«Ti adoro, mio Dio, ti amo con tutto il cuore, ti ... - Colle Don Bosco

er paurar paurale parolee i silenzi di Mariavo, perché mancava ancora molto tempoa quella mèta.Avere un figlio subito? Non era possibile.Signore, io amavo troppo il miosposo e mai e poi mai avrei bruciatole tappe del nostro cammino d’amore.Averlo da qualcun altro? Possibilità mainemmeno sfiorata. Confesso che, nel turbiniodi questi pensieri, ho sentito unavampata di calore sul viso: senz’altro erodiventata tutta rossa.Ma quando ho cominciato ad intuireche quel mio figlio sembrava avere tuttele caratteristiche del figlio promesso daIsaia e nato da una vergine, proprio comeero anch’io, che tempesta nel mio cuore!Com’era possibile che si realizzasseproprio in me il sogno segreto ed impossibiledi tutte le ragazze ebree che sentivanoraccontare in casa del Messia futuro?Il Figlio di Dio Altissimo, il discendentedi Davide, il Santo crescere nelmio grembo, nutrirsi al mio seno, chiamarmimamma? Vederlo diventare adultoe, secondo la parola dei profeti, predicare,guarire i ciechi, sanare i malati, liberarei prigionieri, vincere il potere delletenebre?Signore, questo mi sembrava troppo.Ricordo che, a capo chino, mi tormentavole mani e non riuscivo a mettere incolonna i miei sentimenti. Mi ero sempresforzata di seguire la legge, di ricambiarei tuoi doni con la preghiera e di condividerlicon gli altri attraverso i piccoli serviziche sapevo fare.La volontà di seguire i tuoi pianic’era, ma quel giorno ero confusa e ilcuore mi stava per scoppiare.Allora tu, o Padre, mi hai fatto capireche i tuoi metodi non erano i miei e chele tue strade non erano quelle che preferivoio, tranquille e sicure da percorrerea volte, in mezzo a due muri di pietre cheriverberavano il calore del sole sul visoed altre presso alberi alla cui ombra sitrovava ristoro. Tu avevi scelto una direttissima,una strada che mettesse subitoin collegamento il tuo cielo con la mia,nostra terra.Lo Spirito Santo avrebbe posato su dime la sua ombra ed ecco il sogno diventarerealtà. Mi avevi anche lasciato unsegno concreto del tuo stile: Elisabetta,mia cugina, incapace di generare da sempreed ormai avanti negli anni aspettavaun figlio ed era già al sesto mese!Prima di lei, altre donne sterili avevanopartorito: Sara, madre di Giacobbe,Anna di Samuele.Davvero nulla è impossibile a te, mioSignore.Anche una vergine, anch’io possoconcepire: sei tu e solo tu il Dio dellaVita e della Storia! E dopo di me, altrevergini dimostreranno tutta la loro o,meglio, la tua forza, affrontando senzapaura il martirio per restare fedeli a tuoFiglio: Cecilia, Lucia, Agnese durante lepersecuzioni romane, Maria Goretti agliinizi del secolo scorso.Grazie, o Padre!15