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TC genn06.indd - Fraternità Sacerdotale di San Pio X

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<strong>di</strong> un male più grave, etc. Una cosa è <strong>di</strong>reche purtroppo non tutti i furti possonoessere puniti o impe<strong>di</strong>ti, unʼaltra che ilfurto è un <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> ogni persona umana.Si vede bene come Dignitatis humanaesi allontani dalla dottrina della Chiesa.Il nostro intento è mostrare, al <strong>di</strong> là delsingolo problema della libertà religiosa,quanto si estenda lʼautorità della Chiesa edel Papa in fatto <strong>di</strong> coercizione (dalla quale,in materia religiosa, tutti dovrebbero essereliberi, secondo il Concilio) e <strong>di</strong> potestàtemporale, naturalmente fondandoci suitesti del Magistero <strong>di</strong> tutti i tempi. Si vedràcome lo spirito e la lettera del Vaticano IIsi allontanino da tale dottrina.ALCUNE NOZIONIDA TENER BEN PRESENTIPreliminarmente osserviamo chenella Chiesa Romana nessuno ha maimesso in dubbio che esistano due societàperfette: la società temporale, o Stato,che nasce con la creazione della naturaumana ed ha per fine il bene comune deicitta<strong>di</strong>ni (lʼor<strong>di</strong>ne, la pace, le con<strong>di</strong>zioniche permettono la vita virtuosa); e la societàspirituale, la Chiesa Cattolica, fondata daGesù Cristo per un fine soprannaturale,cioè la gloria <strong>di</strong> Dio tramite la salvezzadelle anime. Entrambe queste società,essendo perfette, hanno tutti i mezzinecessari per ottenere il rispettivo fine. Mala loro <strong>di</strong>stinzione non implica assolutain<strong>di</strong>pendenza, e tanto meno uguaglianza:lʼuna è superiore allʼaltra ed ha un poteresu <strong>di</strong> essa. Soprattutto, i membri delledue società spesso coincidono, né si puòescludere che le stesse persone ricopranoruoli dʼautorità in entrambe, vuoi per <strong>di</strong>ritto<strong>di</strong>vino, vuoi per <strong>di</strong>ritto umano.Notiamo altresì che <strong>di</strong>stingueremocon cura ciò che è <strong>di</strong> fede o comunqueinsegnato dalla Chiesa, e che quin<strong>di</strong> nessuncattolico può rifiutare, e ciò che i teologihanno dedotto dal Magistero e le opinionipiù generalmente ammesse in accordocon il Magistero stesso. Qualche esempiostorico aiuterà a capire meglio i princìpiesposti.LA CHIESA COME SOCIETÀSPIRITUALE: SUOI POTERIConsideriamo anzitutto la Chiesain se stessa, escludendo per ora le suerelazioni con la società temporale. Nonci occuperemo qui dei suoi poteri <strong>di</strong>santificare e <strong>di</strong> insegnare, che esulano dalnostro oggetto. Guarderemo invece se,allʼinterno <strong>di</strong> questa società, esista un poterein grado non solo <strong>di</strong> legiferare, ma anche<strong>di</strong> far osservare con i mezzi proporzionatile sue leggi. Ci interessa sapere per orase la Chiesa ha questo potere in se stessa,non se lo Stato può averglielo concesso oriconosciuto. Ovviamente questo poteretocca <strong>di</strong>rettamente tutti e soli i battezzati,che per il carattere <strong>di</strong> questo sacramento<strong>di</strong>ventano sud<strong>di</strong>ti della Chiesa.Il Cristo, Re della Chiesa, possiedela pienezza <strong>di</strong> tutti i poteri (Data est mihiomnis potestas in coelo et in terra, Mt28,18): questi poteri li ha concessi allaChiesa, che in casu si identifica con ilPapa (Papa, id est Ecclesia): è lui chericapitola ogni autorità allʼinterno dellaChiesa, in quanto detentore delle sommeChiavi, segno della fonte e dellʼoriginedel potere.Nessuno dubita che la Chiesa abbia lacapacità <strong>di</strong> dare delle leggi e <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>care:si vedano il potere <strong>di</strong> legare e sciogliereconcesso dal Cristo a san Pietro (Mt 16,16ss.), alcune citazioni <strong>di</strong> san Paolo( 3 ) esoprattutto lʼanatema del Tridentino( 4 ). Findai tempi più antichi i Vescovi sono giu<strong>di</strong>cidei cristiani in ogni tipo <strong>di</strong> causa, anche inquelle che potevano essere giu<strong>di</strong>cate daitribunali civili: san Paolo non vuole che icristiani si presentino a un giu<strong>di</strong>ce pagano,anzi riven<strong>di</strong>ca la capacità <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>caregià quaggiù a coloro che sono chiamati agiu<strong>di</strong>care con Cristo in Cielo: Nescitis quiaet Angelos iu<strong>di</strong>cabimus? quanto magissecularia?( 5 ). Così fanno i Vescovi primae dopo le persecuzioni, e gli Imperatoririconosceranno tale facoltà come giàesistente, del tutto in<strong>di</strong>pendente da quellatemporale: il Codex Theodosianus riportail decreto <strong>di</strong> Costantino in tal senso( 6 ).Per molti secoli la Chiesa giu<strong>di</strong>cò inmodo esclusivo e per qualunque tipo <strong>di</strong>La Tra<strong>di</strong>zioneCattolica10

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