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Lo Staff di Albatros

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34 ALBATROS<br />

LETTERANDO<br />

L’ELEGANZA DEL RICCIO<br />

Elena Belluzzi<br />

Il romanzo, scritto da Muriel Barbery nel 2006, è ambientato in un elegante<br />

quartiere del centro parigino.<br />

“La vera novità è ciò che non invecchia nonostante lo scorrere del tempo”.<br />

Ed è proprio la ricerca <strong>di</strong> qualcosa che non invecchia e che non s� orisce<br />

mai ad accomunare le due protagoniste, Renée e Paloma, che si alternano<br />

nel racconto <strong>di</strong> se stesse, attraverso le pagine del loro <strong>di</strong>ario<br />

“Mi chiamo Renée. Ho cinquantaquattro anni. Da ventisette sono la portinaia<br />

al numero 7 <strong>di</strong> rue de Grenelle, un bel palazzo privato con cortile e<br />

giar<strong>di</strong>no interni, sud<strong>di</strong>viso in otto appartamenti <strong>di</strong> gran lusso, tutti abitati,<br />

tutti enormi. Sono vedova, bassa, brutta, grassottella, ho i capelli ai pie<strong>di</strong><br />

e, se penso a certe mattine autolesionistiche, l’alito <strong>di</strong> un mammut. Non ho<br />

stu<strong>di</strong>ato, sono sempre stata povera, <strong>di</strong>screta e insigni� cante”.<br />

Renée, dalla sua guar<strong>di</strong>ola, assiste allo scorrere vacuo della lussuosa<br />

vita del palazzo e ne prende le <strong>di</strong>stanze in un modo originale: costruisce<br />

un’apparenza <strong>di</strong> sé in tutto conforme all’idea che il mondo ha della portinaia:<br />

sciatta, tele<strong>di</strong>pendente e stupida. Ma nel segreto della sua casa,<br />

ella è se stessa, a tutti sconosciuta: una colta auto<strong>di</strong>datta, appassionata <strong>di</strong><br />

� loso� a, musica e letteratura, stu<strong>di</strong>a Husserl, ascolta Purcell e il suo gatto<br />

si chiama Lev, in omaggio a Tolstoj.<br />

“Io ho do<strong>di</strong>ci anni, abito al numero 7 <strong>di</strong> rue de Grenelle in un appartamento<br />

da ricchi. I miei genitori sono ricchi, la mia famiglia è ricca, e <strong>di</strong> conseguenza mia sorella e io siamo virtualmente<br />

ricche(…). Nonostante ciò, nonostante tutta questa fortuna e tutta questa ricchezza, da molto tempo<br />

so che la meta � nale è la boccia dei pesci”.<br />

Paloma Josse, � glia <strong>di</strong> un deputato, ex ministro, è una do<strong>di</strong>cenne superdotata “<strong>di</strong> un’ intelligenza ad<strong>di</strong>rittura<br />

eccezionale”, “così portata per lo stu<strong>di</strong>o, così <strong>di</strong>versa dagli altri e così superiore ai più”, da sentirsi fuori luogo<br />

nel mondo in cui vive. Cresciuta prematuramente, Paloma guarda il mondo con sagacia e freddezza, ri� ette<br />

su tutto e annota sul suo quaderno i suoi pensieri profon<strong>di</strong>: “se nulla ha un senso, la mente deve almeno<br />

potersi mettere alla prova, non è vero?”.<br />

Ha scoperto che la vita non è quello che le raccontano i gran<strong>di</strong> e che “la gente crede <strong>di</strong> inseguire le stelle e<br />

� nisce come un pesce rosso in una boccia”.<br />

Così, tormentata dall’ insensatezza dell’esistenza e infasti<strong>di</strong>ta dalla super� cialità delle persone che la circondano,<br />

Paloma decide <strong>di</strong> uccidersi il giorno del suo tre<strong>di</strong>cesimo compleanno.<br />

Nell’alternarsi delle ri� essioni <strong>di</strong> Renée e Paloma, emerge la specularità dei sentimenti e la somiglianza tra i<br />

due personaggi.<br />

Nello stesso palazzo, due anime in incognito sentono la realtà estranea alla propria sensibilità e vivono interiormente<br />

un mondo tutto <strong>di</strong>verso da quello che fanno apparire, cercando <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssimulare e simulare: Renée<br />

nasconde i libri tra le sportine della spesa e tiene la televisione sempre accesa mentre ascolta Mahler, e<br />

Paloma si da da fare per sembrare meno intelligente e non essere la prima della classe.<br />

Alla ricerca <strong>di</strong> rapporti umani veri e profon<strong>di</strong>, l’una troverà una fedele alleata e compagna nell’altra, grazie<br />

all’incontro <strong>di</strong> un nuovo ricco e affascinante condomino giapponese, Monsieur Kakuro Ozu.<br />

Questi saprà ‘smascherare’ Renée e il suo antico, doloroso segreto, portando alla luce i sentimenti del suo<br />

cuore, � no a quel momento mai con<strong>di</strong>visi con nessuno. Allo stesso modo, stupirà Paloma facendole cogliere<br />

un modo <strong>di</strong>verso <strong>di</strong> guardare la vita e <strong>di</strong> coglierne la bellezza; con lei scoprirà l’eleganza del riccio: “Madame<br />

Michel ha l’eleganza del riccio: fuori è protetta da aculei, una vera e propria fortezza, ma ho il sospetto<br />

che dentro sia semplice e raf� nata come i ricci, animaletti � ntamente indolenti, risolutamente solitari e terribilmente<br />

eleganti”.

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