6normativa dell’Unione, una parte cospicua della quale risulta dotata della capacità <strong>di</strong>produrre effetti <strong>di</strong>retti; la sostanziale co<strong>in</strong>cidenza dei <strong><strong>di</strong>ritti</strong> enunciati nella Carta <strong>di</strong> Nizza-Strasburgo e <strong>di</strong> quelli affermati nella CEDU (della qual cosa, peraltro, stranamente ilgiu<strong>di</strong>ce costituzionale tarda a prendere la dovuta consapevolezza ed a trarne le parimentidovute conseguenze, per ciò che appunto attiene alla possibile “non applicazione” <strong>di</strong>rettadella Convenzione da parte dei giu<strong>di</strong>ci); l’<strong>in</strong>coraggiamento rivolto ai giu<strong>di</strong>ci a far luogo, <strong>in</strong>presenza <strong>di</strong> strutturali carenze del dettato legislativo, all’applicazione <strong>di</strong>retta dellaCostituzione (e, per ciò pure, a mia op<strong>in</strong>ione, delle altre Carte dei <strong><strong>di</strong>ritti</strong>, peraltro – non si<strong>di</strong>mentichi – recepite con legge) 11 .Qui, il punto <strong>di</strong> cruciale rilievo, per vero oggetto <strong>di</strong> molte analisi <strong>in</strong> dottr<strong>in</strong>a e però adoggi bisognoso <strong>di</strong> ulteriori approfon<strong>di</strong>menti, è quello costituito dal conflitto tra pronunziedelle <strong>Corti</strong> europee e pronunzie dei giu<strong>di</strong>ci nazionali passate <strong>in</strong> giu<strong>di</strong>cato. La Consulta hagià avuto modo, come si sa, <strong>di</strong> pronunziarsi al riguardo, rendendo testimonianza <strong>di</strong>sensibilità e coraggio, specie nella recente ma già “classica” sent. n. 113 del 2011, <strong>in</strong>relazione al giu<strong>di</strong>cato penale, dove ha tra l’altro rilevato che molti possono (e debbono)essere i “seguiti” <strong>di</strong> volta <strong>in</strong> volta adeguati alle esigenze sottese alla decisione della CorteEDU. Ancora più <strong>di</strong> recente poi (ord. n. 150 del 2012), restituendo alle autorità remittentigli atti relativi alle questioni riguardanti la procreazione me<strong>di</strong>calmente assistita, con lamotivazione della sopravvenienza, rispetto al tempo <strong>in</strong> cui esse erano state sollevate, delladecisione della Grande Camera del novembre dello scorso anno che ha riconosciuto largospazio al marg<strong>in</strong>e <strong>di</strong> apprezzamento degli Stati, la Corte ha dato ad <strong>in</strong>tendere <strong>di</strong> considerarele pronunzie della Corte <strong>di</strong> Strasburgo quodammodo assimilabili (se non nella naturagiuri<strong>di</strong>ca) negli effetti allo ius superveniens, sì da imporsi appunto una nuova valutazionef<strong>in</strong>zione e realtà, ovverosia tra esibizione della “<strong>di</strong>ffusione” e vocazione all’“accentramento”, <strong>in</strong> Riv. <strong>di</strong>r.cost., 2007, 69 ss.).11 Ad oggi stranamente poco stu<strong>di</strong>ata la situazione che viene a crearsi per effetto della sostanzialemanipolazione, per via d’<strong>in</strong>terpretazione, del dettato delle leggi, allo specifico scopo <strong>di</strong> circoscriverne <strong>in</strong>talune circostanze il raggio d’azione per far qu<strong>in</strong><strong>di</strong> posto all’applicazione <strong>di</strong>retta della Costituzione o <strong>di</strong> altreCarte (fra le quali, <strong>in</strong> special modo, la CEDU).
