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<strong>La</strong> Locationdi Luciano ZanardiniCinema teatro "Ideal"di Castenedolo<strong>La</strong> rivista <strong>del</strong>le Sale <strong>del</strong>lacomunità prosegue <strong>il</strong> suoviaggio virtuale alla scoperta <strong>del</strong>lerealtà che operano ormai da diversianni sul territorio. Nel mese dimarzo la tappa <strong>del</strong>le presentazioniraggiunge Castenedolo, dove daquarantacinque anni <strong>il</strong> cinema-teatroIdeal si è conquistato uno spaziosignificativo. In questo percorso lanostra guida è Elisabetta Bartoli, aCastenedolo per tutti è “Lisetta”,una volontaria <strong>del</strong>la parrocchia. <strong>La</strong>Sala <strong>del</strong>la comunità si trova nellapiazza accanto alla parrocchiale,ma ha anche un corridoio internodi collegamento con l’oratorio PioX. Per trent’anni ha rappresentatoun’alternativa al già esistentecinema comunale, dalla metà deglianni Novanta rappresenta l’unicaproposta cinematografica. Il nomeIdeal richiama inevitab<strong>il</strong>mente lospirito di un’iniziativa che voleva eche oggi vuole continuare ad essere“ideale” per i giovani. Uno spazioche cerca di essere sia aggregativoche educativo. Il cinema-teatroIdeal di Castenedolo è sorto pervolontà <strong>del</strong> consiglio pastoraleparrocchiale su iniziativa di donPaolo Zanetti, indimenticato parroco<strong>del</strong> paese alle porte di Brescia eoggi residente a Salò. Don Paolo nel1961 acquisì <strong>il</strong> terreno adiacenteall’oratorio di proprietà dei Martinellicon <strong>il</strong> desiderio di edificare unastruttura dedicata ai giovani. Ilcinema-teatro fu costruito in treanni (nel box dedicato alla storia• 5 •


<strong>La</strong> Sala <strong>del</strong>la Comunità di Castenedolosi racconta di un aneddoto moltocurioso al riguardo) e aperto nel 1964.Il cinema divenne subito un’alternativacredib<strong>il</strong>e alla programmazione <strong>del</strong>cinema comunale, che era ospitatonell’ex chiesa dei Disciplini. Nelcorso degli anni attori in erba dalvivo e affermati su pellicole hannodato vita a momenti indimenticab<strong>il</strong>iper la comunità di Castenedolo. Eoggi? Non c’è un progetto educativoesplicito, ma è chiaro che la Sala <strong>del</strong>laComunità appartiene non solo per lasua collocazione fisica all’oratorio ed èinserita nella comunità di Castenedolo.Le molte persone che si interessanosolo l’ennesima testimonianza diuna realtà sentita e accolta comeimportante per la sua dimensioneaggregativa ed educativa.All’ingresso <strong>del</strong>la Sala si può trovareanche un bancone che funziona dabar per gustarsi meglio la proiezione.Rappresenta a tutti gli effetti unaSala <strong>del</strong>la comunità che si apreall’aspetto cinematografico con unaproduzione limitata al fine settimana,ma anche all’aspetto teatrale con leesibizioni <strong>del</strong>le varie compagnie chegravitano sul territorio, in particolareAdo&Gio (adolescenti e giovani), ungruppo formato da don Du<strong>il</strong>io <strong>La</strong>zzarie costituitosi all’interno <strong>del</strong>lo stessooratorio. <strong>La</strong> produzione teatrale<strong>del</strong>l’oratorio è vasta. Nella segreteria<strong>del</strong>l’oratorio Pio X trovano spaziopremi e riconoscimenti. <strong>La</strong> palma <strong>del</strong>lamigliore rappresentazione spetta a“Joseph e la strab<strong>il</strong>iante tunica deisogni in technicolor”, che ha avutosuccesso con ben quattordici replichein tutta la provincia. <strong>La</strong> storia biblicadi Giuseppe tradito dai suoi fratellisi guadagnò nel 2005 una menzioneCenni storici<strong>La</strong> storia <strong>del</strong> cinema teatro Ideal è legata alla