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IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.ited insurrezionale contro il governo (applausi prolungati e quasi generali).Legge il secondo, con cui un Antonio Rigo pregava che sino a tanto chenon si aderisca dal governo alla costituente italiana, resistasi all' ordineche sta per darsi alle guardie nazionali mobilizzate di partire. Propone peraltro il Lazotti che il circolo, fedele alla sua deliberazione, aspetti prima divenire ai fatti, il giudizio del parlamento circa l'adesione, perché il ministeronon è il parlamento.Pellegrini, dopo lunghe parole, in genere sulla costituente, ricorda cheCristo ebbe un Giuda, che poi si appiccò, e che noi ne abbiamo avuto (deiGiuda) che tradirono tre volte, ma che non si vogliono appiccare. Proponeuna confutazione razionale agli argomenti su cui si appoggiò Gioberti pernegare la costituente alla deputazione del circolo torinese della costituenteitaliana, da spedire al ministero e da diffondere in tutta l'Europa. Proponepure un indirizzo di consolazione alla solitudine di Brofferio e di Bargnani,che dovranno molto soffrire per opera dei codini torinesi, e che, se dovrannofuggire, troveranno ospitalità in Genova vero scudo della libertà. E leggeil progetto d'indirizzo, che viene dal presidente e dalle mani alzate di moltidel circolo, approvato.Battilana ritorna sulla campagua del <strong>1848</strong>, ritorna sulla costituente,e con testi latini ed italiani del Vangelo, e del Casti, e con autorità di storiae di mitologia, conchiude che il <strong>1849</strong> deve essere diverso dal <strong>1848</strong>.Brassetti con un lungo discorso tessuto ed impinguato d'erudizionefacile ed elementare sul voto universale, che dice essere più ancora che ilmandato illimitato in odio alle caste privilegiate, sostiene l'assunto ovvioche il voto del povero vale quello del ricco, e che i ricchi hanno paura delsuffragio universale, perché potrebbe diminuire la loro facilità di accumulare,conchiudendo che l'esser povero non è un titolo per esser chiamatobriccone, come l'essere possidente non è guarentigia per essere galantuomo(N. B. Brassetti supplicò per impieghi il ministero Pinelli, assediò Magioncaldaetc. testimoni Castelli e Gervasoni, ed ora si trova nel circolo, forseper disperazione).Brescianini entra a parlare palliatamente del socialismo e del valoredell'industria e del lavoro, che sono la sola ricchezza delle nazioni, venendopoi a dire che con coraggio egli asserisce il Gioberti non essere mai peraccondiscendere alla costituente, comunque sembri che voglia argomentare,perché è di malafede e non la vuole, e che non si otterrà che colla forzadel popolo che sappia volere. Il fine del discorso fu una minaccia.Pellegrini risponde non voler egli cercar di convertire gl'inconvertibilicoll'indirizzo al ministero, ma far conoscere la giustizia della causa a tutti,combattendo a tutt'uomo colle parole, aspettando di combattere coi465

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