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Lo Staff di Albatros

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32 ALBATROS<br />

storie<br />

EPPURE NON MI SONO MAI SENTITO COSI’ LIBERO…<br />

Elena Belluzzi e Agnese Faberi<br />

“E’ un viaggio, una specie <strong>di</strong> � lm <strong>di</strong> fantascienza. C’è un uomo che viene scaraventato in questo pianeta e<br />

vede tutte le cose per la prima volta, tutto prende luce. È una s� da ovviamente”.<br />

Sono queste le parole con le quali lo stesso <strong>Lo</strong>renzo Cherubini, in arte Jovanotti, ha spiegato l’intento del suo<br />

concerto, l’Ora tour.<br />

Ed è proprio così che noi ci siamo sentite: come qualcuno che vede tutte le cose per la prima volta, quin<strong>di</strong><br />

stupito, sorpreso e desideroso <strong>di</strong> scoprire...e noi la s� da l’abbiamo accettata.<br />

Abbiamo partecipato ad una festa: due ore e mezza <strong>di</strong> musica bella, positiva e vitale.<br />

Si vedeva questa carica in ogni gesto <strong>di</strong> <strong>Lo</strong>renzo: ballava scatenato, cantava e dava tutto se stesso.<br />

Questa contentezza ed energia che si sprigionavano, non solo da lui, ma da tutta l’atmosfera e dagli altri che<br />

come noi erano lì, sono il motivo per cui a noi piace Jovanotti e la sua musica, perché riesce sempre a trovare<br />

un aspetto <strong>di</strong> speranza e <strong>di</strong> bellezza nella realtà. Questo non vuol <strong>di</strong>re che le sue siano canzonette per<br />

illusi che raccontano <strong>di</strong> un mondo tutto rose e � ori; anche Jovanotti è convinto che tante cose nel mondo non<br />

vanno, ma bisogna muoversi per cambiarle, come <strong>di</strong>ce nella canzone ‘Fango’: “un mondo vecchio che sta<br />

insieme solo grazie a quelli che hanno ancora il coraggio <strong>di</strong> innamorarsi e una musica che pompa sangue<br />

nelle vene e che fa venire voglia <strong>di</strong> svegliarsi e <strong>di</strong> alzarsi e <strong>di</strong> smettere <strong>di</strong> lamentarsi”.<br />

Bisogna avere coraggio.<br />

Non solo il concerto, ma tutta la vita è una s� da.<br />

Si può vivere <strong>di</strong>strattamente, lagnandosi <strong>di</strong> tutto quello che va male, in fondo è la posizione più comoda e il<br />

rischio che tutti corriamo sempre: “l’unico pericolo che senti veramente è quello <strong>di</strong> non riuscire più a sentire<br />

niente”.<br />

Se si accetta la s� da, invece, si deve fare la fatica <strong>di</strong> essere sempre attenti a tutte le cose, anche le più piccole,<br />

ma in cambio si può scorgere la bellezza che si nasconde in esse.<br />

È proprio questo il nostro desiderio e ci sembra anche quello <strong>di</strong> Jovanotti. Le cose belle che lui vede e che<br />

racconta a tutti quanti, sono le più semplici e concrete: “il profumo dei � ori, l’odore della città, il suono dei<br />

motorini, il sapore della pizza, le lacrime <strong>di</strong> una mamma, le idee <strong>di</strong> uno studente, gli incroci possibili in una<br />

piazza e stare con le antenne alzate verso il cielo, io lo so che non sono solo”.<br />

Nella vita ci vuole coraggio, coraggio <strong>di</strong> usare la propria libertà, quando tutti intorno ti <strong>di</strong>cono che non sei<br />

libero o che lo puoi essere solo in un certo modo, quello che ti impongono; <strong>di</strong>ce Jovanotti: “ci impongono<br />

censure sulle cose da sapere, ci danno in<strong>di</strong>cazioni sulle fonti <strong>di</strong> piacere, ci <strong>di</strong>con cosa bere, ci copiano lo<br />

stile, ci giu<strong>di</strong>cano in base a quale zona uno vive. Eppure non mi sono mai sentito così libero, perché io danzo<br />

sulla frontiera”, o ancora: “<strong>di</strong>cono che è vero che ad ogni entusiasmo corrisponde stessa quantità <strong>di</strong> frustrazione,<br />

<strong>di</strong>cono che è vero, sì, ma anche fosse vero non sarebbe giusti� cazione per non farlo più ora”.<br />

Jovanotti non si stanca mai <strong>di</strong> ripetere nelle sue canzoni che possiamo essere liberi, perché siamo nati liberi,<br />

e quin<strong>di</strong> se non usiamo la nostra libertà siamo degli stupi<strong>di</strong>: “non c’è montagna più alta <strong>di</strong> quella che non<br />

scalerò ora. Non c’è scommessa più persa <strong>di</strong> quella che non giocherò, ora”.<br />

Un’altra cosa che ci ha fatto scoprire Jovanotti è che non è scontato neanche il fatto che noi ci siamo, la nostra<br />

presenza non è scontata; infatti durante il concerto ci ha detto: “Celebriamo la vita, celebriamo il fatto <strong>di</strong><br />

essere qui, <strong>di</strong> esserci ora”.<br />

Queste cose le abbiamo scritte per raccontarvi un’esperienza bella che noi abbiamo vissuto e che può essere<br />

bella anche per voi. È nello stile <strong>di</strong> Jovanotti comunicare a tutti la bellezza della vita!<br />

(Mentre scrivevamo l’articolo pensavamo che sarebbe stato troppo bello farvi ascoltare la canzone ‘Fango’,<br />

che è quella che più delle altre ci ha fatto scoprire delle verità; essendo questo impossibile vi chie<strong>di</strong>amo, per<br />

voi, <strong>di</strong> investire 4 minuti e 38 secon<strong>di</strong> della vostra giornata per ascoltarla).

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