Incendi FSE - Ordine degli Ingegneri della Provincia di Latina
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<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong><strong>Ingegneri</strong> <strong>Provincia</strong><strong>di</strong> <strong>Latina</strong>DIPARIMENTO DEI VIGLI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESACIVULE“Analisi qualitativa <strong>degli</strong> incen<strong>di</strong> perun approccio corretto alla <strong>FSE</strong>”Ing. Pierpaolo Gentile, PhDDirettore del Corpo Nazionale dei Vigili Del FuocoCorso <strong>di</strong> Specializzazione in Prevenzione <strong>Incen<strong>di</strong></strong>Ai sensi del D.M. 25 marzo 1985Comando <strong>Provincia</strong>le VV.F. <strong>di</strong> <strong>Latina</strong>,6 settembre 20101
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o• La temperatura raggiunta dai prodotti <strong>di</strong>combustione è alla base dei moti convettivi daiquali <strong>di</strong>pende la propagazione dell’incen<strong>di</strong>oall’interno dell’e<strong>di</strong>ficio in cui si sviluppa.• Una prima classificazione <strong>degli</strong> incen<strong>di</strong> puòessere fatta in funzione <strong>della</strong> velocità dellosviluppo <strong>di</strong> prodotti <strong>della</strong> combustione, <strong>di</strong>fiamme e <strong>di</strong> calore nelle prima fase dell’incen<strong>di</strong>ostesso e vengono definiti in:1. <strong>Incen<strong>di</strong></strong> a sviluppo lento;2. <strong>Incen<strong>di</strong></strong> a sviluppo me<strong>di</strong>o;3. <strong>Incen<strong>di</strong></strong> a sviluppo veloce3
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o• Gli incen<strong>di</strong> possono manifestarsi, infine, indue <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong>:1. Con Produzione <strong>di</strong> Fiamma;2. <strong>Incen<strong>di</strong></strong> Covanti (Smoldering fire);4
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>ocon produzione <strong>di</strong> Fiamma• La combustione si genera me<strong>di</strong>ante reazionichimiche prevalentemente in fase gassosa;• Viene emessa ra<strong>di</strong>azione elettromagnetica siainfrarossa che visibile• Si ha elevata produzione <strong>di</strong> energia termica;• Si ha elevata emissione <strong>di</strong> fumo <strong>di</strong> colore scuro;• Flussi turbolenti gassosi con frequenti variazioni<strong>di</strong> velocità;• Formazioni <strong>di</strong> vortici <strong>di</strong> varie <strong>di</strong>mensioni5
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>ocovante (Smoldering fire)• La combustione procede generalmentesenza lo sviluppo <strong>di</strong> fiamme sullasuperficie del combustibile;• La temperatura non è molto elevata el’incen<strong>di</strong>o procede con velocità tipicamenteinferiori ad 1mm/min;• Scarsa rumorosità ed assenza <strong>di</strong> rumore;• Modestissimo apporto termico all’ambientecon l’emissione <strong>di</strong> fumo <strong>di</strong> colore chiaro;6
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:FASI DI SVILUPPO CARATTERISTICHE• Schematicamente si possono <strong>di</strong>stinguerele seguenti 4 fasi caratteristichenell’evoluzione temporale <strong>di</strong> un incen<strong>di</strong>o:1.Ignizione;2.Crescita;3.<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o pienamente sviluppato;4.Deca<strong>di</strong>mento.7
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:FASI DI SVILUPPO CARATTERISTICHETemperatura (°C)1 2 3 4Tempo(min)Fasi dell’incen<strong>di</strong>o1 – Innesco2 – Crescita(Propagazione)3 – Pieno sviluppo4 – Deca<strong>di</strong>mentoEstinzioneComportamentodell’incen<strong>di</strong>oRiscaldamento delmateriale combustibileCombustionecontrollata dalcombustibileCombustionecontrollata dallaventilazioneCombustionecontrollata dalcombustibileComportamento umanoAttività <strong>di</strong> prevenzioneAzione primaria <strong>di</strong>spegnimento conpresi<strong>di</strong> antincen<strong>di</strong>o;esodoMorteMisure attive impegnateRilevatori <strong>di</strong> fumoRilevatori <strong>di</strong> fumo ecalore; impiantisprinklers; interventoVF; sistemi <strong>di</strong> controllodel fumoIntervento VFMisure passiveimpegnateMateriali classificati perreazione al fuocoMateriali classificati perreazione al fuocoStrutture resistenti alfuoco; separazioneantincen<strong>di</strong>o8
