Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
ff<br />
Sped. Abb. Postale Gruppo IV<br />
PADOVA - VIA DONATELLE), 16 - MARZO 1363<br />
TRIMESTRALE DEGLI EX ALUNNI, DEL COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />
DELLA SCUOLA DI RELIGIONE E DEL PETRARCA - NUOVA SERIE
Dalla festa Lazzarini<br />
nel Palazzetto dello Sport<br />
SOMMARIO<br />
— LA NOSTRA PASQUA<br />
— GRANDEZZA DELLA SCIENZA E<br />
POVERTÀ' DELLA MORALE<br />
— LA LETTERA DEL P. GENERALE AGLI<br />
EX-ALUNNI<br />
— CONTESTAZIONI NELLA CHIESA<br />
— CHE COSA E' IL PAPA<br />
— I COLLEGI OGGI<br />
— TAVOLA ROTONDA SU MARCUSE<br />
— INCONTRO COI GIURISTI<br />
— INCONTRO COI MEDICI<br />
— DAL COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />
— DALLA SCUOLA DI RELIGIONE<br />
— SOTTO IL VESSILLO DELLA VERGINE<br />
— CINEFORUM<br />
— CENONE DI CARNEVALE<br />
— NOTIZIE VARIE<br />
— CI HANNO LASCIATO...<br />
— U.S. PETRARCA<br />
— VARIE<br />
Redattore : CIFRIAMO CASELLA S. J.<br />
Direttore responsabile: ANTONIO COVI S. J.<br />
NUOVA SERIE - N. 29<br />
DEL 1969 - N. 1 (MARZO)<br />
Tip. A. Bolzonella - Piazza del Santo 14, Padova<br />
EX ALUNNI - COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />
SCUOLA DI RELIGIONE - PETRARCA<br />
La nostra Pasqua<br />
Come sempre è «il Cristo immolato sui nostri altari» come canta<br />
la Chiesa. Alla sua celebrazione l'Antonianum prepara i suoi alunni e<br />
i suoi amici richiamandoli alla meditazione delle grandi verità quaresimali.<br />
E' anzitutto col pensiero della morte che un giorno gremiva<br />
di pubblico le cattedrali dei grandi oratori.<br />
« O mors bonum est judicium tuum ». Quanto è salutare, o morte,<br />
la tua valutazione delle realtà terrene. Che contestazione magnifica<br />
sarebbe la tua nell'umanità intera se tu potessi eliminare tutto ciò,<br />
come faceva S. Luigi Gonzaga, che non concordava con la vita futura<br />
alla quale siamo tutti chiamati.<br />
Che dire di quei popoli comunisti che addirittura considerano un<br />
delitto contro lo Stato il pensiero dell'Aldilà, di una vita futura?<br />
Il secondo pensiero è quello della preghiera e della penitenza. Ricordate<br />
le parole famose dette da Gesù agli Apostoli che gli domandavano<br />
come mai alcuni Galilei fossero stati uccisi proprio mentre<br />
offrivano il sacrificio?<br />
« Pensate voi che questi Galilei fossero peccatori più che tutti gli<br />
altri Galilei perché ebbero a sentire tali cose? No, vi dico io, ma quelli<br />
che non faranno penitenza periranno allo stesso modo. O forse pensate<br />
che quei diciotto sui quali cadde la torre di Siloè uccidendoli siano<br />
colpevoli più dì tutti gli altri abitanti di Gerusalemme? No, vi dico<br />
io, ma chi non farà penitenza perirà come essi » (Luca 13, 15).<br />
I castighi di Dio colpiscono non soltanto i cattivi ma anche, i<br />
buoni se non si scuotono dal loro torpore e non vivono di mortificazione<br />
e di preghiera.<br />
II terzo pensiero della Quaresima, in preparazione alla Pasqua, è<br />
quello del Figliai Prodigo. Un invito a piangere i propri peccati davanti<br />
a un confessore.<br />
Tutti santi diedero massima importanza alla Confessione.<br />
Corre voce che in certe zone della Chiesa del nord va diffondendosi<br />
l'uso di andare anche alla Comunione senza confessarsi. Naturalmente<br />
costoro non credono più a Cristo eterno giudice il quale<br />
terrà conto perfino di una parola di offesa detta ad un altro e credono<br />
ancora meno alle parole dette da Cristo a San Pietro: « Tutto<br />
ciò che avrai sciolto sulla terra, sarà sciolto anche nel Cielo dove sarà<br />
ritenuto ciò che avrai ritenuto sulla terra ».<br />
Molti giovani credono di potersela passare con Cristo come con<br />
un compagno «beai» di strada.<br />
La Pasqua sarà veramente per noi l'incontro filiale col Cristo sacrificato<br />
sui nostri altari se ci accosteremo a Lui con la devozione e<br />
pietà che tutti i maestri di spiritualità e l'esempio dei Santi ci hanno<br />
sempre insegnato. C.<br />
«CRISTO RISUSCITI IN TUTTI I CUORI!» è l'augurio pasquale dei<br />
Padri e Fratelli <strong>dell'Antonianum</strong> a tutti gli <strong>Alunni</strong>, <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong>, Congregati<br />
Professionisti ed Amici deH'«Antonianum» e loro Famigliari.
II nuovo Tabernacolo nella Cappella della Scuola di Religione<br />
Vigilia Pasquale aWAntonianum<br />
Per i professionisti e laureati<br />
Preparazione alla Santa Pasqua organizzata dai<br />
Laureati Cattolici e dalla Congregazione Mariana<br />
Professionisti <strong>dell'Antonianum</strong> - col seguente programma<br />
:<br />
— Giovedì 27, Venerdì 28 e Sabato 29 <strong>Marzo</strong>, alle<br />
ore 2.1 : Meditazioni del Rev. Don Divo Barsotti<br />
nella Chiesa di S. Lucia. - Dopo la Meditazione<br />
del Sabato, S. Messa valevole per la Domenica,<br />
con Comunione Pasquale.<br />
Per gli universitari interni<br />
— Giornate di ritiro a Bassano del Grappa dal 24<br />
Febbraio ai 24 <strong>Marzo</strong>, divisi in gruppi di dodici<br />
persone circa.<br />
Verrà in seguito fissata la S. Atessa con Comunione<br />
Pasquale.<br />
Per gli universitari esterni<br />
— Un ritiro di preparazione il Venerdì Santo.<br />
Per gli sportivi del «Petrarca»<br />
— Ritiro il Venerdì di Passione, 28 <strong>Marzo</strong>, e il Venerdì<br />
Santo, 4 Aprile.<br />
Scuola di Religione<br />
Ritiro spirituale col seguente ordine:<br />
— Giovedì Santo : Quinta Elementare - Prima, Seconda<br />
e Terza Media;<br />
— Venerdì Santo: Prima, Seconda, Terza, Quarta,<br />
Quinta Superiore:<br />
Mattino ore 9.45 - Pomeriggio ore 15.<br />
4 —<br />
•<br />
ì-<br />
NELLE CASE DI ESERCIZI fuori Padova<br />
Bassano del Grappa, Villa S. Giuseppe, tei. 22143<br />
(Vicenza) : dal 29 <strong>Marzo</strong> al 1° Aprile, Corso per universitari,<br />
predicato dal Rev. P. Paride De Luca.<br />
— Dal 2 al 5 Aprile : Corso di Esercizi Spirituali<br />
per Professionisti, predicato dal Rev. P Giuseppe<br />
Mellinato S. J.<br />
Villa Sacro Cuore, 20050 Triuggio (Milano), tei.<br />
30101 (0362) : Corso per universitari e professionisti<br />
dal 1° al 4 Aprile.<br />
Villa Mater Dei, 21100 Varese, tei. (0332) 38530:<br />
Ritiro il Venerdì di Passione, 28 <strong>Marzo</strong>, ed il Venerdì<br />
Santo, 4 Aprile.<br />
FUNZIONI DELLA SETTIMANA SANTA<br />
NELLA CHIESA DELL'ANTONIANUM<br />
Giovedì Santo:<br />
ore 18: Messa Solenne Vespertina «in Coena Domini»<br />
nella Chiesa <strong>dell'Antonianum</strong>.<br />
Processione e trasporto del SS. Sacramento<br />
per la Adorazione nella Cappella della<br />
Scuola di Religione.<br />
Venerdì Santo:<br />
ore 18: Solenne Azione Liturgica.<br />
Adorazione della S. Croce - Comunione anche<br />
dei fedeli.<br />
Sabato Santo:<br />
ore 23 : Benedizione del Fuoco e del Cero Pasquale<br />
- Canto dell'«<strong>Ex</strong>ultet» - Litanie dei Santi<br />
- Rinnovo delle Promesse Battesimali -<br />
S. Messa Solenne.
Il S. Padre ha regalato a Barman copia della Bibbia di Borsa d'Este, di cui l'originale è conservato in Vaticano.<br />
Grandezza della Scienza<br />
Povertà della morale<br />
La scienza sperimentale ha raggiunto oggi altezze<br />
tali da strabiliare tutto il mondo.<br />
Il raggiungimento della luna operato dagli aviatori<br />
Borman, Lowel e Anders con l'astronave Apollo<br />
è un fatto così impressionante da costituire ad-<br />
* dirittura - come molti hanno scritto - l'inizio di un<br />
nuovo evo.<br />
Evo astrale si potrebbe chiamare per la vittoria<br />
sulle immense distanze che ci separano dagli astri.<br />
Noi non sappiamo ancora che conseguenza porterà<br />
l'abitazione sulla Luna, se verrà effettuata ; come<br />
potranno essere sfruttate dall' uomo le sue mito<br />
stenosi sostanze ; se potrà essere davvero uno scalo<br />
efficace per elevarsi fino ad astri abitabili come la<br />
Terra.<br />
Abbiamo però toccato con mano la sapienza infinita<br />
di Dio nella creazione del mondo sidereo. Come<br />
anche esso possa essere una sede di una umanità<br />
capace di dare a Lui onore e gloria.<br />
COME E' GIUNTA LA SCIENZA<br />
AD ELEVARSI ALLE PRESENTI ALTEZZE ?<br />
Con uno studio accuratissimo delle leggi date da<br />
Dio all'Universo onde conoscerle con matematica esattezza;<br />
con una cura infinita di adeguare a tutte<br />
queste leggi gli strumenti necessari all'ascesa.<br />
— 5
Sono oltre due milioni i pezzi che compongono<br />
l'astronave, intonati a tutte le condizioni atmosferiche<br />
che la nave avrebbe attraversato. Ed è meraviglioso<br />
che esse abbiano potuto funzionare senza<br />
interruzione.<br />
Borman parlando con il Papa ha fatto accenno<br />
alla meravigliosa costanza dei termometri e la riferiva<br />
ad un particolare tratto della Divina Provvidenza<br />
: qualunque arresto avrebbe potuto essere fatale!<br />
PERCHE' INVECE LA MORALITÀ'<br />
VA SEMPRE PIÙ' DECLINANDO ?<br />
Perché, purtroppo, invece di studiare le leggi di<br />
Dio e conformarsi ad esse non si è mai cercato altro<br />
che di scalzarle e demolirle.<br />
Dio ha scritto nel cuore dell'uomo una legge di<br />
natura che poi ha promulgato col Decalogo di Mosè.<br />
«Adorerai il Signore Dio tuo e a Lui solo servirai»<br />
dice il primo comandamento. Ma l'uomo invece<br />
è caduto ben presto nella idolatria, adorando le<br />
pietre, le belve, i tiranni.<br />
Anche oggi quanti non credono più nella creazione<br />
da parte di Dio che è dalla scienza ignorata<br />
perché non è sperimentabile sensibilmente ! Tutte<br />
le creature sarebbero frutto di magiche emanazioni<br />
della materia. Einstein, dopo aver passato tutta la<br />
sua vita per ricercare nell'universo una causa intrinseca<br />
del suo essere, nei suoi ultimi anni era giunto<br />
alla conclusione che solo una causa estrinseca - Intelligenza<br />
e Potenza infinita - poteva spiegarlo. Oggi<br />
invece fa testo la ridicola concezione freudiana del<br />
mostro primitivo capo dell'umanità che si sarebbe<br />
riservato l'uso di tutte le donne. Sarebbe poi stato<br />
ucciso per questo dai figli che concependo più tardi<br />
un rimorso di tale delitto, lo avrebbero trasmesso<br />
per ereditarietà all'umanità intera. Di qui l'origine<br />
della nostra coscienza e delle sue contestazioni tra<br />
il bene e il male.<br />
Naturalmente quando si trascura Dio, si finisce<br />
per sostituirlo con l'orco dei bambini.<br />
Dio aveva comandato «onora il padre e la madre<br />
e rispetta l'autorità», ma oggi trionfa la contestazione<br />
che è di tutti e contro tutti.<br />
Dio aveva detto all'inizio, appena benedetto il<br />
primo matrimonio dell'umanità: «L'uomo non separi<br />
ciò che Dio ha congiunto». Oggi invece anche<br />
nei popoli cristiani, che pure conoscono la posizione<br />
contraria di Gesù, il divorzio dilaga in una maniera<br />
spaventosa.<br />
Dio condanna la sessualità che intacca l'onestà<br />
della donna altrui o addirittura può manomettere<br />
la stessa facoltà generativa ; ma oggi si fa propaganda<br />
sfacciata anche delle forme più brutali di libidine<br />
e si è giunti a domandare in alcuni Paesi di allargare<br />
la legge del divorzio col diritto della poligamia<br />
C 1 ).<br />
Naturalmente la Morale con queste sue aberrazioni<br />
conduce non ai Cieli, ma all'abisso estremo che<br />
Cristo denuncia all'Umanità con le Sue profezie sulla<br />
fine del mondo. La fine del mondo non sarebbe<br />
6 —<br />
mai stata fissata così spaventosa se l'uomo non avesse<br />
ripudiata la fede e fosse stato fedele alla Legge<br />
di Cristo.<br />
L'UMANITÀ' E I DISEGNI MIRABILI DI DIO<br />
Cicerone nel suo « Sogno di Scipione » pensava I<br />
già che l'umanità fosse stata destinata dopo la mor- '<br />
te a salire sempre più in alto per raggiungere sempre<br />
meglio la bellezza infinita di Dio.<br />
Nelle Sacre Scritture abbiamo invece degli accenni<br />
molto più precisi. Vi si parla di un albero della<br />
vita per cui l'uomo non sarebbe morto, ma avreb- ]<br />
be continuato a vivere di questa vita con soli fenomeni<br />
di crisalidazione.<br />
Vi era poi un « albero della scienza » il cui uso<br />
Dio avrebbe permesso più avanti quando l'umanità,<br />
sfruttata la terra e le sue risorse, avrebbe potuto<br />
prendere la via degli altri astri con trasformazioni<br />
anche fisiche adattate a diversi climi ed altri continenti.<br />
S. Marco riferisce una frase di Gesù impressionante:<br />
«Cadranno le stelle del Ciclo» (Me., 13, 25).<br />
Quali astri cadranno? Perché non pensare che cadranno<br />
gli astri che l'uomo, se non avesse peccato,<br />
sarebbe andato ad abitare? Venuto meno l'uomo e<br />
la sua missione, non avrebbero più ragione di sussistere.<br />
Caduto l'uomo nell'abisso del peccato egli potrà<br />
con l'umiltà e la penitenza rendersi degno di una<br />
risurrezione gloriosa dopo morte ; ma che avverrà di<br />
quelli che rigettano il Cristo in questa vita e diventano<br />
schiavi, di quegli orribili demoni che in continua<br />
ribellione a Dio vorrebbero distruggere i Suoi<br />
disegni di elevazione eterna dell'Umanità ?<br />
C.C.<br />
PREGHIERA DI BORMAN DAL CIELO LUNARE<br />
« Sia la luce, e la luce fu. E Dio vide che la luce<br />
era buona e separò la luce dalle tenebre... » (Genesi<br />
1, 3-5).<br />
« I cicli narrano la gloria di Dio e il firmamento<br />
proclama l'opera delle Sue mani. Il giorno ne<br />
trasmette la parola all'altro giorno, la notte la fa<br />
sapere all'altra notte». (Salmo di David, 18, 1).<br />
(') Togliamo dal giornale «II Cittadino» di Monza la seguente<br />
notizia (31 ottobre 1968):<br />
In Danimarca comunisti e socialisti hanno proposto una<br />
legge per autorizzare la poligamia: alle naturali obiezioni<br />
che la proposta ha suscitato hanno risposto che dopo il divorzio<br />
sono cresciute non solo le nuove famiglie legali ma<br />
anche le relazioni extra coniugali : la poligamia regolarizzerebbe<br />
dopo tutto un costume già esistente.<br />
Ciò che è legalizzato è pulito: se non lo era prima davanti<br />
alla coscienza e all'opinione pubblica, ora diventa pulito.<br />
Ciò suppone che la legge abbia lo scopo di far licito ciò che<br />
è libito : ma lo scopo della legge non è questo. E non è neppure<br />
civile: la civiltà consiste nell'aiutare l'uomo a vincere<br />
le passioni e le tendenze animalesche, non ad assecondarle.
Lettera del M.R.P. Generale<br />
Pietro Arrupe agli <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong><br />
della Compagnia<br />
Cari <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong>,<br />
da molto tempo e da ogni -parte sono sollecitato a rivolgermi con una lettera<br />
agli <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong> dei Collegi e Istituti superiori della Compagnia. Ciò non<br />
poteva non farmi piacere. Ma nello stesso tempo rimanevo incerto per il modo<br />
come avrei dovuto scrivervi, principalmente perché nelle Scuole della Compania,<br />
operanti in quasi tutti i Paesi del mondo libero, vengono educati giovani e<br />
ragazzi di differenti culture, crederne religiose e condizioni sociali. Vi era perciò<br />
da temere che le medesime affermazioni giungessero ad alcuni come valide<br />
e significative, mentre ad altri potevano riuscire di scarsa importanza o addirittura<br />
inopportune.<br />
GLI EX: MOLTISSIMI COMPAGNI DI VIAGGIO<br />
Ho pensato quindi di scrivervi nella forma più personale possibile, così che<br />
ciascuno, per quanto lo consentono le parole, possa sentire che scrivo proprio<br />
per lui individualmente, e perciò nel leggere questa mia lettera, lo faccia come<br />
se fosse personale per lui.<br />
Quasi dappertutto gli <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong> si trovano indifferentemente nei vari raggruppamenti<br />
sociali in cui si distìnguono gli uomini. Si pensi solo alla lingua<br />
materna: l'arabo, il bengalese, il cinese, il danese, l'etiopico... e così di seguito<br />
passando per ogni letera dell'alfabeto.<br />
Differenti sono pure le condizioni sociali, che riflettono la diversità delle<br />
classi propria della condizione umana.<br />
La maggior parte si ispira nella fede religiosa della dottrina di Cristo come<br />
è insegnata dalla Chiesa Cattolica. Ma non pochi appartengono ad altre confessioni<br />
cristiane. Altri sono ebrei, musulmani, buddisti, indù, scintoisti, o professano<br />
altra credenza. Altri non si sentirà più di professare l'insegnamento religioso<br />
ricevuto nell'infanzia, o si accontenta di un umanesimo laico, ovvero insifte<br />
ancora nella fase di ricerca<br />
Non è il caso di dilungarsi in altri particolari per mettere in risalto le grandi<br />
differenze che vi distinguono gli uni dagli altri, e per conseguenza l'impossibilità<br />
di configurare un «tipo» unico di <strong>Ex</strong>-Alunno. Di qui anche le mie perplessità<br />
e difficoltà di fondo, bissandovi, perciò, con animo paterno, non vedo<br />
che ciascuno di voi, nella sua singolarità caratteristica, ma fatto con tutti compagno<br />
di viaggio nel cammino della vita.<br />
IN TUTTI UNA BASE: LA RETTA SCIENZA DELLA VITA<br />
Ciò che vi unisce indistintamente in quanto <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong> della Compagnia è<br />
di essere stati tutti educati nelle nostre Scuole elementari, secondarie o di grado<br />
superiore. Molti me l'hanno esplicitamente attestato con espressioni di gratitudine;<br />
ma spero che tutti, senza eccezione, abbiate trovato nell'educazione ricevuta<br />
la solida base di quella scienza della vita che deve durare fino alla morte.<br />
I vostri educatori, è vero, si ispiravano alla dottrina di Cristo e all'insegnamento<br />
della Chiesa Cattolica, e da essi traevano motivo e sprone per la loro fatica.<br />
Ala erano anche intimamente persuasi di interpretare rettamente le leggi<br />
più profonde e le insopprimibili esigenze della sana natura insegnandovi a considerare<br />
la vita come ricerca di tutto ciò che è vero e buono e bello. Essi erano<br />
bensì consapevoli che questo per loro e per quanti ne condividevano la fede si<br />
identificava col Dio nel quale credevano. Ma erano pur certi che solo nella libertà<br />
responsabile l'uomo può continuare in siffatta ricerca nel corso della vita,<br />
e da questo sovrano motivo attingevano la forza di rispettare le convinzioni e<br />
gli ideali dei singoli.<br />
Voi d'altra parte, scegliendo le scuole della Compagnia, altro non vi aspettavate.<br />
La vostra aspirazione era di ricevere una solida istruzione ed una retta<br />
8 —<br />
Incontri<br />
degli £x <strong>Alunni</strong><br />
INCONTRO DI ROMA (3-9 Gennaio)<br />
TRA ASSISTENTI, RETTORI<br />
E DIRIGENTI EX ALUNNI<br />
Un incontro interessante, presenti<br />
gran parte degli Assistenti delle Associazioni<br />
<strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong> d'Italia, parecchi<br />
Rettori e Dirigenti responsabili : il Presidente<br />
Sapio, il Segretario Generale<br />
della Confederazione Sala e molti altri.<br />
Da sottolineare che, per un'intera giornata<br />
del Convegno, presiedette le discussioni<br />
il Rev. Padre Arrupe, Generale<br />
della Compagnia.<br />
Sono stati messi in luce i rapporti tra<br />
«movimento ex» e Associazioni: il movimento<br />
promosso dalle Associazioni e<br />
dalla Federazione ha lo scopo di tenere<br />
vicini tutti coloro che frequentarono le<br />
scuole dei Gesuiti. Sul nostro piano nazionale<br />
(realizzato anche altrove) lo scopo<br />
è raggiunto essenzialmente con la<br />
AGENDA; in proposito, pare che specificando<br />
per categoria professionale gli<br />
elencati, si avrebbe il vantaggio di offrire<br />
un orientamento pratico a chi abbisogni<br />
di competenze professionali, nei<br />
diversi settori.<br />
Le Associazioni locali, affiancate dalla<br />
Federazione nazionale, propongono agli<br />
aderenti iniziative che continuano la<br />
formazione personale, sia sul piano religioso<br />
che su quello culturale e profes<br />
sionale (convegni di categoria) e promuovono<br />
la presenza responsabile degli<br />
<strong>Ex</strong> nelle opere dell'Istituto al quale appartennero.<br />
E' evidente che se il primo<br />
compito è affidato alle intuizioni e alla<br />
dedizione degli Assistenti, gli <strong>Ex</strong> con la<br />
loro presenza vicino all'opera dei Padri,<br />
costituiscono una mediazione di concretezza<br />
e di realismo per la intelligenza<br />
dei problemi, per la impostazione dei<br />
metodi.<br />
Al limite - qualcuno ha affermato - i<br />
Padri dovrebbero avere come "direttore<br />
spirituale" qualche <strong>Ex</strong>, per una maggiore<br />
intelligibilità delle situazioni, per<br />
una più pratica adattabilità dei principi<br />
del Vangelo. Si è aggiunto autorevol-
educazione per la vita. Con ciò dimostravate di avere fiducia nell'opera dei vostri<br />
educatori, gesuiti e non gesuiti, e confermavate pure la vostra disposizione<br />
e il vostro proposito di affrontare la vita in coerenza con gli ideali ai quali venivate<br />
formati.<br />
Orbene, sono questi stessi ideali che i vostri educatori di ieri sperano e<br />
pregano che continuino ad ispirarvi e a guidarvi nelle alterne vicende di un<br />
mondo non privo di insidie e di mali.<br />
MOVIMENTO E INIZIATIVE<br />
Mi consta che in molti Paesi le vostre Associazioni di <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong> sono bene<br />
organizzate e fiorenti di opere, e so che ve ne servite anche per sostenere in diversi<br />
modi la vostra scuola, sia mandandovi i vostri figliuoli, sia fondando borse<br />
di studio e raccogliendo fondi per sostenere le sue attività, sia tutelandone<br />
la libertà e i diritti legittimi, e in tante altre forme degne di encomio. Mi è anche<br />
noto che molti dì voi vi riunite intorno ai vostri educatori in periodici incontri,<br />
per mantenervi in mutuo contatto e per confortarvi vicendevolmente negli<br />
impegni della professione e in quelli più vasti e profondi detta vita.<br />
È questa una prova evidente che siete convinti come l'educazione ricevuta<br />
dalla Compagnia debba continuare a vantaggio dei giovani e come la vostra Scuola<br />
possa esservi utile in tanti modi vecchi e nuovi. La conservazione dei rapporti<br />
con la propria Scuola, coi compagni di classe e specialmente con gli antichi-insegnanti,<br />
che si mantiene coi vostri incontri periodici, non può che portare preziosi<br />
frutti di bene.<br />
Vi è anzi necessaria per compiere l'opera educativa iniziata nella Scuola per<br />
