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IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.itSeguendo il carteggio, vedremo gli sviluppi che il contenuto delproclama di Buffa avrà nell'ambito della politica ministeriale; èutile riportare qualche riferimento della pubblicistica e della memorialisticadi quel tempo, le quali, nel vario articolarsi della polemicatra moderati e democratici, videro in questo atto del commissario diGenova uno degli aspetti più critici del ministero Gioberti, e qualcheaffermazione indicativa ricavata da epistolari e da altri documenti.Massimo d'Azeglio nel manifesto ai suoi elettori di Strambino Ilcredere un insulto alla milizia, e non fu trascurato raggiro onde sollevare intestinediscordie, e cosi portarci l'ultimo dannos. Il Pensiero Italiano del 29 dicembre (n. 269)affermava: «Il presente ministero, che se non è il migliore dei ministeri, è certamentequanto poteasi ragionevolmente pretendere nelle attuali contingenze di un'accanitalotta fra il passato e l'avvenire, è fatto bersaglio delle ire aristocratiche e dei morsivelenosi di un'indemoniata consorteria che, deposto l'antico cappello a larghe falde,ora si para dello specioso titolo di moderati, e costituisce invece l'intolleranza, e l'esalotazione personificate t.U Riportiamo alcuni passi «L'idea del proclama di Genova di dare al popolo,e qual parte di popolo fosse si è veduto, la facoltà di decidere, se in tempo di guerrao d'armistizio (che vale all'incirca lo stesso) una fortezza di prim'ordine, l'estremadiritta delle nostre posizioni, il principale appoggio dell'esercito, fosse presidiato daesso o dalla linea, è idea che per gli uomini pratici d'ogni paese, non ha bisogno dicommenti ... lo pel primo, conoscendo non da ieri l'autore del proclama, so che egliè un vero uomo dabbene ed amatore della patria, e che perciò non venne mai in considerazionesua di aversi a mettere in urto con l'esercito. Ma l'intenzione non basta,e dovendo trattare cogli uomini bisogna andare cogli usi e le convenienze comuni,e per questo bisogna conoscerle, e per conoscerle bisogna aver trattato affari euomini, aver ciò che si chiama senso pratico, esperienza che vi faccia distinguereil conveniente dallo sconveniente, il possibile dall'impossibile. Per chi vuole impacciarsidi politica pratica, questa è la prima lezione. Lo stile stesso del proclamaè cosa da fare meravigliare anche chi non si meraviglia più cosi facilmente dicosa al mondo. Per un articolo di giornale, e di giornale scapigliato, potrebbe passare;perché alla fine è senza conseguenze. Ma veder trasportato il frasario delle perorazionide' clubs e de' caffè, quelle volgarità sonanti d'« imbelli t e di «generosi t, e cheso io, in un atto ministeriale; e quello che è più veder applicata alla pratica e presasul serio la politica che si fa in piazza per avere ovazioni, o alla Camera per fare furorenelle tribune, è cosa certo che non farà accusare gli uomini di Stato italiani dipeccar troppo di furberia t. (Cfr. MASSIMO D'AzEGLIO Ai suoi elettMi (di Strambino),3- ediz., Torino, Amaldi, <strong>1849</strong>, passim. L'Azeglio, il 21 dicembre scriveva alla moglie:«In pochi giorni il nuovo ministero ha già fatte grandi sciocchezze; avrai veduto ilproclama Buffa - cioè buffo. L'armata se n'è sdegnata, il pubblico idem, i Genovesi,quelli che hanno soldi, hanno avuto paura d'esser in mano del Circolo, e mostratoch'eran tutt'altro che neInici della truppa. Il fraternizzamento di questa è stato pocacosa, e l'armata non è certo per i perturbatori. Non mi stupirebbe che il ministerotentennasse presto t (Cfr. Lettere di Massimo d'Azeglio a sua moglie Luisa Blondelper cura di GIULIO CARCANO, Milano, s.d., pp. 332-333). Il 25 dicembre, scrivendoalla moglie, l'Azeglio commentava la situazione politica piemontese nel modo seguente:« Quanto a Torino, non dovete credere che tutto è perduto perché Gioberti, Buffa ecc.sono al ministero. Non ho voluto formare il mio, non solo perché non potevo far laguerra, e non volevo far la pace; ma anche perché è utile e necessario che la nazioneassaggi i birbi e gli incapaci; ne soffra, se ne stanchi, non ne possa più, se ne vergogni;perché una politica vera, ragionevole, trovi una base su cui appoggiarsi, giungacome una liberazione, e sia accettata dal pubblico come un benefizio ... L'armataè contraria al genere avocassier, e il partito Gioberti ha avuto il talento di disgustarla,e d'urtare un'infinità d'interessi ... Si parla di dissolvere la Camera. La nuova potreb-42

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