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«Ti adoro, mio Dio, ti amo con tutto il cuore, ti ... - Colle Don Bosco

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<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> vistodai suoi <strong>con</strong>temporaneiClaudioRUSSO<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> visto da <strong>Don</strong> MLA FAMA DI SANTITÀBeato <strong>Don</strong> Michele Rua(quadro di Enrico Reffo).La coper<strong>ti</strong>na del libro nelquale si trovano diversibrani delle tes<strong>ti</strong>monianzequi riportate.8A volte capita di essere «e<strong>ti</strong>chetta<strong>ti</strong>»dagli altri, per una caratteris<strong>ti</strong>ca, un pregioo un difetto, una qualità buona o cat<strong>ti</strong>vache emerge sulle altre. Ci fa piacere,se l’e<strong>ti</strong>chetta è bella; altre volte ce la vorremmoscrollare di dosso perché la percepi<strong>amo</strong>come un giudizio severo, perchénon corrisponde a quel che vorremmoessere, o a ciò che ci sforzi<strong>amo</strong> di fareogni giorno. In ques<strong>ti</strong> casi ci pesa. Equanta fa<strong>ti</strong>ca per <strong>con</strong>vincere gli altri chenon si<strong>amo</strong> così come ci vedono!<strong>Don</strong> Giovanni <strong>Bosco</strong> fu «e<strong>ti</strong>chettato»come «santo». Lui non fece nulla percercare questa «e<strong>ti</strong>chetta». O meglio: fecedi <strong>tutto</strong> per amare <strong>Dio</strong> e <strong>il</strong> prossimo.Ma l’e<strong>ti</strong>chetta, a lui, non interessava. Glifu appiccicata da tante persone che lo <strong>con</strong>oscevanoe ammiravano le sue opere.<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> a Parigi (quadro di Nino Musìo).Castelnuovo, Chieri, Torino«Fin da quando era giovinetto, già eratanto s<strong>ti</strong>mato per le sue virtù, che tanto aCastelnuovo quanto in Chieri i buoni genitoridesideravano vivamente che i lorofigli frequentassero la compagnia delgiovane <strong>Bosco</strong> – tes<strong>ti</strong>moniò don MicheleRua al processo di bea<strong>ti</strong>ficazione e canonizzazione–. (…) Quando poi ricevettel’abito chiericale dalle mani del suo parroco,fu una commozione, e direi una festagenerale, per Castelnuovo d’As<strong>ti</strong>, suopaese; mentre per altri, che presero l’abitoquell’anno stesso o negli anni preceden<strong>ti</strong>e seguen<strong>ti</strong>, non se ne faceva caso.Non saprei attribuire tale gaudio se nonalla grande s<strong>ti</strong>ma e <strong>con</strong>seguente affettoche si aveva per le virtù del giovane <strong>Bosco</strong>.In seminario lasciò di sé molto buonaopinione, sia nei superiori sia nei colleghi».Era appena all’inizio del suo cammino.Ma Giovanni <strong>Bosco</strong> aveva già individuatola sua «strada», che <strong>con</strong><strong>ti</strong>nuerà apercorrere <strong>con</strong> l’aiuto di <strong>Dio</strong> e <strong>con</strong> determinazione.«Fatto sacerdote, si sparse ben tostoin Torino la fama della sua san<strong>ti</strong>tà – proseguedon Rua –. Ricordo che quando venivaa dire la Messa agli allievi dei Fratellidelle Scuole Cris<strong>ti</strong>ane, pareva cheuna corrente elettrica muovesse tut<strong>ti</strong> queinumerosi fanciulli. Tut<strong>ti</strong> gli erano attornoper baciargli la mano, mentre, venendoaltri sacerdo<strong>ti</strong>, anche più autorevoli,nulla si vedeva di tale trasporto. Quandopoi <strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> veniva per le <strong>con</strong>fessioni,gli altri <strong>con</strong>fessori avevano poco da fare,tut<strong>ti</strong> cercando di andare da lui».Le mo<strong>ti</strong>vazioniQuesta s<strong>ti</strong>ma nasceva da fat<strong>ti</strong> <strong>con</strong>cre<strong>ti</strong>.«Quando <strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> divenne fondatoredell’Oratorio e Ospizio di San Francescodi Sales, quando si videro i suoibei libri, tanto edifican<strong>ti</strong> ad uso della gioventùe del basso popolo, quando lo sivide cimentarsi <strong>con</strong> le “Letture Cattoliche”<strong>con</strong> gli ere<strong>ti</strong>ci, facendo <strong>con</strong> tantocoraggio argine alla loro invasione, crebbee si diffuse immensamente l’opinionedella sua san<strong>ti</strong>tà – rac<strong>con</strong>tava don Rua –.

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