7della rilevanza delle questioni stesse, assoggettando il dettato legislativo ad <strong>in</strong>terpretazioneconforme… sopravvenuta 12 .Senza ovviamente riprendere qui ab ovo la questione ora solo evocata, mi parrebbeopportuno porre l’accento sul fatto che molti e varî si sono riconosciuti essere gli effetti“conseguenziali” all’adozione delle decisioni delle <strong>Corti</strong> europee, pers<strong>in</strong>o – come ha tenutoa precisare lo stesso giu<strong>di</strong>ce delle leggi con riferimento al giu<strong>di</strong>cato penale – con riguardoad uno stesso campo <strong>di</strong> esperienza e, più ancora, ovviamente, nel passaggio da un campoall’altro (è chiaro che quanto si <strong>di</strong>ce per il giu<strong>di</strong>cato penale non è detto che valga, ed anzicon ogni probabilità non vale, per il giu<strong>di</strong>cato civile o per altri tipi <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>cato ancora, neiquali non entra <strong>in</strong> gioco il bonum libertatis).V’è poi quell’autentico punctum crucis, davanti al quale la dottr<strong>in</strong>a, anche la piùsensibile, seguita <strong>in</strong>spiegabilmente a fare come lo struzzo davanti al nemico che <strong>in</strong>calza,f<strong>in</strong>gendo <strong>di</strong> ignorarlo piuttosto che affrontarlo <strong>di</strong> petto, che è dato dalla sorte del giu<strong>di</strong>catocostituzionale, anzi dei giu<strong>di</strong>cati costituzionali (essi pure, <strong>in</strong>fatti, bisognosi <strong>di</strong> esseredecl<strong>in</strong>ati al plurale). Sulla questione, se non ho male <strong>in</strong>teso, tra gli <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong> oggi c’è solo12 Maggiori svolgimenti sul punto possono, se si vuole, aversi dal mio La Corte costituzionale, iparametri “conseguenziali” e la tecnica dell’assorbimento dei vizi rovesciata (a marg<strong>in</strong>e <strong>di</strong> Corte cost. n.150 del 2012 e dell’anomala restituzione degli atti da essa operata con riguardo alle questioni <strong>di</strong>costituzionalità relative alla legge sulla procreazione me<strong>di</strong>calmente assistita), <strong>in</strong> www.giurcost.org, 12giugno 2012; v., <strong>in</strong>oltre, utilmente, G. REPETTO, Ancora sull’ord<strong>in</strong>anza n. 150 del 2012 della Cortecostituzionale: alcune ragioni per fare <strong>di</strong> necessità virtù, <strong>in</strong> www.<strong><strong>di</strong>ritti</strong>comparati.it, 25 giugno 201; E.MALFATTI, Un nuovo (<strong>in</strong>certo?) passo nel camm<strong>in</strong>o “convenzionale” della Corte, <strong>in</strong>www.forumcostituzionale.it, 29 giugno 2012 e, pure ivi, A. MORRONE, Shopp<strong>in</strong>g <strong>di</strong> norme convenzionali? Aprima lettura dell’ord<strong>in</strong>anza n. 150/2012 della Corte costituzionale, 19 luglio 2012.È poi da vedere quale segno lascerà sulla pratica giuri<strong>di</strong>ca <strong>in</strong> genere (e, segnatamente, sulle vicendegiu<strong>di</strong>ziarie, compresi i giu<strong>di</strong>zi <strong>di</strong> costituzionalità) la decisione del 28 agosto <strong>di</strong> quest’anno (sempre che,ovviamente, <strong>di</strong>venti def<strong>in</strong>itiva…) della Corte <strong>di</strong> Strasburgo, Sez. XII, sulla legge 40 del 2004, nella parte <strong>in</strong>cui ha <strong>di</strong>chiarato la contrarietà a Convenzione del <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi preimpianto per una coppia portatrice<strong>di</strong> malattia genetica (per un primo commento, ancora E. MALFATTI, La Corte <strong>di</strong> Strasburgo tra coerenze e<strong>in</strong>coerenze della <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a <strong>in</strong> materia <strong>di</strong> procreazione assistita e <strong>in</strong>terruzione volontaria della gravidanza:quando i “giochi <strong>di</strong> parole” <strong>di</strong>vengono decisivi, <strong>in</strong> www.rivistaaic.it, 3/2012, e A. PECORARIO, A Strasburgoc’è un “Judge <strong>in</strong> the Town”: analisi del caso Costa e Pavan contro Italia <strong>in</strong> materia <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi geneticapreimpianto, <strong>in</strong> www.<strong><strong>di</strong>ritti</strong>comparati.it, 20 settembre 2012, nonché, da ultimo, S. AGOSTA, Bioetica eCostituzione, I, Le scelte esistenziali <strong>di</strong> <strong>in</strong>izio-vita, <strong>in</strong> corso <strong>di</strong> stampa per i tipi della Giuffrè, 192 ss.).