quanto riguarda il suo naturale sviluppo e le varie applicazioni che vengono via<br />
via richieste dalle nuove realtà in cui vi trovate immersi e delle quali dovete essere<br />
i protagonisti responsabili, sia pure in diversa natura.<br />
Dall'insegnamento dei vostri maestri avete imparato quali debbano essere<br />
i rapporti dell'uomo con Dio, ma insieme avete appreso che derivano dalla legge<br />
naturale inscindibili doveri di solidarietà verso tutti gli uomini, i quali, fino<br />
agli ultimi confini della terra, sono divenuti «prossimo» di ciascuno di noi, sia<br />
per la diffusione dei mezzi di comunicazione e la facilità e rapidità dei trasporti<br />
e dei dislocamenti, sia per l'influsso immediato e universale che qualsiasi azione<br />
ria in ogni parte del globo.<br />
L'uomo, vi è stato insegnato, non nasce solo per sé; ha un carattere intrinsecamente<br />
sociale. In forza di una morale integralmente umana e schiettamente<br />
cristiana molto devono dare coloro cui molto è stato elargito. Le cosiddette «opere<br />
di misericordia», nelle quali secondo la tradizione cristiana venivano fin<br />
qui compendiati i doveri sociali dell'uomo, devono ora estendersi fino ai confini<br />
della terra e divenire obblighi anche delle collettività e dei popoli. Il progresso<br />
e lo sviluppo delle nazioni sono condizionati dall'equa distribuzione dei beni:<br />
una loro ordinata partecipazione secondo la misura dei bisogni è sintomo di vita<br />
in tutti i gradi sociali.<br />
URGENZA DI QUALIFICATA PARTECIPAZIONE<br />
Che cosa significa tutto questo per voi <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong> della Compagnia nelle<br />
presenti condizioni di bisogno materiale e spirituale dell'umanità intera? Significa,<br />
a mio avviso, che dovete dare nuova vita alle vostre Associazioni, anzitutto<br />
aprendole anche ad altri problemi che non siano soltanto quelli della vostra Scuola<br />
e dei vostri organismi; interessandole cioè a quei bisogni dell'umanità, sia nei<br />
vostri Paesi, sia negli altri, i quali possono essere soddisfatti solo a condizione<br />
che tutti gli uomini di buona volontà uniscano le loro energie In uno sforzo<br />
comune.<br />
Non destino stupore queste mie parole, né suonino come un appello vano<br />
a un'impresa utopistica. Neppure significhino minore apprezzamento di quanto<br />
già fate in favore della vostra scuola. Tutto ciò è degno di somma lode e deve<br />
continuare, anzi intensificarsi dove è possibile.<br />
Comprendo bene come ciascuno di voi preso singolarmente debba sentirsi<br />
scoraggiato, constatando la propria impotenza di fronte a cosi grandi e impellenti<br />
problemi del mondo. Ma uniti fra voi e rollaborando con altre forze sane<br />
già all'opera potete portare un contributo non spregevole. Soprattutto se vi sarà<br />
dato di fomentare questo spirito, partecipando ad altre organizzazioni politiche,<br />
sociali, economiche, culturali, religiose, grande sarà il vostro apporto alla costruzione<br />
di un mondo migliore.<br />
mente che l'opera educativa oggi non si<br />
realizza senza l'integrazione offerta dai<br />
Genitori ; quindi la necessità di strutturare<br />
consultazioni di "padri di famiglia"<br />
e di educatóri. In molti Istituti,<br />
inoltre, è già in atto, per tutti gli altri<br />
sarebbe sommamente desiderabile l'assunzione,<br />
da parte degli <strong>Ex</strong>, delle mansioni<br />
amministrative.<br />
Queste proposte suppongono un graduale<br />
tirocinio nella vita delle Associazioni;<br />
in Italia parecchie sono ancora<br />
agli inizi. Padre Casella che delineò la<br />
esperimentale fatica di chi comincia da<br />
zero e procede con perseveranza incrollabile,<br />
propose ai presenti, Dirigenti e<br />
Assistenti, il programma lungimirante<br />
di qualche Ente o Società per azioni<br />
tra gli <strong>Ex</strong>, anche su piano federativo, se<br />
si vuole arrivare, con una concreta base<br />
economica, a realizzare qualche benemerita<br />
opera sociale.<br />
INCONTRI A ROMA<br />
P. Alberto De Marco, Assistente della<br />
Federazione Italiana degli <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong><br />
della Compagnia di Gesù, si augura<br />
di interpretare un diffuso desiderio degli<br />
<strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong> dei Collegi di altre città<br />
residenti a Roma, invitandoli a un comune<br />
incontro per il GIOVEDÌ' SAN-<br />
TO, 3 APRILE.<br />
L'incontro avrà un doppio carattere,<br />
religioso e amichevole, nel senso che vi<br />
sarà la funzione della Comunione Pasquale,<br />
preceduta da una o due conferenze<br />
di preparazione tenute da Padre<br />
Messori, e successivamente una agape<br />
fraterna, dove i partecipanti avranno<br />
la possibilità di consolidare antichi rapporti<br />
o di conoscersi sia tra <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong>,<br />
del proprio e di differenti Collegi, sia<br />
con i Padri della Compagnia che negli<br />
stessi Collegi hanno lavorato.<br />
Egli ha in progetto anche una seconda<br />
riunione di <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong> non romani<br />
in occasione della « Giornata dell' <strong>Ex</strong><br />
Alunno », che, come tutti sanno, è stata<br />
fissata dal Secondo Congresso della<br />
Unione Mondiale, il 31 Maggio - festa<br />
di Maria Regina. Questa riunione dovrebbe<br />
avvenire insieme con gli <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong><br />
delle due Associazioni romane del<br />
Massimo e di Mondragone, nel modo<br />
che stabiliranno i loro Dirigenti.<br />
A questo proposito egli raccomanda<br />
ai Padri Assistenti di fare in modo che<br />
la « Giornata dell' <strong>Ex</strong> Alunno » venga<br />
celebrata con manifestazioni atte a richiamare<br />
sul nostro Movimento e sulle<br />
sue finalità l'attenzione e l'interesse<br />
degli <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong>, specialmente dei<br />
giovani e dei meno vicini alla Associazione<br />
e, dove sono i nostri Collegi,<br />
ad interessare ed attirare alla Associazione<br />
gli alunni specialmnte delle .ultime<br />
classi. Forse converrà spostare la<br />
celebrazione al giorno precedente, dati<br />
i due giorni festivi dopo il 31 maggio,<br />
che quest'anno capita di sabato.<br />
— 9
Un notevole giovamento vi potrà venire dalle vostre Associazioni, mediante<br />
le quali più stretti possono diventare i vincoli di solidarietà e gli sforzi dei<br />
singoli possono essere avvalorati dalla simpatia e collaborazione degli altri.<br />
FUNZIONE LOCALE ED ECUMENICA DELL'ASSOCIAZIONE<br />
Le vostre Associazioni devono inoltre aiutarvi a mantenere in più stretti<br />
rapporti gli <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong> delle singole Scuole tra loro e con quelli delle altre Scuole<br />
della Compagnia, dello stesso e di altri Paesi, creando oppure dando nuovo<br />
vigore alle Federazioni Nazionali e partecipando attivamente al programma dell'Unione<br />
Mondiale degli <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong>, il cui scopo principale è, secondo gli Statuti,<br />
«dì unire in uno sforzo comune le energie spirituali e culturali degli <strong>Ex</strong>-<br />
<strong>Alunni</strong> della Compagnia di Gesù, associati nelle loro organizzazioni locali, nazionali,<br />
soprannazionali».<br />
Né dovete dimenticare il movimento confederativo con altre organizzazioni<br />
di <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong>, che hanno i medesimi ideali o aspirano a obiettivi affini.<br />
Non spetta a me suggerire i modi concreti in cui attuare questi diversi gradi<br />
di cooperazione. La vostra intelligenza, la vostra esperienza, l'impulso apostolico<br />
che vi anima sono sicuro che vi faranno progredire oltre ogni speranza nel<br />
rinvigorire le strutture pur già consolidate delle vostre Associazioni e stringere<br />
sempre più i vincoli e rapporti tra gli <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong> nelle loro organizzazioni nazionali<br />
e internazionali.<br />
Come Superiore Generale della Compagnia di Gesù sono più che convinto<br />
dell'insufficienza e manchevolezze delle nostre forze. Ma nello stesso tempo mi<br />
sento fortemente a disagio quando non mi è possibile accogliere le richieste di<br />
aiuto che da ogni parte del mondo mi giungono, personalmente o attraverso altri<br />
Padri: per esempio, di aprire una scuola, o di offrire la nostra assistenza a<br />
un programma di sviluppo di risorse umane o ad iniziative in favore dell'ecumenismo.<br />
LA COLLABORAZIONE DEGLI EX<br />
E' NECESSARIA ALLA COMPAGNIA<br />
Forse mai come oggi furono così numerose le possibilità di lavoro che si<br />
ofr-ono a noi Gesuiti. Né so se in altri tempi i gesuiti sarebbero stati capaci, da<br />
soli o con l'aiuto di altri sacerdoti e religiosi, portare avanti le molte e varie<br />
opere oggi affidate alla Compagnia. È certo però che. salvo rare eccezioni, al<br />
presente ciò non è possibile né è desiderabile. In tanta moltitudine e varietà di<br />
opere la vostra collaborazione di <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong> ci è necessaria, perché il nostro lavoro<br />
sia veramente efficace per il bene del mondo.<br />
Infine desidero rivolgere una parola in particolare agli <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong> cattolici,<br />
ai quali è potuto sembrare che il mio invito atta cooperazione per il bene del<br />
prossimo non tenga conto sufficiente delle istanze della loro fede religiosa. Vorrei<br />
ripetere le parole dell'apostolo Paolo al discepolo Timoteo: «persegui la giustizia,<br />
la fede, la carità, la pace, in unione con tutti quelli che invocano con puro<br />
cuore il nome del Signore» (Tim. 2, 22). Mantenete viva la vostra fede religiosa,<br />
fate che diventi operosa nell'amore, un ardente amore per Cristo e per<br />
il mondo. Sarà questa fede che vi renderà tanto più volonterosi a lavorare per<br />
il trionfo detta giustizia, della carità e della pace tra gli uomini, insieme con<br />
tutti quelli che credono come voi nel Vangelo o soltanto credono in Dio con<br />
sincerità di cuore, ad essere presenti in ogni iniziativa destinata ad aiutare gli<br />
uomini a ritrovare Dio netta verità e a partecipare alla vita che Cristo ha portato<br />
sulla terra. Non dimenticate che la Chiesa Cattolica, specialmente dopo il<br />
Concilio, vi vuole suoi collaboratori. Una fede operante nell'amore vi porterà<br />
ad offrire voi stessi con generosità nel grande campo della Chiesa per gli stessi<br />
fini della gloria di Dio e nella salvezza delle anime per cui fu fondata e opera<br />
la Compagnia.<br />
Poiché questa mia lettera parte la vigilia di Natale e vi giungerà nell'anno<br />
che sta per cominciare, auguro ad ognuno di voi e alle vostre famiglie giorni<br />
pieni di serenità e di letizia, frutto di una purezza di cuore vi invoco nella preghiera<br />
con sentimenti di Padre.<br />
Pietro Arrupe, S. J.<br />
Preposito Generale d. C. d. G.<br />
Roma, 24 dicembre 1968<br />
10 —<br />
DELEGATI PREPOSTI AI SETTORI<br />
DI ATTIVITÀ' DESIGNATI DAL<br />
CONSIGLIO DIRETTIVO<br />
PER L'ASSOCIAZIONE DI PADOVA<br />
1 ) Rapporti con la Compagnia di Gesù<br />
Avv. Giorgio Malipiero<br />
Via Altinate 16 - 35100 Padova<br />
tei. 20763<br />
2) Attività Normativa-Culturale<br />
Prof. Vittorio Zaccaria<br />
Via S. Pio X 45 - 35100 Padova<br />
tei. 33796<br />
3) Problemi Universitari<br />
Dr. Francesco Macry<br />
Via De Medici 4 - 35100 Padova<br />
tei. 25867<br />
4) Attività dei Giovani<br />
Dr. Prof. Nino Carenza<br />
Via Luca Belludi 2 - 35100 Padova<br />
tei. 25550<br />
5) Mutuo Aiuto<br />
Dr. Annibale Pugina<br />
Via A. Cerato, I/bis - 35100 Padova<br />
tei. 44048<br />
6) Censimento e Agenda<br />
Mazzo Nob. Cav. Silvio<br />
Via Porciglia 18 - 35100 Padova<br />
tei. 35545<br />
7) Informazioni<br />
Monnet Rag. Cav. Augusto<br />
Via XX Settembre 27 - 35100 Padova<br />
tei. 28859<br />
8) Sport<br />
Zannini Dr. Ing. Franco<br />
Via J. Stellini 6 - 35100 Padova<br />
tei. 34512<br />
9) Turismo e Attività ricreative<br />
Cazzola Dr. Ing. Luciano<br />
Via A. Cavvalletto 23 - 35100 Padova<br />
tei. 31720<br />
10) Studio di Problemi organizzativi<br />
Smania Dr. Ing, Amedeo<br />
Via Vesovado 23 - 35100 Padova<br />
tei. 39705<br />
I NOSTRI INCONTRI CON GLI<br />
EX ALUNNI DELL'ANTONIANUM<br />
FUORI PADOVA<br />
Purtroppo in questo periodo invernale<br />
non è stato 1 possibile radunarci secondo<br />
il desiderio di molti.<br />
A Milano ci sarà un raduno di preparazione<br />
pasquale la Domenica delle<br />
Palme al Collegio Leone XIII. - Santa<br />
Messa e Meditazione ore 9.30.<br />
Dopo Pasqua penseremo agli incontri<br />
nelle altre Città.
Spunti Antiateistki t<br />
La Chiesa contestata „<br />
Secondo il presente articolo della Civiltà Cattolica<br />
Tanto nei regimi democratici dell'Occidente<br />
quanto in quelli totalitari dell'Est,<br />
la contestazione è stata così forte<br />
e radicale nel 1968 da caratterizzarlo<br />
come l'«anno della contestazione globale».<br />
Nel mondo occidentale il processo<br />
contestativo ha investito tutti i settori<br />
e gli aspetti della società, ma, in particolare,<br />
ha preso di mira l'autoritarismo<br />
in tutte le sue manifestazioni e l'assetto<br />
neo-capitalistico e impcrialistico della<br />
società moderna, ritenendo che autoritarismo<br />
e neo - capitalismo imperialista<br />
fossero i due pilastri, le due strutture<br />
portanti del «sistema», che è l'oggetto<br />
ultimo della contestazione.<br />
Anche la Chiesa è stata investita dall'ondata<br />
contestatrice : questa non è sopraggiunta<br />
dall'esterno, ma è sorta dall'interno<br />
di essa. A contestare la Chiesa<br />
sono taluni dei suoi stessi figli migliori<br />
e più impegnati. Talvolta, tra i più accesi<br />
contestatori troviamo dei giovani<br />
preti, pieni di entusiasmo e di buona<br />
volontà. In realtà, un tempo la Chiesa<br />
era contestata soprattutto dal di fuori;<br />
oggi lo è anche dal di dentro. Questo<br />
fatto sconcerta e scandalizza non pochi,<br />
i quali, però, farebbero bene a riflettere<br />
che la contestazione interna non è<br />
mai mancata nella Chiesa, ed in forme<br />
ben più radicali di quella di oggi, giacché<br />
assai spesso è sfociata nell'eresia e<br />
nella rottura dell'unità della Chiesa: si<br />
pensi ai Fraticelli ed agli Spirituali, ai<br />
Valdesi, a Wiclef ed a Huss, a Luterò<br />
ed a Calvino, ai giansenisti ed ai modernisti.<br />
CHE COSA SI CONTESTA OGGI<br />
ALLA CHIESA?<br />
Quattro cose, soprattutto: il suo carattere<br />
«autoritario» ; il suo «istituzionalismo»;<br />
il legame che essa avrebbe<br />
con la società capitalistica ed il suo inserimento<br />
nelle strutture capitalistiche<br />
della società moderna ; infine, il suo<br />
«costantinianesimo».<br />
Cerchiamo di chiarire brevemente ognuno<br />
di questi punti.<br />
Il carattere «autoritario» della Chiesa<br />
apparirebbe evidente dal fatto che<br />
12 —<br />
nella Chiesa di oggi il «popolo di Dio»<br />
conterebbe poco 1 o nulla : non parteciperebbe,<br />
infatti, ali' elaborazione delle<br />
decisioni che lo riguardano; d'altra parte,<br />
non si terrebbe conto di quello che<br />
esso pensa né si farebbe attenzione ai<br />
suoi carismi. Insomma, la Chiesa sarebbe<br />
ancora troppo «clericale», perché<br />
tutto il potere è nelle mani della gerarchla,<br />
essa stessa eletta dall'alto, senza<br />
che il «popolo di Dio» possa intervenire<br />
nella scelta dei suoi Pastori.<br />
L' «istituzionalismo» si manifesterebbe<br />
nel prevalere della Chiesta-istituzione<br />
sulla Chiesa-mistero, della Chiesa<br />
della legge sulla Chiesa dei carismi,<br />
della Chiesa-gerarchia sulla Chiesa-popolo<br />
di Dio; insomma nel prevalere<br />
dell'«istituzione» in ciò che essa ha di<br />
fisso, di statico^, di legalistico, di sclerotizzato,<br />
sull'« avvenimento », che è<br />
presenza continuamente rinnovantesi<br />
della grazia degli inizi, quando la Chiesa<br />
era libera da strutture soffocanti, aperta<br />
al nuovo.<br />
Si contesta, in terzo luogo, alla Chiesa<br />
di oggi di essere legata e gravemente<br />
compromessa col capitalismo, al quale<br />
fornirebbe una sorta di copertura<br />
morale, divenendo in tal modo una delle<br />
strutture portanti del .sistema capitalistico<br />
e complice dello sfruttamento<br />
che il capitalismo oggi compie a danno<br />
dei poveri, particolarmente del Terzo<br />
mondo. Ora, dicono i contestatori, finché<br />
la Chiesa non si dissocia dal capitalismo,<br />
e non proclama la sua radicale<br />
estraneità ed opposizione nei suoi riguardi,<br />
finché non fa una scelta precisa<br />
a favore dei poveri, non può essere<br />
la Chiesa di Cristo, cioè la «Chiesa dei<br />
poveri».<br />
Infine, si contesta alla Chiesa il suo<br />
«costantinianesimo», cioè il fatto che<br />
essa sarebbe legata e compromessa col<br />
potere civile, anche quando questo si esercita<br />
in forme dittatoriali o non rispettose<br />
della libertà e della coscienza;<br />
essa farebbe una politica di «potenza»;<br />
sia comportandosi come una «potenza»<br />
tra le altre potenze mondane, sia eser-<br />
citando forme di neo-temporalismo, sia I<br />
creando strutture cristiane, potenti e<br />
grandiose, capaci di competere con le<br />
strutture laiche e di espandere l'influsso<br />
della Chiesa sugli uomini.<br />
La conclusione che da queste critiche<br />
rivolte alla Chiesa i contestatori traggono<br />
è la seguente : «Vi è contraddizione<br />
tra l'essere reale della Chiesa, il Cristo<br />
vivente in essa, e le apparenze dj<br />
questa Chiesa, nella quale nessuno può<br />
riconoscere — benché lo sia — il Corpo<br />
del Signore» (Lettera di 744 preti e laici<br />
francesi a Paolo VI, 30 nov. 1968).<br />
Cioè, la Chiesa di oggi non è signum levatum<br />
inter nationes — vessillo 1 di Dio<br />
innalzato tra i popoli — per chiamarli<br />
alla salvezza, il segno della presenza di<br />
Cristo tra gli uomini, anzi la prova della<br />
sua divinità.<br />
Non è nostra intenzione, qui, riprendere<br />
ognuna di queste contestazioni per<br />
farne la critica, mostrando quello che<br />
in esse è da respingere e quello che è<br />
accettabile. Questo lavoro, tanto necessario,<br />
non mancheremo di farlo in seguito.<br />
Per ora, vogliamo limitarci a dare<br />
una valutazione globale del fenomeno,<br />
così ampio e radicale, della contestazione<br />
nella Chiesa.<br />
COM'E' NATA LA CONTESTAZIONE<br />
Prima, però, di tentarne una valutazione,<br />
è necessario' sforzarsi di indagare<br />
i 'motivi che l'hanno fatto 1 nascere.<br />
Alcuni vedono in certi gesti di Papa<br />
Giovanni e soprattutto nel Concilio la<br />
radice dell'attuale contestazione ecclesiale:<br />
il Concilio avrebbe scoperchiato<br />
il vaso di Pandora, contenente i serpi<br />
della contestazione, tenuto fino allora<br />
sigillato con mano di ferro, e i padri k<br />
conciliari con la loro spregiudicatezza<br />
nel parlare e nel criticare il passato, sarebbero<br />
stati gli apprendisti-stregoni,<br />
che evocano spiriti e forze di distruzione<br />
senza essere capaci di dominarli e<br />
di imbrigliarli. Dobbiamo dire con franchezza<br />
che questo non è vero. Certamente,<br />
il Concilio ha contribuito a crea-
e nella Chiesa un clima di maggiore libertà<br />
e un senso più vivo di corresponsabilità<br />
di tutto il popolo di Dio ; ha suscitato<br />
una problematica ed ha immesso<br />
nel corpo della Chiesa un nuovo spirito,<br />
la cui penetrazione non può non<br />
incontrare resistenze e originare contrasti<br />
dolorosi tra il vecchio e il nuovo. Cosicché,<br />
è giusto dire che taluni motivi<br />
della contestazione attuale hanno la loro<br />
origine nel Concilio. Ma «taluni» —<br />
si badi — non tutti, e neppure i più essenziali.<br />
Quando taluni contestatori di<br />
oggi mettono in causa le verità più fondamentali<br />
della fede, quando mostrano<br />
di tener poco o nessun conto del magistero<br />
della Chiesa, quando sognano una<br />
Chiesa de-istituzionalizzata, carismatica,<br />
quando negano la necessità e la validità<br />
delle istituzioni e delle strutture<br />
cristiane, quando puntano su una Chiesa<br />
talmente fusa col mondo da non potersi<br />
più distinguere da esso, quando riducono<br />
la missione della Chiesa alla lotta<br />
sociale a favore dei poveri e degli<br />
oppressi, non solo si pongono fuori del<br />
Concilio, ma addirittura contro la lettera<br />
e lo spirito del Concilio. Inutilmente,<br />
perciò, essi si appellano al Concilio<br />
per giustificare le loro contestazioni.<br />
Ciò è tanto vero che alcuni contestatori,<br />
ritenendo che il Concilio Vaticano<br />
II sia già superato, auspicano il<br />
Concilio Vaticano III !<br />
« l'assimilazione della vita cristiana al costume<br />
profano e mondano, l'orientamento, così<br />
detto orizzontale, della religione rivolta non<br />
più al primo e sommo amore e culto di Dio,<br />
ma all'amore e al culto dell'uomo, la sociologia<br />
come criterio principale e determinante del<br />
pensiero teologico e dell'azione pastorale, la<br />
promozione d'una presunta ed inconcepibile<br />
"repubblica conciliare"». È da notare, ha continuato<br />
il Papa, che l'interesse per il rinnovamento<br />
è stato da molti rivolto alla trasformazione<br />
esteriore e impersonale dell'edificio ecclesiastico,<br />
e all'acccttazione delle forme e dello<br />
spirito della Riforma protestante, piuttosto<br />
che a quel rinnovamento primo e principale<br />
che il Concilio voleva, quello morale, quello<br />
personale, quello interiore; quello cioè che deve<br />
ringiovanire la Chiesa nella coscienza del<br />
suo mistero, nella sua adesione a Cristo, della<br />
sua animazione per virtù dello Spirito Santo,<br />
della sua compagine fraterna e gerarchica,<br />
della sua missione nel mondo, della sua ultraterrena<br />
finalità che la rende pellegrina, povera<br />
e buona nel suo passaggio nel corso del<br />
tempo» (Oss. Rom. 16 gennaio 1969).<br />
CLIMA CULTURALE<br />
TRAUMATIZATO<br />
In realtà, l'attuale ondata contestataria<br />
ha la sua origine nel clima culturale<br />
in cui l'uomo di oggi è costretto a<br />
vìvere. E' un clima traumatizzante : infatti,<br />
la nostra generazione che è già<br />
sotto l'influsso della vertiginosa accelerazione<br />
impressa alla storia dal progresso<br />
