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N.4 Aprile 2011 - Servizio di hosting - Università degli Studi Roma Tre

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APRILE <strong>2011</strong> - N. 4Paleontologia dei vertebrati53Figura 1 - Paleogeografia del Lazio centrale verso la fine del Pliocene (<strong>di</strong>segno <strong>di</strong> M. Parotto)ti in questo territorio in perio<strong>di</strong> passatie rappresentano preziose testimonianzedella vita del passato e delle con<strong>di</strong>zioniambientali che allora dominavano. Fragli scienziati (viventi esclusi) che più <strong>di</strong>tutti hanno contribuito dalla secondametà dell’Ottocento, allo stu<strong>di</strong>o dellefaune a vertebrati della regione si possonomenzionare Giuseppe Ponzi, RomoloMeli, Giuseppe Tuccimei, EnricoClerici, Alessandro Portis, GioacchinoDe Angelis d’Ossat, Carlo AlbertoBlanc, Geremia D’Erasmo, Angiola MariaMaccagno.I vari fossili che noi troviamo oggi, appartengonoad associazioni faunisticheo floristiche vissute in tempi <strong>di</strong>fferenti.Il primo compito <strong>di</strong> qualsiasi paleontologoè <strong>di</strong> attribuire ad un determinatoperiodo i fossili che sta stu<strong>di</strong>ando, allastessa maniera con la quale un archeologocerca <strong>di</strong> assegnare ad un secolo ose possibile ad un decennio i resti <strong>di</strong> attivitàumana che sta stu<strong>di</strong>ando. Oggi lageochimica, attraverso vari meto<strong>di</strong>, cioffre la possibilità <strong>di</strong> avere datazionimolto precise.Tuttavia il primo approccio è semprequello <strong>di</strong> una datazione relativa: tale associazionefaunistica è più evoluta rispettoa quell’altra e <strong>di</strong> conseguenza èpiù recente e così via. I paleontologi deivertebrati italiani hanno stabilito unasuccessione temporale per alcune associazionifaunistiche (chiamate UnitàFaunistiche = U.F.) raccolte in determinatelocalità, che fungono da “campioni”per i ritrovamenti faunistici successivi.Si confrontano i nuovi ritrovamenticon le U.F. e a seconda del grado evolutivodei componenti della nuova associazionescoperta, si collocano all’unao all’altra U.F. oppure a cavallo fra due.Varie U.F. sono poi raggruppate a unitàtemporali più ampie chiamate Età aMammiferi. I paleontologi italiani utilizzanocome scala biocronologica per ilPliocene e il Pleistocene continentale treEtà a Mammiferi: Villafranchiano (cor-

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