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2007LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D’ACQUA2lA RELAZIONE SOCIALEEstensione del reticolo idrografico e del demanio idrico provincialeBacino idrografico Superficie Reticolo Idrografico Demanio idricokm² % n. aste km % km² %Adige - asta principale 6,87 0,11 1 74,99 1,30 6,18 3,21Adige settentrionale 261,14 4,11 277 332,34 5,77 2,67 1,39Adige meridionale 681,59 10,73 311 573,83 9,96 3,79 1,97Noce 1.366,70 21,51 525 999,07 17,35 61,23 31,87Avisio 939,81 14,79 506 890,03 15,46 19,76 10,28Fersina 170,14 2,68 181 244,08 4,24 2,23 1,16Brenta (escluso Vanoi eCismon)618,36 9,73 559 714,58 12,41 13,62 7,09Vanoi 236,84 3,73 82 198,54 3,45 2,16 1,12Cismon 208,61 3,28 157 219,06 3,80 3,41 1,78Cordevole 44,35 0,70 28 37,17 0,65 0,11 0,05Astico (testata) 84,04 1,32 146 90,85 1,58 0,09 0,05Sarca 1.267,78 19,95 425 955,23 16,59 63,05 32,82Chiese 409,94 6,45 178 404,10 7,02 13,72 7,14Altri (*) 57,78 0,91 12 24,34 0,42 0,13 0,07TOTALE 6.353,94 100 3.338 5.758,21 100 192,15 100(*) piccole porzioni residuali delle testate di bacini, ubicate in Trentino, ma che alimentano corsi d’acqua esterni ai confini provinciali(Illasi, Isarco, Senaiga)In questa sezione si riportano i costi degli interventie delle attività realizzate nell’arco dell’anno,suddivisi in base all’ambito territoriale deiprincipali bacini idrografici della Provincia. Persemplicità espositiva e per una migliore suddivisinedegli importi, l’asta del fiume Adige èstata individuata al pari di un bacino idrografico,mentre il territorio di fondovalle della valledell’Adige è stato suddiviso in due ambiti,esterni all’asta dell’Adige, corrispondenti aquelli assegnati agli Uffici di Zona e denominati“Adige settentrionale” (dal confine con laprovincia di Bolzano, alla Piana Rotaliana, finoai confini meridionali del Comune di Trento) e“Adige meridionale” (il territorio a valle del Comunedi Trento, la Vallagarina, fino al confinecon la provincia di Verona). Per ogni bacinoidrografico sono stati evidenziati i principali interventieseguiti nel corso dell’anno, gli importiBilancio Sociale38


2007LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D’ACQUA2lA RELAZIONE SOCIALEutilizzati per l’ordinaria manutenzione e quellirelativi agli “interventi minori”, che generalmenterappresentano completamenti di lavori realizzatinegli scorsi anni. Tutti gli interventi sonostati suddivisi a seconda delle loro ubicazionee funzionalità, individuando quelli realizzatiprevalentemente in ambito montano, finalizzatialla stabilità complessiva del territorio, delsottobacino o dei corsi d’acqua sottostanti, equelli prevalentemente in fondovalle, destinatia proteggere in particolare centri abitati ed infrastrutture.Inoltre, sono stati evidenziati queiparticolari interventi che non hanno un effettodiretto sul territorio provinciale, in quanto apportanoun beneficio prevalente per ambitiextraprovinciali, come nel caso degli investimentieffettuati per la manutenzione ordinaria estraordinaria e dei costi di gestione della Galleriascolmatrice Adige-Garda, utilizzata perla difesa dalle alluvioni del territorio veneto edella città di Verona. Nella tabella sottostantesono rappresentati i costi sostenuti per gli interventidi sistemazione idraulica e forestale eper la manutenzione alle opere ed ai corpi idricidi competenza provinciale, sostenuti nell’anno2007. Tutta la rendicontazione, di tipo economicoe non puramente finanziaria, deriva dalcontrollo di gestione interno del <strong>Servizio</strong>.RIPARTIZIONE DEI COSTI DEGLI INTERVENTI ESEGUITI NEL 2007 PER BACINO IDROGRAFICO E PER AMBITO TERRITORIALEBacino idrograficoImportoTotaleTerritoriomontanoFondovalleAsta principale dell’Adige 2.650.652 2.650.652Bacino idrografico dell’Adige Settentrionale 3.841.982 3.246 3.838.706Bacino idrografico dell’Adige Meridionale 1.301.991 525.714 776.277Bacino idrografico del Noce 4.022.416 1.867.475 2.154.941Bacino idrografico dell’Avisio 2.088.505 759.831 1.328.674Bacino idrografico del Fersina 2.398.791 384.750 2.014.041Bacino idrografico del Brenta 4.869.339 967.859 3.901.480Bacino idrografico del Cordevole 84.596 18.854 65.742Bacino idrografico del Sarca 3.777.384 1.189.256 2.588.128Bacino idrografico del Chiese 1.132.748 568.781 563.967Totale interventi per bacino idrografico 26.168.374 6.285.766 19.882.608Territorioextra-provincialeGalleria Adige-Garda 1.158.008 1.158.008Ordinaria manutenzione laghi 170.508 170.508Bonifica ghiacciai 285.021 285.021Commesse non ripartibili (*) 114.243TOTALE 27.896.154 6.570.78724%20.053.11672%1.158.008(*) Le commesse non ripartibili comprendono le spese non attribuibili ai singoli <strong>Bacini</strong> idrografici o ad altri interventi particolari definiti in tabella.4%Per ulteriori approfondimenti sulla Galleria Adige-Garda si può fare riferimento all’edizione 2006del Bilancio Sociale, disponibile sul sito del <strong>Servizio</strong> <strong>Bacini</strong> <strong>montani</strong> all’indirizzo:www.bacini<strong>montani</strong>.provincia.tn.itBilancio Sociale39


