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N.4 Aprile 2011 - Servizio di hosting - Università degli Studi Roma Tre

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48 I protagonistiFigura 7 - Spheniscus humboldtiFranz Meyen, 1834 (<strong>di</strong>segno <strong>di</strong> Chiara Amadori)summa scientifica, “Kosmos, Entwurfeiner physischen Weltbeschreibung”(“Il Cosmo, progetto <strong>di</strong> una descrizionefisica del mondo”, fig. 6). L’opera è unadelle più ambiziose nel mondo scientificoche mai siano state pubblicate: unadescrizione della struttura dell’Universoin uno stile letterario. I cinque tomi<strong>di</strong> “Kosmos” vennero pubblicati traQUADERNI DEL MUSEOil 1845 e il 1862 (l’ultimo uscì postumo).Tutti i volumi raggiunsero una tiratura<strong>di</strong> 87.000 copie, cifra sensazionale perl’epoca, e vennero tradotti in quasi tuttele lingue d´Europa.È sicuramente l’opera <strong>di</strong> un uomo maturo,ma risuonano ancora i suoi slancientusiastici e un certo velo poetico cheha sempre contrad<strong>di</strong>stinto i suoi scritti:“un libro sulla natura deve suscitare lastessa emozione che suscita la naturastessa”, scrisse…Opera <strong>di</strong> alta <strong>di</strong>vulgazione scientifica,“Kosmos” racchiude, nelle sue migliaia<strong>di</strong> pagine, il messaggio epistemologico<strong>di</strong> Humboldt: l’osservazione e l’analisiempirica della realtà permette <strong>di</strong> averepiena consapevolezza dell’unità organicadella natura, <strong>di</strong> tutto ciò che esiste.Interessante è il rilievo che lo scienziatodà alle relazioni tra i fenomeni del cosmo,non soltanto considerati in sensospaziale, ma anche temporale: un punto<strong>di</strong> vista che una scienza storica comela geologia può fornire, e che Humboldtmostrava <strong>di</strong> aver metabolizzatoed elaborato:“Ma se vogliamo davvero comprenderela natura, non dobbiamo mantenerecompletamente <strong>di</strong>sgiunto lo stu<strong>di</strong>o dellostato attuale della realtà da quellodelle sue precedenti fasi <strong>di</strong> sviluppo.Non possiamo farci un giusto concettodella natura delle cose senza guardarein<strong>di</strong>etro come queste si sono formate.Non è solo la materia organica ad esseresottoposta ad un continuo mutamento,ad essere <strong>di</strong>sgregata per dar formaad altre combinazioni. Il globo stesso rivelail mistero dei suoi sta<strong>di</strong> precedenti.Non possiamo esaminare la crosta terrestredel nostro pianeta senza riconoscerele tracce <strong>di</strong> passate presenze e <strong>di</strong>-

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