scientifico-tecnico ed è scossa e<br />
frastornata dall'enorme quantità di in-<br />
formazioni che riversano su di essa ogni<br />
giorno la stampa, la radio e la televisione,<br />
subisce i traumi della guerra<br />
— Vietnam, Nigeria - Biafra, Medio<br />
Oriente —, delle guerriglie e del terrorismo;<br />
i traumi della dittatura e del<br />
soffocamento della libertà in tutte le<br />
forme : quelle dell'imperialismo politico,<br />
quelle dell' imperialismo del denaro,<br />
quelle dell'autoritarismo in tutte le<br />
molteplici sue espressioni; subisce il<br />
trauma della povertà e della fame di<br />
due miliardi di uomini; vive nell'angoscia<br />
della distruzione atomica. Insomma,<br />
si sente minacciata e schiacciata<br />
da forze impalpabili e misteriose : di<br />
qui, la contestazione che investe tutto<br />
il « sistema », allo scopo di abbatterlo<br />
e crearne uno nuovo, da cui siano espulse<br />
per sempre la guerra, l'oppressione,<br />
lo sfruttamento. Il trauma spirituale<br />
che scuote l'uomo di oggi ha colpito<br />
anche i cristiani, soprattutto i più<br />
giovani : di qui, l'ansia di vedere scomparire<br />
nella Chiesa ogni ombra di autoritarismo<br />
e di coazione spirituale, di<br />
vedere la Chiesa lottare a fianco dei poveri<br />
e degli oppressi e rompere ogni legame<br />
con le potenze del danaro, di vederla<br />
lavorare con tutto l'impegno alla<br />
edificazione di un mondo, in cui finalmente<br />
regnino la pace, la libertà e la<br />
prosperità per tutti. Ansia, che diviene<br />
impazienza e che poi si muta in contestazione<br />
«globale» della Chiesa, perché<br />
questa è restia a muoversi nel senso<br />
della storia, perché non ha il coraggio<br />
di lasciarsi dietro le spalle il suo passato,<br />
perché è cieca e sorda ai segni<br />
dei tempi...<br />
Di fronte a queste critiche che non<br />
tengono conto dell'efficace presenza della<br />
Chiesa nel mondo di oggi, alcuni avrebbero<br />
voluto che il Papa fosse intervenuto<br />
con gesti più energici e, all'occorrenza,<br />
drastici. Paolo VI non ha mancato<br />
di rispondere alle contestazioni,<br />
chiarendo le posizioni della Chiesa su<br />
tutti i problemi discussi, con bontà e<br />
pazienza; ma non ha voluto prendere<br />
misure drastiche. Il motivo l'ha spiegato<br />
egli stesso, parlando il 7 dicembre<br />
ai professori ed agli alunni del Seminario<br />
Lombardo di Roma :<br />
« Tanti si aspettano dal Papa gesti clamorosi,<br />
interventi energici e decisivi. Il Papa non<br />
ritiene di dover seguire altra linea che quella<br />
della confidenza in Gesù Cristo, a cui preme<br />
la sua Chiesa più che non a qualunque<br />
altro. Sarà Lui a sedare la tempesta. Quante<br />
volte ha ripetuto Gesù: Confidile in Deum.<br />
Credile in Deum, et in me credile. Il Papa<br />
sarà il primo ad eseguire questo comando<br />
del Signore e ad abbandonarsi, senza ambascia<br />
o inopportuna ansietà, al gioco misterioso<br />
della invisibile ma certissima assistenza di<br />
Gesù alla sua Chiesa » ( Oss. Rom. 8 dicembre<br />
1968).<br />
LA CONTESTAZIONE<br />
PROVA PER LA CHIESA<br />
Questa fiducia di Paolo VI non si radica<br />
solo nell'assistenza di Gesù alla<br />
sua Chiesa ; si fonda anche sulla convinzione<br />
che la contestazione ecclesiale<br />
va guardata con attenzione e vigilanza,<br />
ma anche con apertura mentale e fiducia.<br />
Essa, infatti, è una prova per la<br />
Chiesa, tanto che questa « si trova in<br />
un'ora d'inquietudine, di autocritica, si<br />
direbbe perfino di demolizione » (ivi),<br />
ma nello stesso tempo esprime aspirazioni<br />
e fermenti positivi che bisogna saper<br />
cogliere. Perciò l'atteggiamento da<br />
assumere di fronte al grave fenomeno<br />
della contestazione ecclesiale è quello<br />
che Paolo VI ha fatto proprio, quando<br />
nell'allocuzione ai cardinali, il 23 dicembre<br />
1968, ha affermato:<br />
« Siamo sempre aperti alla comprensione<br />
sincera di disagi, di aspirazioni, di impazienze,<br />
che possono assumere talvolta toni ed aspetti<br />
quasi di rivolta e di sfida; e siamo desiderosi<br />
di rispondervi nel miglior modo possibile,<br />
ma nello stesso tempo doverosamente<br />
solleciti di salvaguardare il sacro deposito di<br />
verità e di norme di vita che alla Chiesa è<br />
stato affidato dal suo Fondatore e che Noi<br />
dobbiamo conservare essenzialmente indenne,<br />
così come ci è stato tramandato, pur presentandolo<br />
e applicandolo alle necessità del mondo<br />
di oggi » ( Oss. Rom. 23-24 die. 1968 ).<br />
In realtà nell'attuale fenomeno della<br />
contestazione ecclesiale è necessario distinguere<br />
il modo e la forma dalla sostanza.<br />
Il modo in cui la contestazione<br />
si esprime non è, certamente, accettabile<br />
: è duro e violento, e niente affatto<br />
intonato all'umiltà e alla carità cristiana;<br />
è spesso parmigiano ed intollerante,<br />
irrispettoso non solo verso la gerarchla,<br />
ma verso la coscienza di coloro che, avendo<br />
nella Chiesa il ministero di magistero<br />
e di governo, si sentono in dovere<br />
di prendere certe decisioni; manca<br />
il senso storico, cosicché i contestatori<br />
non s'accorgono di contestare cose<br />
già tante volte contestate nel passato e,<br />
dando l'impressione di avere finalmente<br />
trovato l'infallibile ricetta che, dopo<br />
tanti errori, metterà una volta per sempre<br />
la Chiesa sulla via della fedeltà al<br />
Vangelo, finiscono per apparire piuttosto<br />
presuntuosi e faciloni. Dispiace, soprattutto,<br />
lo spirito con cui si contesta<br />
la Chiesa : è lo spirito di chi giudica -<br />
e condanna - la Chiesa, ponendosi al di<br />
sopra e al di fuori di essa, quasi non<br />
ne facesse parte e, anzi, dando talvolta<br />
l'impressione di essere effettivamente<br />
distaccato e lontano da essa. Non è un<br />
mistero per nessuno l'esistenza, ali' interno<br />
della Chiesa «istituzionale», d'una<br />
Chiesa « catacombale », « sotterranea »,<br />
che raccoglie i « dissenzienti », taluni<br />
dei quali — purtroppo — si sentono ormai<br />
spiritualmente fuori della Chiesa<br />
« istituzionale ».<br />
— 13
LA CHIESA GERARCHICA<br />
E' VOLUTA DA CRISTO<br />
Quanto alla sostanza della contestazione,<br />
non potremo mai accettare che<br />
si metta in questione la Chiesa come<br />
istituzione gerarchica, in cui l'autorità<br />
di magistero e di governo, certo, a servizio<br />
del popolo di Dio, è direttamente<br />
concessa da Cristo al Papa ed ai Vescovi,<br />
ai quali, tutto il Popolo di Dio,<br />
pur nella corresponsabilità della vita e<br />
della missione della Chiesa, deve amore<br />
filiale e ubbidienza cordiale e rispettosa<br />
: in questo punto, non è tanto in causa<br />
il principio d'autorità, quanto quello<br />
ben più importante della «comunione»,<br />
poiché «dove è Pietro, là è la Chiesa».<br />
Neppure potremo accettare il cosiddetto<br />
«orizzontalismo», che riduce il<br />
cristianesimo all'amore del prossimo e<br />
la Chiesa esclusivamente a una forza di<br />
rivoluzione e di progresso sociale a favore<br />
dei poveri e degli oppressi : la missione<br />
della Chiesa è e deve restare essenzialmente<br />
religiosa, e la sua azione<br />
deve essere soprattutto volta a introdurre<br />
gli uomini nel Regno di Dio, mediante<br />
l'annunzio del Vangelo e l'effusione<br />
della grazia per mezzo dei segni<br />
sacramentali.<br />
(Civiltà Cattolica - 1 febbraio 1969)<br />
Ci sembra, tuttavia, che l'attuale contestazione<br />
ecclesiale, nonostante le sue<br />
esagerazioni ed i suoi errori — taluni<br />
davvero gravi — contenga anche esigenze<br />
reali, fermenti vitali e intuizioni valide,<br />
che possono contribuire al lavoro<br />
di rinnovamento e di purificazione, che<br />
la Chiesa, come ci insegna la « Lumen<br />
gentium », deve continuamente intraprendere,<br />
poiché, pur essendo «santa»,<br />
per la presenza in essa di Cristo, della<br />
Parola di Dio e dei sacramenti, «comprende<br />
nel suo seno i peccatori», e perciò,<br />
nel suo essere «storico», non corrisponde<br />
mai pienamente alla vocazione<br />
di sposa di Cristo, ma ha sempre bisogno<br />
di purificarsi e di rinnovarsi (cfr.<br />
n. 8).<br />
APPELLO AL CONTINUO<br />
RINNOVAMENTO<br />
L'attuale fenomeno contestatario<br />
può, quindi, essere visto dalla Chiesa<br />
come un appello a quel continuo rinnovamento<br />
a cui la Chiesa è chiamata precisamente<br />
dal suo vivere nella storia e<br />
dal subirne i condizionamenti e gli schemi<br />
di vita e di pensiero, che non sempre<br />
sono conformi al Vangelo; può essere<br />
considerato come un « segno dei<br />
tempi », che va letto con attenzione, u-<br />
Onorificenze ai Congregati<br />
COMMENDA PONTIFICIA<br />
Della Commenda Pontificia di S. Gregorio<br />
Magno, è stato insignito il nostro<br />
benemerito Dr. Ing. Alessio De Besi.<br />
MEDAGLIA D'ORO DELLA C.I.D.A.<br />
ALL'AVV. GIORGIO TONZIG<br />
L'Avv. Giorgio Tonzig, Direttore Gen.<br />
della Cassa di Risparmio di Padova e<br />
Rovigo, è stato insignito della medaglia<br />
d'oro al merito direttivo per l'anno<br />
1967, nel corso di una solenne cerimonia<br />
svoltasi a Roma nell'Auditorium<br />
della Confederaz. Italiana Dirigenti di<br />
Azienda (CIDA). Erano presenti il Presidente<br />
del Senato Fanfani, personalità<br />
del Governo, del mondo parlamentare,<br />
politico, sindacale, della cultura,<br />
dell'economia e del lavoro.<br />
All'Avvocato Tonzig e agli altri premiati,<br />
tutti dirigenti di aziende di vari<br />
settori, s'è rivolto nel suo discorso celebrativo<br />
il presidente della CIDA sen.<br />
Togni, che disse tra l'altro:<br />
14 —<br />
«II significativo riconoscimento è toccato<br />
a un dirigente che indubbiamente<br />
l'ha meritato per competenza, capacità,<br />
dedizione e umanità.<br />
L'avvocato Giorgio Tonzig ha lasciato<br />
un segno netto e preciso, in qualunque<br />
campo egli abbia profuso le sue doti di<br />
uomo intelligente, profondo, versato, di<br />
uomo «tutto d'un pezzo». A lungo consigliere<br />
comunale, poi vice Sindaco sino<br />
all'ultima legislatura, Prefetto dei<br />
Professionisti deH'«Antonianum» ormai<br />
da tanti anni, l'avv. Tonzig — direttore<br />
generale della Cassa di Risparmio<br />
di Padova e Rovigo — continua a costituire<br />
un esempio eccellente di forza<br />
direttiva e di autorevole e allo stesso<br />
tempo umana guida».<br />
MEDAGLIE D'ORO<br />
PER MERITO DEL LAVORO<br />
A VARI CONGREGATI<br />
Sono state consegnate dalla Camera<br />
di Commercio, Domenica 16 febbraio,<br />
miltà e pazienza, in modo che sia per<br />
la Chiesa un'occasione per una spinta<br />
rinnovatrice secondo le linee indicate<br />
dal Concilio Vaticano II. E' necessario,<br />
perciò, che nella attuale contestazione<br />
ecclesiale si sappia pazientemente e coraggiosamente<br />
sceverare quello che c'è<br />
di valido da quello che valido non è,<br />
senza lasciarsi prendere dall'irritazione<br />
o dal dispetto, senza lasciarsi turbare<br />
dalle intemperanze, soprattutto senza<br />
lasciarsi prendere dal panico e reagire<br />
alla contestazione con la condanna in<br />
blocco di tutto il movimento contestatario.<br />
Non bisogna mai dimenticare che<br />
nella Chiesa di Dio il grano cresce sempre<br />
frammisto al loglio e che occorre<br />
saper aver pazienza ed attendere l'ora<br />
della messe, per non sradicare col loglio<br />
anche il grano. Quando verrà quest'ora<br />
per la Chiesa, non lo sappiamo;<br />
ma sappiamo che verrà.<br />
Nell'attesa, dobbiamo tutti lavorare a<br />
pacificare gli animi, evitando — mediante<br />
un dialogo fraterno, ispirato alla<br />
comprensione, alla carità e alla stima<br />
reciproca, che chiarifichi le posizioni<br />
e smussi le punte polemiche — di<br />
approfondire le divisioni che già ora ci<br />
sono nella Chiesa e che potrebbero, Dio<br />
non voglia, portare a rotture irreparabili.<br />
alla Presenza del Ministro On. Gui, le<br />
medaglie d'oro per merito di lavoro ai<br />
nostri Congregati : Rag. Giuseppe Piatto<br />
(36 anni alla Banca Popolare); Rag.<br />
Carlo Fagnani, Mestre (46 anni alla I talcementi);<br />
Rag. Mario Peruzzi (42 anni<br />
alla Cassa di Risparmio); Dott. Carlo<br />
Alberto Daniele, rappresentante di commercio;<br />
Luigi De Zuccate, Agente generale<br />
Assicurazioni.<br />
IL DOTT. SALCE<br />
NUOVAMENTE PRESIDENTE<br />
DEL COLLEGIO NOTARILE<br />
Si è riunita nei giorni scorsi l'assemblea<br />
degli iscritti al Collegio notarile<br />
della città, per procedere alla nomina<br />
del nuovo consiglio per il triennio 1969-<br />
1971. Il Dr. Giuseppe Salce è stato rieletto<br />
Presidente; il Dott. Cav. Rodolfo<br />
Mazzoncini, segretario; il Dott. Giorgio<br />
Piovan, tesoriere ; consiglieri : Dr. Giuseppe<br />
Benacchio, Dott. Giulio Meneghini,<br />
Dott. Francesco Pomello Chinaglia.
GOBBATO<br />
SECUR-INVEST<br />
Gesellschaft fiir Anlageberatung MBH. & Co. KG.<br />
Ufficio : 8 Mùnchen 5 - AventinstraBe, 14 - Tei. 0811/29 96 49<br />
II Vs. consulente fiduciario per investimenti azionari in Germania<br />
e negli Stati Uniti. Rappresentante del Gruppo Channing<br />
(USA) e del Gruppo ADIG (Germania). - Agli <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong><br />
<strong>dell'Antonianum</strong> consulenza gratis e confidenziale.<br />
Dalla stampa mondiale:<br />
|ranffurterjtllf|cmeitte<br />
ZEITUNC FUR DEUTSCHLAND<br />
8elt« lì I DonnenUf, 29. Febrntr 19M / Nr. 51<br />
Ausgabepreisentwicklung<br />
amerikanischer Investmentanteile 1 )<br />
(Verflnderungen in Prozent)<br />
Fonda<br />
Channing Special Fund<br />
Colonial Equities<br />
Gryphon Fund ...<br />
Colonial Growth & En.<br />
Diversified Growth St.<br />
Channing Growth Fund<br />
Keystone (K-2)<br />
Manhattan Fund ,<br />
Oppenheimer Fund ..<br />
Fldellty Trend Fund<br />
Technology Fund 1 ) . .<br />
United Science Fund<br />
National Investors ..<br />
Colonial Fund<br />
Hamflton Funds H-DA<br />
Dreyfus Fund<br />
Fundamental Investors<br />
Aberdeen Fund<br />
United Income Fund ..<br />
Philadelphia Fund —<br />
Founders Mutual Fund<br />
Channing Common St.<br />
Diversified Investment<br />
Channing Balanced Fd.<br />
Channing Income Fund<br />
Loomis-Sayles Mutual..<br />
United Accumulatlve . .<br />
Andere Internationale<br />
Investmenttrusts:<br />
FOF The Fd. of Funds<br />
IIT Intero. Inv. Trust<br />
Formula Selectlon —<br />
198»- 1958—<br />
1967 1967 1967<br />
+ 73,2<br />
+ 71.9<br />
+ 68,5<br />
+ 55,9<br />
+ 51,8<br />
+ 48,7<br />
+ 45.0<br />
+ 39,4<br />
+ 37,2<br />
+ 35,0<br />
+32,4<br />
+31,8<br />
+31.6<br />
+ 29,9<br />
+ 27,8<br />
+26,5<br />
+25.7<br />
+23,6<br />
+ 23.S<br />
+23,4<br />
+ 23,2<br />
+ 22,5<br />
+ 21,9<br />
+18,9<br />
+ 16,7<br />
+ 15,8<br />
+ 12,9<br />
+ 38,5<br />
+ 33.3<br />
+ 33,4<br />
+ 237,7<br />
^ ^<br />
+144,2<br />
+ 174.6<br />
+ 172,9<br />
+ 131,4<br />
+ 185.1<br />
+ 238,7<br />
+ 111,2<br />
+ 108,6<br />
+ 107.1<br />
+ 82,8<br />
+ 70,3<br />
+ 137,4<br />
+ 87*5<br />
+ 80,6<br />
+ 73,7<br />
+ 88,2<br />
+ 78,4<br />
+ 79,8<br />
+ 56,4<br />
+ 64,5<br />
+ 71,7<br />
+ 52.2<br />
+ 65,3<br />
+ 138,1<br />
+136,1<br />
—<br />
+ 544,5<br />
^<br />
_<br />
+ 834,3<br />
+381.1<br />
+ 259,8<br />
+328,7<br />
__<br />
+287,1<br />
+ 243.7<br />
+293.9<br />
+ 204,6<br />
+ 161.1<br />
+ 397,4<br />
+ 206,2<br />
+ 187,3<br />
+208,4<br />
+229,2<br />
+ 2M.O<br />
+489,8<br />
+ 141,5<br />
+ 174,9<br />
+ 161.2<br />
+114.5<br />
+188,1<br />
_<br />
—<br />
—<br />
La ns. consulenza gratuita Vi orienta<br />
nei seguenti quesiti:<br />
1. Il Gruppo Channing<br />
2. Perché Investmentfund di Channing<br />
3. La legge più severa del mondo<br />
4. Frazionamento del rischio e guadagni<br />
5. Perché America?<br />
6. Il Vs. capitale è in buone mani<br />
7. Il mezzo per raggiungere lo scopo<br />
8. Channing-Speciale (nel 1968: 63%)<br />
Channing-lncremento<br />
Channing-Azioni ordinarie<br />
Channing-rendite<br />
Channing-misto<br />
9. Dollar Cost Averaging<br />
10. Spese di compera<br />
11. Spese di vendita (zero)<br />
12. Imposte e tasse<br />
13. Formazione di casse interne per<br />
rendite supplementari.<br />
Il Gruppo Channing amministra un capitale<br />
proprio di USA.Dollari 600.000.000<br />
ed un capitale di terzi di oltre un Miliardo<br />
di Dollari.<br />
BUONO ! = Investiment-Fnuds tedeschi.<br />
MIGLIORE ! = Investiment-Funds americani della Securities <strong>Ex</strong>change Comission.<br />
OTTIMO! = Channing Special (S.E.C.) USA (ultimi 10 anni resero 544,5%).<br />
L'uomo moderno investe moderno e non perde tempo. - Chiedete informazioni senza<br />
alcun impegno o la visita di un ns. consulente in qualunque Paese d'Europa non comunista.<br />
- PROSPETTO GRATIS A RICHIESTA.<br />
I
Che cos'è il Papa.P<br />
Anche lasciate da parte le intemperanze<br />
e le inesattezze di linguaggio, emerge<br />
oggi un fatto: il Papa è considerato<br />
da molti come un «dotto» che<br />
parla in base alla sua intelligenza, alla<br />
sua mentalità, alla sua indole, alle informazioni<br />
avute, alle preferenze personali<br />
(per quanto rispettabili). Su di<br />
lui — stando alla maniera con, cui ci<br />
si esprime a suo riguardo — premono<br />
molti influssi ed egli si equilibra o cede,<br />
secondo che l'opportunità gli suggerisce.<br />
Il Papa sarebbe perciò un uomo<br />
con vaste possibilità d'influsso sul<br />
mondo, un manovratore delle «forze<br />
cattoliche», una potenza da temere o<br />
da esaltare soprattutto perché è l'unica<br />
che si possa appellare «alla coscienza».<br />
Come e perché questo succeda,<br />
viene quasi da tutti taciuto.<br />
tuità, del valore e della natura del sacro<br />
Primato del Romano Pontefice e<br />
del suo infallibile Magistero, il santo<br />
Concilio la propone di nuovo a tutti<br />
i fedeli perché sia fermamente creduta<br />
» (Cost. Lumen gentium, 18).<br />
« II Collegio o corpo episcopale non<br />
ha autorità, se non lo si concepisce insieme<br />
col Pontefice Romano, successore<br />
di Pietro, quale suo capo, ed integra<br />
restando la sua potestà di Primato<br />
su tutti, sia Pastori che fedeli. Infatti<br />
il Romano Pontefice, in forza del suo<br />
ufficio, cioè di Vicario di Cristo e Pastore<br />
di tutta la Chiesa, ha su questa<br />
una potestà piena, suprema e universale,<br />
che può sempre esercitare liberamente<br />
» (Ih., 22).<br />
« In questa Chiesa di Cristo, il Sommo<br />
Pontefice, come successore di Pie-<br />
posseduto dal Sommo Pontefice a vantaggio<br />
del Popolo di Dio; chi lo giudica<br />
senza tener conto dell'assistenza<br />
divina che il Papa — e solo il Papa —<br />
gode. Qui non si tratta di «pietismi»<br />
o di semplicismi: si tratta di fede, e<br />
perciò di oggettività e di realtà. Non<br />
è davvero intelligente né fondato in<br />
teologia o in conoscenze bibliche chi<br />
giudica il Papa col solo metro naturale<br />
e terreno !<br />
INDICAZIONI CONCILIARI<br />
PRATICHE<br />
II Vaticano II aveva in programma<br />
di trattare dei Vescovi, continuando<br />
quel discorso che il Concilio precedente<br />
aveva dovuto troncare dopo avere<br />
parlato del Papa. Tuttavia il Vaticano<br />
«Se il Signore darà a me vita lunga e modo di essere prete di qualche profitto<br />
nella Chiesa, voglio che si dica di me, e me ne glorierò, più di qualunque<br />
titolo, che sono stato un sacerdote di fede viva, semplice, tutto di un<br />
pezzo col Papa, e per il Papa, sempre, anche nelle cose non definite, anche<br />
nei più minuti modi di vedere e di sentire».<br />
Giovanni XXIII, dal «Giornale dell'anima»<br />
Ma per un cattolico il Papa è tutto<br />
questo, è solo questo, è esattamente<br />
questo?<br />
Rispondiamo trascrivendo qualche<br />
testo del Vaticano II.<br />
« Questo sacrosanto Sinodo, sull'esempio<br />
del Concilio Vaticano primo,<br />
insegna e dichiara che Gesù Cristo, Pastore<br />
eterno, ha edificato la santa Chiesa<br />
e ha mandato gli Apostoli come Egli<br />
stesso era stato mandato dal Padre, e<br />
volle che i loro successori, cioè i Vescovi,<br />
fossero nella sua Chiesa pastori<br />
sino alla fine dei secoli. Affinchè poi lo<br />
stesso Episcopato fosse uno e indiviso,<br />
propose agli altri Apostoli il beato Pietro<br />
e in lui stabili il principio e il fondamento<br />
perpetuo e visibile dell'unità<br />
della fede e della comunione. Questa<br />
dottrina della istituzione, della perpe-<br />
16 —<br />
tro, a cui Cristo affidò,, perché li pascesse,<br />
le sue pecore ed i suoi agnelli,<br />
è per divina istituzione rivestito di una<br />
potestà suprema, piena, immediata e<br />
universale, a bene delle anime. Egli<br />
perciò, essendo stato costituito Pastore<br />
di tutti i fedeli, per promuovere sia<br />
il bene comune della Chiesa universale,<br />
sia il bene delle singole Chiese, detiene<br />
la suprema potestà ordinaria su<br />
tutte le Chiese » (Decreto ChristUS<br />
Dominus, 2).<br />
Di qui (anche trascurando altre citazioni,<br />
come quella sulla infallibilità<br />
papale contenuta nella Lumen gentium,<br />
25) appare evidente che non vede<br />
il Papa nella giusta luce chi dimentica<br />
che egli è Vicario di Gesù Cristo,<br />
investito di autorità su tutta la Chiesa;<br />
chi scorda il carisma particolare<br />
II ha chiari riferimenti ai doveri del<br />
cattolico nei confronti del Papa. Il più<br />
esplicito è quello sull'obbligo di sottostare<br />
al suo magistero, anche quando<br />
non è infallibile. Se ne parla nella Costituzione<br />
dogmatica sulla Chiesa (numero<br />
25), dove leggiamo: « I Vescovi,<br />
quando insegnano in comunione col<br />
Romano Pontefice, devono essere da<br />
tutti ascoltati con venerazione quali testimoni<br />
della divina e cattolica verità;<br />
e i fedeli devono accettare il giudizio<br />
del loro Vescovo dato a nome di Cristo<br />
in cose di fede e morale, e aderirvi<br />
con religioso rispetto. Ma questo religioso<br />
rispetto di volontà e di intelligenza<br />
lo si deve in modo particolare<br />
prestare al magistero autentico del Romano<br />
Pontefice, anche quando non parla<br />
ex cathedra, così che il suo supremo
magistero sia con riverenza accettato,<br />
e con sincerità si aderisca alle sentenze<br />
da lui date, secondo la mente e la volontà<br />
da lui manifestata, la quale si palesa<br />
specialmente sia dalla natura dei<br />
documenti, sia dal frequente riproporre<br />