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:1. L’INNESCO• La partecipazione all’incen<strong>di</strong>o delcombustibile solido <strong>di</strong>pende dallapezzatura (es: con un fiammifero brucio unfoglio <strong>di</strong> carta ma non il piano <strong>della</strong>scrivania);• La combustione avviene sempre in fasegassosa attraverso il fenomeno <strong>della</strong>pirolisi: Una sostanza solidasufficientemente riscaldata libera vaporicombustibili;9
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:1. L’INNESCO• I prodotti <strong>di</strong> pirolisi combinati conl’ossigeno bruciano con fiamma e liberanocalore che, investendo la superficie solida,comportano l’accelerazione del fenomeno<strong>di</strong> pirolisi;• Il tempo <strong>di</strong> ignizione <strong>di</strong> una sostanza solida<strong>di</strong>pende dal flusso termico che la investe ee dalla temperatura che raggiunge lasuperficie del solido esposta;10
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:1. L’INNESCO• La pirolisi è più veloce in corpi con bassainerzia termica:[ ]K( ρ ⋅cdovep⋅λ)12kJ/(m⋅ s⋅ Kkgρ è la densità del materiale in3mkJcpè il calore specifico in ;kg ⋅ Kλ è conduttività20.5termica inkWm⋅;11
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:1. L’INNESCO• La pirolisi è più veloce in corpi con bassainerzia termica:• Poliuretano, inerzia termica pari a: 41;• Legno <strong>di</strong> pino, inerzia termica pari a 500;IL POLIURETANO BRUCIA “MEGLIO” DELLEGNO DI PINO;12
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:1. L’INNESCO• Si in<strong>di</strong>ca con t ig il tempo, valutato insecon<strong>di</strong>, <strong>di</strong> un materiale sul quale incide unflusso ra<strong>di</strong>ante q (kW/mq) per raggiungerela temperatura <strong>di</strong> ignizione T ig :qc: flusso critico13
• OSSERVAZIONEL’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:1. L’INNESCOIn caso <strong>di</strong> innesco pilotato (fiamma<strong>di</strong>retta che lambisce il combustibile) ivalori del tempo t ig e del flussotermico per raggiungere T ig<strong>di</strong>minuiscono sensibilmente!14
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:1. L’INNESCOAlcuni valori sperimentali (in aria):SostanzaCombustibileCarta <strong>di</strong>GiornaleLegnoPolietilene(alta densità)PolistireneTig (K)503493613623qc (kW/mq)1010151315
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:2. CRESCITA• L’incen<strong>di</strong>o cresce in funzione <strong>della</strong>tipologia, massa, <strong>di</strong>stribuzione spaziale delcombustibile;• NON risente <strong>della</strong> ventilazione!• La temperatura Me<strong>di</strong>a del locale èrelativamente bassa (<strong>di</strong>luzione con l’ariafredda presente);• Localmente, in prossimità <strong>della</strong> zonainteressata dalla combustione,temperature elevate.16
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:2. CRESCITAIn questa fase si ha:• Riduzione visibilità a causa dei prodotti<strong>della</strong> combustione (fumi);• Produzione <strong>di</strong> gas tossici irritanti ecorrosivi;• Aumento <strong>della</strong> velocità <strong>di</strong> combustione neltempo;• Aumento <strong>della</strong> temperatura e <strong>della</strong> potenzatermica irra<strong>di</strong>ata nell’ambiente.17
La propagazione è l’intensità sono influenzati da:L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:2. CRESCITA• Superficie <strong>di</strong> ventilazione (rottura <strong>di</strong> vetri , finestre,elementi <strong>di</strong> copertura);• Proprietà termoisolanti dei muri e dei solai: più è isolatominore calore viene <strong>di</strong>ssipato all’ambiente circostante,maggiore sarà la T raggiunta all’interno del locale;• Caratteristiche <strong>di</strong> partecipazione al fuoco dei materiali <strong>di</strong>arredo e <strong>di</strong> rivestimento (REAZIONE AL FUOCO DEIMATERIALI), formazione <strong>di</strong> gocce incandescenti,produzione <strong>di</strong> gas e fumi tossici;18
