IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

archiviostorico.net
from archiviostorico.net More from this publisher
12.07.2015 Views

www.accademiaurbense.it-- rebbe del pari legale, dappoiché questi sarebbero appunto i capi ed i reiprincipali di quei fatti, da cui sarebbe autorizzata la chiusura del circolopolitico. Queste misure sono tanto più necessarie, in quanto che non èignoto che in questi giorni si sono raccolte in Genova, siccome anche alpresente si raccolgono in Torino, sottoscrizioni per la disunione della Lombardiadal Piemonte, colla dichiarazione che i lombardi amerebbero piuttostorimaner soggetti all'Austria, che non aggregati allo stato sardo.In quanto all'epoca dell'effettuazione delle suddette due misure, ilConsiglio le reputa urgenti, massime che corre voce che pel giorno 28 delcorr.te mese si sta preparando in Genova qualche nuovo moto, promossodal partito perturbatore. Il quale partito non si può credere che si vogliasi facilmente requietare, dappoiché esiste contemporaneamente, e nellostesso senso, in Roma ed in Toscana, ed ora accenna di voler pure intromettersiin Alessandria, nello scopo di mostrare a Bruxelles, col mezzo diemissarii già designati (Guerrier, Cattaneo e Ferrari) che l'unione è dalvoto dei popoli disdetta. L'occasione per l'effettuamento delle suddettemisure non può mancare, epperò, non ostante l'urgenza sopra indicata, ilConsiglio si rimette al giudizio ed alla prudenza del regio commissario, perla scelta del momento di esecuzione, nella ferma persuasione che egli coglieràl'ora più prossima.Il gabinetto ha veduto con piacere' che l'abbandono dei forti per partedella truppa non siasi effettuato per la prudenza e l'accorgimento del signorcommissario, ed unanimemente persiste nell'idea che questo abbandononon debba farsi. Un tale abbandono comprometterebbe la sicurezza militaredella nostra piazza più importante, massime in seguito al rinforzodelle truppe austriache in Piacenza, ed in vista dei subdoli fini che la fazioneperturbatrice di Genova si propone, provocando il suddetto abbandono.Per altra parte, il Consiglio ha prove certe che l'impressione chequell'abbandono farebbe sull'esercito, sarebbe veramente irritante e funesta.Il Consiglio è quindi d'unanime avviso che l'abbandono dei fortiper parte della truppa non debba, a qualunque costo, farsi.Il gabinetto, adottando il sistema mite, che fu finora effettuato, nonebbe certo in animo di conquistare a sè un partito, che gli sarà sempre ostile,né di fare nel medesimo un atto di fiducia. Il Consiglio adottò questo sistemaper rialzare lo spirito della guardia nazionale e della immensa maggioranzadel popolo genovese, e per prepararsi la via a reprimere di poirigorosamente, e senza pericolo di essere tacciato di illiberale, la minoranzaperturbatrice. Il primo stadio di questo sistema fu esaurito, ed il prolungarlosarebbe atto di debolezza per parte del governo, ed autorizzerebbede' falsi giudizii intorno al sistema da esso seguito.182

www.accademiaurbense.itIl Consiglio reputa quindi necessario ed urgente di entrare nel secondostadio, mediante l'efiettuamento delle misure sopra indicate.GiobertiSineoVincenzo RicciSonnazRattazziTecchioCadornalSenza data, ma del 26 dicembre 1848. La grafia è di Carlo Cadoma.53IL COLONNELLO FRANCESCO ODDINI A BUFFAIGenova, 26 dicembre 1848.Sono nella necessità, atteso le correnti feste natalizie, di domandarealla S.V. Ill.ma ancora il lasso di ore 24 per passare alla verificazione delleschede relative allo Sperone. Dimani però ho fissato di farla immancabilmentealle ore lO antimeridiane.Prego, quindi, la S.V. Ill.ma ad inviare quella persona da lei megliovista, onde assista alla operazione di cui è caso.Ho l'onore di protestarmi con sensi di particolar stima e pari considerazione.Pel Comandante GeneraleIl ColonnelloF. OddiniIn margine: All'Illustrissimo Signore. Il Signor D. Buffa Ministro e CommissarioStraordinario. Genova.l Carta intestata: Guardia Ntuitmale di Genova - Stato MaggiOl'e G_ale. Segr8lel'ia.N° 842.183

www.accademiaurbense.it-- rebbe del pari legale, dappoiché questi sarebbero appunto i capi ed i reiprincipali di quei fatti, da cui sarebbe autorizzata la chiusura del circolopolitico. Queste misure sono tanto più necessarie, in quanto che non èignoto che in questi giorni si sono raccolte in Genova, siccome anche alpresente si raccolgono in Torino, sottoscrizioni per la disunione della Lombardiadal Piemonte, colla dichiarazione che i lombardi amerebbero piuttostorimaner soggetti all'Austria, che non aggregati allo stato sardo.In quanto all'epoca dell'effettuazione delle suddette due misure, ilConsiglio le reputa urgenti, massime che corre voce che pel giorno 28 delcorr.te mese si sta preparando in Genova qualche nuovo moto, promossodal partito perturbatore. Il quale partito non si può credere che si vogliasi facilmente requietare, dappoiché esiste contemporaneamente, e nellostesso senso, in Roma ed in Toscana, ed ora accenna di voler pure intromettersiin Alessandria, nello scopo di mostrare a Bruxelles, col mezzo diemissarii già designati (Guerrier, Cattaneo e Ferrari) che l'unione è dalvoto dei popoli disdetta. L'occasione per l'effettuamento delle suddettemisure non può mancare, epperò, non ostante l'urgenza sopra indicata, ilConsiglio si rimette al giudizio ed alla prudenza del regio commissario, perla scelta del momento di esecuzione, nella ferma persuasione che egli coglieràl'ora più prossima.Il gabi<strong>net</strong>to ha veduto con piacere' che l'abbandono dei forti per partedella truppa non siasi effettuato per la prudenza e l'accorgimento del signorcommissario, ed unanimemente persiste nell'idea che questo abbandononon debba farsi. Un tale abbandono comprometterebbe la sicurezza militaredella nostra piazza più importante, massime in seguito al rinforzodelle truppe austriache in Piacenza, ed in vista dei subdoli fini che la fazioneperturbatrice di Genova si propone, provocando il suddetto abbandono.Per altra parte, il Consiglio ha prove certe che l'impressione chequell'abbandono farebbe sull'esercito, sarebbe veramente irritante e funesta.Il Consiglio è quindi d'unanime avviso che l'abbandono dei fortiper parte della truppa non debba, a qualunque costo, farsi.Il gabi<strong>net</strong>to, adottando il sistema mite, che fu finora effettuato, nonebbe certo in animo di conquistare a sè un partito, che gli sarà sempre ostile,né di fare nel medesimo un atto di fiducia. Il Consiglio adottò questo sistemaper rialzare lo spirito della guardia nazionale e della immensa maggioranzadel popolo genovese, e per prepararsi la via a reprimere di poirigorosamente, e senza pericolo di essere tacciato di illiberale, la minoranzaperturbatrice. Il primo stadio di questo sistema fu esaurito, ed il prolungarlosarebbe atto di debolezza per parte del governo, ed autorizzerebbede' falsi giudizii intorno al sistema da esso seguito.182

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!