Tesi di Valeria Sanna - Bruno Osimo, traduzioni, semiotica della ...
Tesi di Valeria Sanna - Bruno Osimo, traduzioni, semiotica della ... Tesi di Valeria Sanna - Bruno Osimo, traduzioni, semiotica della ...
Punti esclamativi, punti interrogativi, note musicali rientrano quindi a far partedella categoria dei «simboli grafici» 29 , che – appunto, in quanto simboli –rimandano ad un oggetto senza però raffigurarlo. Una qualsiasi personaalfabetizzata che leggendo un fumetto incontra all’interno di una vignetta unpunto interrogativo, intuisce che il personaggio è perplesso a causa diqualcosa o, in caso di punto esclamativo, che è stupito di qualcosa.Figura 1.9: alcuni esempi di metafore visualizzate e simboli grafici, tratti daCalvin & Hobbes1.4.6 Il testoAll’interno di un fumetto si possono distinguere diversi tipi di testo verbale: ititoli, i testi di dialogo, le didascalie, le scritte (su oggetti all’internodell’immagine, come cartelli o etichette), e le onomatopee 30 .29 «graphische Symbole» Spillner 1980:73.30 Kaindl 1999:273-274.16
Figura 1.10: alcuni esempi di testo verbale tratti da B.C.Il testo è l’unico elemento all’interno di un fumetto sul quale il traduttore puòintervenire, e vedremo nel prossimo capitolo in che modo e con qualilimitazioni.17
- Page 1 and 2: Codice verbale e codice visivo:prob
- Page 3 and 4: ABSTRACT IN ITALIANOI fumetti rient
- Page 5 and 6: SommarioIntroduzione1. Il fumetto..
- Page 7 and 8: IntroduzioneI fumetti sono particol
- Page 9 and 10: 1. Il fumetto1.1 Fumetti e traduzio
- Page 11 and 12: discorso indiretto: il traduttore r
- Page 13 and 14: ormai caduti in disuso e relativi a
- Page 15 and 16: ICONADal greco eikon «riproduzione
- Page 17 and 18: 1.4 Fumetto e multimedialitàUtiliz
- Page 19 and 20: Quando presenta, ad esempio, contor
- Page 21 and 22: Figura 1.6: due esempi di didascali
- Page 23: Figura 1.8: alcuni esempi di onomat
- Page 27 and 28: Figura 2.1: un esempio di balloon c
- Page 29 and 30: Figura 2.3: alcuni esempi di font m
- Page 31 and 32: Gli esempi qui riportati mostrano c
- Page 33 and 34: Prendiamo in considerazione un esem
- Page 35 and 36: Figura 2.8: un esempio di “lingua
- Page 37 and 38: Nel primo esempio riportato qui sop
- Page 39 and 40: funzionare solamente in inglese), m
- Page 41 and 42: 2.3.2 L’attualitàOltre a riferim
- Page 43 and 44: 2.3.4 I rimandi intertestualiNon ba
- Page 45 and 46: Una casa editrice che pubblica un f
- Page 47 and 48: Figura 3.1: un esempio di modifica
- Page 49 and 50: una lingua che si sviluppa vertical
- Page 51 and 52: Nel caso di scritte più elaborate,
- Page 53 and 54: 3.1.4 Il titoloIl titolo è quel te
- Page 55 and 56: Figura 3.9: un esempio di titolo tr
- Page 57 and 58: Figura 3.11: un esempio di pun visi
- Page 59 and 60: Figura 3.13: un esempio di onomatop
- Page 61 and 62: Figura 3.15: due esempi di pun non
- Page 63 and 64: 3.3 I problemi culturali3.3.1 Humor
- Page 65 and 66: 3.3.2 L’attualitàNel caso di vig
- Page 67 and 68: Figura 3.19: un esempio di continui
- Page 69 and 70: editrice che pubblica la serie trad
- Page 71 and 72: RingraziamentiDesidero ringraziare
- Page 73 and 74: Figura 3.3: un esempio di testo ada
Punti esclamativi, punti interrogativi, note musicali rientrano quin<strong>di</strong> a far parte<strong>della</strong> categoria dei «simboli grafici» 29 , che – appunto, in quanto simboli –rimandano ad un oggetto senza però raffigurarlo. Una qualsiasi personaalfabetizzata che leggendo un fumetto incontra all’interno <strong>di</strong> una vignetta unpunto interrogativo, intuisce che il personaggio è perplesso a causa <strong>di</strong>qualcosa o, in caso <strong>di</strong> punto esclamativo, che è stupito <strong>di</strong> qualcosa.Figura 1.9: alcuni esempi <strong>di</strong> metafore visualizzate e simboli grafici, tratti daCalvin & Hobbes1.4.6 Il testoAll’interno <strong>di</strong> un fumetto si possono <strong>di</strong>stinguere <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> testo verbale: ititoli, i testi <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo, le <strong>di</strong>dascalie, le scritte (su oggetti all’internodell’immagine, come cartelli o etichette), e le onomatopee 30 .29 «graphische Symbole» Spillner 1980:73.30 Kaindl 1999:273-274.16