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:2. CRESCITAOSS:Una superficie vetrata avente spessore<strong>di</strong> 3 mm si rompe a 340°C;Una superficie vetrata avente spessore<strong>di</strong> 6 mm si rompe a 450°C.19
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:3. PIENAMENTE SVILUPPATOIn questa fase tutti gli oggetti del localepartecipano alla combustione in quantoanche quelli più lontani raggiungono la Tig!Il Flashover rappresenta la fase <strong>di</strong> transizionefra un incen<strong>di</strong>o in crescita ed un incen<strong>di</strong>opienamente sviluppato;In questa fase i gas cal<strong>di</strong> <strong>di</strong> combustionehanno invaso tutto l’ambiente e si trovanovicino al pavimento (IRRAGGIAMENTO);20
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:3. PIENAMENTE SVILUPPATOLo sviluppo dell’incen<strong>di</strong>o èFORTEMENTE influenzato dallaVENTILAZIONE!OSS: se non vi è ventilazionesufficiente il flashover potrebbenon verificarsi (carenza <strong>di</strong>comburente)21
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:3. PIENAMENTE SVILUPPATOQuesta fase è caratterizzata da:- Forte innalzamento <strong>della</strong> velocità<strong>di</strong> combustione;- Elevato rilascio <strong>di</strong> calore, Televatissime;- Rilevante crescita <strong>di</strong> produzionefumo e gas <strong>di</strong> combustione;22
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:3. PIENAMENTE SVILUPPATOLa Temperatura del locale non è uniforme;Il pavimento e le parti inferiori dei muriraggiungono una temperatura inferiore alleparti superiori delle pareti e, soprattutto,del soffitto.A causa del mescolamento dovuto alla forteturbolenza del gas, la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong>temperatura non è elevata: in generale cisi riferisce alla temperatura me<strong>di</strong>a deigas <strong>di</strong> combustione (SI POSSONORAGGIUNGERE 1000°C).23
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:3. PIENAMENTE SVILUPPATO24
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:4. DECADIMENTODopo l’ignizione <strong>di</strong> tutti i materialicombustibili, l’incen<strong>di</strong>o tende arallentare;Si ha il progressivo esaurimento <strong>di</strong>combustibile;Riduzione del flusso termico generato;26
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:4. DECADIMENTOIn letteratura la fase <strong>di</strong> deca<strong>di</strong>mentoinizia quando la T me<strong>di</strong>a scende allo80% del valore massimo raggiuntonella fase 3.Si ritiene conclusa quando la T me<strong>di</strong>ascende sotto i 200°C (si escludonoinneschi <strong>di</strong> eventuali materialicombustibili);27
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:4. DECADIMENTO28
L’<strong>Incen<strong>di</strong></strong>o:UNA PROVA IN SCALA REALE29
Il Fattore <strong>di</strong> VENTILAZIONELo sviluppo <strong>di</strong> un incen<strong>di</strong>o in fase avanzata<strong>di</strong>pende dal fattore <strong>di</strong> ventilazione , cheva ad influenzare la velocità <strong>di</strong> combustione(massa <strong>di</strong> combustibile consumata nell’unità<strong>di</strong> tempo [kg/s]):O=Av ⋅Aht0.5eq[ ] m30
Il Fattore <strong>di</strong> VENTILAZIONEDove:A v = Superficie delle aperture <strong>di</strong> ventilazione ricavatesulle pareti del locale, in mq;A t = Superficie totale del compartimento, pavimentopareti e soffitto, in mq;h eq = altezza equivalente, me<strong>di</strong>a ponderata <strong>di</strong> tutte lealtezza hi delle aperture <strong>di</strong> ventilazione delle pareti,così valutata:heqAi= ∑Aviv⋅ hi[ m]31
Il Fattore <strong>di</strong> VENTILAZIONEEsempio:Calcolare il fattore <strong>di</strong> ventilazione <strong>di</strong> un localeavente larghezza 19 m, lunghezza 23 m edaltezza 3,6 me con le seguenti aperture:- n. 2 porte <strong>di</strong> larghezza pari a 2 m ed altezzapari ad 1,5 m;- n. 4 finestre <strong>di</strong> larghezza 2 m altezza 1, 5 m;- n. 5 finestre <strong>di</strong> larghezza 2,5 m altezza 1,5 m.32