2007LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D’ACQUA2lA RELAZIONE SOCIALELa suddivisione degli interventi fra l’ambitoterritoriale “montano” e quello di “fondovalle”evidenzia la tendenza degli ultimi anni a concentraregli sforzi e l’attenzione sistematorianei punti del reticolo idrografico maggiormentesottoposti alla pressione antropica, dove risultaprevalente l’esigenza di protezione e di riduzionedella pericolosità negli ambiti soggettia rischio idrogeologico. Il 24% delle attività sulterritorio montano confermano inoltre la necessitàdi operare anche sui versanti e nelle zonesuperiori dei bacini idrografici, per rallentare iprocessi degradativi e prevenire le forme didissesto che possono condizionare il decorsoe l’intensità dei fenomeni torrentizi.4%24%Territorio montanoFondovalleTerritorio extra-provinciale72%Nelle tabelle seguenti si riportano i costi deiprincipali interventi ed attività di sistemazioneidraulica e forestale, realizzate nell’arco dell’anno,suddivisi in base all’ambito territorialedei principali bacini idrografici della Provincia.n. Interventi principaliASTA PRINCIPALE DELL’ADIGEImportoTotaleTerritoriomontanoFondovalle€ € €1 Consolidamento sponda sinistra Fiume Adige - Avio 88.630 338.6552 Interventi a difesa dell’abitato di Borghetto 829.776 555.0663 Realizzazione muro arginale canale Adigetto - Trento 54.580 79.5234 Rinforzo argine sinistro Fiume Adige - Trento 706.225 1.175.2445Rinforzo argine sinistro Fiume Adige a Nave sanFelice - Lavis939.200 661.591TOTALE INTERVENTI PRINCIPALI 2.618.411 2.618.411Interventi minori (< 10.000 Euro) 2.407 2.407Interventi di ordinaria manutenzione 29.834 29.834TOTALE SPESA PER BACINO 2.650.652 2.650.652100%Bilancio Sociale40


2007LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D’ACQUA2lA RELAZIONE SOCIALEn. Interventi principaliBACINO IDROGRAFICO DELL’ADIGE SETTENTRIONALEImportoTotaleTerritoriomontanoFondovalle€ € €1 Consolidamento argine sinistro fossa di Caldaro 11.800 11.8002Straordinaria manutenzione impianto idrovora fossaCaldaro12.953 12.9533 Sistemazione Fossa Novali in loc. Maset - Trento 60.000 60.0004 Rio Valle o di Fai 247.465 247.4655 Regolazione idraulica bacino Mezzocorona 388.964 388.9646 Regimazione idraulica rio Barberino 399.615 399.6157 Rio Gola - Trento 537.563 3.246 534.3178 Fossa Roste della Città 793.186 793.1869Bonifica ordigni bellici sulla fossa Roste della Città- Trento178.354 178.35410 Idrovora sulla fossa Maestra a Mattarello 1.100.000 1.100.000TOTALE INTERVENTI PRINCIPALI 3.729.900 3.246 3.726.654Interventi minori (< 10.000 Euro) 5.438 5.438Interventi di ordinaria manutenzione 106.614 106.614TOTALE SPESA PER BACINO 3.841.952 3.246 3.838.7061% 99%n. Interventi principaliBACINO IDROGRAFICO DELL’ADIGE MERIDIONALEImportoTotaleTerritoriomontanoFondovalle€ € €1 Rio di Val Cavazzino (o Rio dei Molini) - Nogaredo 16.543 16.5432 Rio Gresta 119.950 32.824 87.1273 Rio Sano 179.377 179.3774 Ripristino ecosistema lacustre Lago di Loppio 111.335 111.3355 Torrente Leno di Terragnolo 271.061 271.060TOTALE INTERVENTI PRINCIPALI 698.266 303.884 394.382Interventi minori (< 10.000 Euro) 11.427 11.427Interventi di ordinaria manutenzione 592.298 221.830 370.468TOTALE SPESA PER BACINO 1.301.991 525.714 776.27740% 60%Bilancio Sociale41


2007LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D’ACQUA2lA RELAZIONE SOCIALEn. Interventi principaliBACINO IDROGRAFICO DEL NOCEImportoTotaleTerritoriomontanoFondovalle€ € €1 Fiume Noce a Dimaro 13.938 13.9382 Fiume Noce a Mezzana 12.085 12.0853Fiume Noce a Monclassico (scala rimonta perpesci)197.905 197.9054 Fiume Noce a Pellizzano 54.592 54.5925Straordinaria manutenzione Fiume Noce a valleviadotto Malè12.200 12.2006 Rio Cortina - Vermiglio 80.127 49.253 30.8747 Rio di Strombiano - Peio 249.067 249.0678 Rio Lanza - Cles 18.981 15.185 3.7969 Rio Rabiola - Castelfondo 143.610 71.805 71.80510 Rio Riddi - Tuenno 149.889 74.945 74.94511 Rio Salin - Ossana 350.058 350.05812 Rio Val del Duc (pista Mastellina) 516.738 310.043 206.69513 Rio Val del Duc - Daolasa 247.963 243.492 4.47114 Rio Val Maora - Croviana 104.830 54.852 49.97815 Torrente Vermigliana 650.396 284.582 365.81416 Val Vegaia 258.002 258.00217 Straordinaria manutenzione Rio Vegaia -Peio 117.490 93.992 23.498TOTALE INTERVENTI PRINCIPALI 3.177.871 1.456.150 1.721.721Interventi minori (< 10.000 Euro) 17.540 1.329 16.211Interventi di ordinaria manutenzione 827.005 409.996 417.009TOTALE SPESA PER BACINO 4.022.416 1.867.475 2.154.94146% 54%Bilancio SocialeFOTOArea del cantiere di costruzione di una briglia filtrante sultorrente Vermigliana.42


