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IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.itdei partiti e dei malfattori in una città marittima e commerciale, occorreall'amministrazione abbondanza di fondi pecuniarii. Se non fosse arditol'erigersi in consiglieri, diremmo che chi spende 600 mila lire il mese persalvare Venezia, potrebbe in tempi difficili destinare una piccola sommaanche per conservare Genova, altra gemma del mare italiano. Napoleonee Luigi Filippo, che avevano forse maggior numero di mezzi ordinarii diquelli che ora abbia il nostro governo, pure si temevano sempre pocoal chiaro e supplendo col danaro davano fondi alle autorità locali perchéfossero spesi in ricevimenti e ricreazioni, dove poi l'arte degli agenti e lostesso attrito della popolazione portava a galla tutte le cognizioni occorrenti.Se finalmente da tutte le contingenze esteriori noi passiamo a considerarel'organizzazione interna dell'amministrazione di Sicurezza Pubblica,noi la vediamo, malgrado la buona volontà delle persone, in uno stato assolutamenteprecario. Cessata, come era necessario, ogni autorità dei vecchiregolamenti, rese inapplicabili quasi tutte le disposizioni delle leggi anteriorialla Costituzione o almeno alle riforme del 1847, il ministero cadutoaveva nel creare l'amministrazione di Sicurezza Pubblica promesso uncodice di leggi adatte al nuovo regime, secondo le quali si potesse legalmenteprocedere. II decreto del 30 settembre p.p. è una legge quasi esclusivamenteorganica che indica e non determina le attribuzioni: e quandole buone idee che quella legge conteneva e che erano più ancora indicatenella relazione al Re, che la precede, persuase gl'individui chiamati a formarparte dell'amministrazione di Sicurezza Pubblica ad accettare l'incarico,essi confidavano che non tarderebbe a munirli di quei provvedimenti che,sanzionati dal Parlamento, gli abilitassero a tutelare con efficacia le istituzioninovelle, alle quali volentieri si consacravano. Ma invece nulla sinorafu fatto che tendesse a quel fine, e il questore e gli assessori desideraronoe sospirano ancora una traccia sicura di attribuzioni legislate, che li tolgada una incertezza operativa, che troppo avvicinasi per necessità all'inazione.Ridotta al nobile si, ma poco temibile ufficio di pacificazione, alloraquando si tratta di cittadini che si lagnino di piccole ingiurie ricevute,l'amministrazione non fa alcuna sanzione penale, nemmeno per potereesperimentare l'influenza pacifica della sua mediazione: le persone, controle quali è mossa lagnanza, vengono invitate da lei a recarsi negli uffizi,dove questa influenza si esercita. Mano a mano però che si vedono impunitigl'individui che ricusano di prestarsi all'invito, prende voga l'abitudinedi ricusarsi, e i querelanti non hanno più che la lunga via dei tribunali,restando inoltre gli ufficiali di Sicurezza Pubblica fatti segno alle mordaciosservazioni dei disobbedienti.Questo è quanto hanno creduto il questore e gli assessori di Sicurezza369

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