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Ottobre 2009 - Masci

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O T T O B R E <strong>2009</strong>GLI EDITORIALI DI STRADE APERTEservizio.Dai lontani anni ’80 quando nei“Forum del Servizio” abbiamomesso tra i quattro ambiti privilegiatidi servizio del MASCI “lapace e la solidarietà tra i popoli”, sisono sviluppate iniziative per aiutarel’auto-promozione e l’autosviluppodei popoli più svantaggiati esfruttati della terra.A partire da iniziative realizzate inmolte comunità ed in molte regionisono nate iniziative e progettinazionali: Amahoro Burundi, ilsostegno ad alcuni progetti Harambeedella Fondazione Brownsea, lacollaborazione con l’AGESCI inAlbania e nella ex Jugoslavia, lapartecipazione con gli Aduti Scoutdi Austria, Germania e Liechtensteinal progetto Harambee CostaKenya ancora in fase di realizzazione.Queste esperienze ci hanno condottoa promuovere e sostenere l’onlus“ECCOMI” alla quale affidare lacontinuità e la realizzazione deiprogetti di Cooperazione Internazionalenei quali intendiamo impegnarcie dare una struttura solida edaffidabile per le iniziative chenascono nelle diverse realtà delMASCI.Oggi ECCOMI è impegnata neiprogetti in Burundi, in BurkinaFaso e, attraverso una sezione diVerona, in Brasile e sta valutandocon i promotori la possibilità diseguire dei progetti in altri paesi delSud del mondo .Nello Statuto di ECCOMI, approvatodal Consiglio Nazionale delMASCI, ci sono aspetti significativied originali tra cui in particolarel’idea che i protagonisti dei progettisono, in una logica di partenariato,gli attori locali, primo fra tutti loscautismo locale.La recente esperienza di collaborazionecon l’AGESCI in BurkinaFaso fa intravedere nuove e diverseopportunità di impegno e di cooperazione.IMPEGNO PER L’ECUMENI-SMO ED IL DIALOGO INTER-RELIGIOSO“Ut unum sint” dice Gesù primadella sua Passione nella preghierache ci riporta l’evangelista Giovanni.E’ il mandato ad operare per l’unitàdi tutti i cristiani, di tutti i credenti,di tutta l’umanità e della storia perchési realizzino “i nuovi cieli e lanuova terra” e si porti a compimentoil disegno di Dio sulla storia.In questo passaggio di secolo, dopoche nel secolo scorso qualcunoaveva preannunciato “la morte diDio”, abbiamo scoperto il contributoche le fedi religiose, tutte le fedireligiose, possono dare per la costruzionedi un mondo migliore, unacammino nel quale coinvolgereanche i non credenti con un atteggiamentodi rispetto, di ricerca e didialogo.Questo cammino e questo coinvolgimentoche si realizzano attraversoesperienze concrete ci espongonosempre al rischio del dubbio, dellaconfusione; ma è un cammino obbligatoed irrinunciabile da percorrerecon coraggio e fiducia, aiutandoci esostenendoci reciprocamente, sicuriche il Signore cammina accanto anoi.Queste piste rappresentano il camminodella Mondialità sul qualeintendiamo avanzare.Questo cammino segna l’importanzadi questa giornata del 25 ottobre.Non è la “giornata della colletta” perqualche Buona Azione internazionale(anche se le collette vanno fatte enon le giudicheremo mai con aristocraticasuperficialità), ma è la giornatain cui ci fermiamo per un attimoa riflettere su quanto abbiamoprogredito individualmente, comunitariamentee come movimento nelcammino della Mondialità, per valutarele azioni ed i progetti che abbiamomesso in campo, per immaginarenuovi percorsi per far crescere lasolidarietà, la fraternità, la pace fratutti i popoli della terra.5

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