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TC genn06.indd - Fraternità Sacerdotale di San Pio X

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tempo, rappresenta una fase meno evidentedel deterioramento dellʼideale cristiano. Illiberalismo è padre: essendo laico, allontanaDio dalla polis; essendo in<strong>di</strong>fferente allaverità, pone Gesù e Barabba sul medesimopiano, così apostatando dal Cristo. Ilsocialismo è figlio: porta alle logicheconseguenze il relativismo religioso edetico del padre, scivolando dallʼateismopratico <strong>di</strong> derivazione paterna ad un piùcoerente ateismo teorico.Perché allora inorri<strong>di</strong>re <strong>di</strong> frontealle stimmate anticristiche del figlio, segià il padre ostentava compiaciuto quellemedesime piaghe?Perché non ricordare che questoconnubio liberalsocialista è puntualmenterappresentato, ancora una volta, dallʼuomodel Concilio, lʼuomo tutto interamenteoccupato <strong>di</strong> sé, che si fa principio e ragione<strong>di</strong> ogni realtà?Lo si ammetta o meno, con lʼavventodel Concilio lʼumanesimo laico e profanoconciliare prende il sopravvento sullaprospettiva escatologica: la taglienteaspettativa del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong>vino e lapotente carica <strong>di</strong> ascesi e <strong>di</strong> trascendenzache esso portava con sé, erano andateprogressivamente collassando. La riformaliturgica attuata da Paolo VI aveva persinocambiato le parole evangeliche dellaconsacrazione; nella messa montiniana,infatti, il sangue <strong>di</strong> Cristo versato inremissione dei peccati «pro vobis et promultis – per voi e per molti», si convertein un sangue «versato per voi e per tutti»:la dottrina eretica della salvezza universalesi insinua così, sottile ed ambigua, sin nelcuore stesso del cattolicesimo.Lungo una medesima linea <strong>di</strong>penetrazione, al termine <strong>di</strong> una messa checoncede molto allʼuomo e poco al mistero<strong>di</strong> Dio, la riforma liturgica elimina senzatentennamenti uno dei due esorcismiche Leone XIII aveva composto dopo laagghiacciante visione <strong>di</strong> Roma infestatadai demoni. È lʼesorcismo che impetralʼaiuto <strong>di</strong> <strong>San</strong> Michele Arcangelo controgli spiriti maligni che abitano lʼaria.Quella preghiera, elevata contro Satana e<strong>di</strong> suoi satelliti da ogni latitu<strong>di</strong>ne dellʼorbecattolico durante più <strong>di</strong> ottantʼanni, avevaavuto un forte significato nella prospettivadei Pontefici: fare katéchon, ostacolare leforze anticristiche dei nostri tempi.Ma gran parte della Chiesa conciliarenon crede più necessario fare katéchone così, via via deformando il senso delleScritture in unʼallegoria dellʼumanità, si èarrivati a cancellare il nome <strong>di</strong> Satana eda trasformare lʼAnticristo in un meschinoAntiuomo.Ed è in questo senso che Quinzio, giànegli anni Settanta, valutava la progressivaper<strong>di</strong>ta della prospettiva trascendente ecommentava lʼevoluzione ecclesiale inatto in una sua opera, “La fede sepolta”,denunciando la <strong>di</strong>ssoluzione imminentedella specificità cristiana: «una fede neilimiti della ragione mondana - osservavaquellʼautore - non è che un fantasma tenuee superfluo». È evidente, ribadì nella stessaottica molti anni dopo in “Mysteriuminiquitatis”, che si è ormai verificato un«indebolimento del depositum fidei», unindebolimento dellʼimmutabile depositodella fede.FATIMA, PROFEZIA PRECONCILAREAl contrario, Fatima è stata unaprofezia preconciliare, in armonia conil depositum fidei. Una profezia che nonsfigurerebbe sulle labbra <strong>di</strong> un austeropre<strong>di</strong>catore del passato: a Fatima ipastorelli avevano visto in atto forze arcane,tremende; avevano visto una pioggia <strong>di</strong>anime riempire come lapilli ardenti ilcielo rosso e nero dellʼinferno, fra urla<strong>di</strong>sumane e figure demoniache; avevanosentito incessanti esortazioni alla preghiera,alla conversione, alla penitenza. Il Dio <strong>di</strong>Fatima, nelle parole della Bella Signora, erarimasto il Dio geloso del popolo ebraico,quello stesso Dio che nella pienezza deitempi, senza rispetti ecumenici, pretese<strong>di</strong> essere riconosciuto nella figura <strong>di</strong> GesùCristo: «Io sono la via, la verità e la vita.Nessuno viene al Padre se non per mezzomio» (Gv 14, 6).Nelle visioni <strong>di</strong> Fatima, il messaggioprofetico segue percorsi antichi, giàbattuti… proclama la necessità dellavigilanza e della lotta incessante contro il31La Tra<strong>di</strong>zioneCattolica

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