FOCUS ANDREA CACCIA DISCO INVERNO “Tre anni fa, a compimento di un percorso nato nel 1996 con l’apertura e la gestione <strong>del</strong> centro di aggregazione giovanile di Cormano, abbiamo pensato che realizzare un film all’interno di un contesto così complesso e multiforme potesse essere una via per stimolare il confronto e il dialogo verso l’esterno (la cittadinanza, le istituzioni) di quelle realtà giovanili che troppo spesso sono emarginate e che proprio a centri come il nostro si rivolgono chiedendo semplicemente ascolto. Abbiamo sempre creduto che, ragionando sul linguaggio come ‘strumento’ di esplorazione e di conoscenza, si potesse arrivare a raccontare con una prospettiva diversa dalle solite generalizzazioni il vissuto, i desideri, le aspettative, le angosce, dei ‘nostri’ ragazzi. L’idea, tanto semplice quanto azzardata, ha faticato a imporsi, si è evoluta, ha cambiato ‘pelle’ più volte. Infine, ha richiamato l’attenzione <strong>del</strong>l’amministrazione comunale, ha ottenuto un finanziamento, e oggi si è concretizzata. Disco inverno è il titolo <strong>del</strong> film che abbiamo prodotto. Uno spaccato di 15 minuti dove, da qualche parte tra documentario e finzione, si racconta il ‘mondo’ nel quale ci si ritrova a vivere a diciotto anni, quando si è ancora troppo giovani per essere maturi e già troppo vecchi per essere considerati adolescenti. Un mondo sordo e inospitale, dal quale ci si sente esclusi e si è realmente esclusi, se non appartenenti alle categorie buone per i sondaggi, la mercificazione televisiva e la demonizzazione dei media. Disco inverno è un sorta di grido, un film che non offre scorciatoie al pensare le politiche giovanili, non propone mo<strong>del</strong>li o valori ma mostra degli adolescenti che cercano semplicemente di sopravvivere. Ragazzi che, approfittando <strong>del</strong>l’invisibilità che la società ‘dona’ loro relegandoli nel buio <strong>del</strong>le notte, imparano a nutrirsi di sopraffazione, violenza e potere. Un autoritratto di chi ha deciso di rifiutare le regole di un mondo al quale non vuole appartenere e di cui anzi, vorrebbe essere carnefice, ma di cui è già irrimediabilmente vittima”. Andrea Caccia e Claudio Vigoni sceneggiatura/screenplay: i ragazzi <strong>del</strong> centro di aggregazione giovanile <strong>del</strong> Comune di Cormano, Andrea Caccia fotografia/<strong>cinema</strong>tography: Massimo Schiavon suono/sound: Emanuele Chiappa, Massimiliano Marcon musica/music: Jacopo Andreini, DJ faccia di merda – Bugo interpreti/cast: Susanna Abbruzzi, Filippo Bruno, Fabrizio D’Agostino, Alex Ferraina, Valentina Romito, Celeste Sorren- 176 “Three years ago, when a project that began in 1996 was achieved with the opening and running of a youth center in Cormano, we thought that making a film in such a complex and multi-form context could be a way to stimulate the confrontation and communication with the outside world (the citizens and institutions) of those youths who are too often marginalized and simply ask to be listened to in centers like ours. We have always believe that, using language as an ‘instrument’ of exploration and knowledge, one could relate (from a perspective other than the previous generalizations), the experiences, desires, expectations, and anxieties of ‘our’ kids. The idea, as simple as it was daring, took time to come to life, it evolved, changed its ‘skin’ numerous times. In the end, it caught the attention of the city’s administrative board and got financing, and is today a concrete place. Disco inverno is the name of the film we produced. In 15 minutes, somewhere between documentary and fiction, we recount the ‘world’ in which 18 year-olds find themselves living, when they are still too young to be mature and too old to be considered adolescents. An inhospitable and deaf world, from which they feel, and are, effectively excluded if they do not belong to categories that are useful for polls: television commercialization and the demonization of the media. Disco inverno is a shout of sorts, a film that does not offer mo<strong>del</strong>s, values, or shortcuts to the politics of the ideas of today’s youths, but shows adolescents simply trying to survive. Kids who, taking advantage of the invisibility that society ‘gifts’ them in the dark of the night, learn to feed off of bullying, violence and power. A self-portrait by those who decided to reject the rules of a world to which they do not want to belong and in which, on the contrary, they would like to be executioners, but of which they are already irreparably victims.” Andrea Caccia and Claudio Vigoni ti, Ivan Di Pace, Marco Francischiello, Mauro Mannella, Giovanna Melo, Luca Patella, Riccardo Zorzetto formato/format: colore, minidv produttore/producer: Claudio Vigoni, Marta Ragno produzione/production: Comune di Cormano durata/running time: 17’ origine/country: Italia 2006 Filmografia/Filmography Senza titolo (1994, cm, doc), Vite a scadenza (1995, cm), Fiction (1996, cm, doc), Tribulero (1998, cm, doc), “...che idea, morire di Marzo” (1998, cm, doc, co-regia Marco Carraio), Due (1999, cm), L’estate vola (2000, cm, doc), Onde (2001, cm, doc), 18 days around Arrington de Dionyso quartet (2002, mm, doc), Sulle tracce <strong>del</strong> gatto (2003, mm, doc, co-regia Vittorio Moroni), Cinétracts 1 / Sguardi da un paese spaesato episodio: I bambini devono abituarsi (2005, cm, doc), Disco inverno (2006, cm) 42 a <strong>Mostra</strong> Internazionale <strong>del</strong> Nuovo Cinema
FOCUS ANDREA CACCIA Biografia Andrea Caccia è nato Novara nel 1968. Dopo il diploma in pittura all’Accademia di Brera, ha frequentato il corso di regia al C.F.P. per le tecniche cinetelevisive. Autore di cortometraggi dal 1994, si interessa tanto al documentario quanto alla fiction. Tribulero, documentario <strong>del</strong> 1998, vince il secondo “Premio Libero Bizzarri” a San Benedetto <strong>del</strong> Tronto, il premio speciale <strong>del</strong>la giuria a Videozoom di Tornaco. Come assistente di regia, ha lavorato al fianco di Vittorio Moroni in Quasi una storia (1995), Eccesso di zelo (1997) e La terra vista da Marte (1998). Oltre alla regia, Caccia si è dedicato anche all’insegnamento dei linguaggi visivi come principale strumento di (s)mascheramento <strong>del</strong>la realtà. All’attività nel campo <strong>cinema</strong>tografico affianca un grande interesse per il mondo <strong>del</strong>la musica e <strong>del</strong> sociale. Vive e lavora a Milano (ancora per poco…). Biography Andrea Caccia was born in Novara in 1968. After graduating in Painting at the Academy of Brera, he studied directing at the C.F.P. School for film and television. He has been making short films since 1994 and is equally interested in documentaries and fiction. His 1998 documentary Tribulero won the second Libero Bizzarri Prize in San Benedetto <strong>del</strong> Tronto and the Special Jury Prize at Videozoom in Tornaco. As an assistant director, he has worked with Vittorio Moroni on Quasi una storia (1995), Eccesso di zelo (1997) and La terra vista da Marte (1998). Besides directing, Caccia has been teaching visual languages as the main instrument in (un)masking reality. He is also interested and active in the worlds of music and social causes. He lives and works in Milan (though not for much longer…). 42 a <strong>Mostra</strong> Internazionale <strong>del</strong> Nuovo Cinema 177