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IL REGNO DI SARDEGNA NEL 1848-1849 - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.itsembrava già prima appostato; al primo colpo nessuno credette a questasanguinosa e croatica misura, il secondo colpo partiva dalìafìnestra dellostato maggiore, e già cadeva un fratello; lo scompiglio crebbe, i colpi crescevanosortendo quasi tutti dalle finestre a ponente, da uffiziali con sciarpae spalline, la folla allora dileguavasi vedendo cadere i fratelli, gridandovendetta dell'infame assassinio, due colpi di pistola furono in seguitotratti da un disperato contro al palazzo. Frattanto un milite di dentro alpalazzo, si affaccia ad una finestra, gridando: «fratelli, popolo, sappiate chei militi della guardia nazionale non hanno tratto sul popolo, chi ha sparatosono gli ufficiali della maggiorità •.Molti frattanto accompagnavano i feriti, molti volevano andare aprendere ·delle armi, giurando di vendicarsi del sanguinoso insulto, moltialzavano terribili grida di morte all'infami assassini. Molti erano i feriti: traquesti il bravo e coraggioso giovine Castiglione, che il solo nome bastaper un encomio, milite della civica artiglieria, ferito crudelmente nel cranio,che moriva poco dopo, perdonando a' suoi assassini, ma lasciando suofratello, il capitano, piangendo ed imprecando. Ora la spoglia di quest'infelicevittima, per non so qual misura politica, non ebbe nemmeno quell'onoredi sepoltura concesso a tutti.Il giovine Carrara, caporale furiere di una compagnia di civica, feritomortalmente nel braccio destro, che gli fu subito amputato, con gravepericolo della vita, campando sarà un monumento ambulante, a perpetuainfamia di quei miserabili, che non conobbero, che mutilavano i proprifratelli. Finalmente il generoso avvocato Rossi da Milano, ferito mortalmenteda. un colpo, reso ancor più micidiale dalla qualità della carica chefu trovata ancora intrisa di sangue e carne dell'infelice ferito a morte.È giusto sapere come questo generoso nelle cinque giornate di Milano, conpochi compagni, ebbe il coraggio di disarmare otto croati, ed ora muoreper la mano di un sciagurato che seppe trarre alla cieca sul popolo.È utile sapere anche questa verità, che mentre l'infelice venia traspottatoall'ospedale disteso sulla barella, esclamava io moro contento, ma nonvi è nessuno che gridi morte a Pareto? Tutti gli astanti, o forse perchécommossi da spirito di vendetta, o forse per consolare il povero moribondo,tutti ad una voce gridavano morte a Pareto.Intanto venivano battaglioni di soldati e contornavano il palazzoed il generale, che non si trovava più nemmeno sicuro tra' suoi :fidi maggiorie capitani. Infine si chiudeva questo sanguinoso avvenimento alledue dopo mezzanotte, con imbandire nelle sale del palazzo una tremendaorgia, facendo brindisi ed evviva sulle vittime insanguinate che spiravanoforse allora. Mi sia permesso di dipingere ancora questa. verità con quel140

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