Corti e diritti, in tempi di crisi - Gruppo di Pisa

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12.07.2015 Views

2A prima impressione i frutti delle ricerche svolte o in corso di svolgimento che ci sonostate illustrate stamane dai dottorandi di discipline giuspubblicistiche sembrano esseretalmente diversi l’uno dall’altro da rendere assai impegnativa e problematica la ricerca di unfilo comune che ne consenta la riconduzione ad un discorso unitario, idoneo a costituireoggetto di un commento parimenti unitario, pur nella necessaria sintesi imposta dallo spazioristretto al riguardo disponibile. Ad un più attento esame, tuttavia, essi somigliano ai fruttidi alberi diversi situati l’uno accanto all’altro, le cui radici sono ormai a tal punto intrecciateda rendersi inseparabili, alimentandosi assieme dallo stesso terreno; ed è proprio diquest’ultimo che vorrei ora parlare, ancora prima di illustrare forma e sostanza dei fruttistessi, le loro complessive qualità, il “succo”, a mia opinione gustoso, che se ne può trarreuna volta che essi siano portati alla loro naturale maturazione.V’è una nota dominante che sta a base delle analisi condotte o in corso, i cui tratti salientici sono stati in modo chiaro ed efficace rappresentati dai giovani ed impegnati studiosi cuiesse si debbono; ed è data da ciò che le Corti, europee e nazionali, hanno fatto (e fanno) atutela dei diritti fondamentali, “dialogando” – come usa dire e si segnala altresì nel titolodato al nostro incontro – tra di loro 1 e non poche volte supplendo a strutturali carenze ed avistosi ritardi della legislazione, in merito ai quali m’intratterrò, con taluni fugaci rilievi, piùavanti.1 Quello del “dialogo” tra le Corti è divenuto un vero e proprio leit motiv che sempre più stancamente siripete, peraltro caricato di plurime e non di rado discordanti accezioni e valenze [su ciò, notazioni critiche inG. DE VERGOTTINI, Oltre il dialogo tra le Corti. Giudici, diritto straniero, comparazione, Bologna 2010 e S.TROILO, (Non) di solo dialogo tra i giudici vivranno i diritti? Considerazioni (controcorrente?) sui rapportitra le Corti costituzionali e le Corti europee nel presente sistema di tutela multilivello dei dirittifondamentali, in www.forumcostituzionale.it. Di altro segno i rilievi, tra i molti altri, di R. CONTI, LaConvenzione europea dei diritti dell’uomo. Il ruolo del giudice, Roma 2011; AA.VV., Lo strumentocostituzionale dell’ordine pubblico europeo. Nei sessant’anni della Convenzione per la salvaguardia deidiritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (1950-2010), a cura di L. Mezzetti e A. Morrone, Torino 2011;G. MARTINICO, Lo spirito polemico del diritto europeo. Studio sulle ambizioni costituzionali dell’Unione,Quad. n. 5 di Teoria del diritto e dello Stato, Roma 2011; G. MARTINICO-O. POLLICINO, The Interactionbetween Europe’s Legal Systems. Judicial Dialogue and the Creation of Supranational Laws, Cheltenham(Gran Bretagna) - Northampton (Stati Uniti d’America) 2012; altri riferimenti più avanti].

