confronto fattorizzazioni - Università degli studi di Cagliari.
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 (2)con 0 vettore colonna e una sottomatrice <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione appropriata cheandremo a sottoporre alle stesse operazioni a cui abbiamo sottoposto H 1 , dopo averla“orlata” con una riga e una colonna <strong>di</strong> una matrice identità per farle raggiungere la<strong>di</strong>mensione n x n e ripetiamo il proce<strong>di</strong>mento come sopra, fino ad arrivare al genericopasso i in cui avremo la matrice nella forma:1• ⋯ ⋯ ⋯ •0 ⋱ ⋱ ⋮A =(k (i) ⋮ ⋱ k i−1 • ⋯ •⋮ 0⋮ ⋮  (i)0 ⋯ 0)=( A (i)11A 12(i)) 0 Âin cui gli elementi in<strong>di</strong>cati con • non verranno più mo<strong>di</strong>ficati e la sottomatrice (i)ha la forma: (i) =[â i(i)(i)a i+1̂⋯ â n (i) ]A questo punto poniamo:Ĥ i â i (i) =k ie 1quin<strong>di</strong> orliamo Ĥ i con i-1 righe e colonne della matrice identità fino ad ottenere:1• ⋯ ⋯ ⋯ •A =(k )0 ⋱ ⋱ ⋮(i+1) ⋮ ⋱ k i • ⋯ •⋮ 0⋮ ⋮  (i+1)0 ⋯ 0In<strong>di</strong>chiamo con(H n H n-1 H 1 )A = R ndove H = (H n H n-1 H 1 ) è una matrice ortogonale, mentre R n è una matrice triangolare14