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«Ti adoro, mio Dio, ti amo con tutto il cuore, ti ... - Colle Don Bosco

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ichele Rua 3Malgrado gli scrit<strong>ti</strong> che si pubblicarono<strong>con</strong>tro di lui dagli ere<strong>ti</strong>ci stessi e dai liber<strong>ti</strong>ni,non diminuì niente la fama dellasan<strong>ti</strong>tà di <strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong>, anzi, andò ancorcrescendo di modo che da tutte le par<strong>ti</strong> sicominciò a ricorrere a lui per <strong>con</strong>sigli negliaffari più intrica<strong>ti</strong> come a persona superiormenteispirata e assis<strong>ti</strong>ta <strong>con</strong> donispeciali da <strong>Dio</strong>. (…) La fama di san<strong>ti</strong>tà di<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> si andò sempre più estendendoallorché si videro opere sommamenteardue compiersi per suo mezzo, come glioratori fes<strong>ti</strong>vi, orfanotrofi, scuole, collegi,chiese, santuari, sommamente grandiosi,e tanto più quando si videro glieffet<strong>ti</strong> delle sue preghiere e benedizioni<strong>con</strong> guarigioni prodigiose, <strong>con</strong> la <strong>con</strong>servazionedei frut<strong>ti</strong> della campagna, <strong>con</strong>la <strong>con</strong>versione di anime perdute, ecc.; equando si videro verificarsi le sue predizioni<strong>con</strong>tro ogni umana probab<strong>il</strong>ità.(…) Si deve veramente credere che questafama di san<strong>ti</strong>tà abbia avuto originee si sia sv<strong>il</strong>uppata per la <strong>con</strong>templazionedi quella carità ardente <strong>con</strong> cui cercavai fanciulli più abbandona<strong>ti</strong> e dissipa<strong>ti</strong>,quali erano gli stessi carcera<strong>ti</strong> corrigendi,i giovani che vagavano sulle piazzee sulle vie in pericolo di diventare furfantelli,facendone ot<strong>ti</strong>mi cittadini, ferven<strong>ti</strong>cris<strong>ti</strong>ani e provvedendo in seguitocol suo zelo e sollecitudini mol<strong>ti</strong> e buonioperai alla Chiesa».<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> vistodai suoi <strong>con</strong>temporaneiUn punto di riferimentoConsiderato ancora in vita un santo,<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> diventò per tan<strong>ti</strong> un puntodi riferimento non solo per un <strong>con</strong>siglio,ma anche per un aiuto, una intercessione.«Si ricorreva a lui per ottenerel’appoggio delle sue preghiere, avere lasua benedizione, ottenere l’aiuto celesteper qualche necessità. Dacché intrapresela fabbrica del Santuario di Maria Aus<strong>il</strong>iatrice,io – tes<strong>ti</strong>moniò <strong>Don</strong> Rua –, chesempre gli ero accanto e che dovevo risponderealla massima parte delle letterea lui indirizzate, posso osservare che eranocen<strong>ti</strong>naia e talvolta migliaia le lettereche egli riceveva ogni set<strong>ti</strong>mana, <strong>con</strong>cui si imploravano le sue orazioni, comequelle di un santo che <strong>tutto</strong> può presso<strong>Dio</strong>. Né solamente persone di bassa <strong>con</strong>dizione,che a lui ricorressero, ma i ricchipiù che i poveri, i dot<strong>ti</strong> più che gliignoran<strong>ti</strong>, gli ecclesias<strong>ti</strong>ci di ogni grado,non esclusi i vescovi, i cardinali a lui ricorrevanoper ottenere l’assistenza dellesue orazioni. Quando poi i suoi affari loportavano nei paesi o nelle città più coltee più popolose, eccitava le meraviglie diognuno <strong>il</strong> vedere di quanta venerazioneper la sua san<strong>ti</strong>tà fosse dovunque cir<strong>con</strong>dato.Vidi io stesso in parecchi v<strong>il</strong>laggiinginocchiarsi <strong>il</strong> popolo al suo passaggio,portargli infermi per averne la benedizione».L’ul<strong>ti</strong>mo viaggio a Roma«Quando nel 1887 si portò per l’ul<strong>ti</strong>mavolta a Roma, da me accompagnato– <strong>con</strong>clude don Rua –, non erano piùsolamente gli individui o le famiglie checercassero la sua benedizione, ma eranole comunità religiose, i vari Seminari,che venivano attrat<strong>ti</strong> dalla fama della suasan<strong>ti</strong>tà, per avere la fortuna di vederlo, diimplorare le sue preghiere e di essere dalui benedet<strong>ti</strong>».<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> fu proclamato ufficialmente«santo» dalla Chiesa nel 1934. <strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> in<strong>con</strong>tra Pio IX(quadro di Nino Musìo).Il portare la crocedella mor<strong>ti</strong>ficazioneinterna ed esternafu <strong>il</strong> quo<strong>ti</strong>dianoeserciziodi <strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong>.9

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