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Morfologia Funzionale in Paleontologia dei Vertebrati Coccodrilli ...

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15/12/2010<strong>Morfologia</strong> <strong>Funzionale</strong> <strong>in</strong><strong>Paleontologia</strong> <strong>dei</strong> <strong>Vertebrati</strong><strong>Coccodrilli</strong> , denti, adattamenti.<strong>Coccodrilli</strong> SebecidiIn Sud America, nel Terziario, f<strong>in</strong>o al grande Interscambio, nonsi ebbero carnivori placentali. I predatori furono dapprima <strong>dei</strong>coccodrilli terrestri dalle lunghe zampe,1


15/12/2010Sulla terraferma il rotationary feed<strong>in</strong>g non è possibile, i dentidiventano taglienti lateralmente.Nel Giurassico eCretacico vi furono <strong>dei</strong><strong>Coccodrilli</strong> adattati aduna vita completamenteacquatica, come gliIttiosauri e i Mosasauri2


15/12/2010Denti conici comeittiosauri e cetaceiGli squali tuttaviahanno denti taglientiper smembrare leprede di grossedimensioni.Ed ecco uncoccodrillomorfo mar<strong>in</strong>oun po’ diverso:Dakosaurusun predatorespecializzato, lungo 4 m.3


15/12/2010La forma del cranio e <strong>dei</strong> denti, simile a quella <strong>dei</strong>D<strong>in</strong>osauri carnivori, suggerisce che si nutriva di grosseprede ed era <strong>in</strong> grado di smembrarle. Il suo modo di vitadoveva essere simile a quello di uno squaloLa storia <strong>dei</strong> ProboscideaLa storia <strong>dei</strong>Proboscidea è molto<strong>in</strong>tricata e, come per icavalli, non esiste untrend evolutivo l<strong>in</strong>eare,anche se, <strong>in</strong> generale ècaratterizzatadall’aumento delledimensioni, dal sviluppodella proboscide e dallosviluppo di unadentaturaparticolarmentespecializzata.4


15/12/2010GomphoteriidaeMolto diffusi nel Vecchio Mondo, caratterizzati da molari arrotondati esviluppo sia delle zanne mascellari che mandibolari che si <strong>in</strong>crociavano . Lamandibola è molto allungata, e doveva servire da pala per strappare lavegetazione. Si ritrovano <strong>in</strong> depositi di orig<strong>in</strong>e palustre.7


15/12/2010Un gruppo di Gomphoteriiera caratterizzato da zannemascellari piccole emandibolari enormi edappiattite come uncucchiaioProbabilmente servivano per scavareo strappare vegetazione. Eranodiffusi <strong>in</strong> America (Amebelodon) ed<strong>in</strong> Asia (Platibelodon)8


15/12/2010In Sud America nel Terziario, <strong>in</strong>ambienti simili, i Piroterisvilupparono adattamentianaloghiPyrotheriumPlatybelodon, unProboscidatoI MastodontiComparvero nell’Oligocene Medio<strong>in</strong> Africa, si diffusero sia nel Vecchiche nel Nuovo Mondo; erano digrandi dimensioni, con molaricaratterizzati da alte cuspidi. Lezanne superiori erano grandi ed <strong>in</strong>alcuni casi nei maschi di alcunespecie erano presenti piccole zanne<strong>in</strong>feriori9


15/12/2010MastodontiStegodontiLe cuspidi siunicono a formarecreste10


15/12/2010L<strong>in</strong>guaLoxodontiNelle Americhe c’erano igiganteschi bradipi terrestri11


15/12/2010I CalicoteriI calicoteri hanno unatesta con muso allungatoche ricorda quella <strong>dei</strong>cavalli, ma lo scheletropostcraniale ècompletamente differente.La struttura delle ditanelle zampe anterori fapensare che almeno gliappartenenti al genereChalicotheriumcamm<strong>in</strong>assero sullenocche, ossia con le ditaripiegate come fanno oggigorilla e scimpanzé. Dalpunto di vista morfologicoe tassonomico i calicoterisono strettamente aff<strong>in</strong>i air<strong>in</strong>oceronti ed ai tapiri.Gli arti anteriori sono molto piùlunghi di quelli posteriori, il bac<strong>in</strong>o èallargato e ricorda un po’ i bradipiterrestri. Questo fa pensare che iCalicoteri fossero <strong>in</strong> grado di rizzarsisulle zampe posteriori perraggiungere i rami più alti. Lezampe anteriori portano piccolizoccoli, mentre quelle posteriori <strong>dei</strong>brevi artigli.12


