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«Ti adoro, mio Dio, ti amo con tutto il cuore, ti ... - Colle Don Bosco

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dialogoin famigliaGiovannaCOLONNAVita di parrocchiaPerché non riesco ad andare d’accordo<strong>con</strong> <strong>il</strong> <strong>mio</strong> parroco?Perché non lo capisco?Perché non vedo in lui una guida, unesempio, una persona di fiducia?Vita dura quella dei parroci: sono soli,sono pochi, hanno m<strong>il</strong>le incombenze evogliono essere pre<strong>ti</strong>, pastori, fratelli <strong>con</strong>i fratelli; invece sono amministratori,giardinieri, padri di famiglia, idraulici,elettricis<strong>ti</strong>, catechis<strong>ti</strong>, animatori di oratorio,guide turis<strong>ti</strong>che, psicologi…Vita dura quella dei parrocchiani, almenodi quelli che vorrebbero dare unamano, collaborare alla pari, e sono tratta<strong>ti</strong>e <strong>con</strong>sidera<strong>ti</strong> come «esseri inferiori»,incapaci di pensare e di pensare <strong>con</strong> s<strong>ti</strong>lecris<strong>ti</strong>ano, caren<strong>ti</strong> per la formazione, inadegua<strong>ti</strong>per l’oratorio, non <strong>con</strong>formi <strong>con</strong><strong>il</strong> pensiero del parroco, <strong>il</strong> quale si senteinves<strong>ti</strong>to della <strong>con</strong>oscenza per vivere se<strong>con</strong>do«verità e gius<strong>ti</strong>zia».Diffidenza, sospetto, mancanza di fiducia;oppure, per coloro che ries<strong>con</strong>o adentrare nelle grazie del padrone di casa,prepotenza, arroganza, sfrontatezza. Lecomunità cris<strong>ti</strong>ane pullulano di pregi e didifet<strong>ti</strong>, di persone di buona e di cat<strong>ti</strong>vavolontà, di coloro che sono di Cristo e dicoloro che sono del mondo.Cris<strong>ti</strong>ani sì, ma non in parrocchia.Cris<strong>ti</strong>ani sì, ma non <strong>con</strong> <strong>il</strong> parroco.Le omelie scialbe, gli in<strong>con</strong>tri di formazionemediocri, l’attenzione alla formapiuttosto che al <strong>con</strong>tenuto; le aule dicatechismo pulite e ordinate, ma privedel passaggio dei catechis<strong>ti</strong> e dei bambini;sala riunioni addobbata da tante stampe,tutte prive di significato per coloroche non frequentano determina<strong>ti</strong> gruppio aderis<strong>con</strong>o a determinate inizia<strong>ti</strong>ve; unprato ben rasato ma solitario: i ragazzidove sono?Le riunioni sono sempre in parrocchia,nelle aule oppure in casa dal parroco,sempre al chiuso, non si gioca mai…gli anziani seguono <strong>con</strong>ferenze e partecipanoad un pellegrinaggio una voltaall’anno… i genitori non hanno un gruppo,le giovani coppie non sono coinvoltein alcuna at<strong>ti</strong>vità… non ci sono at<strong>ti</strong>vità…si raccolgono soldi, raramente, e lasolidarietà termina dove arriva <strong>il</strong> <strong>con</strong>tenutodel portafoglio.La cri<strong>ti</strong>ca è fac<strong>il</strong>e ed abbondante, mala ricerca di pregi ed opportunità assai fa<strong>ti</strong>cosae scarsa di risulta<strong>ti</strong>: perché i parrocinon si fidano dei parrocchiani e viceversa?

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