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Ottobre 2009 - Masci

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O T T O B R E <strong>2009</strong>U NA ESTATE MASCIqualche canto o ban nuovo persvecchiare il repertorio. Per otteneremaggiore disciplina e puntualità,invece, incominceremo solo adintrodurre gradualmente qualchepiccolo correttivo, perché temiamogravi episodi di ammutinamento.Per concludere posso affermare chequi abbiamo imparato facendo cheè la cosa più bella e meno noiosache esista. Grazie a Lino ed alle suegentilissime collaboratrici, Miria,Gabriella e Silvia, ma anche a tutti ipartecipanti perché ciascuno nel suopiccolo ha fatto del suo meglio,affinché tutto andasse per il meglio.Dolomiti <strong>2009</strong>: realtà, sogno e leggenda.Ovvero anche “gli angeli” dicono bugie…GABRIELLA DE APOLLONIAComunità di SacileE… la Route diventa realtà. I“monti pallidi ci hanno sorriso”.Hanno visto i nostri sforzi, la nostradeterminazione e la nostra fatica ebonariamente, dalla loro maestosaaltezza hanno accompagnato inostri passi. Con noi avevamo tre“angeli custodi” che esperti edattenti ci hanno sorretto nelle inevitabilidifficoltà incontrate. Eranoangeli un po’ bugiardi, ma si sa chegli angeli non dicono bugie, aggiustanosolo la descrizione della realtàper fare in modo che da noi nascail desiderio di andare sempre piùavanti,di sperimentare qualche cosadi nuovo, di sfidare le nostre capacità.Questi angeli insomma raccontavanole cose a modo loro, e cosìun percorso lungo, movimentato evariamente scosceso è diventatouna passeggiata che si poteva faretutti assieme camminando lentamenteun passo dopol’altro…..tanto quando si è iniziato,si può sempre decidere di rinunciare…oppuresi può andare avanti, unpasso dopo l’altro…appunto!E “gli angeli” sono lì disponibili,sorridenti, incoraggianti. E la stradasi inerpica, il sentiero si restringe….ci sono i sassi, grandi e piccoli,piccolissimi e poi i massi enormi…epoi si sale, si va su, un passodopo l’altro… solo un passo dopol’altro… basta fare attenzione aipiedi, basta non scivolare, basta trovareun appoggio sicuro……..e poisi scende, ma attenti ai piccoli sassoliniche sotto scarpe inadeguatepossono creare pericolosi scivoloni.E si risale e si ridiscende, ancorauna salita e poi siarriva…dove?...ma ad una nuovadiscesa, naturalmente; però mancapoco…ci sono già i “mughi” che ciaccompagnano con i loro profumopenetrante. Dopo tanti sassi e rocce,un po’ di verde apre il cuore sopratuttoperché è segnale di quota piùbassa…e finalmente l’ultima salita……..macos’è quella carovana difigure che disegna una linea quasicontinua lungo l’ultima delle tremagnifiche Cime? Sono coloro chein fila indiana stanno uscendo dall’ultimotratto di percorso, da quelghiaione che se guardi verso l’altoti appare come una minaccia dimassi dagli equilibri instabili, mentreguardando verso il basso (vertiginipermettendo) ti accorgi che unpasso falso ti farebbe inesorabilmenterotolare a valle…….Ma cisono sempre loro, i “nostri angeli” asorreggere, incoraggiare e sorridere….ele tre Cime, ormai avvolte dalmisterioso silenzio del tramonto,sembrano dire ”bravo/a, ce l’haifatta” !!!Chiarimenti ad uso di chi non c’era:la narrazione si riferisce alla Routedei partecipanti al campo Dolomiti<strong>2009</strong>. Un percorso che lungo untracciato scandito da tre rifugi:Auronzo (2320 m.), Lavaredo (2344m) Locatelli (2450), gira intornoalle Tre Cime di Lavaredo.I “3 angeli” sono le tre guide personificazionedelle tre Cime stesse ecioè Lorenzo, Renato e Dino ovverol’alto, il basso e il medio…29

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