15/12/2010Theriz<strong>in</strong>osaurusCretacicoAsia centrale1 m!!Euoplocephalus tutus• Cret Sup• Nord AmericaT.L. 8m13


15/12/2010Gliptodonti?Tigri dai denti a sciabolaAmpia diffusione geografica e distribuzione temporaleSovrapposizione con i felidi non a “sciabola”Ampia diversitàVita sociale14


15/12/2010I Nimravidi un tempoerano considerati <strong>dei</strong>Felidi, a causadell’adattamento quasiidentico ad una dietaipercarnivora che haportato ad unaconvergenzaimpressionante con i Felididai denti a sciabola.Attualmente c’è disaccordofra gli Autori: da alcunivengono considerati il sistergroup <strong>dei</strong> Felidi da altri ilsister group <strong>dei</strong> Feloi<strong>dei</strong>(Felidi + Ienoidi)I Nimravidi eranoanimali robusti, concollo, spalle ed artianteriori possenti earti posteriori menosviluppati. Eranoprobabilmentecacciatori di forestache predavanoall’agguato.La struttura <strong>dei</strong> primi felidi dai denti a sciabolaera più leggera ed agile, simile a quella deglialtri felidi, con zampe posteriori lunghe. Dopo lascomparsa <strong>dei</strong> Nimravidi, alcuni felidi dai dentia sciabola assunsero una morfologia simile aquella <strong>dei</strong> Nimravidi.15


15/12/2010Lo sviluppo <strong>dei</strong>can<strong>in</strong>i porta adun differenteprofilo del muso,più allungatorispetto a quello<strong>dei</strong> felidi checonosciamoI lunghi can<strong>in</strong>idovevano costituire unproblema durante ilpasto, probabilmenteera enfatizzata l’azione<strong>dei</strong> carnassiali“Tigri” dai denti a sciabola e grossi fel<strong>in</strong>i daican<strong>in</strong>i normali convissero <strong>in</strong> alcune zone,apparentemente senza entrare <strong>in</strong>competizione16


15/12/2010Felidi non dai denti asciabola:Il leone delle caverneIl leone delle caverneeuroasiatico (Panthera leospelaea) era enorme,almeno un terzo più grande<strong>dei</strong> più grossi leoni attuali.Qualcuno lo ritiene unasottospecie del leone(qu<strong>in</strong>di P. leo spealaea).E’ stato raffiguratodall’uomo primitivo,sempre senza cr<strong>in</strong>iera e conil manto uniforme o, avolte, con poche chiazzerotonde, come i cuccioli <strong>dei</strong>leoni attualiCon il Leone delle cavernec’era Homoterium, una tigredai denti a daga.Un po’ più grande di unleone attuale. Comprendevaspecie sia europee cheamericane.Panthera atrox,Il ?leone ?tigreamericano/a era grosso/acome il leone delle cavernePanthera (leo) spelea eanatomicamente moltosimile, tanto che qualcunoritiene siano addiritturaconspecifici17


15/12/2010Panthera atroxSmilodon fatalisPanthera atroxSmilodon fatalisDifferenti strutture, differenti eco/etologie?Probabilmente la spiegazione sta nella diversa funzione <strong>dei</strong> denti a sciabolarispetto ai can<strong>in</strong>i conici…Leone (Panthera leo)Smilodon fatalis18


15/12/2010Nei felidi attuali…Strangolamento o soffocamento per leprede grosse e rottura ossa delcollo/sp<strong>in</strong>a dorsale per le prede mediopiccoleCan<strong>in</strong>i come pugnali, fauci come tenaglieDifficoltà con grosse predeSmilodon19


