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Lo Staff di Albatros

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12 ALBATROS<br />

l’intervista a...<br />

COSTANTINO ESPOSITO<br />

Luca Farneti, Federica Pianese, <strong>Lo</strong>renzo Gianfelici<br />

Oltre ad essere autore del nostro Manuale <strong>di</strong> Filoso� a, Costantino Esposito è professore <strong>di</strong> Storia della � loso� a<br />

presso la Facoltà <strong>di</strong> Lettere e Filoso� a dell’Università <strong>di</strong> Bari. Assieme ad altri giovani � loso� italiani cura la pubblicazione<br />

<strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> Letture <strong>di</strong> � loso� a per un pubblico più vasto <strong>di</strong> quello accademico. I titoli � nora apparsi<br />

(tutti presso le E<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> “Pagina”, Bari) sono Finito in� nito (2002, 20042), Bellezza e realtà (2003, 20042), Felicità<br />

e desiderio (2004), Errare è umano (2005), Il potere della libertà (2008).<br />

Perché ha scelto <strong>di</strong> de<strong>di</strong>carsi alla � loso� a? Quale intima necessità l’ha spinta ad approfon<strong>di</strong>re questa<br />

“strana” <strong>di</strong>sciplina?<br />

Ciò che mi ha sempre colpito nello stu<strong>di</strong>o della � loso� a sin dal liceo è stata la possibilità che essa mi offriva<br />

<strong>di</strong> scoprire momenti, e più ancora <strong>di</strong>mensioni della realtà – del mondo e <strong>di</strong> me stesso – che il più delle volte<br />

guar<strong>di</strong>amo senza riuscire effettivamente a vedere. La realtà possiede una densità <strong>di</strong> signi� cato e una potenza<br />

<strong>di</strong> valore che si può riconoscere solo se si educa lo sguardo. Certo, come <strong>di</strong>ceva Cartesio all’inizio del<br />

Discorso sul metodo, la bona mens, ossia l’intelligenza naturale <strong>di</strong> cui tutti gli uomini sono forniti, ha un’imme<strong>di</strong>ata<br />

capacità <strong>di</strong> cogliere il vero, cioè il senso ultimo delle cose; ma d’altra parte è esperienza altrettanto comune<br />

il fatto che questo primo sguardo dell’intelligenza assai facilmente si riduce all’abitu<strong>di</strong>ne, ai pregiu<strong>di</strong>zi o<br />

agli schemi impostici dalla cultura dominante. La � loso� a può – nei suoi casi migliori – aiutarci a guadagnare<br />

un metodo per tenere aperto lo sguardo.<br />

Quali suggerimenti darebbe ad uno studente che inizia a rapportarsi con questa nuova materia per<br />

poterla apprezzare il più possibile?<br />

Innanzitutto, sperando <strong>di</strong> non risultare impopolare in questa risposta, il mio suggerimento è quello <strong>di</strong> imparare<br />

a conoscere con <strong>di</strong>sponibilità e umiltà critica le gran<strong>di</strong> esperienze <strong>di</strong> pensiero della storia della � loso� a,<br />

perché è proprio scoprendo in che modo i gran<strong>di</strong> � loso� che ci hanno preceduto hanno preso sul serio le<br />

domande della loro ragione, che possiamo a nostra volta imparare a porre correttamente le nostre domande.<br />

La storia della � loso� a, infatti, è un aiuto utilissimo non tanto per accumulare nozioni sul passato (il che comunque<br />

ha un innegabile valore) ma nell’imparare a domandare, a parlare, ad argomentare. In una parola: a<br />

“pensare”. Ma perché questo avvenga c’è bisogno che chi stu<strong>di</strong>a la storia della � loso� a abbia ben presente<br />

l’esigenza <strong>di</strong> senso che caratterizza la nostra ragione. Insomma, per conoscere davvero Platone o Tommaso<br />

o Hegel, devo esserci “io”, con tutta la forza delle mie domande.<br />

Da sempre si insegna agli studenti che stu<strong>di</strong>are è la via verso la conoscenza <strong>di</strong> se stessi. Lei quale<br />

aspetto <strong>di</strong> sé ha scoperto de<strong>di</strong>candosi alla � loso� a?<br />

Per paradossale che possa sembrare, si conosce tanto più se stessi, quanto più si scopre che ciascuno <strong>di</strong><br />

noi è in rapporto con altro da sé. Questo rapporto non è solo una delle possibilità a nostra <strong>di</strong>sposizione o<br />

un’opzione comportamentale ma costituisce la stoffa del nostro stesso io.<br />

E la scoperta più affascinante è che anche il mio io è in qualche modo altro rispetto a se stesso: “dato” da<br />

altro e costitutivamente aperto o esposto al mondo.<br />

La � loso� a antica è un percorso che tende a un sapere che mira alla trasformazione della vita <strong>di</strong> chi lo<br />

compie. Filoso� a e vita sono dunque strettamente collegati. La � loso� a ha mo<strong>di</strong>� cato il suo sguardo<br />

sul mondo? Ha contribuito nell’aiutarla ad affrontare gli avvenimenti che la vita le ha posto innanzi?<br />

Il bello ma anche il drammatico della � loso� a è che essa non costituisce automaticamente una soluzione ai

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