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IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.itnova nel dicembre del <strong>1848</strong> era un crogiuolo di elementi di disordine:emigrati lombardo-ve<strong>net</strong>i, mestatori, faccendieri strani, emissariaustriaci che alimentavano i motivi di discordia e di turbolenza(e anche qualche assiduo brigatore del circolo era in sospetto allapubblica sicurezza come spia austriaca, abilmente mimetizzata), didisonesti, che in quello stato di emergenza cercavano soltanto il loroprofitto. Intanto, anche la delinquenza era in aumento; il timore deiproprietari, dei commercianti per i rubarizi, per il vandalismo eraestremo; si incolpava di tutto questo il circolo; si spargeva la voceche si era promesso il sacco alla città a coloro che avessero partecipatoalle dimostrazioni di protesta contro il ministero Pine11i.Il questore e gli assessori di pubblica sicurezza inviavano a Torinorapporti allarmanti, indicando nel circolo un sempre costantesviluppo di tendenze sovversive della monarchia costituzionale, einsistevano affinché venissero adottate misure repressive. Dai primigiorni di settembre la situazione si era sempre più aggravata: DeSonnaz, Durando, Ponza di S. Martino non erano riusciti a contenere,neppure parzialmente, le agitazioni: furono incendiati gli archivi della ..polizia, si era tentato di formare un governo provvisorio, si era datol'assalto al palazzo comunale. Il generale De Launay, in qualche occasione,era stato disubbidito dai soldati. Il partito liberale era ormairidotto al silenzio, disunito e disorganizzato. In una relazione consuntivaIn Genova negli ultimi mesi del <strong>1848</strong>, il questore e gli assessoridi sicurezza pubblica informavano il governo sull'impossibilitàdi contenere il fermento popolare. La città, confermava la relazione,«è da lunga mano travagliata e con una tenacità infernale da unpartito demagogico al quale ogni mezzo, anche il più riprovevole,è santo ed ottimo purché riesca al suo intento. Questo partito è inassoluta minorità, ma coloro che lo compongono, a parte taluni forseonesti, ma illusi e sol mossi dal fanatismo di parte, son tutti individuiche nulla han da perdere e tutto da guadagnare in un totale rivolgimentodi stato. Ma questa minorità ha però un sommo vantaggio sulvero partito liberale, il quale costituisce l'immensa maggioranza diquesta popolazione: essendo in minor numero, seppe formarsi agevolmentein una stretta e compatta falange, che ha le sue discipline,che possiede un ordinamento stabile, che ubbidisce a capi riconosciuti,che è mosso da una sola idea chiara, precisa, definita; mentreche il vero partito liberale vive all'avventura, non ha ordine, nonha capi, è disunito, e molte fìate, senza accorgersene, od accorgen-20

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