12.07.2015 Views

IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

www.accademiaurbense.itAnche Mario Degli Alberti vide nel manifesto del Buffa una dellecause dell'indisciplina militare subalpina, concordando con quantiavevano scritto ad hoc 71.Il manifesto del Buffa fu un pretesto per l'ufficialità dell'esercito,per esprimere ed accentuare motivi di malumore lungamente repressi.Si esagerò, tuttavia, perché c'era uno scopo che bene si mimetizzavadietro quelle proteste: c'era una crisi in atto nell'ambito dell'esercito,gelosie e timori 71. Il commissario ebbe un torto grave, come fa notarediatamente destituito. Il Duca di Savoia pensò allora di dare le dimissioni: ne fu dissuasodal Re t (pp. 216-218).n • In quel mentre - afferma il Degli Alberti riferendo sulla situazione genovesedi quei giorni - a porre il colmo a tanta confusione e a dare l'ultimo crollo alprestigio dell'autorità militare. . . veniva inviato a Genova Domenico Buffa. .. IlGioberti credette che nessuno fosse più atto a tanto a si delicato ufficio che il Buffa ...Perciò lo mandò a Genova commissario straordinario, nello stesso modo che il Pinellivi aveva mandato il generale Durando. Questi era fallito nella sua missione prendendouna strada; il Buffa sperò riuscirvi per quella affatto opposta. Il militare dopo qualcheammonizione amorevole aveva fatto sentire la voce minacciosa della forza... l'avvocatoinvece volle mostrare la maggiore arrendevolezza. e benignità verso i tumultuantie la spinse cosi all'eccesso che appena giunto a Genova pubblicava un proclama ...Della guardia nazionale prima il Buffa creò se stesso comandante in capo, quindivenuto a più serio proposito, nominò generaI supremo I'Avezzana, repubblicano aperto,che faceva ostentata dichiarazione dei suoi principi; cosi il Buffa s'era pure circondatodei più accesi mazziniani, Lazotti, Pellegrini, Morchio. Malgrado le spiegazioni datedai ministri, particolarmente alla Camera dei deputati nella seduta del 19 dicembreed al Senato nelle sedute del 20 e 21, la sensazione che produsse il deplorevole proclamadel Buffa fu immensa e profonda in tutto il Regno. Quanto all'esercito, esso si senticosi crudelmente offeso, che poco mancò non venisse infranta la disciplina da unasolenne protesta di tutti gli ufficiali. Già molte liste erano in giro pei vari corpi. E fugran fortunal esclama il La Marmora, giacché l'esercito nostro si sarebbe infallantementesfasciato e l'Austriaco già più forte e compatto, senza colpo ferire avrebbepassato il Ticino per occupare tutto il Piemonte, compresa Genova e Torino. .. Ilprimo a pentirsi dell'effetto disastroso di quell'infelice proclama fu lo stesso ministroBuffa; poiché, appena poche truppe erano uscite da Genova, egli le fece rientrare.Ma non cosi facile era far rientrare in loro la fiducia. La ferita era troppo profonda;e anche questo episodio deve avere contribuito non poco al cattivo esito della guerrache si voleva ad ogni costo intraprendere. È certo pure che lo stesso Gioberti dovettefar vive rampogne al mal accorto commissario, il quale un tratto mutò da rosso anero; proibi gli assembramenti, chiuse i circoli, minacciò i demagoghi, frenò la stampa.La malaugurata sua popolarità si mutò in avversione; fu gridato feroce strumentodi tirannia, non ebbe più l'appoggio di nessuno e per meglio fu richiamato a Torino,dopo d'aver scombuiato ancora più le cose, accresciuta la discordia e lanciato in quelfermento nuovi germi di guai che dovevano fra non molto avverarsi t (MARIO DEGLI.A1.BERTI, I /Wodromi della rivoltuiOflIldi Gmova nlll <strong>1849</strong>, in Nuova Antologia, a. XLV(gennaio 1910), pp. 128-140).7t Ilarione Petitti di Roreto il 6 gennaio <strong>1849</strong> illustrava a Michele Erede la crisiin atto nell'esercito piemontese: • Il povero Sonnaz Ministro, è divenuto scemo. L'impulsodato dal capacissimo Lamarmora, si è arrestato, e più nulla si fa al Ministerodi guerra. Il Re, felice del restituitogli comando dell'Armata, che perderà un'altravolta per debolezza. e supina ignoranza strategica, suda col Ramorino a preparar pianidi campagna. Sgraziatamente son qui molti uffiziali polacchi, i quali apertamentesmentiscono le pretese sue glorie e commandi nella guerra del 1830. Questo semprepiù sfiducia di nuovo l'Armata, che parea aver ripreso maggior confidenza e migliorspirito. La rimossione del Balbiano, sagrificato malgrado il Sonnaz, al furore reazìo-52

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!