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IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.itmente in carcere quattro mesi per aver affissi i cartelloni, che dicevanoviva la costituente italiana, si scioglie la seduta.La grafia è di Luciano Scarabelli.242IGNAZIO BUFFA AI GENITORICarissimi genitoriTorino, 6 febbraio <strong>1849</strong>.Rispondo alla vostra dei 4 febbrajo, e prima di tutto vi dirò che Domenicoqui gode moltissimo nome presso i torinesi, sebbene non manchinoalcuni pochi, come sarebbero i brofferiani ed i costituentisti avversi a tuttoed a tutti, e molti ritrogradi, a cui fa paura un ministro democratico finonelle midolle come Domenico. Il ministero l'altro giorno fece un passoimpolitico tale, da mettere a repentaglio ogni cosa. Riconoscendo in Sonnazun uomo onesto, ma i<strong>net</strong>to e fiacco nel sostenere il proprio ufficio, silasciarono imbecherare a chiamare al ministero della Guerra il La Marmora,che faceva parte del ministero Pinelli-Revel, d'infausta memoria. Questocambiamento fece mala impressione, generalmente presso i veri democratici;la Concordia, parlando di questa novità e del La Marmora, approvòin certo modo l'opera dei ministri, facendo vedere come il detto La Marmora,a malgrado di tutti gli antecedenti, aveva mostrato di abbracciarei principii del ministero democratico. Questo bastò per far montare inbisca il La Marmora, il quale diresse subito una lettera a Valerio in cui glifaceva sapere che, se era entrato nel ministero presente, non aveva perquesto rinnegato i principii che professava nell'antecedente, giacchè ilministero Gioberti era una continuazione della politica pinelliana, che egliaveva accettato il portafoglio persuaso dai suoi amici e mèntori politiciPinelli, Revel ecc. e che protestava altamente contro il detto della Concordia.Questa lettera aperse gli occhi a tutti i deputati, che avevano stabilitodi appoggiare il presente ministero, e dichiararono in un'adunanzaprivata, tenuta in un salone del caffè Calasco che combatterebbero il ministero,giacché aveva intruso colla persona di La Marmora un nuovo principiodiametralmente opposto a quello che deve professare un vero ministerodemocratico. Il numero di questi deputati saliva ad ottanta circa;creata una commissione, la mandarono al ministero chiedendo che qual-467

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