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PDF 3,0 Mb - Centro di Cultura Mariana

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s fe ra spirituale <strong>di</strong> comu n i o n e, <strong>di</strong> unità, <strong>di</strong> gioia e <strong>di</strong> speranza, ch ec i rc o n d ava, come raccontano gli Atti degli Apostoli (cf. A t 1 , 1 4 ) ,la pri m i t iva comunità cristiana, allietata dalla presenza dellaM a d re <strong>di</strong> Dio:5 . « L a dd ove è abb o n d ato il peccat o, ha sov rabb o n d ato lagra z i a». Siamo consap evoli <strong>di</strong> questo « abb o n d a re del peccat o »a n che nella n o s t ra ep o c a, alla fine del secondo millennio dopoC risto.Uniti all’Immacolata, osiamo spera re che ancor <strong>di</strong> più« s ov rabbonderà la grazia»: che la potenza della Redenzione, lapotenza della croce e della ri s u rrezione <strong>di</strong> Cristo, si <strong>di</strong>mostrerà p i ùfo rt e <strong>di</strong> ogni male che è nel mondo e proviene dal mondo e daf u o ri del mondo.A bbiamo espresso questa aspirazione già nel corso dell’Annogi u b i l a re della Redenzione – in part i c o l a re il 25 marzo <strong>di</strong> quell’anno– e oggi ri n n oviamo questa certezza della fede in unione con laM a d re della Chiesa e con il suo Cuore Immacolato.Vogliamo, come Chiesa, essere sacramento, «stru m e n t o »d e l l ’Economia salvifica <strong>di</strong> Dio. Vogliamo serv i re. Guar<strong>di</strong>amo dunqueall’Ancella del Signore. Da lei vogliamo impara re Cristo più afondo. Vogliamo conoscere meglio la Chiesa e conoscere l’uomo,per serv i rlo in modo sempre più mat u ro.6 . A questo ci invita anche il Sinodo. Esso ha assolto al compitoche si era pre fisso <strong>di</strong> celeb ra re il grande evento del concilio, <strong>di</strong>p ro cl a m a rne e ap p ro fo n d i rne gli insegnamenti, <strong>di</strong> ve ri fi c a rne ep ro mu ove rne ulteri o rmente la re a l i z z a z i o n e.Per questo il Sinodo è torn ato a scru t a re il mistero della Chiesa,mettendone in luce la realtà <strong>di</strong> comunione e l’ampiezza <strong>di</strong> missi o n e. Ne ha ri go rosamente sottolineato il collegamento col misteropasquale, <strong>di</strong> morte e <strong>di</strong> ri s u rre z i o n e, ri a ffe rmando il va l o re prima rio dell’annunzio e della testimonianza della buona novella neln o s t ro tempo, e perciò dell’imprescin<strong>di</strong>bile impegno <strong>di</strong> ogni cristiano<strong>di</strong> ri s p o n d e re alla ch i a m ata alla santità, <strong>di</strong> cui è splen<strong>di</strong>doesempio la Ve rgine Immacolata.In tal modo la Chiesa si mostra realmente «sacramento», cioè140s egno e strumento <strong>di</strong> unità, <strong>di</strong> pace e <strong>di</strong> riconciliazione anche tratutti gli uomini le nazioni le cat ego rie sociali, le culture, ed esplicail suo servizio pre fe re n z i a l e, anche se non escl u s ivo per i pove ri ,gli oppressi e gli emargi n ati secondo lo spirito ge nuino del Va n gelo,che è spirito <strong>di</strong> amore e <strong>di</strong> miseri c o r<strong>di</strong>a.Al cuore mat e rno della Ve rgi n e, quasi accogliendo gli impulsi<strong>di</strong> un suo desiderio, affido tutti coloro ch e, in ogni parte delmondo, per qualsiasi angustia o soffe renza, hanno part i c o l a re bisognodella sua pro t e z i o n e.7 . Così dunque con lei, Immacolata Madre della Chiesa,d e s i d e riamo lodare «le gran<strong>di</strong> opere <strong>di</strong> Dio». «Tu gloria <strong>di</strong> Geru s a-l e m m e, tu letizia <strong>di</strong> Isra e l e, tu, onore del nu ovo popolo».In questa basilica antica, in cui la Chiesa <strong>di</strong> Roma ti ve n e racome Salus populi Romani, desideriamo ri n gra z i a re «per tutto ciòche Dio ci ha fatto», implorando la sua miseri c o r<strong>di</strong>a <strong>di</strong> ge n e ra z i o-ne in ge n e razione per la Chiesa e per il mondo.8 . A te, o Madre, affi<strong>di</strong>amo con immensa fiducia i frutti e iri s u l t ati del Sinodo! A te affi<strong>di</strong>amo tutti noi, le nostre fat i ch e, in o s t ri propositi, le nostre spera n ze. A te affi<strong>di</strong>amo tutta la Chiesa el ’ i n t e ra umanità, con speciale pensiero per quegli uomini e perquei popoli che ne hanno part i c o l a re bisogno e il cui affidamento ela cui consacrazione tu maggi o rmente desideri.Ren<strong>di</strong> efficace nelle anime, o Madre, me<strong>di</strong>ante la tua interc e s-s i o n e, il messaggio del Sinodo, cosicché possano essere raggiunti isuoi scopi e il ri n n ovamento conciliare possa essere ri s c o p e rto conlealtà, ap p ro fon<strong>di</strong>to con fedeltà, re a l i z z ato con coraggio, pre s e n t a-to e <strong>di</strong>ffuso con entusiasmo e cre<strong>di</strong>bilità!O tu ch e, adombrata dallo Spirito Santo, hai ge n e rato il tuoFiglio <strong>di</strong>vino, ottieni, con le tue preg h i e re, alla Chiesa una nu ovae ffusione dello Spirito, che porti nelle anime una fede più salda,una speranza più pura e una carità più ge n e rosa!O tu che at t i ri dolcemente i cuori degli uomini sulla via dellagiustizia e della ri c o n c i l i a z i o n e, ri chiama all’unità della comu n i o-ne ecclesiale coloro che se ne sono allontanati o l’hanno spezzat acon la ri b e l l i o n e, la <strong>di</strong>sobbe<strong>di</strong>enza e il peccato!141

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