Il Fattore <strong>di</strong> VENTILAZIONEAt= 2x23x19+2x(23+19)x3,6=1176 mq;Av1 =Av2=(porte)=2x2,2=4,4 mq;Av3=Av4=Av5=Av6=(finestre)=2x1,5=3 mq;Av6=Av7=Av8=Av9=Av10=2,5x1,5=3,75mq;Av=3,75x5+3x4+2x4,4=39,55 mq;heq=(2x4,4x2,2+4x3x1,5+5x3,75x1,5)/(2x4,4+4x3+4x3,75)=1,65 mO=Av*heq 0,5 /At=(39,55/1176,4)x1,65 0.5 =0.0432 m 0.533
Il Fattore <strong>di</strong> VENTILAZIONE<strong>Incen<strong>di</strong></strong> controllati dalla superficie <strong>di</strong> ventilazione:Durante la fase <strong>di</strong> sviluppo la massa d’aria cheaffluisce nel locale e minima rispetto allasuperficie del compartimento;E’ la tipologia maggiormente <strong>di</strong>ffusa nella fase <strong>di</strong>sviluppo <strong>di</strong> incen<strong>di</strong> in ambienti chiusi;La massa <strong>di</strong> ossigeno nell’ambiente non è sufficientee limita lo sviluppo <strong>della</strong> combustione.34
Il Fattore <strong>di</strong> VENTILAZIONE<strong>Incen<strong>di</strong></strong> controllati da combustibile:Durante la fase <strong>di</strong> sviluppo la combustione<strong>di</strong>pende poco dalla massa d’aria che affluisce nellocale, in quanto è presenta aria già sufficienteallo sviluppo <strong>della</strong> combustione;La combustione è influenzata dalla pezzatura,dalla massa e dalla porosità ed orientamentospaziale del combustibile35
In un locale:Il Fattore <strong>di</strong> VENTILAZIONELo sviluppo <strong>di</strong> un incen<strong>di</strong>o nella fase iniziale ècontrollato dal combustibile;Nella fasi successive viene regolato dalla superficie <strong>di</strong>ventilazione;E’ presente una zona <strong>di</strong> transizione che separa iregimi <strong>di</strong> combustione descritti prima;Se è dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> 0.07 ÷ 0.08 m 0.5 lacombustione è influenzata dalla ventilazione;36
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>oLa velocità <strong>di</strong> combustione m s , per unità <strong>di</strong> combustibilee <strong>di</strong> superficie coinvolta in un incen<strong>di</strong>o, se sisviluppano fiamme, è pari a:ms=qf+ qLrv− q⎡kg⎢⎣ mq f = flusso termico convettivo generato dalla fiamma;q r = flusso termico ra<strong>di</strong>ante generato dalla fiamma;q d = Flusso termico <strong>di</strong>sperso per convenzione e<strong>di</strong>rraggiamento dalla superficie considerata;OSS=T ig > 350°C quin<strong>di</strong> q d è una potenza specificasignificativa!d2⎤s⎥⎦37
SostanzaCombustibileCarta <strong>di</strong>GiornaleLegnoPolietilene(alta densità)PolistireneTig (K)503493613623qc (kW/mq)1010151338
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>oL v = Energia termica necessaria per produrre la pirolisi<strong>di</strong> un chilogrammo <strong>di</strong> combustibile [kJ/kg]SostanzaCombustibileL v [kJ/kg]Carta CorrugataLegnoPolietilene (altadensità)Polistirene220059002300160039
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>oLa velocità <strong>di</strong> combustione m s , poiché i flussi termici sonoinfluenzati dalla tipologia del combustibile, dall’aria presentenell’ambiente etc., all’aumentare dell’area coinvoltadall’incen<strong>di</strong>o dapprima cresce per poi stabilizzarsi ad unvalore massimo:In quanto, raggiunta una determinata T, il coefficiente <strong>di</strong>convezione e l’emissività <strong>della</strong> fiamma nonsubiscono più significative variazioni.40
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>oVALORI MASSIMI DELLA VELOCITA’ DI COMBUSTIONE PER UNITA’ DISUPERFICIE INTERESSATA DALL’INCENDIO IN ARIASostanza CombustibileAlcol metilicoBenzinePolipropilene granulareCarta CorrugataLegnom s [kg/(m 2 s)]0.0220.066÷0.0750.0260.0140.01141
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>oOSS: Se sulla superficie del combustibileagisce un flusso termico ra<strong>di</strong>ante q e dovutoad una sorgente esterna (ad es. flussotermico ra<strong>di</strong>ante da un oggetto vicinocombustibile anch’esso coinvoltonell’incen<strong>di</strong>o) i valori <strong>di</strong> velocità <strong>di</strong>combustione m s devono essere aumentati<strong>della</strong> quantità:q e /L v42
