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IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.itstati d'Italia; del difetto del principio stesso per cui si vuol combattere,e conchiude pregando tutti a votare per uomini propugnatori della veracostituente, che sappiano eccitare Gioberti e battere una volta la verastrada.Il cittadino David Morchio parla del milione proposto per Venezia,e delle accuse datesi reciprocamente da Revel e sindaci nostri sull'alterazionedi questo sussidio, e dice che ora vantando il ministero il titolo didemocratico, ed essen,do proposto alle finanze il ministro Ricci, che fece ilrapporto favorevole al sussidio, dee essere posto ad esecuzione un voto cosicaro al popolo genovese.Il presidente avverte che l'aspettativa della definitiva organizzazionedel consiglio civico lo aveva trattenuto dal fare nuovi atti in sequela all'indirizzoche fu approvato verso la Camera dei deputati, e rimasto occultopei Genovesi, stante la proibizione di affiggerlo, decretata dalle autoritàligie al ministero Pinelli, prosegue dicendo che a lui, più che ad ognialtro sta a cuore l'adempimento del voto circa il milione, e che nella prossimaseduta avrebbe presentato l'indirizzo al consiglio civico (applausistrepitosi).Il cittadino Battilana parla sulla guerra e approva gli stessi principjseguiti dal presidente, che sono i principii del Circolo. Aggiunge che mentrePietro il Grande, battuto più volte da Carlo XII di Svezia, seppe all'ultimovincere, perché seppe riparare i suoi errori, noi invece non li vogliamoconfessare, molto meno correggere. Tocca della necessità di dare all'armatacapi che ne abbiano la confidenza, e dell'ostinatezza di mantenere gli antichii<strong>net</strong>ti e peggio. Critica ancora l'errore di far precedere la fusione alla guerra;di favorire il municipalismo torinese postosi in rivalità con Milano. Conchiudeproclamando la necessità della costituente.Il presidente fa alcune osservazioni circa il prete Trucchi. Si lagnache il solito partito dell'incenso al potere e della oppressione degli infelicivada calunniando il Circolo d'imbarazzarsi di cose individuali. Avverteche l'oppressione del Trucchi non è cosa individuale, chè, anzi svela tuttaI'iniquità del regime passato e fa conoscere la necessità di porvi riparosotto lo Statuto; aggiunge poi che prete Trucchi è un gran liberale, e chela sua oppressione fu guerra alla libertà. E onde far conoscere non solo lasua sanità di mente, ma la somma capacità sua ed elevatezza di anima e dicuore, legge i seguenti squarci di lettere, dicendo che non può dame letturaper intiero, perché non si scoprano segreti individuali molto importanti allasicurezza dell'infelice sacerdote. Lettera del 16 gennajo <strong>1849</strong>.Mi fa piacere che il sig. Fortunato Arata abbia parlato in pubblico indifesa della verità: cosi il pubblico lo rispetterà. . . Mentre i nostri nemici335

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