2007LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D’ACQUA2lA RELAZIONE SOCIALEn. Interventi principaliBACINO IDROGRAFICO DELL’AVISIOImportoTotaleTerritoriomontanoFondovalle€ € €1 Sistemazione idraulica Torrente Avisio - Lavis 20.007 20.0072 Sistemazione idraulica Torrente Avisio - Mazzin 25.632 25.6323Sistemazione idraulica Torrente Avisio - Ziano diFiemme36.616 36.6164 Torrente Avisio 49.104 7.349 41.7555 Rio Brusago 495.538 495.5386 Rio Cadino 13.217 13.2177 Rio di Carano 102.070 51.035 51.0358 Rio Soial a Pera – Pozza di Fassa 222.247 33.902 188.3459 Rio Valsorda a Forno - Moena 67.854 67.85410 Torrente Travignolo - Predazzo 503.753 6.047 497.706TOTALE INTERVENTI PRINCIPALI 1.536.038 607.088 928.950Interventi minori (< 10.000 Euro) 19.034 2.837 16.197Interventi di ordinaria manutenzione 533.433 149.907 383.527TOTALE SPESA PER BACINO 2.088.505 759.831 1.328.67436% 64%FOTOBriglie di consolidamento e briglia filtrante sul Rio di Dona(Ruf de Dona), a monte dell’abitato di Campestrin.Bilancio Sociale43


2007LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D’ACQUA2lA RELAZIONE SOCIALEn. Interventi principaliBACINO IDROGRAFICO DEL FERSINAImportoTotaleTerritoriomontanoFondovalle€ € €1 Consolidamento e rinaturalizzazione Torrente Fersina 129.518 129.5182Rinaturalizzazione Torrente Fersina al Ponte Regio- Pergine155.546 155.5463 Rinaturalizzazione foce Torrente Fersina - Trento 909.202 909.2024 Sistemazione idraulica Torrente Fersina 14.755 14.7555 Rio Costasavina 172.426 172.4266 Rio Lenzi 13.387 5.355 8.0327 Rio Salè a Povo 45.896 36.717 9.1798 Rio Val del Ponte 164.159 164.1599 Rio Vallorchio 190.497 190.49710 Rio Vridel 19.683 16.414 3.26911 Rivi di Canezza 105.047 26.261 78.78512 Torrente Silla – Fornace 104.272 72.990 31.28213 Torrente Silla (bonifica sito inquinato) - Fornace 324.304 227.013 97.291TOTALE INTERVENTI PRINCIPALI 2.348.692 384.750 1.963.942Interventi minori (< 10.000 Euro)Interventi di ordinaria manutenzione 50.099 50.099TOTALE SPESA PER BACINO 2.398.791 384.750 2.014.04116% 84%Bilancio SocialeFOTOBriglia filtrante sul rio al dei Lenzi, in comune di Palù delFersina.44


2007LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D’ACQUA2lA RELAZIONE SOCIALEn. Interventi principaliBACINO IDROGRAFICO DEL BRENTAImportoTotaleTerritoriomontanoFondovalle€ € €1 Ripristino livelletta arginale Fiume Brenta 490.110 490.1102 Riprofilatura Fiume Brenta 121.761 121.7613 Sistemazione idraulica e rinaturalizzazione F. Brenta 115.037 115.0374 Frana Pian delle Sfelde 144.630 138.245 6.3855 Rio Cinaga 362.211 106.471 255.7406 Rio Maggiore 218.178 130.907 87.2717 Rio Santo 145.340 58.136 87.2048 Rio Val Canaia 267.161 53.432 213.7299 Rio Val dei Ghisi 175.850 22.703 153.14710 Rio Val della Vecchia 172.547 103.528 69.01911 Rio Valluneda 182.508 9.467 173.04112 Torrente Ceggio 258.531 258.53113 Torrente Centa 477.144 2.650 474.49414 Torrente Centa – affluenti sponda sinistra 294.111 88.233 205.87815 Torrente Maso 269.230 269.23016 Torrente Vanoi (scala rimonta per pesci) 95.963 803 95.16017 Val dei Schivi 460.034 184.014 276.02018 Val della Vecchia 85.002 51.001 34.001TOTALE INTERVENTI PRINCIPALI 4.335.348 949.591 3.385.757Interventi minori (< 10.000 Euro) 39.359 18.268 21.091Interventi di ordinaria manutenzione 494.632 494.632TOTALE SPESA PER BACINO 4.869.339 967.859 3.901.480n. Interventi principaliBACINO IDROGRAFICO DEL CORDEVOLEImportoTotaleTerritoriomontano20% 80%Fondovalle€ € €1 Rio Cigala 81.833 16.367 65.466TOTALE INTERVENTI PRINCIPALI 81.834 16.367 65.467Interventi minori (< 10.000 Euro) 2.763 2.487 276Interventi di ordinaria manutenzioneTOTALE SPESA PER BACINO 84.597 18.853 65.74422% 78%Bilancio Sociale45