2A prima impressione i frutti delle ricerche svolte o <strong>in</strong> corso <strong>di</strong> svolgimento che ci sonostate illustrate stamane dai dottoran<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>e giuspubblicistiche sembrano esseretalmente <strong>di</strong>versi l’uno dall’altro da rendere assai impegnativa e problematica la ricerca <strong>di</strong> unfilo comune che ne consenta la riconduzione ad un <strong>di</strong>scorso unitario, idoneo a costituireoggetto <strong>di</strong> un commento parimenti unitario, pur nella necessaria s<strong>in</strong>tesi imposta dallo spazioristretto al riguardo <strong>di</strong>sponibile. Ad un più attento esame, tuttavia, essi somigliano ai frutti<strong>di</strong> alberi <strong>di</strong>versi situati l’uno accanto all’altro, le cui ra<strong>di</strong>ci sono ormai a tal punto <strong>in</strong>trecciateda rendersi <strong>in</strong>separabili, alimentandosi assieme dallo stesso terreno; ed è proprio <strong>di</strong>quest’ultimo che vorrei ora parlare, ancora prima <strong>di</strong> illustrare forma e sostanza dei fruttistessi, le loro complessive qualità, il “succo”, a mia op<strong>in</strong>ione gustoso, che se ne può trarreuna volta che essi siano portati alla loro naturale maturazione.V’è una nota dom<strong>in</strong>ante che sta a base delle analisi condotte o <strong>in</strong> corso, i cui tratti salientici sono stati <strong>in</strong> modo chiaro ed efficace rappresentati dai giovani ed impegnati stu<strong>di</strong>osi cuiesse si debbono; ed è data da ciò che le <strong>Corti</strong>, europee e nazionali, hanno fatto (e fanno) atutela dei <strong><strong>di</strong>ritti</strong> fondamentali, “<strong>di</strong>alogando” – come usa <strong>di</strong>re e si segnala altresì nel titolodato al nostro <strong>in</strong>contro – tra <strong>di</strong> loro 1 e non poche volte supplendo a strutturali carenze ed avistosi ritar<strong>di</strong> della legislazione, <strong>in</strong> merito ai quali m’<strong>in</strong>tratterrò, con taluni fugaci rilievi, piùavanti.1 Quello del “<strong>di</strong>alogo” tra le <strong>Corti</strong> è <strong>di</strong>venuto un vero e proprio leit motiv che sempre più stancamente siripete, peraltro caricato <strong>di</strong> plurime e non <strong>di</strong> rado <strong>di</strong>scordanti accezioni e valenze [su ciò, notazioni critiche <strong>in</strong>G. DE VERGOTTINI, Oltre il <strong>di</strong>alogo tra le <strong>Corti</strong>. Giu<strong>di</strong>ci, <strong>di</strong>ritto straniero, comparazione, Bologna 2010 e S.TROILO, (Non) <strong>di</strong> solo <strong>di</strong>alogo tra i giu<strong>di</strong>ci vivranno i <strong><strong>di</strong>ritti</strong>? Considerazioni (controcorrente?) sui rapportitra le <strong>Corti</strong> costituzionali e le <strong>Corti</strong> europee nel presente sistema <strong>di</strong> tutela multilivello dei <strong><strong>di</strong>ritti</strong>fondamentali, <strong>in</strong> www.forumcostituzionale.it. Di altro segno i rilievi, tra i molti altri, <strong>di</strong> R. CONTI, LaConvenzione europea dei <strong><strong>di</strong>ritti</strong> dell’uomo. Il ruolo del giu<strong>di</strong>ce, Roma 2011; AA.VV., Lo strumentocostituzionale dell’ord<strong>in</strong>e pubblico europeo. Nei sessant’anni della Convenzione per la salvaguar<strong>di</strong>a dei<strong><strong>di</strong>ritti</strong> dell’uomo e delle libertà fondamentali (1950-2010), a cura <strong>di</strong> L. Mezzetti e A. Morrone, Tor<strong>in</strong>o 2011;G. MARTINICO, Lo spirito polemico del <strong>di</strong>ritto europeo. Stu<strong>di</strong>o sulle ambizioni costituzionali dell’Unione,Quad. n. 5 <strong>di</strong> Teoria del <strong>di</strong>ritto e dello Stato, Roma 2011; G. MARTINICO-O. POLLICINO, The Interactionbetween Europe’s Legal Systems. Ju<strong>di</strong>cial Dialogue and the Creation of Supranational Laws, Cheltenham(Gran Bretagna) - Northampton (Stati Uniti d’America) 2012; altri riferimenti più avanti].

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