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N.4 Aprile 2011 - Servizio di hosting - Università degli Studi Roma Tre

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APRILE <strong>2011</strong> - N. 4Geo news7dozzina <strong>di</strong> Ornitomimi<strong>di</strong>, <strong>di</strong>nosauridalle fattezze simili ai gran<strong>di</strong> uccellinon volatori come lo struzzo. Nel 2003,un giovane paleontologo giapponeseaveva trovato nella stessa area i resti <strong>di</strong>un esemplare <strong>di</strong> <strong>di</strong>nosauro, a cui avevadato il nome <strong>di</strong> Sinornithomimus dongi, eproprio su questa base, Sereno era convinto<strong>di</strong> poter trovare ancora qualcosa,ma la realtà ha superato le sue aspettative…La squadra ha iniziato così a scavare,nelle prime fasi grazie ad un bulldozer,in prestito da una base dell’esercito cinese,che ha consentito <strong>di</strong> ridurre i tempi<strong>di</strong> scavo ad alcune settimane.Il risultato finale è stato l’in<strong>di</strong>viduazione<strong>di</strong> 13 scheletri quasi completi, ma c’è<strong>di</strong> più: tutti gli scheletri puntano versosud-est. Questo ed altri in<strong>di</strong>zi portanoalla conclusione che i resti fossili non sisiano accumulati nel sito nel corso <strong>di</strong>millenni: i <strong>di</strong>nosauri hanno trovato lamorte tutti insieme, probabilmente finitiimpantanati nel fango durante unodei loro spostamenti <strong>di</strong> branco… unavera e propria trappola mortale. Dopoessere rimasti intrappolati, gli animalisono stati probabilmente prede <strong>di</strong> qualche<strong>di</strong>voratore <strong>di</strong> carogne, dato chequasi tutti gli scheletri mancano delleossa pelviche.Quello del deserto dei Gobi è quin<strong>di</strong> unsito fossilifero ancor più sorprendenteed inusuale, rappresentando una dellerarissime sepolture <strong>di</strong> massa mai rinvenute.Questo ha permesso ai ricercatori<strong>di</strong> ottenere informazioni in genere proibitive,come quelle sulla struttura dellasocietà <strong>di</strong> questi <strong>di</strong>nosauri, sulla <strong>di</strong>visionenella scala gerarchica tra giovanied adulti, sull’interazione reciproca tragli in<strong>di</strong>vidui.Così, una tragica storia <strong>di</strong> 90 milioni <strong>di</strong>anni fa si è rivelata una delle più preziosescoperte per i paleontologi deivertebrati!(F.G.)Per approfon<strong>di</strong>reSereno P.C., <strong>2011</strong>. Trappola per <strong>di</strong>nosauri. LeScienze, 513, pp. 90-95.Varricchio D.J., Sereno P.C., Zhao X., Tan L.,Wilson J.A., Lyon G.H., 2008. Mud-trappedherd captures evidence of <strong>di</strong>stintive <strong>di</strong>nosaursociality. Acta Palaeontologica Polonica,vol. 53 (4), pp. 567-578.Ciro, il cucciolo<strong>di</strong> <strong>di</strong>nosauroFigura 3 - Ricostruzione artisticadel branco <strong>di</strong> SinornithomimusDel piccolo Ciro, il primo <strong>di</strong>nosauro italianorinvenuto, tanto si è già detto escritto a proposito del suo eccezionalestato <strong>di</strong> preservazione, con parte <strong>degli</strong>organi interni e dei tessuti molli perfettamenteconservati, cosa unica al mondo(fig. 4). Dopo anni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e ricerchecon tecniche sofisticatissime, e dopo ilprimo articolo pubblicato nel 1989 suNature, è stata <strong>di</strong> recente data alle stam-

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