2007LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D’ACQUA2lA RELAZIONE SOCIALEn. Interventi principaliBACINO IDROGRAFICO DEL SARCAImportoTotaleTerritoriomontanoFondovalle€ € €1 Arginatura Fiume Sarca a valle ponte di Spiazzo 121.788 121.7882 Torrente Sarca di Campiglio 84.051 84.0513 Straordinaria manutenzione Fiume Sarca a Dro 809.634 809.6344Opere idrauliche sul F. Sarca – SS variante Caderzone-Strembo69.209 69.2095 Consolidamento canale della Rocca – Lago di Garda 201.071 201.0716Consolidamento molo a Nago-Torbole - Lago diGarda99.901 99.9017 Straordinaria manutenzione banchina Navigarda 22.052 22.0528Manutenzione spiagge, coste e pontili sul Lago diGarda72.697 72.6979 Rio Bedù San Valentino 37.250 7.450 29.80010 Assat di Concei 10.594 5.297 5.29711 Torrente Assàt 338.081 169.041 169.04112 Rio Cavrìa 169.919 152.927 16.99213 Rio Val dei Ponti 164.200 147.780 16.42014Straordinaria manutenzione Frana di Tenno - 3°stralcio41.150 20.575 20.57515 Torrente Albola 140.769 140.76916 Torrente Arnò 136.697 13.670 123.02717 Torrente Dal 129.598 129.59818 Torrente Duina 285.950 285.950TOTALE INTERVENTI PRINCIPALI 2.934.611 516.739 2.417.872Interventi minori (< 10.000 Euro) 4.720 2.074 2.646Interventi di ordinaria manutenzione 838.053 670.442 167.611TOTALE SPESA PER BACINO 3.777.384 1.189.256 2.588.12831% 69%Bilancio SocialeFOTORealizzazione di una scala di rimonta per pesci sul torrenteVanoi.46


2007LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D’ACQUA2lA RELAZIONE SOCIALEn. Interventi principaliBACINO IDROGRAFICO DEL CHIESEImportoTotaleTerritoriomontanoFondovalle€ € €1 Frana di Prezzo 328.313 328.3132 Rio Giulis 573.129 57.313 515.816TOTALE INTERVENTI PRINCIPALI 901.442 385.626 515.816Interventi minori (< 10.000 Euro) 9.466 5.683 3.783Interventi di ordinaria manutenzione 221.840 177.472 44.368TOTALE SPESA PER BACINO 1.132.748 568.781 563.96850% 50%n. InterventiGALLERIA ADIGE-GARDAterritorioextra-provinciale1 Progetto di manutenzione straordinaria e risanamento strutturale 147.1732 Acquisto e installazione apparecchiature elettriche e impianto anti-intrusione 165.1623 Riadeguamento argani per sollevamento paratoie 350.6954 Lavori di straordinaria manutenzione alle cabine di comando 392.1205 Altre attività di manutenzione, controllo e gestione 102.858TOTALE SPESA 1.158.008FOTOSistemazione del rio Val del Duc, in località Daolasa, comunedi Fazzon.Bilancio Sociale47


2007LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D’ACQUA2lA RELAZIONE SOCIALEAlcuni interventi di particolare interesse per i bacini idrografici e la sicurezza del territorio provincialeOperazione “Bonifica ghiacciai 2007”Nell’estate del 2007 il <strong>Servizio</strong> <strong>Bacini</strong> <strong>montani</strong>ha impegnato due proprie squadrein un’operazione di bonifica dei principalighiacciai trentini finalizzata al raggiungimentodi tre obiettivi.Il primo ha riguardato la raccolta ed il conferimentoa discarica di rifiuti presenti suighiacciai e in aree limitrofe (zone periglaciali),derivanti perlopiù dalle attività rifugistichee dall’esercizio dello sci in alta quota, maanche retaggio degli eventi bellici del 1915-1918 (in prevalenza legname e materialeferroso privi di valore storico). Complessivamente,dalle diverse località interessatedalla bonifica, ovvero Presena, passo dellaLobbia Alta, Corno di Cavento, Pozzoni,Marmolada, sono state asportate 47,5 tonnellatedi rifiuti. Nei pressi del passo dellaLobbia Alta è inoltre emerso dal ghiaccio unconsistente deposito di tegole in cementoamiantorisalenti alla Prima Guerra mondiale(impiegate per la copertura dei numerosi baraccamentiitaliani eretti ad ovest del passo),che costituiscono oggi “rifiuti speciali pericolosi”.Questa presenza è stata segnalataagli organi competenti (Comune di SpiazzoRendena, Azienda Provinciale per i ServiziLe risorse umaneI componenti delle due squadre (complessivamente,16 persone) sono statiscelti tra coloro che in passato avevanopreso parte a corsi di progressione suroccia e a precedenti operazioni di “bonificadei ghiacciai”. Già nel 1997 e nel2000, infatti, il <strong>Servizio</strong> aveva effettuatoalcuni interventi su ghiacciai, principalmentefinalizzati all’asportazione di alcunediscariche di rifiuti. Nel 1997, inparticolare, l’intervento aveva riguardatol’asportazione di oltre 100 metri cubi di rifiutiaccumulati nei pressi del passo dellaLobbia Alta (quota 3015), nel Comune diSpiazzo Rendena, e del rifugio Ai Cadutidell’Adamello. Detti rifiuti erano costituitiin gran parte da cocci di vetro e da rifiutivari. Nel 2000 i lavori di bonifica avevanoinvece interessato più localizzazioni (rifiutisparsi) lungo il versante Nord della Marmolada,in Comune di Canazei.La preparazione dei partecipanti alleoperazioni di bonifica è stata completataattraverso un apposito corso di formazione,al quale hanno contribuito il MuseoStorico di Rovereto, la Società degli AlpinistiTridentini, gli Artificieri dell’Esercito, ilDipartimento di Protezione civile.Bilancio SocialeFOTOLa caverna del Cavento.48