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>oIl rischio <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o in un ambiente <strong>di</strong>pendeprincipalmente da:- Temperatura massima;- Portata massima <strong>di</strong> fumo e gas nociviche si liberano.Queste grandezze <strong>di</strong>pendono dalla potenzatermica dell’incen<strong>di</strong>o, in<strong>di</strong>ce <strong>della</strong> rapi<strong>di</strong>tàcon la quale viene rilasciata l’energiatermica sviluppata.43
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>o lo “RHR”L’incen<strong>di</strong>o A e l’incen<strong>di</strong>o B sviluppano la stessaenergia, l’area sottesa dalle rispettive curveè la stessa:L’incen<strong>di</strong>o A è più severo dell’incen<strong>di</strong>o B, inquanto nell’unità <strong>di</strong> tempo rilascia il doppiodell’energia!44
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>o lo “RHR”La potenza termica totale rilasciatanell’ambiente varia nel tempodurante un incen<strong>di</strong>o;In letteratura anglosassone vienein<strong>di</strong>cata con l’acronimo RHR: Rateof Heat Release.45
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>o lo “RHR”In un determinato istante, lo RHR è dato dalprodotto <strong>della</strong> velocità <strong>di</strong> combustione m c[kg/s] ed il potere calorifico H delcombustibile [kJ/kg]:RHR(t)=m c (t)xH [kW/kg]m c <strong>di</strong>pende dallo stato del combustibile e dallecon<strong>di</strong>zioni dell’ambiente <strong>di</strong> sviluppodell’incen<strong>di</strong>o;Valori tipici variano da frazioni <strong>di</strong> g/s ad alcunikg/s.46
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>o lo “RHR”<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>di</strong> grandezza dello RHR:La combustione <strong>di</strong> n. 3 fogli <strong>di</strong> poliuretanoespanso con:ρ = 20 kg/m 3 ;A=50x50 cm;S=6 cm;RHRmax=50 kW;Stesso valore <strong>della</strong> combustione <strong>di</strong> un cuscino;Per un <strong>di</strong>vano si arriva a 3100 kW.47
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>o lo “RHR”Le curve RHR (t) hanno sempre una fase <strong>di</strong>crescita ed una fase <strong>di</strong> deca<strong>di</strong>mento con untratto superiore, nel quale la potenzaraggiunge il valore massimo e si mantienepressoché costante.48
RHR(t) [kW]La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>o lo “RHR”RHR maxRHR F49
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>o lo “RHR”Dall’instante iniziale sino al flashover,l’andamento dello RHR è <strong>di</strong> tipo quadratico;La velocità <strong>di</strong> crescita raggiunge, in prossimitàdel flashover, valori compresi fra 1 kW/s equalche decina <strong>di</strong> kW/s;Il valore massimo RHRmax, può stimarsi conuna espressione che è in<strong>di</strong>catanell’Euroco<strong>di</strong>ce 1 – Allegato E – perincen<strong>di</strong> controllati dalla superficie <strong>di</strong>ventilazione:50
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>o lo “RHR”RHRmax= 0,10⋅m⋅HAvh0.5eqDove:m: fattore <strong>di</strong> partecipazione alla combustione(stesso del DM 09/03/2007);H: Potere Calorifico del materiale combustibile;A v : Superficie complessiva delle aperture <strong>di</strong>aerazione del locale;h eq : altezza equivalente (stessa definizione per ilcalcolo del fattore <strong>di</strong> ventilazione).⋅⋅51
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>o lo “RHR”L’andamento temporale dello RHR sino alflashover è <strong>di</strong> tipo quadratico, pertanto sinoal tempo t F si adotta la seguenteespressione:RHR(t)=αt 2Relazione riportata nelle norme NFPA 72 edNFPA 92B, verificata sperimentalmente.52
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>o lo “RHR”Sono state introdotte, al fine <strong>di</strong> introdurre analisiquantitative, quattro curve predefinite <strong>di</strong>sviluppo, con tg tempo necessario affinché loRHR(t g ) raggiunga 1000 kW:1.Ultraveloce - t g =75 s;2.Veloce - t g =150 s;3.Me<strong>di</strong>o - t g =300 s;4.Lento - t g =600 s.53
