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PDF 3,0 Mb - Centro di Cultura Mariana

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a m ata a imitazione <strong>di</strong> Gesù Cristo e come ci insegna la Tra d i z i o n edella Chiesa e l’esempio dei santi. Amando Maria, infatti, noi onoriamoDio che l’ha elevata alla <strong>di</strong>gnità <strong>di</strong> Madre del pro p rio Fi g l i ofatto Uomo e ci uniamo a Gesù Cristo che l’ha amata qualeM a d re; non l’ameremo mai come egli l’amò: «Gesù è stato ilp rimo ad onora rla quale sua Madre e noi dobbiamo imitarlo anch ein questo. Non ri u s c i remo mai ad eg u ag l i a re l’amore con cui Gesùl’amò» (I v i , v. II, p. 351). L’ a m o re a Maria, affe rma padre Massimiliano,è la via più semplice e più facile per santifi c a rci, re a l i z-zando la nostra vocazione cristiana. L’ a m o re <strong>di</strong> cui egli parla non èc e rto superficiale sentimentalismo, ma è impegno ge n e roso, edonazione <strong>di</strong> tutta la persona, come egli stesso ci ha <strong>di</strong>mostrat ocon la sua vita <strong>di</strong> fedeltà eva n gelica fino alla sua morte eroica.2 . L’ attenzione <strong>di</strong> san Massimiliano Kolbe si concentrò incessantementesulla Concezione Immacolata <strong>di</strong> Maria per poterc og l i e re la ri c chezza meravigliosa ra c chiusa nel Nome che ellastessa manifestò e che costituisce l’illustrazione <strong>di</strong> quanto ci insegnail Va n gelo o<strong>di</strong>erno con le parole dell’angelo Gab riele: «Tisaluto, o piena <strong>di</strong> grazia, il Signore è con te» (L c 1,28). Rich i a-mandosi alle ap p a rizioni <strong>di</strong> Lourdes – che per lui furono stimolo ei n c e n t ivo per compre n d e re meglio le fonti della Rivelazione –o s s e rva: «A santa Bern a rdetta, che più volte l’aveva interrogata, laVe rgine rispose: “Io sono l’Immacolata Concezione”. Con questep a role ella manifestò ch i a ramente <strong>di</strong> essere non soltanto concep i t asenza peccato, ma <strong>di</strong> essere anzi la stessa “Concezione Immacolata”,così come altro è un oggetto bianco e altro la bianchezza; altroè una cosa perfetta e altro è la perfezione» (Gli scritti <strong>di</strong> Massimi -liano Ko l b e, eroe <strong>di</strong> Oswiecjm e Beato della Chiesa, 3 vo l u m i ,E<strong>di</strong>zioni Città <strong>di</strong> Vita, Fi re n ze 1975, vol. III, p. 516). ConcezioneI m m a c o l ata è il Nome che rivela con precisione chi è Maria: nona ffe rma soltanto una qualità, ma delinea esattamente la Pe rsona <strong>di</strong>lei: Maria è santa ra<strong>di</strong>calmente nella totalità della sua esistenza, fi ndal principio.3 . L’eccelsa grandezza sopra n n at u rale fu concessa a Mari ain or<strong>di</strong>ne a Gesù Cristo; è in lui e me<strong>di</strong>ante lui che Dio le part e-126cipò la pienezza <strong>di</strong> santità: Maria è Immacolata perché Madre <strong>di</strong>Dio e <strong>di</strong>venne Madre <strong>di</strong> Dio perché Immacolata, affe rma scultoreamenteMassimiliano Ko l b e. La Concezione Immacolata <strong>di</strong>M a ria manifesta in modo unico e sublime la centralità assoluta e lafunzione salvifica unive rsale <strong>di</strong> Gesù Cristo. «Dalla mat e rnità <strong>di</strong>v i-na sgo rgano tutte le grazie concesse alla santissima Ve rgine Mari ae la prima <strong>di</strong> esse è l’Immacolata Concezione» (I v i, p. 475). Pe rquesto motivo, Maria non è semplicemente come Eva prima delp e c c ato, ma fu arri c chita <strong>di</strong> una pienezza <strong>di</strong> grazia incomparab i l ep e rché Madre <strong>di</strong> Cristo, e la Concezione Immacolata fu l’inizio <strong>di</strong>una pro d i giosa espansione senza soste della sua vita sopra n n at u rale.4 . Il mistero della santità <strong>di</strong> Maria deve essere contemplat onella globalità dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong>vino della salvezza per essere colto inmodo armonico e perché non appaia quale priv i l egio che la sep a radalla Chiesa che è il Corpo <strong>di</strong> Cristo. Il Pa d re Massimiliano hasomma cura nel ri a n n o d a re la Concezione Immacolata <strong>di</strong> Maria ela sua funzione nel piano della salvezza al mistero della Trinità, ein modo del tutto speciale con la persona dello Spirito Santo. Congeniale pro fon<strong>di</strong>tà sviluppò i molteplici aspetti contenuti nellanozione <strong>di</strong> «Sposa dello Spirito Santo», ben nota nella tra d i z i o n ep at ristica e teologica e sugge rita dal Nuovo Testamento: «Lo SpiritoSanto scenderà su <strong>di</strong> te, su te stenderà la sua ombra la potenzadell’Altissimo. Colui che nascerà sarà Santo e ch i a m ato Figlio <strong>di</strong>Dio» (L c 1,35). È una analogia, sottolinea san MassimilianoKo l b e, che fa intrave d e re l’unione ineffab i l e, intima e feconda tralo Spirito Santo e Maria. «Lo Spirito Santo stabilì la pro p ria <strong>di</strong>morain Maria fino dal primo istante dell’esistenza <strong>di</strong> lei, ne pre s epossesso assoluto e la compenetrò talmente che il nome <strong>di</strong> Sposadello Spirito Santo non esprime che un’ombra lontana, pallida,i m p e r fetta <strong>di</strong> tale unione» (Gli scritti <strong>di</strong> Massimiliano Ko l b e, ero e<strong>di</strong> Oswiecjm e Beato della Chiesa, 3 volumi, E<strong>di</strong>zioni Città <strong>di</strong>Vita, Fi re n ze 1975, vol. III, p. 515).5 . S c rutando con ammirazione estatica il piano <strong>di</strong>vino dellas a l vezza, che ha la sua sorgente nel Pa d re il quale volle comu n i c a-127

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