figuradi don Paolo Zanetti, parroco di Castenedolodal 1958 al 1972 e oggi residente a Salò. DonPaolo, contattato telefonicamente, ha ricordatocon entusiasmo gli anni di Castenedolo per la sistemazione<strong>del</strong>l’oratorio, <strong>del</strong>la nuova chiesa <strong>del</strong>laMacina e per <strong>il</strong> cinema. Don Paolo oltre al discorso<strong>del</strong> cinema aveva sv<strong>il</strong>uppato un’attenzione particolareai musical e alle rappresentazioni teatrali,una passione coltivata nella parrocchia originariadi Cellatica con don Daffini. Nel 1961 <strong>il</strong> consigliopastorale parrocchiale <strong>del</strong>iberò la costruzione <strong>del</strong>cinema teatro. In tempi in cui la contrapposizioneideologica era molto forte, anche <strong>il</strong> futuro cinemaentrò nell’agone politico. L’Ideal si sarebbe postoin alternativa al già esistente cinema comunale.Stando alle ricostruzioni operate da alcuni testimonidiretti, <strong>il</strong> cinema prossimo all’apertura fubloccato per una presunta indagine sulla tenuta<strong>del</strong>la struttura. In realtà a distanza di anni si può,forse, dire che <strong>il</strong> cinema divenne un argomentoda battaglia politica. Resta <strong>il</strong> fatto che con l’aiuto<strong>del</strong>l’ing. Cremaschini, titolare <strong>del</strong> progetto, lacostruzione venne portata a termine e inaugurataufficialmente nel 1964. A Castenedolo erano,quindi, presenti due cinema: quello parrocchialee quello comunale ospitato nell’ex chiesa dei Disciplini.Il dupolio proseguì per molti anni fino allametà degli anni Novanta quando fu abbandonato<strong>il</strong> cinema comunale. Il dupolio si trasforma così inun monopolio <strong>del</strong>la parrocchia che attraverso lastruttura oggi dà voce anche a diverse iniziativeculturali o formative comunali. Per due anni laSala <strong>del</strong>la Comunità ha sostituito nelle sue funzion<strong>il</strong>a chiesa parrocchiale in seguito ai danniprovocati <strong>del</strong> terremoto <strong>del</strong> novembre 2004. Treanni fa sono iniziati con don Gianni Manenti, dal2003 curato <strong>del</strong>l’oratorio Pio X, alcuni lavori direstyling. Sono cambiati i colori <strong>del</strong>le pareti: dalblu monocromo si è passati al blu intervallato daalcune fasce chiare e nell’atrio, che funge ancheda ingresso principale, è stata scelta una tinturaarancione e gialla. <strong>La</strong> messa a norma degli impianti,la ritinteggiatura, la levigatura <strong>del</strong> palco edei pavimenti, in generale <strong>il</strong> consolidamento <strong>del</strong>lastruttura hanno prodotto un investimento di circa90m<strong>il</strong>a euro. <strong>La</strong> vera novità è stata nel novembre2008 l’acquisto (17m<strong>il</strong>a euro) di un maxischermo(12 metri per 6) motorizzato che viene fattoscendere in occasione <strong>del</strong>le proiezioni.• 6 •


Caratteristichetecniche300 posti più altrettanticon le sedie che si possonoaggiungere nello spaziodavanti al palcoPalco 10 metri per 6,5Camerino sotto <strong>il</strong> palcoMixer audio a 24 canaliMaxischermo 12 metri per6 con rullo motorizzatoQuattro scanner per lucipiù varie luci analogichePossib<strong>il</strong>ità di proiettaredvd<strong>La</strong> Locational concorso di Punto. Art organizzatodall’Ufficio oratori diocesano. Nel 2002Punto.Art aveva premiato “Scusi, leicrede ai miracoli”. Lo stesso avvennenel 2006 con “Global Rock” con lemusiche dei Queen. Nel 2007 la stessafelice sorte è toccata a “Peter Pan”,promosso in questo caso dal gruppo“Gli ideali di Castenedolo”. Andandoa ritroso nel tempo, nel 1999 "Jake eElwood”, liberamente tratto da TheBlues Brother, aveva ricevuto unriconoscimento da “Il Sipario GiovaniAtto III <strong>del</strong>l’oratorio di Ghedi. Dopouna pausa sabbatica per riprenderee <strong>il</strong> fiato e per predisporre la stesuradi un nuovo accattivante copione, perquest’estate è in cantiere un’importanteriproposizione di “Sister Act” con <strong>il</strong>coinvolgimento di 44 persone.I più longevi a Castenedolo siricordano le commedie dialettali,• 7 •


