IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.itIl prefato sig. direttore, senza contraddire i salassi, disse che esso avevaagito secondo la sua coscienza, che permetteva quello che poteva, come peresempio che il detto prete Trucchi tenesse del danaro in saccoccia, chet~attasse con una signora sua amica: ma però il prete Trucchi, non negandoqueste cose, mostrava un animo irritato contro il detto direttore, dicendoche quando fosse morto lui, finirebbe il peccato e la morte. Sul che, avendoinvitato il detto sig. direttore a spiegarsi, il medesimo non lo volle fare,dicendo che lo avrebbe fatto, se fosse riuscito a ricuperare la sua libertà.Frattanto il medico Tornati lo interpellò sulle cose di religione, dicendocome voleva darsi ad intendere che il corpo non morisse, secondo chesosteneva, quando si vedeva per prova che moriva; al che rispose il Trucchiche Dio per salvare l'uomo aveva mandato il suo Divin Figlio e che la graziasi applicava dopo la morte; per lo che si credeva in religione che il corporisorge. Noi allora osservammo che ciò non ci riguardava, perché qualunquesieno le opinioni religiose di un individuo, non per questo si può direpazzo e ci ritirammo. Non dobbiamo omettere che durante quel colloquio,ci fu rappresentato dal detto prete Trucchi un suo scritto, dal quale ci parvedi poter argomentare che non avesse credenza in Pio IX, avendolo qualificatoil così detto Pio IX, e dal detto sig. direttore ci fu rammostrato unostampato del detto Trucchi, che fu venduto dai pubblici banditori nel mesescorso, il quale però non contiene indizii di demenza.Nel transito che fecimo dal detto locale alla strada pubblica, ci accompagnaronoil prefato sig. direttore ed il detto medico Tornati; e stradafacendo, il suddetto sig. direttore disse che era trattenuto anche perchénon spargesse delle idee cattive nel popolo in questo tempo di trambustoe non facesse dei proseliti. Ed essendogli stato detto dal cittadino medicoNicolari che si poteva lasciar libero, rispose che egli lo avrebbe fatto dietroil permesso dell'autorità, quando qualcheduno se ne rendesse risponsabile,dichiarando però che ne sortiva non guarito. Questo è quanto dobbiamoriferire in eseguimento del nostro incarico.Genova, 12 del 1849(Seguono le firme).Appena finita la lettura del rapporto, scoppia nell'assemblea il piùterribile grido di riprovazione; tutti si alzano come un sol uomo e chiedonoche il prete Trucchi sia liberato, anzi si vuole che l'adunanza vada in massaad aprirgli la porta, sul timore che sia esposto al pericolo d'una vendetta.Ma il presidente calma facilmente l'assemblea coll'osservare che furonoprese le misure opportune alla sicurezza del prete Trucchi, che il tu-297

multo inseparabile da un assembramento così numeroso (il popolo nonsolo riempiendo la sala, ma anche la piazza e vico contiguo) avrebbe recatopregiudizio agl'infelici chiusi in quello stabilimento, poiché tutti non potevanodirsi sani di mente. Essere miglior consiglio il provvedere al preteTrucchi con misure pacate, tanto più che il suo esempio era indizio di ugualetrattamento per altri supposti pazzi, che meritavano il zelo e la protezionedi tutti i buoni.Il cittadino David Morchio dimostra tutto il suo orrore per l'oppressioneche ha sofferto e soffre il prete Trucchi e dice aver avuto informazionianch'esso comprovanti che il prete Trucchi non è la sola vittima dellacamarilla aristocratica e di orribili macchinazioni; essere urgente il liberareil prete, e scoprire le altre vittime. Propone quindi che la commissionesi porti dal ministro democratico e chieda non solo la liberazione del sacerdoteTrucchi, ma anche la facoltà di potere visitare i detenuti nel manicomio,che sono indicati come vittime di politiche o private oppressionie s'affida che un ministro democratico vi aderirà pienamente. Il cittadinoMorchio soggiunge chiedendo il permesso di passare ad altro argomento,attesa la necessità di dovere assentarsi dal Circolo. Premette alcune parolesullo stato d'inerzia in cui siamo; si lagna che l'armata ha i medesimicapi, coi quali non può cimentarsi e che mentre l'armata austriaca fa movimentiostili, la nostra non si avvicina ai confini. E non basta, continual'oratore, sotto il ministero Pinelli si provvide l'armata austriaca di avenain quantità enorme; e comunque si alzasse un grido di riprovazione datutte le parti, si continuò fino a che, somministrata tutta l'avena richiesta,si diede l'ordine di non esportazione. Sotto il ministero attuale si provvideinvece l'armata austriaca di sale; e si tratta, secondo le informazioni datenientemeno che di migliaja e migliaja di quintali colà spediti, e dell'aumentodi prezzo della vettura ai carrettieri, onde averne un maggiornumero. In tali circostanze è di necessità di far sentire la voce del Circolo,che non ha altro pensiero che il bene d'Italia e perciò la cacciata dellostraniero (applausi). Come, esclama, si parla di ministero democratico, diguerra imminente, di cacciata dello straniero, e poi si provvede all'armataaustriaca di quanto ha bisogno, onde possa essere meglio parata a combatterci?Propone quindi che la commissione chieda ancora al ministroBuffa la sospensione di tale spedizione e l'invio d'una staffetta per arrestarei carri già partiti.Il presidente sottopone quindi alla discussione in primo luogo quantoconcerne il prete Trucchi. Dice che il Circolo dee mantenersi tranquillo,perché sarà liberato, avendone il deputato data la parola. Lamenta diaver saputo così tardi un'oppressione tanto incompatibile collo stato at-298www.accademiaurbense.it

