12.07.2015 Views

PDF 3,0 Mb - Centro di Cultura Mariana

PDF 3,0 Mb - Centro di Cultura Mariana

PDF 3,0 Mb - Centro di Cultura Mariana

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

[ 1 6 ]8 <strong>di</strong>cembre 1991Omelia durante la Celebrazione eucaristica vespertina1 . «Ti saluto, o piena <strong>di</strong> gra z i a» (L c 1 , 2 8 ) .Il messagge ro chiama la Ve rgine <strong>di</strong> Nazaret «piena <strong>di</strong> gra z i a » .Il suo nome è Maria. L’ A n gelo si chiama G ab ri e l e. Questo nomeha un signifi c ato part i c o l a re. Gab riele vuol <strong>di</strong>re « Fo rtitudo Dei».« Fo rtitudo» significa «potenza»: la potenza <strong>di</strong> Dio. Quin<strong>di</strong> Gab ri e-le è m e s s agge ro della potenza <strong>di</strong> Dio. Egli <strong>di</strong>ce alla Ve rgine: «LoS p i rito Santo scenderà su <strong>di</strong> te, su te stenderà la sua ombra lapotenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo ech i a m ato Figlio <strong>di</strong> Dio» (L c 1 , 3 5 ) .E, concludendo la sua missione, aggi u n ge: «nulla è impossibi -le a Dio» (L c 1,37). Il fatto che il Figlio <strong>di</strong> Dio <strong>di</strong>venta Uomo,Figlio della Ve rgi n e, avviene per la potenza <strong>di</strong> Dio, anzi per la suaonnipotenza!2 . Tu t t avia il nome dell’Angelo «fo rtitudo Dei» signifi c aa n che «c o raggi o», cioè «prodezza». Anche in questo senso ilnome del messagge ro (Gab riele) si armonizza con il contenu t od e l l ’ A n nu n c i a z i o n e, poiché rive l a, in un certo senso, la v i rt ù e ro i-ca <strong>di</strong> colui ch e, essendo della stessa sostanza del Pa d re, Figlio <strong>di</strong>Dio, si fa Uomo. Già <strong>di</strong>ventando Uomo, Figlio dell’uomo, Diod i m o s t ra un amore che nel suo eroismo è dav ve ro insuperab i l e ( c f.Fi l 2,6-11). Questo «eroismo» dell’amore raggi u n ge il suo ve rt i c enella Croce <strong>di</strong> Cristo, nel suo mistero pasquale: «dopo aver amat oi suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine» (G v 13,1).3 . Molti accettano senza <strong>di</strong>fficoltà l’onnipotenza <strong>di</strong> Dio ch esi manifesta nella creazione e nella Provvidenza. Invece è <strong>di</strong>ffi c i l eper loro accog l i e re l’amore legato all’eroismo della notte <strong>di</strong>Betlemme e della Croce sul Golgota: a l l ’ e roismo dell’Incarn a z i o -ne e della Redenzione.M a ria è la prima tra coloro che accettano il mistero ineffab i l ed e l l ’ a u t o rivelazione <strong>di</strong> Dio nell’Eterno Figlio, che <strong>di</strong>venta il suoFi g l i o .162Il messagge ro chiama Maria «piena <strong>di</strong> grazia». Vi è in lei u n atotale ap e rt u ra alla potenza <strong>di</strong> Dio, che è amore. Ella è completamentetra s p a rente e limpida nella sua fede: è la «Benedetta perch éha creduto». Non vi è in lei l’impe<strong>di</strong>mento del peccato, neanch edel peccato ori gi n a l e. L’ a m o re re d e n t o re del suo Figlio l’haabb ra c c i ata e penetrata già nel primo momento del concep i m e n t oda parte dei suoi ge n i t o ri terreni.4 . A questo punto la Ve rgine <strong>di</strong> Nazaret è essenzialmented ive rsa da Adamo dopo il peccat o. Adamo cerca <strong>di</strong> nasconders it ra gli alberi del para<strong>di</strong>so. Alla voce <strong>di</strong> Dio, alla sua domanda:« D ove sei?», risponde: «Mi sono nascosto», «ho avuto paura, perchésono nudo, e mi sono nascosto» (G e n 3,9-10). Prima nonc o n o s c eva una simile paura. Prima guard ava dritto negli occhi delc re at o re ed era in intimità con Lui, come il figlio con il Pa d re.Questa prima paura e il conseguente nascondersi c o n t i nu a n onella storia dell’uomo. L’uomo posto tra l’amore <strong>di</strong> Dio e il vo l t a-re a lui le spalle, sceglie molte volte quest’ultimo at t eggi a m e n t o .Quin<strong>di</strong> non soltanto «si nasconde» a Dio nell’ombra del suo intimo,ma pone con la pro p ria at t ività un velo tra se stesso e il cre at o-re, per cui Dio <strong>di</strong>venta inconoscibile; rimane tutt’al più un’ipotesii n t e l l e t t u a l e, mentre Egli è la prima Realtà. In tal modo l’uomo –p a rt i c o l a rmente nell’epoca moderna – cerca <strong>di</strong> gi u s t i fi c a re il suoc o m p o rtamento prag m atico, che è quello <strong>di</strong> vive re come se Dionon esistesse.5 . Pur in mezzo a tutto ciò, M a ria rimane un testimone sin -go l a re della presenza <strong>di</strong> Dio nel mondo: «il Signore è con te» L c1,28). Grazie alla tra s p a renza del suo essere umano, Dio è pre s e n-te in mezzo a noi in tutta l’assoluta ve rità della sua autorive l a z i o-ne: nella ve rità dell’Incarnazione e della Rive l a z i o n e, nella ve ri t àd e l l ’ a m o re eroico, dell’amore «fino alla fine».6 . In questi gi o rni si svo l gono a Roma i lavo ri del Sinodo deiVe s c ovi dell’Euro p a. L’ o d i e rna solennità mariana ha per lorou n ’ i m p o rtanza part i c o l a re. Quanto attuale è la liturgia dell’Immaco l ata Concezione!163

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!