2007LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D’ACQUA2lA RELAZIONE SOCIALESanitari, Agenzia Provinciale per la Protezionedell’Ambiente) per i provvedimenti dirispettiva competenza.Un secondo obiettivo ha interessato l’individuazionee georeferenziazione tramiteapparecchio GPS in dotazione ai responsabilidelle due squadre dei numerosi ordignibellici rinvenuti nel corso della bonifica.Queste informazioni sono state trasferite alCommissariato del Governo e agli Artificieridell’Esercito, cui spetta valutare l’opportunitào meno di procedere alla bonifica. E’ comunqueprobabile che estese operazioni dibonifica bellica, analoghe a quelle eseguitenell’estate del 1997 sul ghiacciaio del Mandrone,non vengano più ripetute, in considerazionedel loro forte impatto ambientale. Sideve poi osservare come queste bonifichepermettano di eliminare solo una piccolaparte dell’arsenale presente tra i ghiacci edestinato ad affiorare anno dopo anno. Ri-I riferimenti normativiLa competenza del <strong>Servizio</strong> <strong>Bacini</strong> <strong>montani</strong>nella gestione dei ghiacciai è sancitadalla legge provinciale 8 luglio 1976, n.18 che, all’art. 1 stabilisce: “Ai fini dellapolizia idraulica e della gestione deldemanio idrico questa legge si applicaai corsi d’acqua, ai laghi e ai ghiacciaiiscritti nell’elenco delle acque pubblicheo intavolati al demanio idrico provinciale”.Il successivo articolo 4 precisa poi che“Ai sensi di quanto previsto dall’articolo 1,appartengono al demanio idrico provinciale:a) i ghiacciai;… [omissis]”. Infine, ilquarto comma, lettera e), del medesimoarticolo chiarisce che in caso di mancanzao non corrispondenza della proprietàdemaniale intavolata nei beni del demanioidrico rispetto al sedime occupato daighiacciai iscritti nell’elenco delle acquepubbliche, ai fini dell’accertamento deilimiti della proprietà demaniale per alveos’intende “per i ghiacciai, l’estensione delterreno occupato dal ghiaccio al culminedella Piccola età glaciale, come testimoniatodagli argini morenici”.La legge provinciale 17 febbraio 2003, n.1 ha dettato “Nuove disposizioni in materiadi beni culturali”, stabilendo tra l’altroche “In relazione a quanto dispostodall’articolo 1 della legge 7 marzo 2001,n. 78 (Tutela del patrimonio storico dellaPrima guerra mondiale), la Provinciapromuove l’individuazione, il recupero, ilcensimento, la catalogazione, la manutenzione,il restauro e la valorizzazionedei beni correlati all’evento della Primaguerra mondiale” .FOTOTrasporto di materiale sul ghiacciaio della Marmolada.Bilancio Sociale49


2007LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D’ACQUA2lA RELAZIONE SOCIALEsulta quindi molto più economica ed efficaceai fini della sicurezza degli escursionistiun’adeguata informazione sui pericoli legatial maneggio di questi ordigni, la cui pericolositànon risulta minimamente ridotta dallungo tempo trascorso dalla data del loroconfezionamento.Il terzo obiettivo dell’operazione è consistitonel recupero di reperti storici risalenti allaPrima Guerra mondiale, su specifica richiestadell’Assessore alla Cultura e in strettacollaborazione con la Soprintendenza per iBeni storico-artistici. Si è voluto in tal modoconcretamente tutelare oggetti che testimonianoun drammatico periodo della nostrastoria e costituiscono un patrimonio di interessecollettivo, oggetto di continue razziead opera di collezionisti privati, anche successivamentealla promulgazione di un’appositalegge di tutela, tanto è vero che nelpieno delle operazioni di bonifica la Stazioneforestale di Spiazzo Rendena ha provvedutoal sequestro, in applicazione del Regolamentodel Parco Adamello Brenta, di alcunireperti bellici (una vanga ed una piccozza)illecitamente raccolti in località Pozzoni, aipiedi del Corno di Cavento. Già dalle primefasi delle operazioni è apparso evidentecome il lungo tempo trascorso dalla fine dellaPrima Guerra mondiale non abbia compromessola possibilità di rinvenire reperti dinotevole interesse. Il ritiro dei ghiacciai, chetante preoccupazioni desta se correlato aimutamenti climatici che lo determinano, giocainfatti a favore del ritrovamento di oggettiche per decine d’anni sono rimasti intrappolatinel ghiaccio.Tutti i reperti sono stati catalogati dai consulentidel Comitato storico della Societàdegli Alpinisti Tridentini, in attesa di definirnela destinazione finale, che corrisponderàcomunque ad alcuni musei locali (SpiazzoRendena e Bersone) dedicati alla GrandeGuerra.Tra i risultati di maggior rilievo storico va annoverata– accanto al ritrovamento del diariodi un ufficiale austroungarico in zona Pozzoni- la parziale riapertura della Cavernadel Cavento 11 , ricavata dagli Austroungariciall’interno dei graniti della vetta del Corno diCavento (quota 3.405), allo scopo di ospitarvialcuni alloggi, un magazzino, una latrinaed altri locali ancora. Cessate le ostilità nelluglio del 1918, la Caverna venne rapidamenteinvasa e resa inaccessibile dai cumulidi neve trasportata dal vento e trasformatapoi in ghiaccio, per cui nessuno fino ad oggiera più riuscito a mettervi piede. L’arredamentodella Caverna è dunque quello originale,risalente alla fine della Guerra. Tra glialtri oggetti ed arredi, una stufa con annessacatasta di legna, lampade ad olio, pagliericci,fucili, munizioni, capi d’abbigliamento.Qui cessò di vivere, a soli ventitre anni d’età,il tenente viennese Felix Wilhelm Hecht vonEleda, che nel suo diario descrive con grandeefficacia la durezza della guerra in altaquota. “7 marzo 1917. Alle una di notte riprendela tormenta di neve. Un aspetto dellanatura di cui, stando in pianura, non ci si puòfare un’idea. Il fumo viene ricacciato nel tubodella stufa e da ogni più sottile fessura filtradentro la neve farinosa…Non resta che sperarenell’aiuto di Dio” 12 .La prosecuzione delle operazioni è previstaper l’estate del 2008.Bilancio SocialeNOTE11 La Caverna è stata liberata con grande circospezione,al fine di evitare il danneggiamento dei reperti, da circa80 metri cubi di ghiaccio. Dalla stessa si dipartono duegallerie, che sono ancora occluse dal ghiaccio.12 Diario di Guerra dal Corno di Cavento, Editrice Rendena,2005, pag. 26.50