la stessa dottrina, sia dal tenore della<br />
espressione verbale ».<br />
Il Concilio ha poi alcuni indirizzi<br />
per i sacerdoti. Nel Decreto Presbylerorum<br />
Ordinis (al n. 15) viene detto<br />
che la carità pastorale esige che i presbiteri...<br />
coll'obbedienza facciano dono<br />
della propria volontà nel servizio di<br />
Dio e dei fratelli, ricevendo e mettendo<br />
in pratica con spirito di fede le prescrizioni<br />
o le raccomandazioni del Sommo<br />
Pontefice »; e si aggiunge poi che<br />
« per poter dare una risposta esauriente<br />
ai problemi sollevati dagli uomini<br />
d'oggi, è necessario che i presbiteri conoscano<br />
a fondo i documenti del Magistero<br />
— specie quelli dei Concili e<br />
dei Romani Pontefici — e che consultino<br />
le opere dei teologi seri e di dottrina<br />
sicura » (n. 19). L'atteggiamento<br />
del sacerdote secondo il Concilio è<br />
perciò quello di essere fedele interprete<br />
e portavoce degli insegnamenti pontifici,<br />
in modo che il Popolo di Dio li<br />
conosca e vi ispiri la propria vita.<br />
Un significativo cenno al Papa vien<br />
fatto dal Concilio nel Decreto Optatam<br />
totius a proposito della formazione spirituale<br />
dei chierici. Essi devono essere<br />
« uniti in umile e filiale amore al Vicario<br />
di Cristo » (n. 9).<br />
Non insistiamo su quanto il Vaticano<br />
II afferma a proposito dei Vescovi<br />
nei riguardi del Papa, « successore di<br />
Pietro che è il supremo Pastore della<br />
Chiesa» (Decr. Ad gentes, 5) e capo<br />
del Collegio Episcopale (cfr. Cost. Lumen<br />
gentium, passim ) : vogliamo piuttosto<br />
passare ad alcune conclusioni pastorali.<br />
QUALCHE RILIEVO<br />
PASTORALE<br />
La « devozione al Papa » o — se si<br />
preferisce — l'amore e l'attaccamento<br />
al Vicario di Cristo è un segno di genuina<br />
cattolicità. Chi ritiene il Papa<br />
per quello che è e che gli è docile, ammette<br />
necessariamente il complesso di<br />
tutte le più fondamentali verità della<br />
fede; per quanto i fedeli, se nutrono<br />
verso il Sommo Pontefice un attaccamento<br />
illuminato, possiedono e conservano<br />
il loro cristianesimo. Vale per analogia<br />
dell'amore al Papa quando si<br />
asserisce della devozione alla Madonna:<br />
se è quella genuina, presuppone le<br />
verità principali che riguardano Dio,<br />
Gesù Cristo e la Chiesa.<br />
Il cattolico attaccato al Papa coltiva<br />
poi necessariamente la fede nella presenza<br />
di Dio nel mondo: crede cioè in<br />
concreto nella Provvidenza del Signore<br />
e in specie all'assistenza dello Spirito<br />
Santo al capo visibile della Chiesa.<br />
Perciò inculcare l'attaccamento al<br />
Papa, mentre è un dovere specifico che<br />
non si può trascurare, costituisce pure<br />
un'arma contro l'indebolimento della<br />
fede. Va tuttavia aggiunto in maniera<br />
esplicita e chiara che oggi l'attaccamento<br />
al Papa è diventato un dovere particolarmente<br />
urgente. Ogni giorno i fedeli<br />
sentono tante voci che si pronunciano<br />
anche in modo strano, discordante,<br />
inaudito e — sia detto senza equivoci<br />
— in modo errato su tante questioni<br />
di fede e di morale. Quale criterio<br />
ci resta per discernere ciò che è da<br />
ritenere da quanto rappresenta invece<br />
un cedimento? Di fatto la via sicura è<br />
questa: stare col Papa.<br />
È strano e sorprendente che parecchi<br />
critici del Sommo Pontefice non esitino<br />
a trinciare giudizi molto perentori<br />
e «dogmatici» su di lui, senza om-<br />
DI RUBINI CAV. SEVERINO<br />
bra d'incertezza. Sono forse «infallibili»?...<br />
Non discutiamone, ma pensiamo<br />
alle anime dei cristiani (e — perché<br />
no? — anche alla nostra): come cavarcela?<br />
che cosa credere? come giudicare?<br />
La risposta è quella già data: sliamo<br />
col Papa, perché Dio guida la sua<br />
Chiesa per mezzo di lui.<br />
E per inculcare l'attaccamento al Papa<br />
un modo pratico è quello di presentare<br />
sistematicamente ai fedeli i documenti<br />
pontifici che li interessano e di<br />
far pregare per lui, pubblicamente e<br />
privatamente.<br />
Sia lecito terminare riferendo un<br />
passo del Giornale dell'anima di Papa<br />
Giovanni XXIII. La bonarietà dell'espressione<br />
non deve velare la validità<br />
del pensiero, che è ben diverso da quello<br />
di troppi giudici del Papa. Leggiamo<br />
dunque questa nota intima del chierico<br />
Roncalli:<br />
« Se il Signore darà a me vita lunga<br />
e modo di essere prete di qualche profitto<br />
nella Chiesa, voglio che si dica di<br />
me, e me ne glorierò più di qualunque<br />
altro titolo, che sono stato un sacerdote<br />
di fede viva, semplice, tutto di un<br />
pezzo col Papa, e per il Papa, sempre,<br />
anche nelle cose non definite, anche nei<br />
più minuti modi di vedere e di sentire.<br />
Voglio essere come quei buoni vecchi<br />
sacerdoti bergamaschi di una volta,<br />
la cui memoria vive in benedizione e<br />
che non vedevano e non volevano vedere<br />
più in là di quanto vedeva il Papa,<br />
i vescovi, il senso comune, lo spirito<br />
della Chiesa ».<br />
P. Ugo Rocco S. J.<br />
(da II Pennisi degli ex, n. 2, 1968)<br />
Gioielleria-Argenteria-Orologeria<br />
VIA DEL SANTO N, 4 - TELEFONO N. 25.288 - 351OO PADOVA
I Collegi oggi<br />
Roma ' Collegio Massimo<br />
Date le chiacchiere maligne che si fanno anche in ambienti che si dicono cattolici contro i Collegi catto-<br />
lici, riteniamo conveniente riportare l'articolo pubblicato dal R. P. Pro/. Pietro Mìllefiorini S. J., nuovo<br />
Rettore del Collegio Massimo di Roma.<br />
Il problema fondamentale della<br />
scuola cattolica in tutto il mondo<br />
e nei vari paesi secondo le diverse<br />
condizioni riguarda la sua stessa<br />
esistenza. Nell'attuale contesto<br />
storico - sociologico-religioso la<br />
scuola cattolica creata in altri<br />
tempi conserva un suo valore apostolico?<br />
Il Vaticano II, che ha dedicato<br />
una dichiarazione ali' educazione<br />
della gioventù, cosi si esprime :<br />
« la scuola cattolica, essendo in<br />
grado di contribuire moltissimo<br />
allo svolgimento della missione<br />
del Popolo di Dio e di servire al<br />
dialogo tra la Chiesa e la comunità<br />
degli uomini con loro reciproco<br />
vantaggio, conserva la sua somma<br />
importanza anche nelle circostanze<br />
presenti ». Finito il Concilio,<br />
il Papa ha rivolto un appello<br />
ai rappresentanti della scuola religiosa<br />
in Italia : enumerate le<br />
difficoltà da questa attraversate,<br />
Paolo VI, « a chiarimento di un<br />
pesante dubbio », ha detto : « Bisogna<br />
andare avanti ! ».<br />
In questi ultimi anni si è sviluppata<br />
una letteratura sull'argo-<br />
18 —<br />
mento (un'utile sintesi in Didattica,<br />
n. 154).<br />
Mi sembra che le obiezioni contro<br />
la scuola cattolica, e in particolare<br />
contro il Massimo, si possano<br />
ridurre a due principali :<br />
1 ) questa scuola è frutto dell'integralismo<br />
cattolico di altri<br />
tempi : tende a dare agli alunni<br />
una visione rigidamente «cattolica»<br />
della vita e della cultura, ispirando<br />
loro, nei confronti degli «altri»,<br />
un atteggiamento intransigente<br />
contrario allo spirito del<br />
dialogo, ali' ecumenismo, alla libertà<br />
religiosa, al pluralismo consensuale<br />
democratico. Li isola così<br />
in un «ghetto» angusto anziché<br />
aprirli alla molteplicità e varietà<br />
della vita e dei contatti umani.<br />
2) questa scuola è classista: si<br />
apre solo ai ricchi e rifiuta i poveri,<br />
in contrasto non solo con lo<br />
spirito egualitario che è alla base<br />
di ogni forma di democrazia, ma<br />
soprattutto con il Vangelo. Per alcuni<br />
l'unica scuola che i cattolici<br />
potrebbero organizzare sarebbe<br />
del tipo di quella di Barbiana di<br />
don Milani.<br />
Di fronte a queste obiezioni osservo<br />
rapidamente :<br />
1 ) La taccia d'integralismo è<br />
aprioristica: si sa che la scuola<br />
dei preti è così ; ma non ci si<br />
preoccupa di guardare quello che<br />
siamo nella realtà, al di fuori delle<br />
categorie mentali di alcune persone,<br />
né quello che intendiamo. Il<br />
cristiano che noi vogliamo formare<br />
è quello descritto dal Concilio<br />
nella costituzione sulla Chiesa è il<br />
mondo contemporaneo, che presenta<br />
un atteggiamento così «aperto»<br />
(mi si passi il termine logorato<br />
dall'uso superficiale e dall'abuso),<br />
a servizio del dialogo tra<br />
la Chiesa e la comunità degli uomini,<br />
secondo le parole di un altro<br />
documento, sopra riferito, del<br />
Vaticano II proprio a proposito<br />
della scuola cattolica. Quello che<br />
gli istituti religiosi sono stati in<br />
altri tempi, quando i cattolici si<br />
sentivano come assediati dal mondo<br />
circostante a loro ostile, è que-
stione diversa: non ha senso polemizzare<br />
contro un'istituzione attribuendole<br />
arbitrariamente caratteri<br />
propri di altri periodi storici.<br />
Perciò niente integralismo, ma<br />
cristianesimo ricco di fermenti<br />
per tutta la vita umana: «coordinare<br />
l'insieme della cultura umana<br />
con il messaggio della salvezza,<br />
sicché la conoscenza del mondo,<br />
della vita, dell'uomo, che gli<br />
alunni via via acquistano, sia illuminata<br />
dalla fede» (Vaticano II,<br />
dichiarazione citata sull'educazione).<br />
Che i nostri ragazi imparino<br />
ad impegnarsi nelle realtà terrestri<br />
insieme a tutti e come tutti,<br />
sorretti dalla visione e dalle idealità<br />
cristiane, nel rispetto dell'autonomia<br />
del temporale ma senza<br />
attribuire ad esso valore unico ed<br />
assoluto.<br />
Su questa linea specie in questi<br />
ultimi anni abbiamo incoraggiato<br />
gli studenti ad ampie e varie letture,<br />
abbiamo promosso libere discussioni,<br />
incontri tra nostri alunni<br />
ed ex con ragazzi e ragazze di<br />
altra provenienza; anzi, abbiamo<br />
accolto anche alunni di religione<br />
non cattolica. E ci ripromettiamo<br />
di camminare ulteriormente sulla<br />
strada del colloquio aperto a tutti.<br />
Però sia ben chiaro che il rispetto<br />
per gli altri, il desiderio di<br />
fruttuosi scambi di idee e di reciproco<br />
arricchimento non può suonare<br />
in nessun modo rinuncia alla<br />
verità e alla Verità increata che<br />
si è rivelata: non l'imponiamo a<br />
nessuno, ma la presentiamo chiaramente<br />
a tutti, senza indulgere a<br />
rispetti umani o a forme varie di<br />
agnosticismo, anche se questo<br />
contrasti con le mode culturali.<br />
La verità nella carità.<br />
2) L'accusa di essere « scuola<br />
dei ricchi » è un amaro sarcasmo.<br />
Viene rinfacciata a noi un'ingiustizia<br />
commessa ai nostri danni<br />
proprio quando noi, a prezzo di<br />
pesanti sacrifici, tentiamo se non<br />
altro di attenuare le conseguenze.<br />
Nonostante la «piena libertà» assicurata<br />
dalla Costituzione (art.<br />
33) per tutte le scuole, lo Stato<br />
rifiuta di impiegare il denaro dei<br />
contribuenti per l'istruzione dei<br />
figli di quei cittadini che non rinunciano<br />
alla libertà di scelta della<br />
scuola. Chi vuole esercitare la<br />
libertà la deve pagare. E' la dife-<br />
sa del privilegio dei ricchi contro<br />
il diritto di tutti.<br />
Di fronte a tale situazione che<br />
ci impone di richiedere rette alte<br />
(ma inferiori alla spesa che lo<br />
Stato sostiene per ogni alunno<br />
della scuola pubblica), compiamo<br />
tutti gli sforzi per non limitarci<br />
ai «ricchi»: oltre all'istituzione di<br />
borse di studio (purtroppo assai<br />
poche ! ) da noi più volte sollecitata,<br />
facciamo numerose agevolazioni<br />
a ragazzi meritevoli le cui<br />
famiglie non riescono a far fronte<br />
ali' intera retta : agevolazioni<br />
che incidono sul bilancio per oltre<br />
7 milioni. Accennerò in seguito<br />
alle difficoltà economiche in<br />
cui ci dibattiamo : e si vedrà quale<br />
sacrificio rappresentino per noi<br />
queste agevolazioni. L'incoraggiare<br />
ragazzi di altre scuole a incontrarsi<br />
con i nostri alunni vuole avere<br />
anche questo valore : la formazione<br />
di un ambiente che non<br />
sia caratterizzato da discriminazioni<br />
sociali ed economiche ma da<br />
nobili interessi comuni.<br />
Dato che siamo costretti, nostro<br />
malgrado, a rivolgerci prevalentemente<br />
ad un ceto benestante, vogliamo<br />
presentare il Vangelo genuinamente,<br />
vogliamo inculcare,<br />
proprio nei «ricchi», una coscienza<br />
sociale sostenuta non da odi e<br />
faziosità, bensì da superiori ideali<br />
che la Chiesa non si stanca di<br />
riproporre. Ma che dobbiamo<br />
chiudere i battenti per cacciare i<br />
ricchi non sembra ragionevole né<br />
cristiano : anche i ricchi hanno<br />
un'anima, e non meno bisognosa<br />
del messaggio evangelico di quella<br />
dei poveri. Soluzioni più radicali<br />
che offrano un finanziamento<br />
che consenta di accogliere tutti,<br />
allo stato attuale mi sembrano utopistiche<br />
: è necessaria prima di<br />
tutti la sensibilizzazione dei laicato<br />
cattolico al problema scolastico.<br />
Mentre siamo impegnati in una<br />
situazione così poco facile, siamo<br />
amareggiati dall' asprezza e dalla<br />
virulenza di una polemica (che<br />
non rifugge neanche da termini<br />
offensivi) condotta da persone spiritualmente<br />
a noi vicine. Costoro,<br />
mentre si scandalizzano perché<br />
noi facciamo la scuola dei ricchi,<br />
non fanno mistero delle loro simpatie<br />
per le personalità e le forze<br />
politiche che con maggiore accanimento<br />
hanno voluto privare i<br />
poveri del diritto alla libertà della<br />
scuola. Nelle loro posizioni mi<br />
sembra ravvisare residui di fermenti<br />
laicisti di stampo ottocentesco<br />
(vivi oggi in alcuni settori<br />
politico - culturali ) trasportati in<br />
un humus di profetismo protestatario<br />
ed anti - gerarchico di antichissima<br />
ascendenza, in cui l'ispirazione<br />
pauperistica porta non già<br />
all'umiltà e mitezza cristiana ma<br />
ad un violento e intransigente disprezzo<br />
di ogni persona e cosa che<br />
esuli dai propri schemi mentali.<br />
VILE RINUNCIA<br />
Di fronte alla scristianizzazione<br />
del costume e della cultura, in un<br />
momento di acuta crisi della gioventù<br />
specie studentesca, rinunciare<br />
ad alcuni centri di vita e di<br />
educazione cristiana che vanno<br />
contro corrente sarebbe certo assai<br />
comodo, ma forse vile e poco<br />
apostolico. In questo, nessun massimalismo<br />
: non ci riteniamo indispensabili.<br />
Non vogliamo per «onore<br />
di bandiera» arroccarci su<br />
posizioni insostenibili quando si<br />
profilino concrete e valide alternative,<br />
che offrano cioè garanzie<br />
oggettive e verificabili di risultati<br />
più fecondi. Ma oggi non vediamo<br />
queste alternative.<br />
A noi interessano relativamente<br />
le sottili distinzioni teoriche tra<br />
educazione e scuola o le astratte<br />
congetture su varie forme educative<br />
ipotizzabili ma che rappresentano<br />
concrete possibilità d'attuazione.<br />
Sta di fatto che nelle<br />
condizioni attuali abbiamo in mano<br />
un mezzo, tutt'altro che perfetto<br />
ma neanche del tutto inefficiente<br />
: adattiamolo al nuovo contesto<br />
sociologico, alle esigenze pedagogiche<br />
e pastorali d'oggi, così<br />
diverse da quelle non solo di alcuni<br />
secoli ma anche di qualche<br />
decennio fa, però non distruggiamo<br />
quello che abbiamo di valido<br />
senza sapere se e come poter ricostruire.<br />
Dal periadico «II Massimo», p. 10<br />
— 19
Avv. Aldo Perissinotto<br />
Attratti da un argomento di attuale interesse, la sera del<br />
6 febbraio u.s., si sono riuniti, al Ristorante «La Siesta» di<br />
Albignasego, una quarantina di ex <strong>Alunni</strong> giuristi (avvocati,<br />
magistrati, notai) per ascoltare la lucida ed acuta conversazione<br />
dell'Avv. Aldo Perissinotto sul tema: «Riforma<br />
del diritto di famiglia e matrimonio».<br />
Dopo un rapido cenno storico dell'evoluzione del concetto<br />
di famiglia dalla Genesi alla nostra Costituzione («società<br />
naturale fondata sul matrimonio» art. 29, e. 1), l'oratore<br />
ha commentato il progetto dell'ex Guardasigilli onorevole<br />
Reale, ponendo in luce le principali modifiche degli aspetti<br />
tipici dell'istituto familiare, tradizionalmente fondato<br />
sulla patria potestà e sulla potestà maritale.<br />
Motivo ispiratore centrale della riforma è la affermazione<br />
contenuta nella Costituzione, secondo la quale «il matri-<br />
Uavv. Perissinotto<br />
intrattiene i Giuristi<br />
sul tema :<br />
"Riforma del diritto<br />
di famiglia<br />
e matrimonio „<br />
monio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi,<br />
con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità<br />
familiare» (art. 29, e. 2), formula che rappresenta il riconoscimento<br />
della posizione raggiunta dalla donna nel movimento<br />
di evoluzione non solo nell'ambito familiare, ma nella<br />
società contemporanea.<br />
La realizzazione di tale principio postula la partecipazione<br />
della moglie ai poteri familiari, già attribuiti esclusivamente<br />
al marito. Questi non sarà più «il capo della famiglia»,<br />
libero di fissare la residenza, dove riterrà, a suo insindacabile<br />
giudizio, più opportuno (art. 144 C.C.); non eserciterà<br />
più da solo la potestà sui figli minori (art. 316 C.C.).<br />
Anche la moglie avrà la direzione del «governo familiare»:<br />
si legge infatti nel progetto Reale che «i coniugi stabiliscono<br />
d'accordo l'indirizzo unitario della vita familiare e fissa-<br />
Tavolate dei presenti
no la residenza della famiglia in considerazione delle esigenze<br />
e degli interessi di questa» (art. 3); inoltre, che la potestà<br />
sui figli è «esercitata da entrambi i genitori» (art. 19).<br />
È ovvio però che la pari contitolarità non annulla gli<br />
inevitabili contrastanti punti di vista dei coniugi nell'esercizio<br />
delle potestà familiari. Questa realtà non è sfuggita al<br />
«riformatore», che si è affrettato a soggiungere che, «in caso<br />
di disaccordo, prevale la decisione del marito» (artt. 3<br />
e 19); ma, accorgendosi che così sarebbe tornato tutto come<br />
prima, ha sancito che «la moglie, nel caso che le decisioni<br />
del marito siano gravemente pregiudizievoli per la vita<br />
della famiglia (o per i figli) può ricorrere al giudice, prospettando<br />
la soluzione che considera adeguata» (artt. 4 e<br />
19); questi deciderà se ha ragione il marito o la moglie.<br />
La soluzione è densa di drammatici interrogativi: oggi<br />
si fa ricorso al giudice quando la vita familiare è gravemente<br />
compromessa e la separazione dei coniugi rappresenta ormai<br />
la soluzione pressoché inevitabile; orbene, dare la possibilità<br />
di ricorrere al giudice ogni qualvolta vi è un disaccordo<br />
tra marito e moglie su una delle numerosissime questioni<br />
familiari (che, anche le più banali possono rivestire<br />
grandissima importanza) non rappresenta il gravissimo peticolo<br />
di inasprire la tensione? Riuscirà poi il giudice a risolvere<br />
la questione prospettatagli, di cui potrà difficilmente<br />
rendersi conto delle sfumature tanto importanti? Come<br />
ne uscirà il coniuge, il cui punto di vista è stato bocciato?<br />
Ma quale «esecuzione» potrà avere la «decisione» del giudice?<br />
Passando poi a trattare le proposte relative alla filiazione<br />
illegittima, l'Avv. Perissinotto ha in particolare sottolineato<br />
le gravi perplessità che desta l'introduzione di una<br />
«specie» di riconoscimento dei figli adulterini, con il quale<br />
essi assumono uno « status » rilevante anche nei confronti<br />
della famiglia legittima, attraverso l'assunzione del cognome<br />
e l'introduzione nella casa del genitore, assieme ai figli<br />
legittimi.<br />
In realtà, nel progetto di riforma, i gravi pericoli che<br />
presenta tale innovazione non sono sottovalutati, ma i rimedi<br />
apprestati a tal fine non paiono sufficienti, in quanto,<br />
se è pressoché scontato che uno dei presupposti per la «di-<br />
al raduno dei Giuristi<br />
chiarazione» (art. 14) è la separazione coniugale, la decisione<br />
sulla questione è in definitiva rimessa alla manifestazione<br />
dell'opinione espressa dai figli legittimi, verosimilmente di<br />
età assai giovane, i quali non possono essere in grado di valutare<br />
appieno le conseguenze connesse al loro «consenso»<br />
(per i maggiori di anni 14) ovvero alla loro opinione (per<br />
i maggiori di anni 8).<br />
Per quanto attiene infine ai rapporti patrimoniali, la riforma,<br />
in particolare, modifica il regime vigente, fondato<br />
sul criterio della separazione dei beni, introducendo, come<br />
regola generale, quello della comunione dei beni, quale sostanziale<br />
riconoscimento dell'apporto economicamente produttivo<br />
del lavoro della moglie, svolto sia tra le mura domestiche,<br />
sia fuori di esse.<br />
Nell'ultima parte della conversazione, l'Avv. Perissinotto<br />
ha commentato il noto progetto sul divorzio dell'on. Fortuna,<br />
rilevando soprattutto il demagogico tentativo di far<br />
credere che esso incida solamente sugli effetti del matrimonio,<br />
mentre esso ne modifica radicalmente la sostanza: l'introduzione<br />
di esso costituirebbe pertanto una patente violazione<br />
dell'istituto matrimoniale, del quale la indissolubilità<br />
è carattere precipuo.<br />
F. A.<br />
L'Avvocato era stato presentato dal Presidente Avv.to<br />
Malipiero. L'invito al raduno era partito da alcuni rappresentanti<br />
del gruppo Avvocati, del gruppo Notai e di quello<br />
dei Commercialisti.<br />
Dopo la conferenza l'Avvocato aprì la discussione che<br />
si dovette però differire a un'altra serata (ebbe luogo nella<br />
Sala degli <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong> la sera del 20 Febbraio). Vennero<br />
quivi fatte osservazioni sulla legge del divorzio soprattutto<br />
dall'Avvocato Grasselli e dall'Avvocato Colpi.<br />
Concluse la discussione P. Casella ricordando che la<br />
legge della indissolubilità del Matrimonio è stata pronunciata<br />
(come testimonia Gesù nel Vangelo) direttamente dal<br />
Padre Celeste quando benedisse il Primo Matrimonio dell'Umanità:<br />
Quod Deus coniuxit homo non separet. Chiunque,<br />
quindi, riconosca l'esistenza di Dio non può mai approvare<br />
una legge sul divorzio.
