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IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.itscito nel vostro intento, poiché i vostri atti hanno portato quel frutto chene speravate. lo me ne consolo per Genova e auguro a' suoi cittadini diperdurare in quelle buone disposizioni, che la vostra presenza e i vostriatti hanno fatto nascere nel paese.Ho detto sopra che della vostra assenza da Torino mi è doluto ancheper mio proprio conto, imperocché le faccende di Genova hanno dovutooccuparvi tanto da togliervi ogni partecipazione a quelle operazioni delnuovo ministero, che risguardano le relazioni cogli altri stati italiani eesteri e che nel momento presente sono, senza alcun dubbio, le più importantidi tutte. Onde io non ho osato scrivervi fino a qui per tenervi informato,siccome avrei desiderato di farlo, dell'andamento delle mie trattativein Toscana. Desidero e spero che ora vi troviate in Torino, e che perciòvi riesca di prendere piena cognizione di quanto è stato detto e fatto inproposito dell'accordo progettato fra il Piemonte e la Toscana. Ho incontratoqui, sulle prime, difficoltà gravissime e alle quali veramente non miaspettava: di regno dell'alta Italia non si voleva sentir parlare e nemmenodi limitazione alcuna nel mandato dei deputati alla futura costituente.Ho lottato a lungo con questi signori ministri, i quali, a grado a grado,mossi dagli eventi da soprastanti pericoli ed anche, credo, dalle ragioniche ho fatto valere per parte del nostro governo, si sono oramai condottia condizioni, a senso mio, ragionevoli nel loro complesso: desidero cheappariscano tali anche a voi. Vedrete che pel regno 'dell'alta Italia nonc'è più che ridire: oltre a ciò, il Piemonte, o a meglio dire il governo diquel regno, potrà ristringere il mandato de' suoi rappresentanti, per modoch'essi, non d'altro debbansi occupare che di costituire una confederazione.Ma il governo toscano vorrebbe non esser costretto a dichiararefin d'ora, nel patto da conchiudersi, che limiterà esso pure il mandato de'rappresentanti di questo stato. I ministri toscani si considerano siccometroppo impegnati dalle loro dichiarazioni anteriori, e vorrebbero con qualcheformala un po' larga salvare, almeno in parole, il principio si altamenteproclamato nel loro programma. Intorno al merito delle ragioni ch'essiadducono per sostenere la loro domanda, poco importa ora il disputare:basti il dire che per essi la quistione è ridotta immancabilmente a questitermini. Se il ministero piemontese persiste nell'esigenza che anche laToscana dichiari fin d'ora che limiterà il mandato de' suoi rappresentantialla costituente, i ministri toscani presenteranno al parlamento il progettodel nostro governo, lo loderanno e lo raccomanderanno siccome utile, manel tempo medesimo dichiareranno di non poterlo sottoscrivere e si dimetteranno,lasciando ad altri il conchiudere. A me consta che veramenteessi sono fermi in questo loro proponimento e tutti concordi. Ora, da291

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