<strong>La</strong> Location<strong>La</strong> Sala <strong>del</strong>la Comunità di Castenedoloseguite e realizzate a partire daglianni Settanta da madre AntoniaAntonioli, scomparsa di recente,<strong>del</strong>le suore Canossiane. L’aspettoteatrale in oratorio aveva avutoun forte sv<strong>il</strong>uppo con l’avvento didon Lino Gatti (curato dal 1972al 1981) che, dopo aver istituitola Scuola Cantorum, dal 1973Programmazione<strong>del</strong>l’anno<strong>La</strong> programmazione è gestita daGino Zorzi che provvede, in accordocon <strong>il</strong> curato, alla scelta <strong>del</strong>le pellicole.Non si può dimenticare chi,come Luca Bono e Aldo Bertagnoli,cura la parte tecnica <strong>del</strong>l’impiantistica.Si è passati nel corso degli annida una programmazione completa(tutta la settimana) ad una riservataal fine settimana. Gli abitanti diCastenedolo e dei paesi limitrofipossono raggiungere la Sala <strong>il</strong> sabatosera, la domenica pomeriggio ela domenica sera. Non si escludonoanche, a seconda <strong>del</strong>le occasioni o<strong>del</strong>le ricorrenze, proiezioni durante lasettimana. Generalmente la scena èoccupata dai f<strong>il</strong>m per ragazzi e perle famiglie. Nel corso <strong>del</strong>l’anno laSala ospita, fra le altre iniziative inaccordo con la realtà civica, anchela Banda cittadina per lo spettacolodi Natale, la commedia dei ragazzia Carnevale, alcuni appuntament<strong>il</strong>egati alla festa patronale di agosto oalle feste scolastiche <strong>del</strong>le maternee <strong>del</strong>le elementari. Nei primi tempiha accolto anche la scuola di danza.<strong>La</strong> parte <strong>del</strong> leone la fa inevitab<strong>il</strong>menteAdo&Gio, la compagnia teatrale<strong>del</strong>l’oratorio che ha alle spallediverse rappresentazioni. <strong>La</strong> regia èaffidata a Giorgio Albertazzi e nellostaff organizzativo figurano unaquindicina di persone. Per ogni spettacolosono all’incirca una quarantinale persone coinvolte.aveva portato avanti i musical e glispettacoli teatrali. Tutti i sacerdotiche si sono alternati in oratorio(don Giovanni Magoni dal 1962 al1976, don Raffaele Donneschi dal1976 al 1982, don Du<strong>il</strong>io <strong>La</strong>zzaridal 1982 al 1995, don BernardoChiodaroli dal 1995 al 2003 eoggi don Gianni Manenti hannosempre colto l’importanza <strong>del</strong>laSala <strong>del</strong>la comunità. Anche i piùrecenti interventi di ristrutturazionetestimoniano la condivisione diun progetto educativo che ponele sue basi anche sull’aspettocinematografico e teatrale.All’interno <strong>del</strong>la Sala vanno in scenaaltri spettacoli allestiti per <strong>il</strong> Creestivo o per la festa di primavera(una tradizione aperta da donRaffaele Donneschi), ma ancheserate di tipo formativo, si pensi alleproposte educativo-pedagogichepromosse dal Centro culturale Oasi.All’inizio di ogni anno viene st<strong>il</strong>ato uncalendario di massima per cercaredi soddisfare le necessità anche<strong>del</strong>la realtà civica (esibizioni e piccoliconcerti <strong>del</strong>le scuole materne, <strong>del</strong>Comune o <strong>del</strong>la banda civica). Sulversante giovan<strong>il</strong>e, alcuni gruppiut<strong>il</strong>izzano lo spazio come sala prove.• 8 •

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