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IL CINEGETICO DI SENOFONTE - Giornaledellacinofilia.it

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www.continentalidaferma.<strong>it</strong>www.giornaledellacinofilia.<strong>it</strong> (Pagina 1 di 3)N° 75 - Agosto 2013LA CINOF<strong>IL</strong>IA <strong>DI</strong> 25 SECOLI FA<strong>IL</strong> <strong>CINEGETICO</strong> <strong>DI</strong> <strong>SENOFONTE</strong>di Andrea SelviSintesi dei contenuti dell’opera sulla caccia scr<strong>it</strong>ta dallo storico ateniese vissuto a cavallo del quintoe quarto secolo avanti Cristo. Continuazione di quanto pubblicato nel numero di luglio.Sul numero precedente (del mese di Luglio) abbiamorifer<strong>it</strong>o e commentato il contenuto dei primi diciassettecap<strong>it</strong>oli dell’opera trasmessaci da Senofonte, scr<strong>it</strong>ta acavallo fra il V ed il IV secolo a.C.– parte seconda –Per una più completa comprensione di quanto segue, èquindi opportuno che – chi non avesse letto la parteprima – ne prenda visione attingendo dal n° 74 delGiornale della Cinofilia.Continuiamo il commento partendodal Cap<strong>it</strong>olo XVIII°, in cui si trattal’azione della caccia, ovvero la preparazionedelle reti affidata all’aiutante.Nel successivo Cap<strong>it</strong>olo XIX°, ilcacciatore con la mazza in pugno evest<strong>it</strong>o con gli indumenti corretti (ab<strong>it</strong>ileggeri, scarpe forti) sul far del giorno,in gran silenzio, scioglierà il canepiù abile; quando questi avrà datosegno di aver trovato la traccia e fileràverso il covo, allora il cacciatoresguinzaglierà un secondo cane e poiandrà sciogliendo gli altri uno ad uno;quindi li seguirà senza chiamarli troppospesso per nome, per non ecc<strong>it</strong>arliprima del momento opportuno.La descrizione dell’azione di cacciaprosegue nel Cap<strong>it</strong>olo XX° e siesprime come segue: “È uno spettacolosuggestivo e attraente...! Icani festosi lavorano alacremente...finalmente si fanno sotto alcovo e si avventano sopra al nemico.La lepre scatta fuori comeuna molla e fugge spaventata, lasciandosidietro lo strep<strong>it</strong>o e l’abbaiaredei cani. E il cacciatore gridaallora a squarciagola in quelladirezione «Avanti cani! Attenticani! Forza cani!» e corre insiemecon loro dietro la lepre...”.Nel Cap<strong>it</strong>olo XXI° viene descr<strong>it</strong>tala conclusione dell’azione, allorché lalepre si sarà impigliata nella rete, oppure,esausta per il lungo e ripetutoinseguimento, sarà colp<strong>it</strong>a a covo dallamazza del cacciatore.Nel Cap<strong>it</strong>olo XXII° Senofonte –dopo aver concluso la descrizione dellavoro dei cani e dello svolgimentoideale dell’azione venatoria, stabiliscei precetti per la riproduzione, l’allevamentoe l’addestramento dei