II Prof. Giuseppe Pezzuoli<br />
I motivi che hanno portato l'attenzione<br />
del mondo medico e non medico<br />
sul susseguirsi dei fenomeni che si<br />
svolgono nella imminenza del passaggio<br />
dalla vita alla morte, per potere<br />
essere in grado di fare una diagnosi<br />
precoce di morte senza aspettarne gli<br />
evidenti segni trasformativi, sono due:<br />
I medici, ascoltano le precisazioni<br />
del prof. G. Pezzuoli, su morte<br />
clinica e morte biologica<br />
i progressi della rianimazione e la possibilità<br />
di realizzare i trapianti d'organo.<br />
Il rianimatore vuole sapere quando<br />
il suo intervento è ancora valido o<br />
quando può sospendere il mantenimento<br />
artificiale di funzioni vitali fondamentali<br />
come il respiro; il trapiantatore<br />
vuoi sapere quando il corpo a<br />
sua disposizione è morto per fare il<br />
prelievo al più presto, prima che l'organo<br />
sia deteriorato dai fenomeni postmortali.<br />
È difficile, per non dire impossibile,<br />
stabilire l'esatto momento del passaggio<br />
dalla vita alla morte e quindi fare<br />
una diagnosi precoce di morte. Anche<br />
quando il cuore è fermo ed il respiro<br />
sospeso e la funzione del sistema nervoso<br />
centrale arrestata (morte biologica),<br />
almeno per qualche minuto non<br />
si può parlare di morte perché il fenomeno<br />
è reversibile se il paziente è<br />
rianimato. Solo quando queste funzioni,<br />
ed in particolare quella del sistema<br />
nervoso centrale, sono arrestate in modo<br />
irreversibile per alterazioni anatomiche<br />
si può parlare di morte (morte<br />
biologica ) ; si tratterà di morte, anche<br />
se il moto del cuore ed il respiro saranno<br />
artificialmente mantenuti, quando<br />
il sistema nervoso centrale sarà irreversibilmente<br />
morto. La morte dell'individuo<br />
coincide con la morte del<br />
La tavolata dei medici raccoltisi per ascoltarlo<br />
suo sistema nervoso centrale (s.n.c.).<br />
Per la diagnosi del s.n.c. un grande<br />
progresso si è avuto con l'uso dell'elettroencefalogramma:<br />
la mancanza assoluta<br />
di attività elettrica cerebrale per<br />
un «ragionevole» periodo di tempo è<br />
sinonimo di morte. (Ancora oggi si discute<br />
se la morte del s.n.c. debba riguardare<br />
la sola corteccia o ad essa si<br />
debbano aggiungere i centri subcorticale<br />
e bulbopontini ).<br />
È facile capire come notevoli problemi<br />
morali si pongano in una materia<br />
così delicata: mezzi eroici di rianimazione<br />
e trapianti. Per risolverli, si<br />
deve considerare da un lato il dovere<br />
di conservare la salute e la vita, dall'altro<br />
i limiti a questo dovere fissati nella<br />
«ordinarietà» dei mezzi necessari.<br />
Per i trapianti, pure leciti, si richiede,<br />
se si tratta di un organo unico, come<br />
il cuore, la certezza assoluta della morte<br />
del donatore.<br />
Il Professore è stato salutato ali' inizio<br />
dal Presidente avv. Giorgio Malipiero, il quale<br />
però quella sera non ha potuto fermarsi<br />
con noi. La presentazione venne fatta dal Dr.<br />
Prof. Cacciavillani.<br />
Dopo la conferenza venne aperta la discussione<br />
nella quale intervennero il Prof. Introna,<br />
il Medico Provinciale Dr. Levino, il Prof.<br />
Bovo e Dott. Poggi. Questi fece soprattutto<br />
osservazioni sulla difficoltà pratica di indirizzare<br />
tempestivamente gli ammalati bisognosi<br />
di cure quali accennate dal Professore nei luoghi<br />
di cura dove pottessero essere curati con<br />
urgenza.
IH<br />
fm<br />
-^..^TiJv-f,,^ . .. t . .. i' '."•>, [« ' ? I || -•* , : , •: W<br />
, ! / - ;. i<br />
Padre V. Fagone S. i.<br />
•iiìkì<br />
ila<br />
Avv. Pro}. Giuseppe Opocher<br />
Rettore Magnifico dell'Università di Padova<br />
Dr. Prof. G. Santinello<br />
Padre Fagone, ed il Prof. Santinello, presieduti dal<br />
Rettore Magnifico dell'Università, svolgono la Tavola<br />
Rotonda su la contestazione di Herbert Marcuse<br />
La Tavola Rotonda su Marcuse presieduta<br />
dal Rettore Magnifico dell'Università,<br />
s'è svolta in una serata che minacciava<br />
sulle prime di avere uno sviluppo<br />
di contestazione poco simpatico<br />
ma che poi si calmò lasciando lo svolgimento<br />
della serata con la sala gremita<br />
di gente calma e dignitosa.<br />
Presentati dal R. P. Rettore, il Padre<br />
Fagone S. J. e il Prof. Santinello<br />
svolsero il tema: «Marcuse e la contestazione<br />
globale».<br />
P. Fagone si introdusse con le seguenti<br />
dichiarazioni:<br />
« Che Herbert Marcuse sia un filosofo<br />
alla moda, è un fatto incontestabile.<br />
Il suo nome ricorre con frequenza<br />
nella cronaca dei quotidiani, associato<br />
alla protesta studentesca che si rifa dichiaratamente<br />
alle sue teorie. Termini,<br />
quali «la contestazione globale», «la<br />
società repressiva», «l'integrazione al<br />
sistema», che hanno un significato preciso<br />
nel contesto del suo pensiero, rischiano<br />
di essere trivializzati nel linguaggio<br />
di un facile anticonformismo.<br />
A torto o a ragione, Marcuse è diventato<br />
il profeta di un vasto movimento<br />
d'insofferenza e di rivolta che agita gli<br />
ambienti giovanili contro le strutture<br />
della società contemporanea.<br />
Il fatto ha indubbiamente qualcosa<br />
di straordinario. Che una filosofia, non<br />
priva d'impegno speculativo, trovi una<br />
così entusiastica risonanza nella coscienza<br />
giovanile, è un fenomeno non<br />
comune, che pone il problema delle ra-<br />
gioni di un tale imprevedibile successo.<br />
Fino a qual punto la fortuna di<br />
Marcuse dipende dalle oscillazioni di<br />
una moda effimera, legata a certe forme<br />
pittoresche ed anticonformiste del<br />
costume giovanile, e fino a qual punto<br />
essa risponde a reali esigenze dell'attuale<br />
momento storico?<br />
È fin troppo ovvio che il valore di<br />
una filosofia non può essere misurato<br />
col metro volubile della moda. In<br />
quanto ricerca della verità, essa non<br />
può essere condizionata dalle mutevoli<br />
avventure del gusto e del costume. Pur<br />
vivendo nel tempo, essa trascende, nella<br />
sua tendenza più profonda, le trasformazioni<br />
contingenti del divenire<br />
storico, sforzandosi di coglierne l'intimo<br />
significato nel costante confronto<br />
con valori metastorici.<br />
E tuttavia, una filosofia che non voglia<br />
eludere il suo compito di rendere<br />
sempre più umano l'uomo, di contribuire<br />
attivamente alla costruzione di<br />
un mondo che sia alla misura dell'uomo,<br />
non può circoscrivere la sua ricerca<br />
nell'iperuranio di verità astratte, isolandosi<br />
dalla vita e dalla storia; ma<br />
deve impegnarsi concretamente nella<br />
realtà storica, cercando di coglierne le<br />
esigenze più profonde, denunziandone<br />
gli aspetti irrazionali, prospettando le<br />
soluzioni più consone all'autentica natura<br />
dell'uomo. In questo senso è vero<br />
quanto affermava Hegel, che la filosofia<br />
è la coscienza e lo «spirito del<br />
tempo».<br />
Occorre pertanto distinguere tra una<br />
«moda culturale», destinata ben presto<br />
ad esaurirsi in una società dai rapidi<br />
consumi, e ^«attualità storica» di un<br />
pensiero che si fa portavoce di un disagio<br />
spirituale, già largamente avvertito,<br />
individuando alcune ragioni della<br />
crisi del nostro tempo e fornendo dei<br />
capi d'accusa all'insofferente idealismo<br />
dei giovani.<br />
Per giudicare il valore oggettivo del<br />
pensiero di Marcuse occorre liberarlo<br />
dalle deformazioni cui è esposto nel<br />
suo incarnarsi in azione rivoluzionaria;<br />
per cogliere la misura esatta della sua<br />
attualità storica bisogna decantare le<br />
sue vere ragioni dalle infatuazioni di<br />
una moda effimera. Questo lavoro di<br />
ridimensionamento non può essere<br />
condotto che su un piano filosofia),<br />
che è il terreno in cui costantemente<br />
si muove Marcuse, anche quando discute<br />
di politica e di economia, di sociologia<br />
e di psicanalisi.<br />
Non sarà quindi superfluo individuare<br />
le matrici ideologiche della sua<br />
negazione, che ha per oggetto le strutture<br />
socioeconomiche della civiltà contemporanea,<br />
ma che trova la sua motivazione<br />
ultima nella dialettica hegeliana.<br />
ORIGINE DELLA<br />
CONTESTAZIONE GLOBALE<br />
P. Fagone passava poi in analisi le<br />
filosofie matrici del pensiero di Marcuse,<br />
insistendo soprattutto sulla sua di-
pendenza da Hegel e dai filosofi a lui<br />
ancorati, scostandosi da loro infine colla<br />
sua contestazione globale che secondo<br />
P. Fagone ha una duplice origine:<br />
« in un piano teorico essa trae la sua<br />
ispirazione ultima dal momento negativo<br />
della dialettica hegeliana e dalla<br />
sintesi tra il marxismo e la psicanalisi;<br />
in un piano storico essa pretende<br />
trovare una concreta giustificazione nel<br />
carattere «totalitario» della società industriale<br />
avanzata. Proprio perché questa<br />
oggi come un tutto unitario, capace<br />
di assorbire e di unificare nell'unica<br />
dimensione della razionalità tecnologica<br />
ogni forma di opposizione e di contenere<br />
negli schemi dell'ordine costituito<br />
ogni possibilità di un mutamento<br />
qualitativo, la «teoria critica della<br />
società» si configura anzitutto come<br />
un rifiuto radicale del sistema vigente<br />
nella sua totalità.<br />
Ci è impossibile seguire nei particolari<br />
la ricca analisi fenomenologica che<br />
Marcuse traccia della società industriale<br />
avanzata. È un quadro a forti tinte,<br />
ottenuto mediante semplificazioni ed esasperazioni,<br />
ma che non manca di una<br />
sua drammatica coerenza. Ci limiteremo<br />
a coglierne le linee fondamentali,<br />
sottolineando lo sforzo di ricondurre a<br />
un'unica matrice, che è in fondo di natura<br />
politica, i molteplici aspetti contraddittori<br />
della civiltà tecnologica.<br />
All'interno della società industriale<br />
altamente, sviluppata (il modello d'elezione<br />
esaminato da Marcuse è quello<br />
offerto dalla società americana) i<br />
conflitti tra le diverse classi sembrano<br />
placarsi e risolversi in un'armoniosa<br />
collaborazione; gli interessi privati coincidono<br />
apparentemente con quelli<br />
pubblici, le divisioni sociali tovano un<br />
elemento di coesione nell'efficienza della<br />
produzione industriale, che tende a<br />
ripartire i beni di consumo in misura<br />
sempre più vasta ai produttori immediati,<br />
e nella paura di un pericolo esterno<br />
(il Nemico), che serve da catalizzatore<br />
politico all'interno dello stesso<br />
sistema.<br />
Questa unificazione delle forze sociali,<br />
una volta antagoniste, in un unico<br />
apparato produttivo, che non è privo<br />
di concreti vantaggi economici e di<br />
un'apparente libertà, è dovuta a due<br />
fattori principali: la progressiva meccanizzazione<br />
della produzione tecnica e<br />
la minaccia esterna del comunismo, che<br />
rende gli stessi sindacati interessati all'allestimento<br />
di un apparato bellico<br />
sempre più micidiale, ma insieme sem-<br />
24 —<br />
pre più capace di assorbire e di remunerare<br />
una manodopera qualificata.<br />
Infatti, la meccanizzazione della produzione<br />
tecnica toglie anzitutto al lavoro<br />
il suo carattere disumano di prestazione<br />
fisica, biologica. Esso tende a<br />
trasformarsi sempre più da lavoro manuale,<br />
che implica un grado di asservimento<br />
immediato agli utensili, in lavoro<br />
mentale, di controllo e di guida,<br />
dei processi meccanici, cui è richiesta<br />
la principale erogazione di energia fisica.<br />
Ciò conduce al graduale attenuarsi<br />
della differenza tra operai ed impiegati,<br />
tra «colletti blu» e «colletti bianchi»,<br />
con la conseguente scomparsa<br />
della diversità tra le varie mansioni<br />
produttive. Isolato dal contatto immediato<br />
con la materia, l'operaio ritrova<br />
nell'insieme della produzione una<br />
più vasta dimensione sociale, che va al<br />
di là degli stessi compagni di lavoro.<br />
Inserito nella «corrente» del processo<br />
produttivo, egli si sente corresponsabile,<br />
con gli esponenti delle altre professioni<br />
e con la stessa gerarchia amministrativa,<br />
dell'efficienza del tutto.<br />
L'articolarsi sempre più complesso<br />
ed interdipendente dei processi meccanici<br />
di produzione ha inoltre per effetto<br />
di attenuare l'opposizione tra operaio<br />
e datore di lavoro. La figura del<br />
padrone scompare dietro il vasto apparato<br />
amministrativo. «Il dominio prende<br />
veste di amministrazione». La dialettica<br />
tra schiavo e padrone, così come<br />
era stata descritta da Hegel e da<br />
Marx, finisce col perdere i suoi tratti<br />
caratteristici, privando l'odio e la ribellione<br />
dell'operaio del suo bersaglio<br />
immediato.<br />
D'altra parte, la minaccia di un pericolo<br />
esterno, che richiede la mobilitazione<br />
di tutte le energie della nazione,<br />
fa passare in secondo piano i conflitti<br />
interni al sistema. Ciò ha per conseguenza<br />
l'attenuarsi di quelle forme di<br />
pluralismo su cui si fonda la società<br />
democratica, e l'assenza della volontà<br />
popolare da quelle decisioni che riguardano<br />
il suo destino, come la dichiarazione<br />
di una guerra atomica. Inconsapevolmente,<br />
l'uomo della società<br />
industriale lavora alla produzione degli<br />
strumenti di una sua eventuale distruzione,<br />
e concorre al contenimento<br />
di ogni trasformazione qualitativa delle<br />
strutture economiche e sociali.<br />
Per compenso, la mobilitazione generale<br />
che è richiesta dalla tensione tra<br />
i due maggiori blocchi politici, esercita<br />
una funzione stimolante all'interno<br />
di ciascun sistema. In maniera immediata,<br />
nella misura in cui lo sforzo<br />
produttivo richiesto dalla preparazione<br />
bellica offre maggiori possibilità d'impiego;<br />
ed indirettamente, favorendo,<br />
attraverso la competizione economica,<br />
l'elevazione del livello di vita. Per continuare<br />
ad esistere e a svilupparsi, ciascun<br />
sistema ha bisogno dello spettro<br />
dell'altro, che non è soltanto una minaccia<br />
esteriore, ma che si trasforma in<br />
un principio interno di coesione e di<br />
efficienza. Si ha così il tragico paradosso<br />
dello «Stato del benessere» reso possibile<br />
dallo «Stato belligerante», di una<br />
pace fittizia fondata sul reciproco timore<br />
e sulla corsa crescente agli armamenti,<br />
di una prosperità precaria che fiorisce<br />
sull'abisso di un'incombente distruzione<br />
totale. E tuttavia, questa situazione<br />
assurda non è che l'espressione<br />
più vistosa di una contraddizione originaria,<br />
l'estrema conseguenza di quella<br />
falsa razionalità che si annida nelle<br />
pieghe più segrete del sistema».<br />
Naturalmente a noi non è possibile<br />
seguire qui l'analisi di tutte le conseguenze<br />
tragiche che seguirebbe, secondo<br />
Marcuse, da questo stato di cose<br />
contro il quale non può nulla nemmeno<br />
il Comunismo che si è ribellato a<br />
Marcuse ed ha proibiti i suoi libri in<br />
Russia.<br />
La sua ricerca di libertà assoluta nella<br />
quale sola potrebbe svilupparsi l'umanità<br />
ideale in base ad una trasformazione<br />
della natura umana in un essere<br />
di puro piacere, di pura sensazione<br />
estetica, è una concezione fantastica<br />
che può sognare soltanto chi si dimentica<br />
che la natura umana è creata<br />
da Dio per superiori destini. In questo<br />
senso la sua contestazione universale<br />
non può essere che un sogno e chiunque<br />
si avviasse per quella strada non<br />
farebbe che distruggere veramente la<br />
natura umana.<br />
Chi desidera conoscere più a fondo<br />
il pensiero di P. Fagone lo rimandiamo<br />
a due articoli suoi scritti recentemente<br />
sulla «Civiltà Cattolica» (Anno<br />
1968, voi. li, p. 526-542; voi. Ili, p.<br />
26-40).<br />
Dopo P. Fagone, ha parlato il Proj.<br />
Santinello su Marcuse e la psicanalisi,<br />
tema sul quale è intervenuto anche il<br />
Co. Papafava presente alla discussione.<br />
La serata è terminata con una discussione<br />
degli studenti col Magnifico<br />
Rettore il quale ha benevolmente risposto<br />
alle loro obiezioni ed alle loro<br />
pretese anche quando erano azzardate.
•'?,<br />
Dal<br />
Collegio<br />
Universitario<br />
Da sinisfra: Barrolozzi - Rubini - Lovisatti -<br />
Mattielio - Bonacina - Giordani - Cipriani -<br />
Calvelli - Prati - Gervasio.<br />
La consulta del Collegio col nuovo sindaco<br />
Sindaco : Calvelli Lorenzo<br />
Ministro Interni : Trabucchi - Cipriani - Cadelli<br />
Ministro Turismo : Benini - Fiorina - Brandolese<br />
Ministro Goliardia: Prati - Benini - Segna<br />
Ministro Esteri : Bonacina - Giordani - Caselli<br />
Ministro Cultura : De Marco - Sauro - Prelez<br />
Ministro Sport : Malliello - Bortolozzi - Pengo<br />
Giornale : Gervasio - Lovisatti - Dell'Acqua - Costanza<br />
NUOVA FORMA DI INCONTRO<br />
COI GENITORI<br />
In occasione del S. Natale il Padre Direttore del<br />
Collegio, scrivendo ai genitori degli alunni, proponeva<br />
una novità : mentre in passato si soleva indire<br />
un incontro coi genitori invitandoli a venire al Pensionato,<br />
quest'anno pensa di trovar maggior frutto<br />
dall' incontro andando lui, con qualche altro Padre,<br />
a trovarli nella loro stessa città.<br />
« Ci sembra più pratico e simpatico — scrive —<br />
che i Padri vi vengano a trovare nelle vostre rispettive<br />
città che non invitare Voi stessi qui all'Antonianum.<br />
L'incontro si svolgerebbe in questa forma semplice<br />
: un pranzo comune in un locale adatto ; durante<br />
e dopo il pranzo ci sarà modo di scambiarci<br />
notizie ed impressioni, e di contrarre e di consolidare<br />
utili amicizie. Pensiamo che i Genitori degli<br />
studenti della stessa città e provincia possano gradire<br />
e avere vantaggio reciproco a conoscersi tra di<br />
loro e a conoscere i compagni di studio dei loro figli,<br />
presenti allo stesso pranzo ».<br />
Egli propose loro senz'altro il seguente calenda-<br />
rio di incontri :<br />
Sabato o domenica, 22 o 23 Febbraio :<br />
incontro con i genitori degi studenti di Brescia<br />
e provincia, a Brescia;<br />
Sabato o domenica, 1 o 2 <strong>Marzo</strong> :<br />
incontro a Treviso ;<br />
Sabato o domenica, 8 o 9 <strong>Marzo</strong> :<br />
incontro a Venezia;<br />
Sabato o domenica, 15 o 16 <strong>Marzo</strong>:<br />
inconto a Udine o a Pordenone per quelli delle<br />
rispettive città e province;<br />
Mercoledì 19 <strong>Marzo</strong>:<br />
incontro a Balzano per le famiglie di Trento e<br />
Bolzano ;<br />
Sabato o domenica, 22 o 23 <strong>Marzo</strong> :<br />
incontro a Verona;<br />
Sabato o domenica, 29 o 30 <strong>Marzo</strong> :<br />
incontro ali'Anlonianum per le famiglie di Vicenza<br />
e Rovigo.<br />
I genitori degli studenti delle città non elencate<br />
potranno unirsi al gruppo della città più vicina : per<br />
esempio, quelli di Mantova e Cremona possono unirsi<br />
al gruppo di Brescia o di Verona.<br />
Invitiamo i genitori a notificarci, al più presto,<br />
per lettera, quale giorno preferirebbero, se il sabato<br />
o la domenica, e quale data tra quelle qui proposte.<br />
— 25
w&^MS^HK<br />
, ; .'<br />
: • :Af *<br />
11 Vescovo di Padova col P. Pretto, P. Provinciale, P. Messori insieme con gli Ingegneri Baroni e Morassutti e Dott. Salce per l'ultima<br />
revisione alla nuova Cappella e sue attrezzature.<br />
Dalla Scuola di Religione<br />
Inaugurazione nella nuova Cappella<br />
del Tabernacolo<br />
VENERDÌ 7 FEBBRAIO Mons. Luciani,<br />
Vescovo di Vittorio Veneto, ha<br />
parlato ai Congregati professionisti su<br />
l'Eucarestia con riferimento alle impostazioni<br />
del nuovo «catechismo» olandese.<br />
Una prima impressione. Il Presule<br />
ha parlato con tono di pacatezza e di<br />
serenità, ispirando ai presenti il vero<br />
senso della santità. Più volte Egli ha<br />
ripetuto di essere personamente amico<br />
di uno dei compilatori del Catechismo<br />
e di non poter dubitare della sua buona<br />
fede.<br />
Da questa enunciazione, come da<br />
tutto il discorso, spirava un senso di<br />
bontà, di tolleranza, di cristiana comprensione<br />
che edificava. Di fronte alla<br />
confusione e al turbamento che in tutti<br />
oggi è suscitato da proteste varie e<br />
ribellioni, più o meno violente, è stato<br />
per me motivo di consolazione sentir<br />
parlare un Vescovo con accento di<br />
mitezza e di umiltà e insieme colla sicurezza<br />
dettata da una Fede maturata<br />
e convinta. Molti «contestatori» avrebbero<br />
avuto da imparare dove incomincia<br />
o come può cominciare un discorso<br />
cristiano.<br />
Egli ha anzitutto dimostrato che la<br />
novità del Concilio in materia teologica<br />
sull'Eucarestia sono, più che di so-<br />
Mons. Albino Luciani,<br />
Vescovo di Vittorio Veneto<br />
stanza, di tono e di accento. Oggi si<br />
pone in risalto maggiore l'aspetto comunitario<br />
del mistero eucaristico. Ma<br />
se è vero che l'Eucarestia è banchetto,<br />
convito nel quale i cristiani si cibano<br />
del Corpo di Cristo, è anche vero che<br />
essa è indissociabile dal Sacrificio. La<br />
Comunione prende forza e vigore in<br />
quanto rientra nel Sacrificio della Messa:<br />
e da ciò discende l'opportunità di<br />
non distribuire, salvo casi di necessità,<br />