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>o lo “RHR”54
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>o lo “RHR”Dove:Avequiv=W⋅hv equiv v equivhv equivRHRDifferenza fra altezza punto più alto e piùbasso fra tutte le aperture <strong>di</strong> aerazionepresenti;F=0.5v7,8⋅ A + 378⋅Av ⋅htequiv equiv55
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>o lo “RHR”Ed ancora:W vequivLarghezza [m] <strong>della</strong> apertura <strong>di</strong>ventilazione calcolata imponendo cheil fattore <strong>di</strong> ventilazione del locale dovesia presente solo tale aperturavirtuale, pari alla somma dei fattori <strong>di</strong>ventilazione delle singole aperturerealmente presenti aventi <strong>di</strong>mensionigenericheWedhventi vent i56
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>o lo “RHR”Pertanto:Wvequiv=∑Wiventhi1,5v⋅equivh1,5ventiEd infine, A T [m 2 ] è la <strong>di</strong>fferenza fra lasuperficie totale del locale e l’area A vequiv57
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>o lo “RHR”Lo RHR F si può calcolare me<strong>di</strong>ante il Metodo <strong>di</strong>Thomas, basato sul bilancio energetico <strong>degli</strong> strati<strong>di</strong> gas cal<strong>di</strong> (600°C circa) che si forma sul soffitto<strong>di</strong> un locale e dall’osservazione <strong>di</strong> numerosiincen<strong>di</strong> naturali (metodo riportato nella NFPA555):RHRF=0.5v7,8⋅ A + 378⋅Av ⋅htequiv eqiv58
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>o lo “RHR”OSS:Un incen<strong>di</strong>o a sviluppo lento si produce a seguito <strong>della</strong>combustione <strong>di</strong> oggetto soli<strong>di</strong> massicci (tavoli earma<strong>di</strong> in legno);Un incen<strong>di</strong>o a sviluppo me<strong>di</strong>o si origina in presenza <strong>di</strong>combustibili aventi bassa densità (poltrone e <strong>di</strong>vaniimbottiti);Uni incen<strong>di</strong>o veloce si ha dalla combustione <strong>di</strong>materiali <strong>di</strong> bassa densita e piccola pezzatura(carta; scatole <strong>di</strong> cartone; tessuti);Un incen<strong>di</strong>o ultraveloce si adatta bene per liqui<strong>di</strong>infiammabili e per liqui<strong>di</strong> altamente volatili.59
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>o lo “RHR”CONCLUSIONI:Per un progetto prestazionale è sempre necessario:1) Identificare l’incen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> progetto in relazione agliscenari <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o cre<strong>di</strong>bili per l’attività in esame;2) L’incen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> progetto deve prevedere, me<strong>di</strong>antedati mutuati dalla letteratura o da provesperimentali l’andamento dello RHR(t);3) La curva dello RHR(t) qualitativa rappresenta labase <strong>di</strong> partenza per il calcolo me<strong>di</strong>ante softwarespecifici <strong>di</strong> simulazione incen<strong>di</strong> ( a zone o <strong>di</strong> conmodelli fluido<strong>di</strong>namici <strong>di</strong> campo).60
Grazie perl’attenzione!Ing. Pierpaolo Gentile, PhDDirettore del Corpo Nazionale dei Vigili Del FuocoComando <strong>Provincia</strong>le <strong>Latina</strong>61
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>o lo “RHR”Esempio:Per un incen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> legno (H=17,5 [MJ/kg]) asviluppo me<strong>di</strong>o si ottiene:α=RHR(t g )/t g2 =1000/(300) 2 =11,11 10 -3 [kJ/s 3]Essendo RHR il prodotto fra m c e H, si calcolam c (t g ) come:m c (t g )=1000 [kW]/H[MJ/kg]=0,0571 [kg/s]62
La potenza Termicarilasciata da un incen<strong>di</strong>o lo “RHR”Supponendo che l’incen<strong>di</strong>o si sviluppi nel localedell’esempio precedente che aveva:A t =1176 mq; A v =39,55 mq; h eq =1,65 mRHRmax=0,10⋅m⋅H⋅Av⋅h0.5eqRHRmax=0,10x0,8x17,5x10 3 x39,55x(1,65) 0.5 ==71,12 kW63