www.continentalidaferma.<strong>it</strong>www.giornaledellacinofilia.<strong>it</strong> Il Cinegetico di Senofonte - seconda parte (Pagina 2 di 3)cuccioloni: “... il cacciatore che vuolecurare la razza non deve adoperareed affaticare quelle cagne chedestinerà all’accoppiamento. Soltantodal completo riposo invernalesi potranno aspettare a primaveradei cuccioli di razza buona”.Seguono le indicazioni sul migliormomento per la monta e sui riguardida tenere nei confronti dellegestanti. Brevemente l’Autore accennaa come debba essere l’alimentazionedei cuccioli, avvertendo il lettoresui pericoli di un sovraccariconutrizionale. Ora però si deve scegliereil nome adatto; riporterò di segu<strong>it</strong>o,per chi voglia servirsene, l’elencocompleto proposto da Senofonte:“Quanto ai nomi poi che si debbonodare ai cani, è necessario chesiano brevi per poterli pronunziaresped<strong>it</strong>amente e quasi d’un fiato.Diamo degli esempi: Psiche(anima), Timo (coraggio), Pòrpace(sostegno), Stìrace (asta), Longe(lancia), Loco (insidia), Frura(guardia), Fìlace (custode), Tassi(schiera), Sìfone (spada), Fònace(assassino), Flégone (ard<strong>it</strong>o), Alce(forza), Téucone (pronto), Ileo (selvaggio),Meda (consigliere),Pòrtone (distruttore), Spércone(violento), Orge (ira), Brémone (rumoroso),Ibri (orgoglio), Tàllone(fiorente), Rome (forza), Antéo(fiore), Ebe (giovinezza), Géteo(allegro), Cara (gioia), Léussone(cauto), Auge (luce), Poli (prode),Bìa (forza), Stìcone (ordinato),Spude (diligenza), Brìade (festoso),Enade (fulvo), Stirro (fiero)Crauge (clamore), Cénone (uccisore),Tìrbade (rivoluzionario),Sténone (vigoroso), Attìno (raggio),Ecme (freccia), Nòe (pensiero),Gnome (intelligenza), Stìbone(persecutore) e Orme (assalto).Come non ricordare a questo propos<strong>it</strong>o“Lo Spinone Italiano” di CarloCardini quando nelle pagine delsuo libro propone un elenco di nomiadatti per il nostro Continentale, sottolineandoche si dovranno utilizzareesclusivamente quelli <strong>it</strong>aliani, seri ebrevi. Chissà se Cardini avrebbeapprovato l’elenco di Senofonte?Per l’addestramento queste sono leistruzioni: le femmine possono essereiniziate agli otto mesi di età ed imaschi intorno ai dieci mesi; poi, sulterreno, non vanno slegati nella fasedi ricerca del selvatico, bensì condottidietro la muta con lunghi guinzagli,perchè “le loro membra, puressendo ard<strong>it</strong>e ed adatte alla corsa,sono tuttora tenere e non disalda cost<strong>it</strong>uzione”. Solo dopo chei cani adulti hanno scovato la preda,i cuccioloni possono essere sciolti,allorché la lepre si sia già allontanatae sottratta alla vista. Una volta che lalepre sia stata catturata “la si dia inloro potere, perchè la vessino, lasventrino, e la dilacerino in tutti isensi avidamente e festosamente”.Duro è il commento di Senofonteverso chi non ha a cuore l’ordine dellamuta e l’ubbidienza dei cani, versocolui che permette di braccare confusamenteed a caso: per ev<strong>it</strong>arlo,appena il conduttore vede i cuccioloniallontanarsi e spargersi qua e làsenza raziocinio, ha il dovere di richiamarlia sé e metterli al dietro.Come abbiamo già scoperto, nel precedenteCap<strong>it</strong>olo VIII si raccomandavadi variare continuamente i terr<strong>it</strong>orie di condurre i cani su terrenidifficili di montagna, dove gli spazisono ampi e le maggiori difficoltà temprerannoi giovani. Infine si inv<strong>it</strong>a ilcacciatore a “provvedere e soddisfarepersonalmente ai bisogni delsuo cane...” soprattutto dandogli ilcibo perchè “... è grato a chi gli dàda mangiare, quando è stimolatodalla fame”.I cap<strong>it</strong>oli dedicati ai cani nella cacciadella lepre terminano qui, ma ilCinegetico prosegue prendendo inpiù rapido esame altre cacce come“La caccia bianca o tra la neve”(cap. XXIII°) che si pratica prevalentementesenza i cani; “La cacciaal cervetto da latte” (cap XXIV°),“La caccia ai grandi cervetti” (capXXV°) e “La caccia ai cervi maturie l’uso delle trappole” (cap.XXVI°), tutte attiv<strong>it</strong>à molto impegnativeper le quali “occorrono i canid’India, perchè sono robusti, grandi,veloci e coraggiosi e però capacidi sopportare qualsiasi fatica”.Il Cap<strong>it</strong>olo XXVII° ed i due seguentiXXVIII° e XXIX° hanno per oggetto:La caccia al cinghiale: munizionie preparativi, in cui si consiglianoil tipo di reti e delle armi dautilizzare divisi in due puntate rispettivamenteint<strong>it</strong>olate “È un vero duelloa morte!” e “Altro modo di cacciarei cinghiali” in cui vien fatto unrapido cenno alle razze consigliate,delle quali non si dà una dettagliatadescrizione ma una indicazione relativaalla att<strong>it</strong>udine: “...cani indiani,cretesi, locresi e laceni.... I canidevono essere di razza scelta peressere pronti e coraggiosi a battersicon la belva”. Evidentemente le razzedi cani da caccia erano già numerose,probabilmente evolutesi in differentiregioni ed in relazione al tipodi lavoro. Ma seguiamo quanto diceSenofonte essenzialmente sul lavorodei cani nella battuta al cinghiale: “Siconduce dapprima la muta dei caninei luoghi dove si presume che siail cinghiale. Se ne scioglie uno dirazza laconica(…) Quando ha presola traccia e già corre avanti,allora bisogna seguirlo costantemente,senza mai perderlo di vista(…)Intanto il cane laconico,correndo sulle tracce, è giunto inluoghi assai folti di piante... Trovatoil covo, il cane comincia adabbaiare, ma la belva finge di nonsentire e non si leva. Si chiameràindietro il cane e si legherà con glialtri in un punto assai lontano dalcovo e si tenderanno le reti sui

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