2007LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D’ACQUA2lA RELAZIONE SOCIALERicostruzione morfologica nell’alveo del fiume Sarca a DroNella primavera del 2007 si è dato inizio adun intervento finalizzato al consolidamentodell’alveo del Sarca nei pressi della centraleidroelettrica “Re Umberto I di Savoia”, meglionota come “Centrale di Dro”.Questo tratto fiume è caratterizzato da unanotevole instabilità del letto, tanto che in occasionedella piena del 20 settembre 1999 13si erano verificate profonde erosioni e franamentiai danni di entrambe le sponde, consuccessiva deposizione del materiale erosoin concomitanza della brusca curva che precedeil ponte della strada statale. La pienaaveva determinato la completa asportazionedel piazzale antistante la centrale idroelettricaposta lungo la sponda sinistra, tanto chelo stesso edificio era stato lambito dalle acquedel Sarca. All’indomani di quell’eventoil <strong>Servizio</strong> Opere idrauliche e l’Enel, titolaredella centrale, avevano provveduto in sommaurgenza a riparare i principali danni, realizzandouna serie di scogliere a protezionedelle sponde e rinviando a tempi successivigli interventi necessari al consolidamentodel fondo.Nella scelta di una tipologia d’opera idoneaad ottenere la stabilizzazione dell’alveo, ci siè indirizzati verso la realizzazione di “rampea gradini successivi”, anche in considerazionedel particolare contesto ambientale nelquale le opere dovevano essere inserite.La zona d’intervento si colloca infatti in fregioal sito di interesse comunitario Marocche diDro, ambiente arido originato da un’immensafrana postglaciale, che ospita rare piantetermo<strong>file</strong> submediterranee. Quest’areaprotetta è lambita ad ovest dalle acque delSarca. Nell’impossibilità di riprodurre all’internodell’alveo interessato dai nostri lavorile spettacolari morfologie create dalla naturanel tratto soprastante, caratterizzato damassi di gigantesche dimensioni, si è cerca-NOTE13 L’evento fece registrare all’idrometro del ponte delGobbo un’altezza massima di 3,50 metri, corrispondentead una portata di circa 640 m³/s)FOTOFiume Sarca: risultato finale dell’intervento.Bilancio Sociale51


2007LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D’ACQUA2lA RELAZIONE SOCIALEto comunque di ricorrere ad opere trasversaliche contemperassero varie esigenze:non solo quindi consolidamento del fondo aifini della sicurezza idraulica, ma anche tuteladella fauna ittica e gradevole inserimentodelle nuove strutture nel paesaggio.Ciascuna “rampa” è fondata su una plateadi cemento armato e impostata su tre settidi elevazione non rettilinei, distanziati mediamentel’un l’altro di circa cinque metri.In tal modo, all’interno dell’opera vengonoa crearsi due vasche di calma situatea diversa quota, per un dislivello massimoreciproco di circa cinquanta centimetri, agevolmentesuperabile dalla fauna ittica. Levasche presentano inoltre ulteriori dislivelliin direzione trasversale, in modo da facilitareulteriormente la risalita dei pesci. Il mascheramentodelle murature in calcestruzzoe il conferimento all’opera di una morfologiasimile a quella delle soglie naturali si ottieneutilizzando massi calcarei legati all’armaturadi elevazione dei setti e disposti per quantopossibile in modo irregolare.L’opera finita deve riprodurre una rampa naturale,simile a quelle che la natura crea neglialvei torrentizi, tanto da indurre una persona“non addetta ai lavori” a ritenerla fruttodi eventi naturali.Lungo un tratto d’alveo di cinquecento metrisono state realizzate quattro rampe, per unosviluppo complessivo di centosessanta metri.Il consolidamento dell’alveo è stato completatoattraverso la realizzazione di alcunescogliere e la demolizione di una vecchiatraversa in calcestruzzo, posta a servizio diun’opera di presa oggi dismessa. I lavori sisono conclusi nell’aprile 2008.Bilancio SocialeFOTORealizzazione delle rampe in massi legati.52