la Comunione ai fedeli, se non nel contesto<br />
della Messa.<br />
L'Eucarestia è anche «Commemoratio».<br />
Non solo della Resurrezione, bensì<br />
anche dei momenti che l'hanno preceduta:<br />
la passione e la morte di Cristo.<br />
Dimenticare quest'aspetto — come<br />
tendono a fare gli autori del catechismo<br />
olandese — significa dimenticare<br />
i testi di S. Paolo.<br />
Il punto critico sull'Eucarestia, nel<br />
catechismo olandese, è quello della presenza<br />
reale. Si può ammettere che gli<br />
autori del catechismo olandese, abbiano<br />
inteso ribadire la posizione dogma-
i • i<br />
. m<br />
»<br />
I Congregati in Cappella con la conferenza di Mons. Luciani<br />
fica del Cattolicesimo con un nuovo<br />
linguaggio più accessibile e più accettabile<br />
all'uomo moderno scaltrito e affinato<br />
dalle scoperte della scienza e assetato<br />
di verità sul piano dell'evidenza<br />
e della certezza. Ma bisogna altresì dichiarare<br />
con fermezza che le formulazioni,<br />
forse proprio per insufficienza di<br />
linguaggio, possono ingenerare equivo-<br />
ci e spingere all'errore. Non si può scivolare<br />
su posizioni luterane o calvinistiche,<br />
spostando il problema della presenza<br />
reale dal piano, appunto, della<br />
realtà a quello del simbolo. Non può<br />
dirsi che Cristo è presente nel cristiano,<br />
dopo la Comunione, solo per il fatto<br />
che insieme col pane vive in esso il<br />
suo Spirito: e che la particela è segno<br />
Ne inutile ne inosservato...<br />
.... passerà il Centenario della Nascita di S. Luigi<br />
Gonzaga. Commento attualistico alla commemorazione<br />
centenaria la MOSTRA MULDER vuoi provocare<br />
l'attenzione su temi di fondo della vita spirituale<br />
dei giovani di oggi, perché — come dice Paolo<br />
VI — anche oggi esiste l'aspirazione al Bene totale.<br />
La Mostra si visita nella sede della Scuola di Religione,<br />
dal 20 marzo al 6 aprile ; un « volantino »<br />
propone un questionario; le risposte verranno esaminate<br />
da una giuria composta da Don Contran, di-<br />
Notizie Varie<br />
LA NOSTRA STAGIONE DI SCI<br />
Si è svolta quest'anno con cinquanta liceisti in<br />
un Albergo di Alba di Canazei e una sessantina di<br />
piccoli a Carezza.<br />
Forse non è stata molto indovinata la scelta di<br />
del corpo di Cristo anche se Cristo<br />
non è realmente in essa. Bisogna ribadire<br />
che il Cristo, dopo la consacrazione,<br />
è nel pane, qualunque sia poi il<br />
modo di spiegare il processo della transustanziazione<br />
(parola difficile e ostica,ereditata<br />
dal linguaggio della scolastica,<br />
ma che non può essere sostituita<br />
se non con altra che affermi il concetto<br />
di una presenza reale ).<br />
L'argomento è difficile e non può affidarsi<br />
a una interpretazione puramente<br />
razionale. Senza la Fede — è ovvio<br />
— non si può ammettere quello<br />
che, nonostante tutto, ed anche nella<br />
proposta luterana, rimane un mistero.<br />
Sono intervenuti nella discussione<br />
- gentilmente concessa dal Vescovo -<br />
i Revv. Padri Colombo, Casella e Ciman,<br />
il sottoscritto, il dott. Ronconi.<br />
A tutti il Presule ha risposto con amabile<br />
semplicità e insieme con profonda<br />
dottrina. Io credo di aver capito<br />
— se mai mi fosse stata necessaria<br />
una dimostrazione — che la Sapienza<br />
nasce proprio da un atteggiamento di<br />
semplicità e da un bisogno di chiarezza<br />
che può venire solo dalle anime che<br />
sempre umilmente cercano di servire<br />
Dio: non da quelle che credono di possederlo,<br />
come per un privilegio acquisito<br />
per sempre.<br />
V.Z.<br />
rettore de «La Difesa del Popolo», dal Prof. Vittorio<br />
Zaccaria, Preside, dal Dott. Augello, giornalista;<br />
i migliori elaborati saranno premiati con un viaggio<br />
a Lourdes e partecipazione a Convegni giovanili.<br />
Ricordiamo inoltre che, positivo richiamo aloysiano,<br />
un CORSO ESERCIZI SPIRITUALI sul tema<br />
della SANTITÀ' OGGI, secondo la dottrina del Concilio<br />
(Lg. e. V) verrà tenuto dal nostro Padre Ceroni<br />
a Villa Immacolata di Torreglia i giorni 25 - 27<br />
Aprile. Il Corso è offerto a tutti i giovani di impegno<br />
dai 17 ai 25 anni.<br />
Alba; ma in complesso quelli che vi sono stati<br />
hanno potuto sciare.<br />
Un altro gruppo di sciatori Universitari e Professionisti<br />
si è recato a Carezza nel periodo di Carnevale<br />
e furono abbastanza fortunati col favore della<br />
neve. Si aspetta però sempre una sistemazione<br />
proporzionata all'esigenza dei tempi perché l'Antonianum<br />
possa fare le sue manifestazioni estive ed<br />
invernali in ambienti sempre più atti e decorosi.<br />
27
Nella Congregazione Marìana<br />
CHIARIFICAZIONE SULLA FISIONOMIA CC. MM.<br />
Sapete tutti della promulgazione ufficiale dei nuovi<br />
« PRINCIPI GENERALI », norme statutarie di tutte le<br />
CC. MM. del mondo (Segreteria di S. S., 25 marzo 1968).<br />
Sapete tutti che, conforme al paragrafo 23 di detti Principi,<br />
una Commissione costituente della Federazione Italiana<br />
CC. MM. si è riunita in novembre u. s. per elaborare un<br />
« documento aggiuntivo » di esplicitazioni ed aggiunte più<br />
adatte alle esigenze culturali e spirituali della società e della<br />
Chiesa italiana.<br />
Anche a noi, affezionati alla C. M. e pure aperti alle<br />
nuove esigenze del tempo, parecchie espressioni dei PRIN-<br />
CIPI GENERALI sembravano troppo generiche e quasi disorientanti.<br />
Il DOCUMENTO AGGIUNTIVO ITALIA-<br />
NO — di cui attendiamo la pubblicazione ufficiale — è un<br />
commento autorevole alla sostanza dello spirito dei PRIN-<br />
CIPI, garantendo alla loro applicazione nelle Congregazioni<br />
italiane un contesto di concretezza e di autenticità.<br />
1) Quale è il concetto essenziale da tutelare nella<br />
fisionomia del Congregato, secondo il «documento<br />
aggiuntivo»?<br />
Un concetto di integrazione e di equilibrio tra vita spirituale<br />
e impegno umano. È evidente che ci si deve impegnare<br />
«dentro il mondo» nella tecnica, nella cultura e nel<br />
progresso, in funzione di «collaboratori della creazione»: in<br />
ciò è valida la passione che il mondo «diventi più umano»,<br />
per tutti, vicini e lontani. Ma non fino al punto di convincerci<br />
che niente c'è di sacro al di fuori della umanità. Si<br />
avverte nelle istanze ecclesiali di oggi la mancanza di pro-<br />
30 —<br />
CARRA' - La Vergine Addolorata<br />
lezione soprannaturale, anche individuale. In parole povere:<br />
non potrò «testimoniare» Cristo in mezzo al mondo,<br />
non riuscirò a riconoscerlo tra i fratelli di qualunque tipo,<br />
se prima non lo vivo in me e attraverso Lui non tendo al<br />
Padre comune che è nei cieli, là donde viene la luce e la<br />
salvezza e dove siamo destinati.<br />
La spiritualità del Congregato, destinato a permeare la<br />
sua azione è autenticamente questa. Come insegna S. Ignazio,<br />
l'uomo responsabile e libero è misura della realtà che<br />
gli sta intorno, della sua stessa storia di uomini e di eventi<br />
di cui vive, in quanto in essa e per essa si conduce al Cristo<br />
e col Cristo va a Dio (1 Cor., 3, 22); il Regno di Dio,<br />
che è regno dei cuori, di armonia, di pace si instaura, senza<br />
dubbio, sulla terra; ma i suoi metodi, le sue realizzazioni<br />
si commisurano ai valori definitivi che sono di là, che<br />
sono di dentro.<br />
2) La spiritualità «mariana» secondo il «documento<br />
aggiuntivo».<br />
La linea «formativa» dettata dal «documento» batte<br />
queste tappe: Esercizi spirituali, come orientamento specifico<br />
per giungere alla spiritualità cattolica, assunto poi come<br />
metodo di vita; rapporto personale con Maria come veicolo<br />
della nostra unione con Cristo: la Madonna è non solo<br />
esempio perfetto di questa unione a Cristo, ma «via», causa<br />
agente, oltreché impetrante, di questa «unione col Cristo»<br />
(Advocata et Mater): la Consacrazione del Congregato<br />
per le mani della Madonna, ratifica cosciente del comune<br />
battesimo, viene vissuta in un dinamismo spirituale e apo-
stolico sostenuto dalla coerenza e dalla fedeltà promessa alla<br />
Madonna.<br />
Da questa struttura spirituale prende vigore il nostro<br />
«senso della Chiesa»: Maria ne è il tipo perfetto (L. G.).<br />
Non possiamo esimerci da un inserimento partecipato nella<br />
fede, nel servizio nell'ubbidienza a Pietro e agli Apostoli,<br />
perché sono essi le colonne della Chiesa del Cristo.<br />
Le Congregazioni Mariane d'Italia — dichiara il «documento»<br />
— possono conservare la denominazione tradizionale<br />
con un titolo mariano, come fu sempre in passato: la<br />
Congregazione dei Professionisti di Padova si intitola alla<br />
«MADRE DELL'AMORE DIVINO» Mater divini Amoris.<br />
3) Contenuto e interpretazione dell'aspetto comunitario<br />
delle CC. MM.<br />
Salta agli occhi, nei Principi generali, la preoccupazione<br />
di avanzare un documento di struttura intelligibilmente<br />
«moderna»: «i nostri gruppi sono comunità cristiane»... il<br />
dono di noi stessi si vive in una comunità determinata, liberamente<br />
scelta... (n. 6) ha il suo centro nella Eucarestia<br />
e attua una esperienza concreta di unità nell'amore e nella<br />
azione»... (ivi).<br />
Le espressioni sono piuttosto generiche: l'interpretazione<br />
si presta ad un varco di realizzazione che va dai gruppi<br />
laicali di perfezione alle indiscriminate «comunità ecclesiali»<br />
che si incontrano per la Messa domenicale, si salutano,<br />
complimentano, e vanno per i loro affari.<br />
La commissione di studio domanda, e giustamente, approfondimenti<br />
biblici, teologici, sociologici ed esistenziali<br />
del concetto di comunità.<br />
Si propone alle Congregazioni lo studio di questa affermazione:<br />
«la possibilità di realizzare il servizio cristiano nel<br />
mondo — nell'unità di cui è Sacramento la Chiesa — è garantita<br />
da una forma di vita cristiana comunitaria».<br />
Dettaglio del Tabernacolo<br />
Anche noi intuiamo che un maggiore sentirci uniti, un<br />
più confidenziale dialogo su diversi piani: della vita religiosa<br />
e dei problemi concreti che suscita, sul piano educativo<br />
che interessa le nostre famiglie e la Scuola di Religione da<br />
sentire «più nostra» nelle sue mète e nelle sue realizzazioni,<br />
ci stimolerà a quel servizio ecclesiale che diventa esigenza<br />
se siamo convinti di formare «un solo corpo» in Gesù<br />
Cristo.<br />
CONGREGAZIONI MARIANE :<br />
ATTUAZIONI E PROGRAMMI<br />
•^ I giovani professionisti si incontrano il lunedì con Padre<br />
Ceroni. Si sta ricomponendo il gruppo della «lettura biblica»;<br />
si stanno coagulando i gruppi di spiritualità familiare;<br />
ci si orienta per una assunzione di responsabilità per la<br />
organizzazione di attività culturali nella Scuola di Religione.<br />
Vogliamo, presto, dare ai giovani la possibilità di una sala<br />
di lettura attrezzata, con riviste qualificate dal punto di vista<br />
ecclesiale-crìstologico e buoni libri... il locale c'è già, come<br />
tutti sanno, mancano le strutture in ferro e vetro e un<br />
po' di fondo... buono: libri ed enciclopedie. C'è qualche...<br />
intelltttuale che voglia aiutarci? Telefonate, per esempio, a<br />
Giorgio Ronconi.<br />
^ Non parliamo di... vecchi; diciamo che gli «anziani»,<br />
con l'esser ligi al sistema, evitano l'alto-basso delle avventure.<br />
Di positivo c'è che nella loro preghiera «abituale» del<br />
Venerdì fanno qualcosa per chi prega... poco. Hanno esaminato,<br />
col P. Direttore, alcune delle affermazioni della Professione<br />
di Fede formulata da Paolo VI (30 giugno 1968),<br />
nello sforzo di intendere l'ortodossia o almeno la buona<br />
volontà di chi parla meno chiaro o in modo ambiguo.<br />
Classica è stata la lezione di Mons.Luciani, Vescovo di<br />
Vittorio Veneto, sui punti (contestati?) della «dottrina eucaristica,<br />
oggi»: spostamento di prospettive, diceva Monsignore,<br />
con un certo prudenziale «eufemismo»; abbiamo capito<br />
che l'adorazione eucaristica e la comunione convergono<br />
sul rinnovarsi del Sacrificio del Signore, rendendo logica<br />
la partecipazione attiva del Popolo di Dio, nelle rispettive<br />
diverse mansioni.<br />
Anche la enciclica «Humanae vitae» ha richiamato la<br />
nostra attenzione: due conversazioni: l'una sui relativi problemi<br />
di coscienza, trattata con chiara dialettica da Mons.<br />
Chiavacci, l'altra sulla paternità responsabile da un punto<br />
di vista delle prospettive mediche, con la partecipazione<br />
competente dei Dott. Ultsse Drago e Renzo Finotto.<br />
Un particolare grazie a questi amici medici per il loro<br />
contributo di competenza e di convinzione cristiana. Il discorso<br />
deve continuare.<br />
Di Quaresima, ci sforziamo di leggere insieme e di commentare<br />
il Vangelo; l'anno scorso qualcosa di S. Giovanni;<br />
quest'anno, con S. Matteo, ricerchiamo sul «discorso della<br />
montagna» Si può parlare di illuminazione, o anche di scoperte...<br />
ma senza pretese, con umiltà.<br />
• I Congregati promuovono la PREPARAZIONE PA-<br />
SQUALE nel mondo dei Professionisti: TRE SERE con<br />
conversazione di Don Divo Barsotti, biblista, nella CHIE-<br />
SA DI SANTA LUCIA, 27, 28, 29 <strong>Marzo</strong>.<br />
^ DOMENICA 11 MAGGIO con le CONGREGAZIO-<br />
NI DEL NORD - EST (Veneto-Lombardia) tutti a TRIE-<br />
STE (decimo anniversario del TEMPIO MARIANO AL<br />
CUORE DI MARIA - Monte Grisa).<br />
— 31
Gli incontri del Cinefonim<br />
Un buon avvio ha avuto la stagione<br />
1968-1969 del Cinefonim Antonianum,<br />
nelle sue tre sezioni settimanali, la prima,<br />
aperta ad ogni pubblico, la seconda<br />
agli Universitari e professionisti, la<br />
terza ai Liceali (circa 1.500 iscritti in<br />
tutto).<br />
Nel primo ciclo, dedicato a «I miti<br />
della violenza» sono stati discussi da<br />
esperti e dal pubblico i film «A sangue<br />
freddo», «/ protagonisti», «Banditi a<br />
Milano», «Gioco di massacro». Tra gli<br />
altri, hanno partecipato ai dibatti il<br />
direttore della Cineteca Italiana di Milano,<br />
dott. Walter Alberti, il dott. A.<br />
Fais, Procuratore della Repubblica, il<br />
prof. F. Viscidi, vice-Presidente della<br />
Federazione Italiana «Cinefonim», e il<br />
prof. G. Pullini della nostra Università.<br />
Il secondo ciclo, sul tema: «Psicologia<br />
e psicanalisi, oggi» ha messo in discussione<br />
opere di alto livello, come<br />
«Manchette» di R. Bresson, «L'ora del<br />
lupo» di I. Bergman, «Playtime» di J.<br />
Tati, «Privilege» di P. Watkins, ecc.<br />
Notevole l'afflusso degli iscritti e la<br />
loro presenza ai vari dibattiti, compreso<br />
quello dei Liceali.<br />
La serata più importante fu quella<br />
organizata in collaborazione con la «Vita-Film»<br />
e il Centro Italiano Relazioni<br />
Umane di Roma con l'anteprima del<br />
film di Melo Risi «Diario di una schizofrenica».<br />
Il regista ricevette il «Timone<br />
d'oro», assegnatogli a Venezia<br />
dalla Giuria del Centro R. U. che gli<br />
fu consegnato dal Direttore dell'Ufficio<br />
studi P. Carlo M. Messori, dopo che<br />
l'aw. Pallaro lesse la motivazione del<br />
premio. Al lungo, vivace dibattito oltre<br />
al regista intervenne anche il dr.<br />
G. Ferlini che commentò gli aspetti<br />
psicologici e scientifici del film, che<br />
ottenne un vasto consenso del pubblico.<br />
terzo corso di Cinema<br />
II Terzo Corso per direttori di dibattiti<br />
cinematografici, organizzato sotto<br />
la guida della Commissione Diocesana<br />
dello spettacolo, ha preso' l'avvio dalla<br />
seconda metà di Febbraio, in due Sezioni<br />
distinte, una alla «Casa Pio X»,<br />
al Sabato pomeriggio, dalle ore 15 alle<br />
18.30, una Sezione all'Antonianum,<br />
al Martedì sera, per il film e dibattito<br />
metodica del dibattito.<br />
Vari esperti nelle singole scienze sono<br />
e al Mercoledì pomeriggio, alle 18.30,<br />
per la lezione.<br />
IL TEMA degli incontri (dieci circa<br />
per ogni Sezione) è diverso da quello<br />
dell'anno scorso — dedicato all'estetica<br />
e critica del film —; riguarda il cinema<br />
sotto l'aspetto psicologico, sociologico<br />
e morale. Continuano tuttavia<br />
alcune lezioni di storia del cinema e<br />
stati invitati a parlare al Corso in quelle<br />
« conversazioni-dibattiti » che lo ca-<br />
ratterizzano; alcuni di essi sono stati<br />
chiamati anche da altre città (Torino,<br />
Roma, Venezia).<br />
IL TESTO del Corso è diverso per<br />
gli allievi del primo e del secondo anno;<br />
gli iscritti che concludono il «biennio»<br />
(1968-1969) adotteranno il recente<br />
testo del dott. Michele Serra, edito in<br />
questi giorni dalla Gregoriana di Padova,<br />
dal titolo «Lo spettatore di fronte<br />
al film».<br />
IL CARATTERE di tale scuola per direttori<br />
di dibatitti è di saper unire sapientemente<br />
lo studio teorico del cinema<br />
alla pratica concreta dei dibattiti;<br />
l'uno è come sussidio culturale indispensabile<br />
all'altro. I docenti, infatti,<br />
«verificano» le doti di «Direttore di dibattito»<br />
degli allievi facendoli dirigere<br />
(quelli di secondo anno) le discussioni<br />
dei film e via via intervenendo nella<br />
correzione metodica del dibattito.<br />
Dato che in Padova e Provincia stanno<br />
prendendo sviluppi inattesi le attività<br />
dei Cinefonim e Gruppi di cinema,<br />
è giusto provvedere a preparare<br />
i quadri culturali direttivi di tali opportune<br />
iniziative. In tal senso il Corso<br />
risponde ad una vera esigenza di<br />
base.<br />
La prova di tale vitalità dei Corsi è<br />
data dalle cifre. Nel corso del 1968 si<br />
sono avuti circa 120 allievi (tra cui i<br />
soli Uditori). Ben 68 hanno affrontato<br />
la prova del Corso, di cui 42 alla Sezione<br />
del «Pio X» e 26 all'Antonianum<br />
Gli allievi del Primo Corso furono 21<br />
(13 al Pio X, 8 all'Antonianum); quelli<br />
del Secondo, 47 (di cui 29 al Pio X,<br />
18 all'Antonianum). Questa cinquantina<br />
di giovani che hanno «biennato» è già<br />
al lavoro da mesi in varie località.<br />
Auguriamo ai dirigenti e allievi del<br />
Corso la miglior riuscita della proficua<br />
iniziativa.<br />
— 33
Anche<br />
quest'anno<br />
Carnevale<br />
alle<br />
Padovanelle<br />
17 - 2 - 1969<br />
Favoriti - come l'anno scorso - dalla<br />
gentilezza del Dr. Ing. Ivone Grassetto<br />
(con un prezzo benevolo, per il quale<br />
gli siamo molto grati), ci siamo trovati<br />
là in circa duecento <strong>Ex</strong>, <strong>Alunni</strong>. - Di<br />
alcuni gruppi presentiamo qui accanto<br />
la fotografia con tanti amici che resero<br />
cara la serata.<br />
Interessanti i doni mandati da varie<br />
Ditte di Amici ai quali siamo molto<br />
grati. Soprattutto attraente il «Califfo»<br />
gentilmente offerto dal Comm. Rizzato.<br />
Pubblichiamo qui l'elenco degli offerenti<br />
in segno della nostra gratitudine.<br />
DISTINTA PREMI SORTEGGIATI<br />
Profumeria Beghin, via Zabarella: Profumi<br />
Scozzesi;<br />
Ghinea Mario - DI.CO.MA., Corso Milano:<br />
Dischi ultimi successi;<br />
Profumeria Desiré, via Altinate: Sali da<br />
bagno e saponi;<br />
Valigeria Giannina, via 8 Febbraio: Portafogli<br />
in pelle;<br />
Azienda di Cura, Abano: Volume «Affreschi<br />
del '500 in Padova»;<br />
Ditta Kofler, via Bronzetti, Schiuma da<br />
bagno ;<br />
Ottico Giordani, P.zza Garibaldi: Macchina<br />
fotografica;<br />
Grandi Magazzini Coin, via Altinate:<br />
Giacca a vento ultima moda;<br />
Vanotti Elettrodomestici, via Roma:<br />
Radio Transistor;<br />
VIS - Dr. Bastianello, via Trieste: Biglietti<br />
d'ingresso Cinema Mignon;<br />
Fam. Canale, P.zza Frutta: 1 materasso<br />
«Permaflex»;<br />
Banca Antoniana, via 8 Febbraio: Volume<br />
«Ville Venele»;<br />
Rossetto Bimbi, riv. Ponti Romani:<br />
Portapigiami bimbi in peluche;<br />
Cassa di Risparmio, Piazza Eremitani:<br />
Volume «Palazzo della Ragione»;<br />
Vanotti Gioielleria, Piazza Erbe: Porta<br />
soldi in oro;<br />
ITO Viaggi - Oscar Inglese, Gali. Zabarella:<br />
Viaggio aereo Venezia-Roma;<br />
Maglificio Emmebi, di Murer Luigi, vicolo<br />
Cigolo: Giacca lana crociera;<br />
Sig.ra Puggina: Quadro con -firma;<br />
Presidente: Porta grissini in peltro;<br />
Regalpeltro: via Altinate: Porta dolci.<br />
PREMIO SPECIALE: CICLOMOTORE<br />
«CALIFFO» OFFERTO DALLA DIT-<br />
TA CESARE RIZZATO.
II Ministro<br />
Qui<br />
in visita<br />
alla<br />
Bolzonella<br />
sessantasette anni di attività<br />
Un traguardo non facile da raggiungere se si pensa che il<br />
Cav. Bolzonella è tuttora sulla breccia con i suoi 82 anni.<br />
L'evoluzione nell'arte della stampa di questo scorcio di secolo<br />
è rispecchiata nell'arco di attività di questa Tipografia.<br />
La modernità dei macchinar! e l'esperienza acquisita in tanti<br />
anni di serio lavoro, si riflettono nella produzione di alta<br />
qualità che distinguono questa Azienda specializzata in lavori<br />
a colori.<br />
Il Ministro si è vivamente compiaciuto che nella sua Città,<br />
l'arte della stampa sia così bene rappresentata e che il nome<br />
di Padova grafica sia affermato in campo Nazionale ed<br />
Estero.<br />
Padre Casella, che si trovava presente per la pubblicazione<br />
dell'ANTONIANUM, ebbe modo di mostrare i primi numeri<br />
della rivista da lui redatta nel lontano 1927.<br />
Il cordiale incontro con dirigenti e maestranze si è concluso<br />
con un brindisi e l'augurio di sempre maggiori successi.