www.accademiaurbense.itIl prefato sig. direttore, senza contraddire i salassi, disse che esso avevaagito secondo la sua coscienza, che permetteva quello che poteva, come peresempio che il detto prete Trucchi tenesse del danaro in saccoccia, chet~attasse con una signora sua amica: ma però il prete Trucchi, non negandoqueste cose, mostrava un animo irritato contro il detto direttore, dicendoche quando fosse morto lui, finirebbe il peccato e la morte. Sul che, avendoinvitato il detto sig. direttore a spiegarsi, il medesimo non lo volle fare,dicendo che lo avrebbe fatto, se fosse riuscito a ricuperare la sua libertà.Frattanto il medico Tornati lo interpellò sulle cose di religione, dicendocome voleva darsi ad intendere che il corpo non morisse, secondo chesosteneva, quando si vedeva per prova che moriva; al che rispose il Trucchiche Dio per salvare l'uomo aveva mandato il suo Divin Figlio e che la graziasi applicava dopo la morte; per lo che si credeva in religione che il corporisorge. Noi allora osservammo che ciò non ci riguardava, perché qualunquesieno le opinioni religiose di un individuo, non per questo si può direpazzo e ci ritirammo. Non dobbiamo omettere che durante quel colloquio,ci fu rappresentato dal detto prete Trucchi un suo scritto, dal quale ci parvedi poter argomentare che non avesse credenza in Pio IX, avendolo qualificatoil così detto Pio IX, e dal detto sig. direttore ci fu rammostrato unostampato del detto Trucchi, che fu venduto dai pubblici banditori nel mesescorso, il quale però non contiene indizii di demenza.Nel transito che fecimo dal detto locale alla strada pubblica, ci accompagnaronoil prefato sig. direttore ed il detto medico Tornati; e stradafacendo, il suddetto sig. direttore disse che era trattenuto anche perchénon spargesse delle idee cattive nel popolo in questo tempo di trambustoe non facesse dei proseliti. Ed essendogli stato detto dal cittadino medicoNicolari che si poteva lasciar libero, rispose che egli lo avrebbe fatto dietroil permesso dell'autorità, quando qualcheduno se ne rendesse risponsabile,dichiarando però che ne sortiva non guarito. Questo è quanto dobbiamoriferire in eseguimento del nostro incarico.Genova, 12 del <strong>1849</strong>(Seguono le firme).Appena finita la lettura del rapporto, scoppia nell'assemblea il piùterribile grido di riprovazione; tutti si alzano come un sol uomo e chiedonoche il prete Trucchi sia liberato, anzi si vuole che l'adunanza vada in massaad aprirgli la porta, sul timore che sia esposto al pericolo d'una vendetta.Ma il presidente calma facilmente l'assemblea coll'osservare che furonoprese le misure opportune alla sicurezza del prete Trucchi, che il tu-297

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