2007LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D’ACQUA2lA RELAZIONE SOCIALELa Galleria di gronda per la difesa di Trento NordSul versante del monte Calisio esiste un’operaidraulica complessa, forse poco conosciuta,realizzata dal <strong>Servizio</strong> Opere idraulichealla fine degli anni Novanta. Si tratta diun’infrastruttura scolmatrice che intercettai deflussi di piena della roggia di Gardolo,del rio Carpenedi e del rio val dell’Asen, mediantetre opere di presa che convogliano leacque in una galleria che conduce direttamenteall’alveo del torrente Avisio, nei pressidell’affioramento roccioso in sinistra idrografica,a monte dell’abitato di San Lazzaro, anord di Trento.La città di Trento, per la sua dislocazioneorografica, oltre alla presenza del FiumeAdige (che attraversa da nord a sud tutto ilterritorio comunale) e dei suoi affluenti Fersinae Avisio, è interessata dalla presenza dialcuni corsi d’acqua che possono essere disignificativo impatto sul territorio in caso dieventi alluvionali. Fra questi, alcuni rivi di minoreentità, presenti in corrispondenza dellependici del Monte Calisio sul versante orientaledi Trento Nord, gravitano sul bacino difondovalle del rio Lavisotto.Tale corso d’acqua, che prende origine insponda sinistra del fiume Adige poco a valledella foce del torrente Avisio come fossadi bonifica di fondovalle detta anche Fossadei Lavisotto, attraversa la città di Trento inbuona parte coperto e confluisce in Adigecirca 600 m a monte della foce del torrenteFersina. Nel tratto terminale, compreso fralo scalo ferroviario e la foce, prende il nomedi Adigetto. Oltre ai deflussi dei rivi naturaliprovenienti dal versante del monte Calisio, ilLavisotto convoglia i deflussi delle rogge artificialiderivate dal torrente Fersina (nei secoliscorsi, a servizio dei vecchi opifici cittadini),nonché parte della rete di scarico delleacque bianche provenienti dalla collina Estdi Trento, fra l’Avisio ed il Fersina.Nel passato, questa situazione, in particolaricondizioni di piovosità che generano un innalzamentodella falda e dei livelli dell’Adige,ha generato grossi problemi di smaltimentodelle acque sul fondovalle, con diffusifenomeni di esondazione ed allagamento dizone abitate, agricole ed infrastrutture cittadine.A partire dal 1976, primo anno di gestionedelle competenze in materia di acque pubblicheed opere idrauliche attribuite dalloStato, la Provincia di Trento ha eseguito numerosiinterventi di pulizia e di manutenzionedei corsi d’acqua del fondovalle dell’Adige,la cui sezione di deflusso era inadeguataa smaltire le portate prevedibili. Era peraltrodifficile intervenire sui tratti d’alveo che attraversanoil centro urbano, anche parzialmentecoperti.Negli anni ’90, pertanto, venne affidata all’Universitàdi Padova l’esecuzione di unostudio idrologico, per valutare la possibilitàdi ridurre gli apporti idrici scolanti versoTrento dalla piana immediatamente a montedella città e, in particolare, di alleggerire leportate di piena del rio Lavisotto.Sulla base delle valutazioni e proposteemerse dallo studio si decise di realizzareun collettore in galleria che intercettasse amezza costa le acque dei rivi naturali e degliscarichi provenienti dal monte Calisio e dal-Bilancio Sociale53


2007LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D’ACQUA2lA RELAZIONE SOCIALEla zona collinare urbanizzata di Meano-VigoCortesano.Lo studio idrologico calcolava, per un Tempodi Ritorno 14 di 100 anni, la necessità di smaltirele seguenti portate massime di piena:◗ circa 13,6 m³/s per il tratto Roggia di Gardolo- Rio Carpenedi;◗ circa 22,5 m³/s per il tratto Rio Carpenedi- Rio valle dell’Asen;◗ circa 26,4 m³/s per il tratto Rio valle dell’Asen- sbocco nel torrente Avisio.I lavori iniziarono nella primavera del 1998 efurono ultimati nel mese di ottobre 1999, conuna spesa complessiva di circa 7.400.000euro.Le opere di presa sono costituite da una sogliasfiorante munita di griglia di fondo, attraversola quale l’acqua entra in una cameradi raccolta, transita per uno sghiaiatore edun dissabbiatore e successivamente vieneimmessa in galleria attraverso uno sfioratore.Le prese sono progettare per intercettare solamentele portate di piena, mentre le portatedi magra sono lasciate defluire nei rispettivialvei. La configurazione geometrica delle grigliedi presa è tale da garantire la captazionedella portata di massima piena ed il contemporaneosmaltimento a valle del trasporto solido(sedimenti e legname fluitato).La galleria è lunga 3.267 m dall’opera dipresa sulla roggia di Gardolo (posta a quota284,50) fino allo sbocco in Avisio (a quota244,40), con una pendenza media del1,15%. E’ interamente rivestita in calcestruzzo,confezionato con caratteristiche tali dagarantire durabilità nel tempo e bassa permeabilità,anche in considerazione del climache presenta precipitazioni abbondanti edacide e temperature invernali rigide che sottopongonola struttura alle sollecitazioni connessecon numerosi cicli di gelo e disgelo.L’opera, di sezione circolare del diametrodi m 3,40, è dimensionata in modo da agevolarele operazioni di verifica e manutenzionee, per quanto riguarda la capacità dismaltimento potrebbe, in futuro, convogliarei deflussi del versante scolante posto immediatamentepiù a sud, in corrispondenza delsobborgo di Martignano.Bilancio Sociale54FOTOSbocco della galleria nel torrente Avisio.NOTE14 Con il Tempo di ritorno (Tr) si individua l’intensità di unfenomeno alluvionale correlata alla sua probabilità di accadimento,espressa in termini di frequenza. Il Tr rappresentapertanto l’intervallo di tempo in anni che, su basistatistico-probabilistiche, intercorre mediamente tra dueeventi successivi aventi caratteristiche analoghe. Nellascala dei Tr si individuano generalmente delle classi ditempo a cui corrispondono livelli di probabilità decrescentiall’aumentare di T (di norma nelle verifiche idraulichei T(max) sono compresi fra i 100 ed i 300 anni).


