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IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.itl'aristocrazia torinese cercava di agitarli". Questa era l'opinione delmovimento democratico, il quale indicava nelle affermazioni del LaMarmora, pronunciate alla Camera, l'origine delle proteste contro ilministero. La stampa democratica invocava severità contro le sottoscrizionialla protesta, giustificava ed esaltava il manifesto del Buffa,interpretandone lo spirito e la lettera, conformemente alla realtàpolitica 45.soddisfazione e contentezza •. Dopo aver mosso energiche controdeduzioni all'articolode L'Opini01U. il giornale genovese faceva il punto sul manifesto del Buffa: t COIIlesignor Giovini. Un semplice proclama basta a far tacere e a rendere soddisfatti e con-. tenti anche i faziosi, le spie. i pagati dall'Austria? Come? La dimissione di un pessimoministero, anziché raddoppiare i raggiri. le arti di chi vuole il tumulto. le discordie.la anarchia vale a calmare la tempesta e ad ingenerare la generale soddisfazione e contenteua?E non sarebbe questo il momento che esigerebbe nelle spie. negli agenti,nei faziosi maggior zelo. maggiore alacrità. E il ministro Buffa col suo proclama.che veramente tranquillizzò ogni cuore. non iscusa i tumulti di Genova? Gli chiama egliopera di alcuni faziosi. spie. ecc.• o veramente mostra col fatto di riconoscerli giusti.perché grido dell'anima di tutto un popolo •.&lo Ne Il Pensiero Italiano del 27 dicembre (n. 267) si legge in una lettera inseritanel carteggio del giornale: t L'aristocrazia di qui lavora con zelo per far nasceredissidii in Genova onde abbattere il nuovo ministero e creare disordini affine dimettere la città in istato d'assedio. Nè credo l'aristocrazia della vostra città sia rìtrosadal secondare le patriottiche mire di questa •. (La lettera proveniva da Torino)... Il Pensiero Italiano. il 28 dicembre (a I. n. 268). riportava un articolo deLa Liberià in difesa del Buffa: t Genova ci ha dato le riforme, Genova ci ha dato laCostituente. Genova ci spinse alla guerra santa. e Genova ora ci dà il ministero democratico.La missione di Buffa, l'amico della gioventù genovese, nella grande città ebbeil suo primo effetto; un proclama energico e generoso. che parla franche parole al popolo.ispirate alla vera democrazia. riprende il feroce generale comandante, ed ordinalo sgombro delle truppe dal palazzo ducale, dal forte Sperone e dall'arsenale. ove ilfamelico lupo avea posto il suo quartiere generale contro una città italiana. I prodiguerrieri di Volta e Monzambano dovranno rallegrarsi d'essere tolti cosi dal pericolodi non adempiere il cieco dovere, o di macchiare di sangue italiano quelle spade chedebbono solo macchiarsi di sangue straniero. Ma un'improvvida parola fu detta allaCamera dei deputati e a quella dei senatori dai fratelli Lamarmora, parola che raccoltadai seminatori di discordie. dai sussurroni di reggimento avrebbe potuto portare unadeplorabile lotta. E ben rispose il nuovo ministro de Sonnaz. dicendo, che il soldatodeve ubbidire, che non dee più esistervi distinzione di classe, che armata, guardianazionale e popolo debbono formare una cosa sola. che l'unica differenza tra il militecittadino e il soldato sta in ciò che il posto di questi è alla frontiera, e la missione diquegli è la difesa dell'ordine interno; che credeva spento per sempre col risorgere dellanuova speranza qualunque seme di astio o di malvolenza tra il popolo e il soldato ...L'esercito in generale è buono, è valoroso, ma tra i capi sono ancor troppi gli aristocratici,i pusillanimi e i retrivi. Prova ne sia che l'imprudente parola dell'ex ministrodella guerra. dicesi, abbia portato il suo frutto. e corra una soscrizione a una protestacollettiva di ufliziali contro illiberale proclama del Buffa. Signor ministro della guerra,applicate senza remissione l'art. 229 del codice penale militare. Intanto noi tutti cittadinidobbiamo adoperarci ad illuminare questa buona armata, a fare sparire ognitraccia di malumore e fraternizzare il più possibile colla medesima. Queste cose il signorex ministro Lamarmora le chiama tentazioni infami1.. La stampa genovesedifese in modo massiccio il Buffa. reagendo alle manifestazioni di protesta che si dicevanoemanate dalla subita offesa all'onore militare. Si legga in proposito uno scrittointeressante recato da Il Pensiero Italiano del 28 dicembre (n. 268): t L'onor militaresi vuoI offeso dal proclama del ministro Buffa: ecco le parole che lo poterono adom-38

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