15/12/2010La prima ipotesi è ovviamente quella che agissero come lunghi pugnali, usati percolpire direttamente la preda; <strong>in</strong> realtà, i pugnali anche lunghi non si danneggianoperché sono di metallo, con caratteristiche di resistenza ben diverse dai denti. Sono ifel<strong>in</strong>i moderni che usano i can<strong>in</strong>i per trafiggere mentre le fauci formano una morsa,perché, essendo conici e più corti, i loro can<strong>in</strong>i sono molto più robusti e meno soggettia danni dovuti alle sollecitazioni da parte <strong>dei</strong> movimenti della preda che si dibatte,rispetto ai lunghi can<strong>in</strong>i a sciabola.I can<strong>in</strong>i a sciabola molto lunghi e appiattiti, se usati per trafiggere <strong>in</strong> modo diretto,potevano spezzarsi più facilmente di queli <strong>dei</strong> felidi moderni. per cui occorrevaimmobilizzare prima le prede e poi colpire punti scoperti e relativamente non protetti.L’ipotesi più accettata attualmente è quella dello “shear<strong>in</strong>g bite”. Ossia un morso <strong>in</strong>un punto scoperto, che produceva una grossa ferita e, chiudendo le fauci e ritraendo ilcollo, tagliava a fondo o strappava un grosso pezzo di carne.20


15/12/2010Se applicato <strong>in</strong> un punto vitalequale il collo (nell’ esempio, quellodi un cavallo) lo shear<strong>in</strong>g bitepoteva risultare immediatamentemortale.In ogni caso, anche se il morsoveniva <strong>in</strong>flitto <strong>in</strong> un punto nonvitale, la emorragia (o lo“sbudellamento”) conseguente allalacerazione sarebbe risultata fataleper la preda. I grossi muscoli delcollo e delle spalle avrebberopermesso di mordere <strong>in</strong> profonditàe strappare con forza. Il predatorepoteva anche lasciare il contatto cona preda una volta <strong>in</strong>flitto il morso easpettare a distanza di sicurezza.L’anatomia <strong>dei</strong> felidi dai denti a sciabola <strong>in</strong>dica che non erano veloci corridori, sulunghe o medie distanze, ma cacciatori all’agguato. Probabilmente si avvic<strong>in</strong>avanolentamente e quando a distanza adatta, raggiungevano la preda con pochi brevibalzi. A quel punto dovevano bloccarla per <strong>in</strong>fliggere il morso.E’ possibile che per questo usassero la le zampe anteriori, il chespiegherebbe la grande robustezza di tutto il “treno” anterioreUna volta atterrata la preda, il morso poteva venire <strong>in</strong>flitto con relativasicurezza nel ventre o nella gola, punti dove i denti non sarebbero statidanneggiati.21


15/12/2010Questo tipo di attacco, evitando didover restare troppo a lungo <strong>in</strong>contatto con la preda forsepermetteva di aggedire animali piùgrandi e pericolosi di quanto nonfacciano i felidi attuali, che devonomantenere la presa con le fauci f<strong>in</strong>chéla preda non è morta.L’est<strong>in</strong>zione <strong>dei</strong> felidi dai denti a sciabola non sembra dovuta acompetizione con i felidi moderni, ma alla scomparsa della megafaunae/o alla riduzione delle aree forestate.Una “quasi” tigre dai denti a sciabolaNeofelis nebulosaIndonesiaLungo circa 2m (metàspetta alla coda)Raro e m<strong>in</strong>acciatoIl leopardo nebuloso (da non confondersi con il leopardo delle neviche è molto diverso e vive <strong>in</strong> Himalaya) potrebbe rappresentareun’<strong>in</strong>teressante analogia con le tigri dai denti a sciabola…Il treno anteriore è estremamente robusto, come nelle tigri dai denti a sciabola22


15/12/2010Il muso è più allungato e “spiovente” che negli altri felidi e <strong>in</strong> questo somiglia aquello delle tigri dai denti a sciabolaI can<strong>in</strong>i <strong>in</strong> proporzione sono molto più lunghi che negli altri felidiL’angolo di apertura delle fauci (87°) è molto superiore a quello degli altrifelidi (67°).Leopardo nebulosoLeopardoD<strong>in</strong>ofelisPurtroppo non si hanno dati certi sulle sue abitud<strong>in</strong>i di vita, pare dia lacaccia soprattutto alle scimmie, come si suppone facessero alcune speciedella “tigre” dai denti a sciabola D<strong>in</strong>ofelisChiaramente il Leopardo nebuloso NON è filogeneticamente aff<strong>in</strong>e alletigri dai denti a sciabola, ma potrebbe costituire un <strong>in</strong>teressantefenomeno di convergenza, un analogo attuale utile per formulare ipotesisul modo di vita di quei felidi est<strong>in</strong>ti.23

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