Comm. Dr. Giacomo Gai-bagnati<br />
La giornata di Gino Garbagnati (Gino<br />
era il nome corrente) ebbe giovedì<br />
24 ottobre 1968 il suo compimento. La<br />
chiamata dell'Angelo della Vita, certo<br />
non lo colse impreparato, pronta come<br />
era per ricca riserva di tante belle doti,<br />
la vivida luce della lampada in attesa<br />
del grande incontro.<br />
Parlando di un industriale, parrebbe<br />
logico un cenno alla sua attività in questo<br />
campo dove si vide immesso, appena<br />
ventiquattrenne (Garbagnati nacque<br />
a Manza il 20-10-1883) con la fondazione<br />
della Società Garbagnati & C.<br />
avvenuta nel 1907 ad un paio di anni<br />
dalla laurea in chimica ottenuta presso<br />
l'Università di Pavia (1905).<br />
Pur non difettando di dati, preferiamo<br />
che dell'industria sì parli in altre<br />
sedi. Tuffai più potremmo sottolineare<br />
quel certo suo paterno e sollecito<br />
modo di conduzione che gli permise di<br />
avere sempre intorno a sé, la grande<br />
affezione dei suoi dipendenti fino a trovarli<br />
promotori, senza che il principale<br />
lo sapesse, di una Commenda da lui<br />
apprezzata più per la derivazione che<br />
per la onorificenza in se stessa.<br />
Di parecchio altro invece si può dire<br />
e proprio a provare come quando si voglia<br />
e sappia, si possan condividere imprese<br />
economiche e opere sociali e, caso<br />
Garbagnati, studi speculativi.<br />
E' noto come Gino Garbagnati coltivasse<br />
attenzioni a studi filosofici, partecipando<br />
a incontri, promovendo pubblicazioni,<br />
arricchendo sempre più la<br />
sua biblioteca di opere di pensiero non<br />
perfettamente consoni ad una pur impegnativa<br />
attività industriale.<br />
Alunno per qualche anno del Collegio<br />
«Rosmini» di Domodossola, aveva<br />
compreso la grandezza e il valore del<br />
patrimonio spirituale e culturale di Antonio<br />
Rosmini. Alla munificenza sua si<br />
deve la possibilità di istituire il noto<br />
«Centro Internazionale di Studi Rosminiani»<br />
sorto a Stresa nella casa dove<br />
Rosmini visse gli ultimi anni e santamente<br />
spirò.<br />
Dai Rosminiani, ai Gesuiti, ai Barnabiti<br />
la presenza di Garbagnati fu sempre<br />
attiva e produttiva. Fu infatti l'intervento<br />
di Gino Garbagnati a permettere<br />
la istituzione del «Centro S. Cuore»<br />
dei PP. Gesuiti a Reggio Emilia.<br />
Pure lui a promuovere la costruzione<br />
della Scuola di Religione del Collegio<br />
Universitario di Padova (dove attualmente<br />
risiede il figlio Antonio S.J.) e,<br />
vedi coincidenza, inaugurato sabato 26,<br />
il giorno dopo i funerali di chi tanto<br />
vi collaborò. Lo volevano presente alla<br />
cerimonia. Lo era, benedicente, dal cielo.<br />
Con i Gesuiti lo troveremo pure per<br />
la Rivista «Aggiornamenti Sociali» edita<br />
dal Centro Studi di S. Fedele.<br />
Per venire a noi, ricordiamo Gino<br />
Garbagnati per parecchi lustri Consigliere<br />
di Amministrazione del Collegio<br />
San Giuseppe (Villoresi) del quale fu<br />
confondatore il fratello Don Guido.<br />
La Pro Cultura Monzese lo ebbe promotore,<br />
con P. Gaffuri, P. Gonfalonieri<br />
e chi scrive, della estensione su piano<br />
cittadino di tale Associazione in un primo<br />
tempo operante nell'ambito ristretto<br />
di una associazione giovanile. Garbagnati<br />
fu pure animatore di quel «Salotto»<br />
cui convenivano uomini di diversa<br />
derivazione ideologica ma intenti alla<br />
sincera ricerca della verità. Chi conosce<br />
certe confidenze sa di quale efficacia<br />
fosse quel «Salotto». Opere barnabitiche,<br />
Casa del Soldato, Teatro Villoresi<br />
lo avranno sempre presente anche<br />
quando, per esempio, il Villoresi e<br />
la attuazione non verrà considerato di<br />
programma avveniristico non scevra di<br />
qualche amarezza.<br />
Garbagnati fu uno dei soci fondatori<br />
della Associazione degli Industriali<br />
di Manza e della Brianza, risorta nel<br />
1945. Fondò pure nel 1945, con altri sei<br />
colleghi del ramo, l'Associazione Nazio-<br />
Due cari amici del<br />
nale degli Industriali Tintori, Stampatori<br />
e Finitori.<br />
Fu promotore a Milano, con l'ingegner<br />
Angelo Testori, doti. Enrico Falk,<br />
Enrico e Serafino De Capitani, rag. Molteni<br />
di Lambrugo, e dott. Cerletti, del-<br />
I' U.C.I.D. (Unione Cristiana Imprenditori<br />
e Dirigenti) poi diventata nazionale<br />
e internazionale.<br />
Garbagnati fu pure dei primissimi<br />
promotori della «Solidale», la Società,<br />
sorta per iniziativa di Mons. Arciprete,<br />
allo scopo di costruire case assolutamente<br />
libere da intendimenti speculativi.<br />
Amante del paesaggio, e particolarmente<br />
della nostra Brianza, fonderà<br />
con l'amico dott. Alberto Airoldi di Erba,<br />
l'Associazione «Amici della Brianza».<br />
In Brianza acquisterà quella «Villa<br />
Annunciata» di Casaglia che poi cederà<br />
all'Opera Madonnina del Grappa<br />
per essere Casa di Esercizi, Ritiri, Corsi<br />
di aggiornamento con particolare attenzione<br />
alla formazione spirituale delle<br />
famiglie. L'Associazione Monzese delle<br />
Famiglie Numerose se ne avarrà per<br />
i diversi incontri di studi per i propri<br />
associati.<br />
Anche da questi rapidi cenni si può<br />
arguire che Gino Garbagnati fu insieme<br />
uomo di consiglio e di pratico aiuto<br />
economico. «Metà pare e metà dané»<br />
si usa dire. Garbagnati in questo<br />
non fece difetto. Consiglio saggio, osservazione<br />
anche critica sempre accompagnati<br />
da motti arguti, immancabile<br />
sorriso a fior di labbro e, all'occorrenza,<br />
scivolo di busta per meno apparire.<br />
Accenneremo (però di sfuggita perché<br />
stanno in un ambito di riserbo) a<br />
certi sensibili interventi anche in sede<br />
chiamiamola, di sano orientamento sociale.<br />
Diremo invece apertamente del<br />
coro di benedizioni che in questi giorni<br />
fu dato sentire di tante persone e<br />
famiglie assistite in assoluto segreto<br />
(vi furono sorprese anche per i familiari)<br />
del caro nostro Gino. E' un coro<br />
di riconoscenza, ma insieme aurea testimonianza<br />
che sale al Sommo Rimuneratore<br />
a perorazione di più largo gaudio<br />
al servo buono e fedele.<br />
S.D.C.<br />
(da // Cittadino di Monza - 31-10-1968)
l'Antonianum scomparsi<br />
II Grande Ufficiale Ferdinand.» Stimamiglio<br />
è stato un vero amico del «Petrarca».<br />
In un articolo del numero unico<br />
«Tutto Petrarca», pubblicato per l'inaugurazione<br />
del Palazzetto dello 1 Sport<br />
(ottobre 1958) si cercavano le radici di<br />
questo suo affetto, mettendo in rilievo<br />
la sua passione sportiva fin da piccolo.<br />
« Chi di noi — incominciava l'articolista<br />
— non ha cominciato la sua carriera<br />
sportiva dando dei calci a un pallone?<br />
Non è stata una eccezione Ferdinando<br />
Stimamiglio, padovano puro sangue,<br />
che nella squadretta del «Marco Foscarini»<br />
di Venezia fece appunto conoscenza<br />
con il primo amore di tutti gli<br />
adolescenti. Poi, col passare degli anni,<br />
qualche brevissimo «flirt» con la boxe e<br />
il ciclismo (Girardengo era un agente<br />
pubblicitario di eccezione); ma, appunto,<br />
roba da poco conto.<br />
II « suo » sport Ferdinando Stimamiglio<br />
lo incontrò negli anni che seguirono<br />
il primo dopoguerra, ed era uno degli<br />
sport ancora in fasce, in Italia, pur<br />
già contando seguaci di classe eccelsa :<br />
il motociclismo. Erano i templi gloriosi<br />
della moto, quando le strade non asfaltate<br />
rendevano assai problematico<br />
l'equilibrio, prima ancora che le elevate<br />
velocità. Erano i tempi in cui le moto<br />
non avevano ancora la frizione, e i freni<br />
agivano sulle ruote nella stessa maniera<br />
oggi seguita per le biciclette. Erano<br />
i tempi in cui saltare a cavallo delle<br />
rombanti « Sacoche », « Indian », « G.D. »<br />
significava, prima di ogni altra cosa,<br />
possedere un cuore grande così e non<br />
avere paura di niente.<br />
E fu appunto cavalcando questi rombanti<br />
cavalli d'acciaio che Stimamiglio,<br />
per un decennio, partecipò ad innumerevoli<br />
competizioni (di velocità, di regolarità,<br />
di cross-country) affermandosi<br />
più volte come un pilota di indubbio valore.<br />
La Trieste - Poggioreale, il Gran Premio<br />
<strong>Marzo</strong>tto, la Coppa della Vittoria a<br />
Bassano del Grappa (in compagnia di<br />
Omobono Tenni e Carlo Baschieri) non<br />
sono che i primi di una lunga fila di<br />
successi che troppo lungo sarebbe enumerare.<br />
«Non sono le vittorie i mie ricordi<br />
più cari: quello 1 di cui vado maggior-<br />
mente fiero, è di aver corso anche con<br />
Varzi e Nuvolari quando venivano qui<br />
a Padova a fare il circuito di Brentelle,<br />
allora prova di campionato italiano. Mi<br />
ricordo che una volta, proprio in questa<br />
competizione, mentre ero in ottima<br />
posizione, mi trovai di colpo abbracciato<br />
ad un platano : con le moto e le strade<br />
di allora era una cosa di ordinaria<br />
amministrazione. Me la presi con me<br />
stesso dicendomi che non valevo niente:<br />
ma mi consolai presto quando successivamente<br />
seppi che anche «Nuvola»<br />
e Varzi erano usciti di strada... ».<br />
Cessata l'attività agonistica, Ferdinaiido<br />
Stimamiglio non abbandonò lo<br />
sport, che ormai gli era entrato nel sangue.<br />
Fu consigliere per moltissimi anni<br />
del «Moto Club Padova» ; ispettore nazionale<br />
della Federazione Ciclistica Italiana,<br />
consigliere dell'Automobile Club,<br />
dell'Ass. Calcio Padova, della Soc. Ciclisti<br />
Padovani, dell' U. S. Petrarca. Al<br />
Petrarca fu particolarmente affezionato,<br />
perché ha visto in lui un nucleo<br />
che con onore sapeva tener alto il nome<br />
di Padova, meritevole quindi di essere<br />
seguito e sempre più incoraggiato.<br />
La figura più elevata del caro buon<br />
Ferdinando ci appare nel suo spirito<br />
cristiano di sacrificarsi per dare lavoro<br />
agli operai, stimolato anche dalle esortazioni<br />
del Vescovo di Padova che<br />
subito dopo la guerra si prese a cuore<br />
la condizione tragica di povertà in cui<br />
tanti si trovavano. Stimamiglio, anche<br />
nelle cariche pubbliche che egli ha esercitato<br />
(cinque anni Presidente dell'Ente<br />
Provinciale del Turismo; per parecchi<br />
anni consigliere dell'Ente Fiera;<br />
Vice Presidente del Rotary) ha sempre<br />
promosso ed incitato quanto poteva favorire<br />
il benessere della città.<br />
Il benessere degli operai egli lo proseguì<br />
soprattutto nelle cariche di lavoro.<br />
Presidente del Gruppo Commissionari<br />
C.M. A.I.C.P.A.; Consigliere dell'Istituto<br />
finanziario Automobilistico, egli<br />
non ebbe mai altra preoccupazione che<br />
quella di favorire il lavoro e l'occupazione<br />
di maggior gente possibile. Non<br />
si devono dimenticare le sue iniziative<br />
nel Basso Polesine ancora nel 1936 per<br />
la ricerca del metano onde favorire lo<br />
sviluppo industriale ed automobilistico.<br />
Oggi si parla di geni industriali che<br />
sanno con arte tutta loro scoprire nuo-<br />
Grand'Uff. Ferdinando Stimamiglio<br />
vi campi di lavoro e sfruttarli a bene<br />
comune. Ferdinando Stimamiglio fu ,di<br />
certo uno di questi, sempre animato 1 da<br />
una visione serena della vita che ispirava<br />
anche negli altri col suo costante<br />
sorriso.<br />
Mi volle un giorno con sé a Pomezia<br />
per visitare quel suo impianto colossale<br />
in una vasta zona solitària. Mi piaceva<br />
pensare ad un continuatore degli<br />
antichi impresari romani che lavoravano<br />
affascinati dal desiderio di rendere<br />
sempre più bella la città che dominava<br />
il mondo.<br />
L'Antonianum ha ricordato il defunto<br />
con una S. Messa nel trigesimo della<br />
sua morte cui intervennero i Consiglieri<br />
del Petrarca e i Petrarchini, mentre<br />
i Padri continuano a ricordarlo nella<br />
preghiera per suo suffragio e conforto'dei<br />
suoi Cari.<br />
C.<br />
PIANGONO LA MORTE<br />
— della moglie : Dr. Alfredo Puglisi ;<br />
— del papa : Dr. Ing. Renato Tormene ;<br />
Battistini Franco ; F.lli Dr. Antonio<br />
e Paolo Sambin;<br />
— della mamma : Tognon Pierluigi ; Gr.<br />
Uff. Dr. Giancarlo Rossi.<br />
Le condoglianze più sentite da parte<br />
degli Amici e dei Padri <strong>dell'Antonianum</strong><br />
che ricordano i cari Estuiti nelle<br />
loro preghiere.<br />
— 37
Salute e Sport in Italia<br />
Su invito del Prof. Enrico Rubai telli<br />
Consigliere Nazionale dell'A.M.C.I. e del<br />
Dr. Piero Pellegrini, Presidente dell'Ordine<br />
dei Medici di Padova, il Prof. Antonio<br />
Venerando, Presidente della Federazione<br />
Medici Sportivi Italiani tenne,<br />
Lunedì 10 <strong>Marzo</strong>, nella Sala Teatro<br />
<strong>dell'Antonianum</strong> una Conferenza sul tema:<br />
«Salute e Sport in Italia».<br />
Vi intervennero parecchi Medici Sportivi<br />
di Padova. Dopo di lui parlarono<br />
anche P. Pretto e il Dr. Malagoli, giornalista<br />
de «II Gazzettino». A noi piace<br />
riportare qui un brano della conferenza<br />
del Prof. Venerando che può interessare<br />
tutti.<br />
Dopo aver definito col Serpilli la salute<br />
come «condizione di armonico sviluppo<br />
funzionale, fisico e mentale dell'individuo<br />
dinamicamente integrato<br />
nel suo ambiente naturale e sociale» e<br />
che, quindi la salute non è semplicemente<br />
un equilibrio anatomo-funzionale,<br />
ma anche uno stato di vera efficienza,<br />
egli proseguiva :<br />
GLI ADATTAMENTI PROMOSSI<br />
DALL'ALLENAMENTO<br />
« Orbene, essendo il concetto di salute<br />
ampliato nei termini illustrati, il<br />
rapporto con lo sport può ora venire, a<br />
mio avviso, meglio 1 inquadrato ed analizzato;<br />
sia che per sport vogliamo intendere<br />
la attività fisica ludica, quella<br />
formativa o quella agonistica, oppure<br />
quella cosidetta di mantenimento, adatta<br />
cioè a mantenere la salute ovvero a<br />
recuperarla.<br />
Le azioni fisiologiche del moto — essendo<br />
il movimento la fondamentale<br />
proprietà biologica dell'organismo animale<br />
— sono talmente ovvie da non memeritare<br />
un'approfondita analisi; analisi<br />
che viceversa vorremmo dedicare<br />
agli effetti che il progressivo ripetersi<br />
di atti motori induce nell'organismo ed<br />
il cui insieme costituisce il fenomeno<br />
dell 'allenamento.<br />
Si intende per allenamento il processo<br />
fisiologico attraverso il quale la continua<br />
e regolare pratica della attività fisica,<br />
cioè una giusta dose di essa, rende<br />
l'individuo capace di una migliore<br />
prestazione motoria conferendogli mag-<br />
gior forza, aumentandone le capacità di<br />
lavoro e di resistenza alla fatica. Questo<br />
processo si realizza attraverso una<br />
serie di modificazioni progressive a carico<br />
di quasi tutte le funzioni fisiologiche<br />
degli apparati interessati all'attività<br />
muscolare.<br />
L'allenamento si identifica perciò negli<br />
adattamenti da esso promossi consistenti<br />
in:<br />
a) aumento della forza muscolare;<br />
b) migliore coordinazione neuromuscolare,<br />
che conduce a maggior destrezza<br />
del movimento;<br />
e) potenziamento delle funzioni respiratorie,<br />
e soprattutto della ventilazione<br />
polmonore ;<br />
d) potenziamento della funzione cardiocircolatoria<br />
;<br />
e) aumento della potenza muscolare,<br />
cioè dell'energia sviluppata nella unità<br />
di tempo;<br />
f) minore produzione di sostanze che<br />
generano la fatica;<br />
g) miglioramento delle facoltà volitive,<br />
per cui l'individuo è capace di sforzi<br />
intensi, concentrati e ripetuti ;<br />
h) rapido e completo ritorno alle condizioni<br />
di base dopo uno sforzo;<br />
i) migliorata dispersione del calore e<br />
della regolazione della temperatura durante<br />
lo sforzo;<br />
I) sincronismo della attività dei vari<br />
organi ed apparati durante lo sforzo.<br />
Tali adattamenti fisiologici danno ragione<br />
dell'efficienza motoria dell'atleta<br />
e possono spiegarci i portentosi risultati<br />
che attraverso l'allenamento sportivo<br />
raggiunge la macchina umana.<br />
Per prendere in esame gli interessi<br />
collettivi o di massa verso l'esercizio fisico,<br />
si deve considerare tutta l'intera<br />
serie delle azioni utili che quest'ultimo<br />
svolge, di carattere igienico, psicologico,<br />
preventivo e terapeutico.<br />
L' allenamento all'esercizio fisico, infatti,<br />
aumenta i poteri di difesa dell'organismo<br />
verso le aggressioni microbiche<br />
e quelle indotte dalle variazioni climatiche;<br />
la resistenza al freddo, al caldo,<br />
agli altri agenti del clima è un fatto<br />
empiricamente noto da tempo, che<br />
ha ricevuto di recente conferme sperimentali.<br />
L'ALLENAMENTO<br />
DELL'ESERCIZIO FISICO<br />
Analogamente 1' allenamento all'esercizio<br />
fisico permette l'ordinato svolgimento<br />
delle funzioni del ricambio e col<br />
rinnoverei armonico delle strutture cellulari<br />
evita o contiene, in primo luogo,<br />
quelle lesioni biochimiche che costituiscono<br />
la base di processi cosidetti degenerativi,<br />
denominatore comune di diverse<br />
malattie cardiovascolari, metaboliche,<br />
ecc., nelle quali la carenza dT movimento<br />
è un riconosciuto fattore patogenetico.<br />
E' così importante l'efficienza del movimento<br />
nella prevenzione e nella terapia<br />
di tale numeroso gruppo di malattie<br />
che attualmente la chinesiterapia,<br />
nell'ambito della medicina fisica e riabilitativa,<br />
sta trovando sempre nuovi<br />
indirizzi applicativi. In essi la sportterapia<br />
— come è denominata dagli<br />
autori di lingua tedesca — sfrutta le<br />
motivazioni agonistiche per la cura e<br />
la rieducazione degli handicappati dell'apparato<br />
locomotore e nei neurolesi<br />
(amputati, paraplegici, ecc.), ma trova<br />
indicazioni anche nel trattamento degli<br />
enfisematosi, degli obesi ecc.<br />
D'altro canto è noto che al sedentarismo<br />
e alla conseguente iperalimentazione<br />
si guarda, oggi che sono divenuti<br />
così marcati e diffusi, come a cofattori<br />
di malattia di non certo secondaria<br />
importanza. Patologi e clinici hanno<br />
messo infatti in evidenza come la<br />
carenza di movimento sia responsabile<br />
di variazioni umorali e di alterate<br />
risposte funzionali che predispongono,<br />
quando non ne siano addirittura la causa<br />
diretta, ai processi patologici più frequentamente<br />
riscontrabili oggi, dal diabete<br />
all'arteriosclerosi ed alle loro conseguenze<br />
vascolari.<br />
Ma nell'adulto la pratica regolare di<br />
una giusta dose di attività fisica deve<br />
trovare motivazioni ludiche, cioè incentivi<br />
psicologici sotto forma anche agonistica,<br />
benché al termine in quest'ambito<br />
vada assegnato un significato più<br />
generale ed aspecifico di quello proprio<br />
dell'attività sportiva agonistica in senso<br />
stretto ».<br />
IL TROFEO «LODOVICO SALA» ALL'ANTONIANUM: // Presidente Nazionale degli <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong> e il Comitato Promotore<br />
del Centro Schuster ai quali è affidata l'organizzazione del Trofeo hanno deciso che la X" 1 edizione venga disputata presso<br />
l'Antonianum di Padova nei giorni 25 e 26 aprile 1969.<br />
Spetta quindi ora al Delegato Nazionale Dr. Ing. Franco Zanini mettersi all'opera per la complessa organizzazione.<br />
— 39
•"*-*'•"<br />
-.»**>;-, x<br />
•.,-..<br />
J I I<br />
Petrarca ole... ole...<br />
Comunicati della Segreteria<br />
RISULTATI DEL GIRONE DI ANDA-<br />
TA E DEL GIRONE DI RITORNO AL-<br />
LA DATA DEL 2 MARZO 1969<br />
BASKET<br />
Girone di «andata»:<br />
Boario Petrarca - Candy Bologna 62-59<br />
Butan Gas Pesaro - Boario Petr. 78-58<br />
Boario Petr. - APU Snaidero Udine 76-73<br />
Boario Petr. - Stella Azz. Ramazz. 67-55<br />
Partenope Napoli - Boario Petrarca 87-60<br />
Ignis Varese - Boario Petrarca 83-75<br />
Simmenthal Milano - Boario Petr. 98-79<br />
Boario Petr. - Eldorado Bologna 88-57<br />
Reyer Venezia - Boario Petrarca 69-62<br />
Girone di «ritorno»:<br />
Candy Bologna - Boario Petrarca 74-60<br />
Boario Petr. - Butan Gas Pesaro 75-80<br />
Snaidero Udine - Boario Petrarca 80-70<br />
Boario Petrarca - Oransoda Cantù 74-52<br />
RUGBY<br />
Girone di «andata»:<br />
Petrarca-CUS Milano 13- 5<br />
Olimpie '52-Petrarca O- 3<br />
Petrarca - Rugby Rovigo 3- O<br />
Petrarca - Rugby Parma 9- 3<br />
Fiamme Oro-Petrarca 3- 6<br />
Petrarca - Ignis Partenope 6 - O<br />
Rugby Brescia - Petrarca 5-28<br />
Petrarca - L'Aquila Rugby O- O<br />
Buscaglione - Petrarca 3 - 3<br />
Petrarca - Esercito 14 -12<br />
Metalcrom - Petrarca O - 3<br />
Girone di «ritorno»:<br />
CUS Milano-Petrarca 3-15<br />
Petrarca - Olimpie '52 9-3<br />
Rovigo - Petrarca 6 - 6<br />
Rugby Parma - Petrarca Rinviata<br />
Petrarca - Fiamme Oro O- 3<br />
CALCIO<br />
Girone di «andata»:<br />
Caminese - Petrarca 1 - 3<br />
Petrarca - Monselice 2 - 3<br />
Saccolongo - Petrarca 1-2<br />
Petrarca - Vigonza 2 - O<br />
Solesino - Petrarca 1 - 3<br />
Petrarca - Este<br />
Albignasego - Petrarca<br />
Petrarca - Maserà<br />
Pernumia - Petrarca<br />
Petrarca - Virtus<br />
Esedra DB-Petrarca<br />
Petrarca - Montegrotto<br />
Petrarca - Redentor<br />
Conselve - Petrarca<br />
Petrarca - Cadoneghe<br />
Girone di «ritorno»:<br />
Petrarca - Caminese<br />
Monselice - Petrarca<br />
Petrarca - Saccolongo<br />
Vigonza - Petrarca<br />
Petrarca - Solesino<br />
Impressioni sulla partita con l'Oransoda<br />
PETRARGA-BOARIO - ORANSODA GANTÙ (2 marzo)<br />
Non è stata e non poteva essere una<br />
bella partita. Ma per la prima volta dall'inizio<br />
di questo campionato ci troviamo<br />
nell'imbarazzo di non sapere quali<br />
nomi citare nelle file del Petrarca-Boario,<br />
per indicare gli artefici principali di<br />
questo successo sui campioni d'Italia,<br />
considerato alla vigilia indispensabile<br />
per poter mantenere concrete speranze<br />
di salvezza.<br />
2-1<br />
1-1<br />
0-0<br />
1-1<br />
4-1<br />
0-2<br />
3-1<br />
2-0<br />
0-3<br />
3-0<br />
1-0<br />
3-0<br />
0-0<br />
0-1<br />
1-1<br />
E' stata davvero una vittoria «voluta»<br />
per tutti i ragazzi di Fabiano e da quest'ultimo<br />
diretta magistralmente in panchina,<br />
con una serie di cambi azzeccatissimi,<br />
così come perfetto è stato il passaggio<br />
alla zona in un momento molto<br />
delicato della gara, quando, dopo 5' dall'inizio<br />
del secondo tempo, una valanga,<br />
di falli ha portato precauzionalmente in<br />
panchina Bernardini, Bariviera, Peroni.
