studiavano nei loro discorsi di ajzzare i poveri contro i ricchi, ipopolani contro i nobili, e di far rivivere le gare municipali fra lombardie piemontesi, fra questi e i genovesi, e fra Torino e Genova.Perturbata la quiete pubblica, destata un'apprensione permanente nell'animodei buoni..Per conseguenza di quanto sopra fu detto, Genova, da più mesi, sitrova in uno stato di agitazione continua, e l'opinione pubblica ascrissea carico dei circolisti ogni disordine manifestatosi dopo l'apertura del circolo.Le diffamazioni e le provocazioni del circolo allontanarono dal maneggiodi pubblici affari molti benemeriti cittadini; ed all'esistenza delcircolo si ritiene doversi ascrivere la difficoltà di rinvenire in questa cittàuna persona che voglia assumersi l'uffizio di sindaco.537

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