N.4 Aprile 2011 - Servizio di hosting - Università degli Studi Roma Tre
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76 VariabiliaQUADERNI DEL MUSEO■ L’importanza dellesupernovae di tipo IaLe supernovae di questo tipo sono cosmologicamentemolto importanti, perchépossono essere usate per determinarela distanza delle galassie che leospitano (fig. 2).Oggi gli studiosi ritengono che tutte lesupernovae di tipo Ia raggiungano similipicchi di luminosità, fondamentalmenteperché il limite di Chandrasekharè sempre lo stesso, e proprio la misurazionedi questo picco rappresentaun importante indicatore per la calibrazionedelle distanze delle galassie ottenuteanche con altri sistemi (ad esempioil redshift). Individuando e misurandoil flusso luminoso proveniente dallesupernovae di tipo Ia possiamo, quindi,misurare le dimensioni e la strutturadell’Universo.■ Le SN più luminoseLe supernovae molto luminose sonoabbastanza rare, ed ancora più raro èche raggiungano una luminosità comequella raggiunta dalla SN 2011fe.L’ultima supernova che raggiunse unaluminosità comparabile fu la SN1993J,una supernova di tipo II che raggiunsela magnitudine 10, mentre dobbiamotornare al 1972 per trovarne una ditipo Ia (cioè la SN1972E), che raggiunsela magnitudine 8,5, quindi ormai 40anni fa.Figura 1 - La supernova ripresa dall’autore la sera del 15/09/2011
APRILE 2011 - N. 4Variabilia77Figura 2 - Curva di luce tipica di una supernova di tipo ILa supernova risulta molto luminosa,in quanto si trova abbastanza vicino anoi. Infatti la galassia che la ospita, denominataM101, è distante dal Sole soltanto20 milioni di anni luce, una distanzache su scala cosmica la pone comeuna immediata vicina della nostragalassia.■ Le osservazioniLa relativa vicinanza della galassiaospite, unita al fatto di essere riusciti acogliere, fatto ancora più raro, la stellanella fase di luminosità crescente mentresi trovava nelle fasi finali della suaesistenza, ha fatto sì che la SN2011ferappresentasse una occasione moltoghiotta per meglio comprendere il fenomenosupernova, e così la comunitàscientifica internazionale ha potuto dispiegaretutta la propria capacità osservativaa livello strumentale, effettuandocampagne di osservazione praticamentein tutte le bande dello spettroelettromagnetico, con una massiccia edattivissima partecipazione anche dellanutrita schiera di astrofili che si sonospecializzati nello studio di simili fenomeni.BibliografiaHogan C.J. Il mistero delle supernove lontane.Le Scienze (American Scientific), 367, p. 42.Burrows A., 2000. Supernova explosions in theuniverse. Nature, Vol. 403, p. 727.
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APRILE <strong>2011</strong> - N. 4Variabilia77Figura 2 - Curva <strong>di</strong> luce tipica <strong>di</strong> una supernova <strong>di</strong> tipo ILa supernova risulta molto luminosa,in quanto si trova abbastanza vicino anoi. Infatti la galassia che la ospita, denominataM101, è <strong>di</strong>stante dal Sole soltanto20 milioni <strong>di</strong> anni luce, una <strong>di</strong>stanzache su scala cosmica la pone comeuna imme<strong>di</strong>ata vicina della nostragalassia.■ Le osservazioniLa relativa vicinanza della galassiaospite, unita al fatto <strong>di</strong> essere riusciti acogliere, fatto ancora più raro, la stellanella fase <strong>di</strong> luminosità crescente mentresi trovava nelle fasi finali della suaesistenza, ha fatto sì che la SN<strong>2011</strong>ferappresentasse una occasione moltoghiotta per meglio comprendere il fenomenosupernova, e così la comunitàscientifica internazionale ha potuto <strong>di</strong>spiegaretutta la propria capacità osservativaa livello strumentale, effettuandocampagne <strong>di</strong> osservazione praticamentein tutte le bande dello spettroelettromagnetico, con una massiccia edattivissima partecipazione anche dellanutrita schiera <strong>di</strong> astrofili che si sonospecializzati nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> simili fenomeni.BibliografiaHogan C.J. Il mistero delle supernove lontane.Le Scienze (American Scientific), 367, p. 42.Burrows A., 2000. Supernova explosions in theuniverse. Nature, Vol. 403, p. 727.