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IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.itil movimento democratico. La reazione aristocratico-conservatriceaveva ormai mosso tutte le sue leve per sobillare l'esercito: si temevala politica giobertiana, la quale aveva accettato che il re fosse ancoracapo supremo dell'esercito, e che con il proclama di Genova avevadato prova di leggerezza. Le assicurazioni espresse dai ministri inSenato e in Parlamento non erano che mere illazioni per la nuovaopposizione; essa vedeva nel ministero la rovina del Piemonte. Idemocratici subalpini e liguri videro un forte pericolo per il ministeronella reazione, che riusciva abilmente ad operare nell'esercito. SeGioberti cadeva, era inevitabile una recessione politica in senso democratico.Il ministero giobertiano, pur con i suoi miti federativi,era tuttavia l'inizio dell'impostazione di una politica democratica:bisognava mantenere l'ordine in Genova per sostenere il ministero.I giornali genovesi compresero questa necessità e smentirono le affermazionidella reazione, sottolineando la fiducia che il ministeroaveva posto nel popolo genovese. La stampa democratica, fino alleprime settimane del gennaio <strong>1849</strong>, sostenne il ministero, poi lo avversòfieramente; ma il suo appoggio, anche se breve, contribui arafforzare il ministero contro gli attacchi del municipalismo IO.trionfo di politici sistemi reietti e vituperati. Quanto all'accusa contro il ministerodiremo che essa moverebbe nausea se omai non fosse diventata ridicola. Dopo i solennidibattimenti del senato e della camera dei deputati solo al RislWgimmto è lecito ripeterle.Del ministro Buffa in particolare, di questo proronsole che getta l'oltraggioin faccia all'armata tutta quanta, bastino le seguenti parole, e il suo silenzio indicacon quanta buona fede egli procede in questa faccenda: nell'esercito stanno le speranzesupreme d'Italia, in esso la forza del suo presente, in esso la potenza e la grandezzadel suo al/l/enire. Qual festa politica può celebrarsi fra noi nella quale non venga congioia e con orgoglio acclamato l'esercito? Dell'esercito noi dobbiamo parlare non dicosolo con amore, ma con venerazione •.la È utile riferire qualche indicazione significativa. Il 22 dicembre il C(Wt'ier~Mercantile (a. XXIV, n. 238) scriveva: _ L'opposizione parlamentare sali al potere:sarà bastantemente bersagliata dai retrogradi, senza che gli esagerati vi aggiunganola loro pietra. Bisogna, ripetiamo, sostenerla; perché, se precipita, Don avremo certamenteun ministero più avanzato, ma un ministero perfettamente reazionario.E a Genova specialmente tocca sostenerla. Principale focolare dell'idea liberale, iniziatricesempre del movimento politico, forma la maggiore speranza del novello Mini·stero, nel quale essa deve riconoscere una vittoria di que' principii cui fu sempre devota.L'ordine in Genova è il più forte sostegno del nuovo Ministero. Cosi sarannosmentite le maligne speranze dei retrogradi che gli rimprovano la generosità usatacon un popolo generoso. Genova rilutta alla forza; a chi confida restituisce confidenza;deve avere in sè vigore che basti per contenere le inquietudini, per far rispettare lagenerale opinione de' suoi concittadini •.Nell'articolo _Alle Provincie s, pubblicato ne La C01tclWdia del 27 dicembre(a. I, n. 306) nel quale si sottolineano i raggiri della _camarilla aristocratica e, si afferma:• La generosa Genova che era irrequieta sotto la meschina polizia di Pinelli s'acquetaalla liberalità con cui per primo atto il ministero Gioberti volle trattarla. Alla fiduciaGenova corrispose colla fiducia, ed ora riposa tranquilla che le redini dello stato sonoaffidate a mani abili. Eppure l'atto del ministro Buffa-si tentò di travisare facendolo41

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