2007LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D’ACQUA2lA RELAZIONE SOCIALEIntervento di sistemazione del torrente Silla con bonifica di un sito inquinatoin Comune di FornaceIl torrente Silla ha origine nell’altipiano diPiné, quale emissario del Lago della Serraia,e dopo un percorso di circa 8,5 km raggiungeil torrente Fersina in loc. Ciré, a valle dell’abitatodi Civezzano. Complessivamente,la superficie del bacino è di circa 35 km².Nel 2003 si è avviata la sistemazione delcorso d’acqua in località Quadrate, nel Comunedi Fornace, per garantire la sicurezzaidraulica di un’area destinata ad ospitare leattività di lavorazione del porfido. L’interventoprevedeva l’ampliamento e la regolarizzazionedelle sezioni di deflusso, il consolidamentodelle sponde e la stabilizzazione delfondo mediante la realizzazione di scoglieree soglie in massi legati.Concentrazioni medie delle sostanze campionate,rapportate ai limiti di legge.SostanzeLimiti previsti dal D.M. 471/99ConcentrazionerilevataUso commercialeindustrialeUso residenzialeArsenico 1.135,5 20 50Cadmio 39,9 2 15Rame 1.736,9 120 600Piombo 6.974,6 100 1.000Selenio 12,4 3 15Zinco 2.827,3 150 1.500Stagno 3,8 1 350A valle dell’area artigianale, sulla sponda sinistradel corso d’acqua si è riscontrata lapresenza di un sito inquinato dal materialedi risulta proveniente dall’attività estrattivasvolta in zona dal 1300 al 1950. Il sito, cherisultava mascherato dalla vegetazione arbustivasi colloca in un breve pianoro alluvionale,con evidenti caratteristiche paludose,sul quale sono stati depositati nel tempoi materiali provenienti dall’intensa attività minerariasviluppatasi sin dall’epoca medioevale(terreni di scavo di gallerie e residuidegli impianti di separazione e lavaggio delminerale).Nel corso del 2007, in occasione dei lavoridi sistemazione idraulica del torrente Silla, il<strong>Servizio</strong> è stato chiamato alla messa in sicurezza,d’urgenza, del tratto d’alveo internoal sito inquinato dove, su entrambe le sponde,è stata rilevata la presenza di materialecontaminato facilmente asportabile sia daideflussi del corso d’acqua, che dagli agentiatmosferici (pioggia e vento).Tutti i lavori sono stati realizzati in accordocon il Comune di Fornace, titolare dell’interventodi bonifica, l’Agenzia Provinciale per laProtezione dell’Ambiente, i privati proprietaridei terreni inquinati, e con la supervisionedel “Progetto speciale per il recupero ambientaleed urbanistico delle aree industriali”della Provincia Autonoma di Trento che hafinanziato parte dell’intervento di messa insicurezza.L’area è stata prontamente delimitata ed èstata analizzata la composizioni chimico-fisicae mineralogica dei terreni attraverso ilprevisto “piano della caratterizzazione” cheha evidenziato le concentrazioni medie dellesostanze costituenti il materiale contaminato.Ciò in relazione alla presenza di quelleparticolari sostanze (alcune riconosciuteBilancio Sociale55


2007LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D’ACQUA2lA RELAZIONE SOCIALESostanzeRisultati della sorveglianza sanitaria(livelli d’esposizione del personale operaio rilevati in due fasi lavorative,rapportati ai limiti di legge)LimitegiornalieroTLV TWA(μg/m3)Fasi di movimentazionedel materialeOperatore mezzo(μg/m3)Addetto a terra(μg/m3)Fasi di costruzione argineOperatore mezzo(μg/m3)Addetto a terra(μg/m3)Antimonio 500 0,57 1,41 2,29 2,27Arsenico 10 0,57 1,41 2,29 2,27Cadmio 10 0,15 0,24 0,57 0,57Piombo 50 0,29 0,71 2,86 2,84Rame 1000 0,57 1,41 1,14 1,14cancerogene) che possono essere assorbitedall’uomo per inalazione ed ingestione,rapportate ai limiti previsti dal D.M. 471/99per i siti interessati da aree residenziali o perquelle commerciali-industriali.Nel caso in esame, dove l’area interessavain parte la futura area artigianale, sono statiriscontrate elevate concentrazioni di arsenico,cadmio, rame, piombo e zinco.Si è trattato di un intervento particolarmenteimpegnativo sotto il profilo della tutela dellasalute dei lavoratori addetti, ma anche dalpunto di vista della salute e della sicurezzapubblica. I principali accorgimenti assuntiper l’esecuzione della bonifica possono esserecosì sintetizzati:1. tutela della salute e della sicurezza di tuttii lavoratori presenti in cantiere (dipendentie non):◗ coinvolgimento di tutte le figure professionaliche potevano contribuire alla pianificazionedell’intervento (progettista,direttore dei lavori, medico competente,responsabile e addetto del servizio diprevenzione e protezione);◗ redazione di un dettagliato piano esecutivodi sicurezza (PES) nel quale è statoinserito un puntuale cronoprogrammadelle fasi operative (allestimento cantiere,deviazione torrente, realizzazione del bacinodi stoccaggio provvisorio del materialeinquinato, asportazione del materialecontaminato e suo confinamento all’internodel bacino, realizzazione delle operedi regimazione idraulica, sistemazionefinale dei terreni);◗ organizzazione logistica del cantiere (boxspogliatoi – pulito/sporco, servizi condoccia, deposito provvisorio per lo smal-Bilancio SocialeFOTOIntervento di bonifica del sito inquinato.56


2007LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D’ACQUA2lA RELAZIONE SOCIALEfinale, come si può vedere dalle foto allegate,è di sicura efficacia.L’altro intervento, molto più leggero nellasua esecuzione, ha riguardato la messa insicurezza dell’argine ottocentesco esistentea ridosso della zona commerciale di Borgo.Con una serie di soglie in massi cementati dimodesta altezza si è consolidato il piede dell’arginee si è potuto modificare la livelletta,attenuando le pendenze del fondo e l’inclinazionedelle sponde. L’asportazione dellavegetazione infestante, per lo più costituitada robinia, e il recupero a prato dell’alveo hapermesso di ampliare le sezioni di deflusso,conferendo al corso d’acqua un aspetto piùgodibile e una percezione positiva dell’ambiente,come testimoniato dai commenti positividegli abitanti.FOTOAlveo del Torrente Ceggio a seguito dell’intervento di rinaturalizzazione.Bilancio Sociale59

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