A quel punto, il Petrarca-Boario ha giocato<br />
con un quintetto «di emergenza»<br />
sulla carta, composto dai «vecchi» Stefanelli,<br />
Korac, Varotto, Pizzicherai e<br />
Pozzecco; eppure quel quintetto ha lasciato<br />
segnare ai canturini solo 6 punti<br />
in 7' di gioco, mentre è riuscito a metterne<br />
a segno a sua volta 8 (si è così<br />
passati dal 47-36 al 5' al 55-42 al 12').<br />
Una resistenza leonina, insomma. A<br />
quel quintetto, dunque, vanno non meno<br />
lodi che a Jessj, il quale oggi ha giocato<br />
solo quindici minuti complessivamente,<br />
ma ne a giocato dieci talmente<br />
bene da dare praticamente la svolta<br />
determinante al risultato (16-13 all'ir<br />
della sua entrata in campo, 38-22 al 1'<br />
della ripresa: quattro centri su cinque<br />
tentativi, tre palle recuperate).<br />
RUGBY: FORMA SPLENDIDA<br />
Rugby Parma - Petrarca ( 9 marzo )<br />
Petrarca Rugby felice : il secondo recupero<br />
ha confermato la piena salute<br />
dei bianconeri, che in tal modo si sono<br />
avvicinati alla capolista Aquila. Un punto<br />
separa ora il Petrarca dal quindici<br />
abruzzese. Ma non è tanto questo importante<br />
avvicinamento alla vedetta del<br />
campionato che favorisce l'ottimismo<br />
in casa petrarchina, quanto la dimostrazione<br />
di forza psicologica, atletica e tecnica<br />
data dal complesso patavino sul<br />
terreno parmense. Alla vigilia, in casa<br />
del Parma si è chiaramente parlato di<br />
possibile vittoria; con molta umiltà, come<br />
sempre, il Petrarca s'è armato di<br />
tanto coraggio e progressivamente ha<br />
assunto il ruolo del rullo compressore.<br />
E' passato sopra al Parma con disinvoltura.<br />
La festa lazzarini nel "Palazzetto,,<br />
Offerta di baccalà e damigiane di vino<br />
Petrarca : basket, rugby, calcio. Come<br />
dire tante teste, tanti cervelli, tante personalità<br />
diverse. In una polisportiva «unica»<br />
come la petrarchina, ci possono<br />
essere giornate completamente liete oppure<br />
possono coincidere le tristi esperienze<br />
delle varie sezioni. Si va in campo<br />
per vincere, è ovvio; ma non sempre<br />
si vince.<br />
Comunque la vittoria è di rito quando<br />
è chiamata in causa la condizione<br />
prima, che è alla base di tanta attività<br />
sportiva: lo spirito formativo cui si ispirano<br />
i giovanicestisti, rugbisti o calciatori.<br />
Ed è una vittoria che accomuna<br />
gli gli uni agli altri, non c'è ombra<br />
di dubbio.<br />
Le dimostrazioni - del resto - non<br />
mancano. Basterà ricordare quanto è<br />
accaduto per la singolare manifestazione<br />
voluta da uno dei consiglieri, Alfredo<br />
Lazzarini, per festeggiare la nascita<br />
della sua bambina. Al Palazzetto dello<br />
sport il pretesto di un buon assaggio di<br />
«polenta e baccalà» (con piccanti contorni<br />
e con vini prelibati) è bastato per<br />
riunire in un'unica semplice festa di<br />
gioventù gli atleti delle diverse sezioni,<br />
i dirigenti, i Padri. Tutti si sono sentiti<br />
tanto giovani, tutti anno compreso il<br />
genuino significato dell'iniziativa, tutti<br />
hanno colto' l'occasione per sottolineare<br />
come siano sempre i fatti che contano<br />
(non le parole vuote e senza senso),<br />
per il giusto bene di tanti ragazzi<br />
operanti nell'orbita dell'«Antonianum»,<br />
della sua «Scuola di Religione». La pratica<br />
sportiva, specie quella «di squadra»<br />
per i sacrifici che impone, per il costante<br />
invito alla collaborazione, è indubbiamente<br />
un fatto positivo. E tutto questo<br />
si fa per favorire questa pratica sportiva,<br />
per accrescere i «tesori» della famiglia<br />
petrarchina («tesori» d'ordine umano<br />
e d'ordine morale) è pure un fatto<br />
positivo. La stessa iniziativa di Alfredo<br />
Lazzarini aveva soltanto questo scopo.<br />
Ben vengano altre idee simili, altri<br />
motivi di accrescimento dei già buoni<br />
risultati ottenuti in seno alle attività<br />
del Petrarca. Ci sarà sempre qualcosa<br />
da imparare. Per tutti.<br />
C. Malagoli
ABBONATI ALL'ANTONIANUM FINORA PER L'ANNO 1968-1969<br />
NE MANCANO ANCORA MOLTI : AFFRETTATEVI !<br />
Agusson dr. Antonio<br />
Al ber in i gen. Raoul<br />
Alfonsi dr. ing. Aurelio<br />
Alfonsi cav. Giuseppe<br />
Ambrosetti dr. ing. Luigi<br />
Andò sen. avv. Oscar<br />
Apergi Elio<br />
Apergi comm. rag. Sergio<br />
Armiento rag. Mario<br />
Azzolin cav. Aurelio<br />
Baccaglini prof. Mario *<br />
Baggio ing. Francesco<br />
Baggio prof. Paolo<br />
Boiardi dr. danni<br />
Barbe dr. Marcella<br />
Barbieri dr. prof. Bruno<br />
Barbieri dr. Enzo<br />
Barbieri dr. ing. Riccardo<br />
Barcelloni Corte nob. ing. Vinc.<br />
Bartolomei dr. prof. Giuseppe *<br />
Battalliard dr. Alberto<br />
Bazolo Giorgio<br />
Bedin rag. Giampietro<br />
Belloni avv. Giorgio<br />
Belloni prof. Giuseppe<br />
Benacchio prof. Luigi<br />
Benacchio dr. Mario<br />
Beneventano Della Corte bar.<br />
dr. Francesco<br />
Bertoldini dr. Tullio<br />
Bertolissi dr. ing. Mario<br />
Bidoli Giovanni<br />
Brunelli nob. avv. Giovanni<br />
Bocchese dr. ing. Franco<br />
Bodini dr. Giovanni<br />
Boldrin dr. Bruno<br />
Bolzonella dr. ing. Antonio<br />
Bolzonella Carlo<br />
Bonerdì Raffaele<br />
Bonifazi rag. Giuseppe<br />
Sonino dr. prof. Raffaele<br />
Bordigato col. Gino<br />
Boschi dr. Giorgio<br />
Bruni dr. Carlo<br />
Busnardo dr. Benedetto<br />
Caldera dr. Eugenio *<br />
Calore geom. Goìvanni<br />
Calzolari dr. Guido<br />
Canavotto dr. ing. Giuseppe<br />
Candeo dr. ing. Antonlorenzo<br />
Carbone dr. ing. Ernesto<br />
Coniato Giampaolo<br />
Conte/e dr. Francesco<br />
Caporali dr. Guido<br />
Carbognin rag. Giunio<br />
Carbognin prof. Giovanni<br />
Carenza dr. prof. Nino<br />
Carenza dr. Mario<br />
Caretta rag. Guglielmo<br />
Caron dr. sen. Giuseppe<br />
Carpenedo ing. Diego<br />
Cartolari dr. Cristoforo<br />
Casarotti Nino *<br />
Castagna Bernardi Giuseppe<br />
Castellani di Sermeti dr. Luigi<br />
Catemario di Quadri duca ing. G.<br />
44 —<br />
Cavagnis dr. Vittorio<br />
Cavallari de Caballaria prof. V.<br />
Cazzala dr. ing. Luciano<br />
Ceschi dr. ing. sen. Stanislao *<br />
Chasen dr. Wolf<br />
Chiesa dr. Domenico *<br />
Chinaglia gr. cr. dr. Antonio<br />
Chinaglia dr. Lino<br />
Chinea Mario<br />
Chino dr. Alberto<br />
Chiavato Sergio *<br />
Ciralli dr. Bruno<br />
Corazzi dr. prof. Luigi<br />
Coin dr. Antonio<br />
Co/ucci prof. Giuseppe<br />
Covi rag. Pietro<br />
Croatto dr. prof. Lucio<br />
Cursore Gino<br />
Da Col dr. Antonio<br />
Dal Brun comm. Lucio<br />
Dal Covalo mons. prof. Antonio<br />
Dal Prò dr. ing. Paolo<br />
Daniele dr. Carlo Alberto<br />
Danieletto dr. Raffaele<br />
Daodiace avv. gr. uff. Giuseppe<br />
De Bastioni dr. prof. Giovanni<br />
De Boni Bruno<br />
De Fraia dr. ing. Mario<br />
De Lucchi Tati<br />
De Marco dr. Alberto *<br />
De Marco ing. Carlo *<br />
,De ,,SJsti comm. rag. Gino<br />
De foni dr. ing. Arnaldo<br />
De Vivo dr. Giovanni<br />
De Zuccata nob. Luigi<br />
Della Penna dr. Alessandro<br />
Di Nicolo ing. Antonio *<br />
Domeniche/// rag. Silvio *<br />
Doriguzzi Aldo *<br />
Dormo/ dr. Lamberto<br />
Fabbri Colabich comm. dr. P. G.<br />
Fabbri Colabich dr. ing. Giuseppe<br />
Fagnani rag. Carlo<br />
Fognarii dr. ing. Sandro<br />
Fa/orno ing. Castone<br />
Fantecchi dr. Antonio<br />
Fattori ing. Mario<br />
Ferlini dr. Giorgio *<br />
Ferrante prof. Angelo<br />
Ferro prof. Nino *<br />
Ferri ing. Francesco<br />
Feruglio dr. prof. Francesco Sav.<br />
Filippi dr. Silvio<br />
Flores D'Arcais prof. Franco<br />
Fontana Giovanni *<br />
Foratti dr. Fausto<br />
Fracanzani dr. ing. Lodovico *<br />
Franceschetto dr. Giuseppe<br />
Frasson dr. Franco<br />
Frasson dr. Paolo<br />
Fregnan rag. Cesare<br />
Fritegotto cav. rag. Giulio<br />
Furiali ing. Luigi<br />
Gaìotti dr. Angelo<br />
Golfo prof. Federico<br />
Galimberti dr. Antonio *<br />
Galimberti dr. Giulio<br />
Gallo dr. ing. Mario *<br />
Garcea ing. Antonio<br />
Garcea ing. Anse/mo<br />
Garcea ing. Giampaolo<br />
Gaspari (famiglia)<br />
Gentile dr. prof. Francesco<br />
Ghezzo prof. Floriano<br />
Giacomelli avv. Vittorio<br />
Giordani dr. Michele<br />
Giron dr. Giampietro<br />
Giuriato ing. Arturo<br />
Ciurlato rag. Franco<br />
Gnutti dr. ing. Paride *<br />
Gracis avv. Mario<br />
Cromo dr. Giorgio<br />
Guaran Guido<br />
Guzzon dr. prof. Vittorio<br />
Kertely dr. ing. Ivo<br />
Lazzarin prof. Antonio<br />
Lecchi e.te dr. Francesco<br />
Letter dr. Eugenio<br />
Locatela cav. Pietro<br />
Lorato rag. Guido<br />
Loredan c.te ing. Iseppo<br />
Lorenzi prof. Gianlorenzo<br />
Lorenzoni avv. Luigi<br />
Lotti dr. Francesco<br />
Lavo dr. Paolo<br />
Lui ing. dr. Guido<br />
Luise dr. prof. Renato<br />
Maggia dr. prof. Alessandro<br />
Maggia dr. ing. Marcella<br />
Maggia avv. Gino<br />
Meggioni dr. Giuseppe<br />
Magnano di S. Lio ing. Pasquale<br />
Magrini dr. Carlo<br />
Malatesta Franco<br />
Mancini dr. Guido<br />
Mangili! avv. Ferdinando<br />
Mantovani avv. Annibale<br />
Marangoni dr. Carlo<br />
Marasca dr. Egidio<br />
Mari prof. dr. Luigi<br />
Marcozzi avv. Alberto<br />
Marson dr. prof. Gianbattista<br />
Martini Giacomo *<br />
<strong>Marzo</strong>lo dr. ing. Paolo<br />
Maseri dr. Attilio<br />
Mazzacurati dr. ing. Giovanni *<br />
Mazzo cav. Silvio<br />
Mazzoncini col. Renzo<br />
Mazzucato dr. Guido<br />
Mazzucato prof. Ugo<br />
Mazzucato dr. Giorgio<br />
Mazzucato Vittorino<br />
Mazzucco dr. G. Gabriele<br />
Menegazzi Antonio<br />
Meneghini dr. Cioncarlo<br />
Menin dr. Luigi<br />
Menini dr. Bruno<br />
Mingatti rag. Edoardo<br />
Mingatti dr. Cioncarlo<br />
Mingatti rag. cav. Giovanni<br />
Mingatti Paolo<br />
Mesirca dott. ing. Renato<br />
Messenio dr. Pietro<br />
Michelon dr. Gìanni<br />
Mioni prof. Giovanni<br />
Missaglia Ferruccio<br />
Missaglìa cav. Orione<br />
Mistrello comm. Pietro<br />
Molena rag. Pietro<br />
Monnet dr. Adriano<br />
Monnet cav. Augusto<br />
Montesi dr. //ano *<br />
Morandi ing. don Francesco<br />
Morassutti rag. Federico *<br />
Morassutti Paolo<br />
Mugani dr. Nane/o<br />
Munar/ dr. prof. Franco<br />
Nagliati cav. Mario<br />
Nat in dr. Edoardo<br />
Nalìn dr. Ettore<br />
Narpozzi dr. prof. Aure/lano<br />
Negro rag. Ugo<br />
Orzali dr. Vittorio<br />
Paccagnella dr. prof. Bruno *<br />
Parenzan dr. prof. Lucio<br />
Pasello Pietro<br />
Pavan dr. Giorgio<br />
Pavoni dr. Gianfranco *<br />
Ferale avv. Agostino<br />
Pen'n cav. Antonio *<br />
Ferino Remigio<br />
Fertile prof. Giovanni<br />
Fertile Ivo<br />
Perucca dr. Icillio<br />
Peruzzi rag. Ennio<br />
Perù zzi dr. Castone<br />
Peruzzi cav. rag. Mario<br />
Fintassi Mario *<br />
Piccoli dr. ing. Giuliano<br />
Piussi comm. rag. Antonino *<br />
Palano dr. Sergio<br />
Poliedri dr. Pietro<br />
Ponchìa Ivano<br />
Porro dr. Mario<br />
Pretto dr. Graziano<br />
Pugina dr. Annibale<br />
Puglisi dr. Alfredo *<br />
Quaglio prof. Gianluigi<br />
Rabaioli dr. Pietro<br />
Raimondi cav. Giacinto<br />
Ramigni cav. Leone<br />
Ravagnan dr. Giampaolo<br />
Rasi dr. Pierandrea *<br />
Riccato ing. Giorgio<br />
Ricci dr. prof. Vincenzo<br />
Ricciardi ing. prof. Dante<br />
Riedel dr. Alfredo<br />
Riva dr. ing. Filippo<br />
Rizzo rag. Gino<br />
Robuschi dr. Riccardo<br />
Rodighiero dr. Vincenzo *<br />
Ronconi Antonio<br />
Rossi Luigi<br />
Rubini avv. Vittorio<br />
Ruzza rag. Luigi<br />
Ruzzante rag. cav. Antonio<br />
Sacco dr. Carlo<br />
Sacchetto cav. uff. Tullio<br />
Saggin dr. ing. Francesco
Sogg/n on. dr. Mario<br />
Saggin dr. Mario /'un.<br />
So/mozo dr. Giorgio<br />
Sambo dr. Mario<br />
Sattin dr. Paolo<br />
Saulle ing. Lazzaro<br />
Savoini dr. ing. Carlo<br />
Scalco dr. Luigi<br />
Schiomo col. Emilia *<br />
Schiesari ing. Pietro<br />
Schirato Giovanni<br />
Sebastiani dr. Antonio<br />
Stivanello Bruno<br />
Se/lani ing. prò/. £zio *<br />
Semenza prof. Edoardo<br />
Sguotti ing. Antonio<br />
Silvestrini dr. Donilo<br />
Simonetti Antonio<br />
Sivieri dr. Arnaldo<br />
Shvich dr. Enrico<br />
Solìmbergo rag. Diego<br />
Tanzi ow. Nulla<br />
Tararne///' prof. Virgilio<br />
Tavan dr. Mario<br />
lessare comm. Giovanni<br />
Testo/in dr. Renzo<br />
Toìdo cav. Antonio<br />
Joniolo dr. prof. Gianfranco<br />
Tonio/o dr. Giuseppe<br />
Tonzig comm. avv. Giorgio<br />
Jorresini rag. gr. uff. federico<br />
Vedua Angelo<br />
Venture///' dr. Renzo<br />
Venturini geom. /Antonio<br />
Venturini ing. Pietro<br />
Veronesi dr. ing. Gaetano<br />
Vettore G/ampoo/o<br />
Vìanello dr. Attilio<br />
FIORI D'ARANCIO<br />
Visentini Aldo<br />
Volpi geom. E manuale<br />
Zoocoria dr. Mario<br />
Zaccaria prof. Vittorio<br />
Zancan prof. Lanfranco *<br />
Zaupa dr. ing. Paolo *<br />
Zancan Carlo<br />
Zancan prof. Lanfranco<br />
Zannini dr. ing. Franco<br />
Zannini dr. Luigi<br />
Zanovello rag. Giulio<br />
Zaffa prof. Pierluigi<br />
Zeni prof. Guido<br />
Zerman dr. Andrea<br />
Zillo dr. Alberto<br />
Zocca dr. Arrigo<br />
Zotti dr. prof. Enzo<br />
Zotti dr. Francesco *<br />
Ricevono l'«Antonianum»<br />
per la pubblicità :<br />
Accordi dr. C. - Testini dr. G.<br />
Baggio dr. ing. Edoardo<br />
Baggio dr. ing. Ignazio<br />
Bonaiti ing. Giuseppe<br />
Bonaiti ing. Alfredo<br />
Bonato Marco<br />
Sonato dr. Bernardo<br />
Boschetti Renzo<br />
Briganti dr. cav. uff. Rino<br />
Caporali dr. Guido<br />
Carenza dr. Alberto<br />
Carenza dr. Mario<br />
Carrara gr. uff. Giuseppe<br />
Casarotti N. - Viola A.<br />
Casale dr. Enzo<br />
Castelletto dr. ing. Albano<br />
Castelletto dr. Pietro<br />
Si sono uniti in matrimonio:<br />
DICEMBRE 1968<br />
Zancan Riccardo con la Sig.na Elisa Luisa Causa, Bolzano.<br />
FEBBRAIO 1969<br />
Vigna Pier Sandro con la Sig.na Maria Luisa Bottecchia -<br />
Bassano del Grappa.<br />
Donati dr. Giancarlo con la Sig.na Daniella Villani - Roma.<br />
CULLE<br />
Hanno annunziato la nascita di :<br />
Dolcini avv. Walter<br />
De Poveri Tron rag. Nildo<br />
Filippi rag. cav. Castone<br />
Filippi dr. Silvio<br />
Pacchi dr. Andrea<br />
Gabbato Angelo<br />
Grassetto dr. ing. Ivone<br />
Grassetto dr. ing. Giancarlo<br />
Luxardo dr. Franco<br />
Malatesta Gianni<br />
Mariotto geom. Giovanni<br />
Merlin dr. Luigi<br />
Molena gr. uff. Francesco<br />
Morassutti comm. dr. Stanislao<br />
Morass'Jtti comm. dr. Franco<br />
Morassutti comm. Antonio<br />
Olivi dr. Marcella<br />
Pighin ing. Giovanni<br />
Pretti dr. Gustavo<br />
Protti dr. Giampietro<br />
Rossetto cav. Antonio<br />
Rossetto rag. Ermanno<br />
Ramigni cav. Leone<br />
Rubini cav. Severino<br />
Sambin dr. Antonio<br />
Sgaravatti dr. Alberto<br />
Sormani dr. Giuseppe<br />
Direzione Banca Cattolica<br />
Ricevono l'«Antonianum»<br />
in omaggio i Consiglieri<br />
del «Retrorea».<br />
Arslan dr. prof. Michele<br />
Allegro comm. dr. Ubaldo<br />
Bisello gr. uff. Benvenuto<br />
Bedeschi cav. Rino<br />
Bottacin geom. Renzo<br />
Buffo comm. Fortunato<br />
GIOVANNI MARIOTTO<br />
PADOVA - VIA CHIESANUOVA 9 - TELEF. 57 377<br />
Canale Remolo<br />
Carraretto Francesco<br />
Carraretto dr. Paolo<br />
Carrara comm. Rino<br />
Castorina rag. Giacomo<br />
Corion dr. pof. Carlo<br />
Dalle Molle comm. Amedeo<br />
Dagnini dr. prof. Giorgio<br />
Pacco dr. Marcella<br />
Galtarossa ing. Giovanni<br />
Galtarossa ing. Giacomo<br />
Galtarossa geom. Carlo<br />
Longato Giuseppe<br />
Lazzarini rag. Alfredo<br />
Lionello dr. ing. Mario<br />
Miotti dr. prof. Benito<br />
Mocellin rag. Angelo<br />
Peroro ing. Bruno<br />
Pitassi rag. Renzo<br />
Pollazzi gr. uff. Bruno<br />
Radici dr. ing. Lionello<br />
Rizzato comm. Cesare<br />
Rossi dr. Giancarlo<br />
Schiavo dr. ing. Emilio<br />
Stefanelli comm. Alfonso<br />
Stocchi dr. Ferruccio<br />
Valle dr. Antonio<br />
Hanno inviato offerte per<br />
l'«Antonianum>>:<br />
De Boni Jole<br />
Caldera comm. Enzo<br />
Nardone Forni Maria<br />
Famiglia Napoli<br />
Famiglia Gasperi<br />
Famiglia Rodeano *<br />
Oesch ing. Alessandro<br />
Perucca dr. Icillio<br />
Angiola Carlotta : i fratelli Lelio, Lionello e Pamela Lazza-<br />
Giovanni: Antonio con i genitori Mimmo e Laura<br />
Sturare ;<br />
Franco Andrea: Stefanella, Marco e Paolo con i genitori<br />
Adelina ed Agostino fioatto;<br />
Marco : Michela Cardini con i genitori ;<br />
Giorgio Manuel: Stefania con i genitori Valerio e Marisa<br />
Bresquar ;<br />
Alberto: Paolo e Chiara Canton;<br />
Paolo: Roberto con i genitori Fernando e Fulvia<br />
Casarotti.<br />
Benedetta: Luisa e Paolo Zatti.<br />
edilpadova<br />
MATERIALI :<br />
AMIANTI (coperture e soffittature)<br />
FIBRAM-VECOPER (copert. speciali)<br />
RUB KOR (sport e strade)<br />
GRANILASTIC (sport)<br />
MONTAGGI E APPLICAZIONI
L'ANNO SOCIALE 1968-69<br />
è iniziato col mese di ottobre<br />
Date la vostra adesione con<br />
l'offerta - abbonamento :<br />
L. 4000<br />
per la rivista<br />
L. 5000<br />
per la rivista con l'agenda<br />
L'Agenda è uscita verso la fine di<br />
novembre: ce ne sono ancora a di-<br />
\ sposizione per chi desidera averla.<br />
JLa rivista Antonianum per vivere<br />
ha bisogno di soccorso da parte<br />
di tutti gli <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong>.<br />
Come potete aiutarlo?<br />
Con l'abbonamento regolare;<br />
Con qualche offerta sostenitrice,<br />
coloro che lo possono.<br />
Pubblicheremo d'ora innanzi i<br />
nominativi di quelli che faranno<br />
qualche cosa in più della semplice<br />
iscrizione.<br />
••<br />
ra<br />
o.<br />
a<br />
0<br />
a.<br />
0 2<br />
•<<br />
I?<br />
<br />
1<br />
presente ricevuta non è valida se non porta nell'apposito spazio<br />
il cartellino gommato numerato.<br />
Servizio dei Conti Correnti Postali SERVIZIO DEI CONTI CORRENTI POSTALI Servizio dei Conti Correnti Postali
O<br />
O<br />
8<br />
« Q<br />
.1<br />
£<br />
M<br />
8<br />
—<br />
A<br />
3.<br />
±<br />
o<br />
| «<br />
C j<br />
Q! s<br />
o. a.<br />
o<br />
^i 5no3<br />
// correnti* di stampare per<br />
mento, previa autorizzazione da<br />
ti correnti postali.<br />
n 3<br />
o 5<br />
3 Q<br />
""<br />
^- Q<br />
D ff<br />
o "<br />
° S<br />
0<br />
> Q<br />
re Q<br />
Ì£ =<br />
^ -r? -<br />
o !» ?<br />
» S °<br />
S § è<br />
o" ^<br />
3 ' I<br />
n<br />
n<br />
Q 0<br />
fD T<br />
Q_ "><br />
S' ?<br />
HI<br />
"' 0 5 ><br />
8 E. "> _<br />
3 „ cr »<br />
lsl°<br />
H D-<br />
2. ± 0 re<br />
w -h O -•<br />
111»<br />
*i!|<br />
~i =<br />
O.<br />
di allibramento,<br />
ali' indirizzo dei<br />
etti sono spediti r\ —<br />
n § <<br />
E.<br />
n<br />
re<br />
3<br />
<br />
in<br />
,anti possono<br />
tisti destinai<br />
dell' Ufficio<br />
Non sono<br />
o correzioni.<br />
ammessi boi fD<br />
5]<br />
re nQ<br />
3<br />
n<br />
a<br />
n ro_<br />
ò~<br />
-*•<br />
C<br />
re, abrasioni<br />
C<br />
n'<br />
5'<br />
<br />
i °<br />
M —<br />
!£. 3<br />
0 ?<br />
0 eo<br />
M o<br />
X a<br />
e" 5*<br />
§<br />
s 2.<br />
2<br />
M. M<br />
o'<br />
a<br />
ff §-<br />
_ CT<br />
0 0<br />
denc— <<br />
II versarnento<br />
in conto corrente è il me:<br />
più economico per effettuar! ; rimesse di<br />
postale,<br />
re il versamen<br />
, a macchina<br />
presente bolletitino<br />
(indicando3<br />
con chiarezza il<br />
stazione del cc>nto<br />
ricevente qualora già non p<<br />
^ -^ Q'<br />
£ ? e<br />
"> ro " 3<br />
t/l<br />
"D re O<br />
Q (Q ^<br />
3-. E. iods ;|6o od<br />
-IU04 ip 3|lpJ3d OpUD4|AO 'OSSO4 JSD|S|Dnb Op 34U3S3<br />
O^IOVlSOd<br />
|l JUOJSSO3SIJ 9J4SOA<br />
0| jad a ;4uauio6od U4SOA i jsd ajosn isoa 343440,]<br />
nvisod<br />
Con la pubblicità sia sull' «Antonianum»<br />
che sull'Agenda.<br />
L' « Antonianum » va a circa tremila<br />
indirizzi di professionisti, in gran parte<br />
a Padova, nel Veneto e nella Lombardia,<br />
ma anche a Torino, Genova, Roma,<br />
Napoli, Sicilia. E' una buona pubblicità!<br />
Con un amico si tratta più volentieri.<br />
L' Agenda va diffusa tra tutti gli <strong>Ex</strong><br />
<strong>Alunni</strong> dei Gesuiti d'Italia, che sono varie<br />
migliaia. Va inoltre ai Segretariati degli<br />
<strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong> della Compagnia che esistono<br />
nelle principali città del mondo,<br />
per cui la pubblicità sull'Agenda assume<br />
un valore internazionale, molto apprezzato.<br />
Per la pubblicità l'Antonianum mette<br />
a disposizione annualmente o intere facciate<br />
o frazioni di facciata. Per le formalità<br />
intendersi direttamente con la Re-<br />
dazione.<br />
LEGGI VOLENTIERI<br />
« L'ANTONIANUM » ?<br />
Sì, perché mi fa rivivere tante<br />
belle ore della mia giovinezza al-<br />
l'Antonianum e mi rituffa in un<br />
ambiente che rasserena e rida fi-<br />
ducia nella vita!